mascherina

Shopping prudente: molti con la mascherina

Da ieri anche a Milano si può entrare nei negozi e fare shopping senza mostrare il Green pass e senza mascherina.  Ma sono ancora molte le persone che, nei negozi del centro, hanno deciso di indossarla nonostante l’obbligo sia decaduto. E anche gli addetti ai lavori, commessi e negozianti, preferiscono continuare a indossarla. In un negozio di un noto marchio in via Montenapoleone ad accogliere i clienti ci sono i commessi e le commesse con le mascherine: “il nostro datore di lavoro ci ha detto che siamo liberi di scegliere se indossarle o meno ma noi abbiamo deciso di continuare a mettere le mascherine – ha spiegato uno dei commessi -, perché per il momento ci sentiamo più sicuri così”. Nel negozio ci sono solo un paio di persone ma entrambe hanno la mascherina: “io non mi sento ancora pronta per toglierà”, ha detto una di loro. “Io sono entrata con la mascherina perché ormai è una abitudine – ha detto Marisa uscendo dalla Rinascente dopo aver fatto shopping con la figlia – e per ora preferisco fare così anche perché siamo in luoghi chiusi frequentati da molte persone”. Nei negozi del centro di Milano, in corso Vittorio Emanuele, sono una minoranza le persone che non indossano la mascherina e molto spesso si tratta di turisti stranieri che già sono abituati da tempo a non metterle più nei loro paesi. “Io ho paura e la tengo lo stesso anche se non sono più obbligata – ha commentato una cliente della Rinascente – . Come fanno tanti a parte gli stranieri”. Anche per i bar non c’è più l’obbligo da ieri di portare la mascherina all’interno e di controllare il Green pass. “Si siamo molto contenti perché il controllo portava comunque via del tempo e quindi avevamo anche meno tempo per servire la gente”, ha detto Paolo che lavora in un bar di via Manzoni a pochi passi dal teatro alla Scala. Tra chi lavora nei bar del centro c’è la sensazione di essersi liberati da un peso: “almeno non dovremo fare più i controllori – ha spiegato il gestore di un bar di corso Vittorio Emanuele -. È un bene perché noi avevamo una persona solo per fare quello, per controllare il Green pass, quindi adesso abbiamo una risorsa in più da dedicare al servizio dei clienti”. ANSA

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Sala: festeggiare ma con mascherina

Per la finale degli Europei “la speranza di tutti noi è vincere e festeggiare. Ma dico alla gente di indossare almeno le mascherine. Va bene festeggiare ma con buon senso”. Lo ha sottolineato il sindaco di Milano, Beppe Sala, alla vigilia di Italia-Inghilterra, finale del torneo in programma domani sera alle 21. “Credo di aver fatto bene a non autorizzare un maxi-schermo: la situazione pandemica sarà in grande miglioramento, ma fino a poche settimane fa eravamo in una situazione difficoltà e vediamo all’estero focolai significativi”, ha ricordato Sala. Askanews    

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Multate 4 persone sulla metro senza mascherina

La Questura di Milano ha effettuato ieri sera, dopo cena, un servizio di ordine pubblico presso la Stazione Metropolitana Porta Garibaldi MM 2 nel corso del quale i poliziotti hanno identificato 186 persone: 4 minori sono stati indagati in stato di libertà per resistenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale e perché trovati in possesso di 11 involucri di hashish (dal peso complessivo di 11,5 grammi), 2 di marijuana e di 2 coltelli di grosse dimensioni. La Polizia di Stato ha, inoltre, elevato 13 sanzioni amministrative per il mancato uso delle mascherine anti-contagio.

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Nuova ordinanza: mascherina solo senza distanza

“Via libera, da sabato 11 luglio, alla pratica dello sport di contatto, di squadra e individuale”. Lo prevede l’ordinanza sugli sport di contatto firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “L’attività – si legge nel documento – dovrà essere svolta nel rispetto delle disposizioni dell’allegato alla stessa ordinanza”. Tra i punti dettagliatamente specificati nell’allegato dell’ordinanza degli sport di contatto si evidenzia che “la pratica sportiva potrà avvenire solo in assenza di segni/sintomi (es. febbre, tosse, difficoltà respiratoria)” e che “all’accesso della struttura verrà rilevata la temperatura corporea” (non deve essere superiore a 37.5°C). Si condividono, poi, ulteriori misure di prevenzione (comportamentali, igieniche, organizzative) in base a quanto contenuto nelle ‘Linee Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere’ della ‘Presidenza del Consiglio dei Ministri-Ufficio per lo sport’ e condivise dalla ‘Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome’. Ovvero, a esempio: una corretta prassi igienica individuale (a esempio, frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti e la non condivisione di borracce, bottiglie, bicchieri); regolare e frequente pulizia e disinfezione di aree comuni, spogliatoi, docce, servizi igienici, attrezzature e macchine utilizzate per l’esercizio fisico; tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti. Si sottolinea, inoltre, che per ogni disciplina sportiva si rimanda anche agli indirizzi approvati dalle singole Federazioni sportive. “La misura – specifica l’ordinanza – potrà essere rimodulata in funzione dell’evoluzione dello scenario epidemiologico”. Si ricorda, infine, che, da venerdì 10 luglio, in base all’ordinanza dello scorso 29 giugno, è prevista anche la riapertura di discoteche e sale da ballo. L’attività del ballo sarà consentita esclusivamente negli spazi all’aperto.

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Un solo decesso in Lombardia, prorogato l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto

Il Governatore Fontana, ha firmato l’Ordinanza n° 573 che proroga fino al 14 luglio l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. “Nonostante il fastidio della mascherina, soprattutto con il caldo di luglio, sono dell’idea che occorra proseguire con il suo mantenimento sino al 14 luglio” , ha Fontana su Facebook, aggiungendo, “Fa caldo, molto caldo, ma il parere dei virologi è ancora di mantenere le precauzioni anti contagio, prima fra tutte, l’uso della mascherina”. ha scritto Fontana. L’ordinanza prevede inoltre che nei luoghi di lavoro dovrà essere misurata la temperatura ai dipendenti e che permette dal 10 luglio l’apertura di discoteche e sale da ballo. Dallo stesso giorno saranno consentiti anche gli sport da contatto. Via libera dunque anche al calcetto da quella data. A oggi in Lombardia sono stati riscontrati 93.839  (+ 78 di cui 21 a seguito di test sierologici e 28 debolmente positivi).  I ricoverati sono 321 (-2) dei quali 43 (=) in terapia intensiva. I decessi sono stati 16.640  (+1). I tamponi effettuati sono stati  7.991, per un totale complessivo di 1.030.43. Nella provincia di Milano sono stati riscontrati  24.366 (+36) casi di cui 10.354 (+18) a Milano città.  

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Emessa ordinanza che impone l’obbligo della mascherina all’aperto

“Da domenica 5, e fino al prossimo 13 aprile, restano in vigore le misure restrittive già stabilite per l’intero territorio lombardo lo scorso 21 marzo con ordinanza regionale“. Lo comunica con una nota Regione Lombardia. “In particolare – prosegue la Nota – il documento regionale conferma la chiusura degli alberghi (con le eccezioni già in vigore), degli studi professionali, dei mercati e tutte le attività non essenziali. Inoltre, sarà possibile acquistare articoli di cartoleria all’interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari o beni di prima necessità, già aperti. Sarà anche possibile la vendita di fiori e piante solo con la consegna a domicilio“. “L’ordinanza del presidente della Regione – spiega la Nota – introduce anche l’obbligo, per chi esce dalla propria abitazione, di proteggere se stessi e gli altri coprendosi naso e bocca con mascherine o anche attraverso semplici foulard e sciarpe. Gli esercizi commerciali al dettaglio già autorizzati (di alimentari e di prima necessità) hanno l’obbligo di fornire i propri clienti di guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani”. “Infine, ai sensi del decreto legge del 25 marzo scorso, che vieta alla Regione di intervenire sulle attività produttive – conclude la Nota – è stato chiesto al Governo di confermare, con un Dpcm specifico, la chiusura dei cantieri edili e di permettere, invece, le attività legate alla filiera silvopastorale (come, ad esempio, il taglio della legna)”.  

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