massimiliano salini

La risposta di Fratelli d’Italia a Salini: “Massimo rispetto”

La risposta di Fratelli d’Italia a Salini: “Massimo rispetto”. “Ho letto con sorpresa le dichiarazioni di alcuni dirigenti di Forza Italia secondo cui il coordinamento cittadino stia favorendo ingressi senza alcun limite, provenienti dalle loro fila: cosa quanto mai lontana dalla realtà” spiega Riccardo Truppo, co-coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia. “Il nostro è sicuramente un partito in rapida espansione – prosegue Truppo – propenso a valutare il profilo di chiunque chieda volontariamente di aderirvi, ma facendo grande attenzione: insomma non andiamo certo a sollecitare adesioni di gruppo in casa d’altri”. “Gli alleati possono essere certi del nostro rispetto. – conclude Truppo – quello che ci preme è che si cominci presto a collaborare su temi comuni per unire le forze per con lo scopo di strappare Milano dalle mani della sinistra e del Sindaco Sala, evidentemente ormai stanco di ricoprire il suo ruolo di primo cittadino e ormai più che impegnato a coltivare la sua carriera in campo nazionale”. La risposta di Fratelli d’Italia a Salini, coordinatore regionale di Forza Italia, si è resa necessaria dopo che proprio Salini aveva rilasciato un’intervista al Giornale lamentandosi della campagna acquisti dei meloniani su molti delusi di Forza Italia. Il coordinatore regionale ha inteso dare uno stop agli alleati, con una minaccia di rompere il sodalizio se non fosse cessata la campagna di acquisizioni. Ma il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia nega tutto: non c’è stata alcuna campagna, semplicemente molti hanno deciso di passare verso quello che si propone come un partito coerente con i propri valori e le proprie posizioni. Forza Italia invece ormai non si capisce più quale proposta politica abbia in mente, come dimostrato dal valzer dei coordinatori nazionali che ha portato all’uscita dal partito di Giovanni Toti. O certe guerre interne promosse proprio dal coordinamento cittadino dei forzisti che hanno portato all’allontanamento di alcuni giovani eletti. O le ribellioni interne. Insomma, l’ultimo problema sembrano proprio gli alleati. Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

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La “vendetta” di Forza Italia colpisce Gallera

La “vendetta” di Forza Italia colpisce Gallera. L’assessore al Welfare di Regione Lombardia ha infatti perso il posto di capo delegazione di Forza Italia a Palazzo Pirelli. Al suo posto Fabrizio Sala, politico a cui riconosciamo il merito di avere una certa attenzione per le nuove tecnologie. A dare l’annuncio di questo cambiamento è stato Massimiliano Salini, coordinatore di Forza Italia in Lombardia, Eurodeputato e membro commissione Commercio Internazionale, via Facebook: “Ho sempre lavorato per tenere unito il partito e dare massimo supporto al Presidente Fontana e alla giunta lombarda. Sono convinto che Forza Italia possa fare la differenza nel governo di Regione Lombardia, ma per farlo è necessario lavorare da squadra con obiettivi comuni. Per questo motivo ho ritenuto necessario un cambio di passo e ho chiesto a Fabrizio Sala di diventare il nostro nuovo capo-delegazione in giunta, saprà valorizzare al meglio il lavoro che stiamo portando avanti. Ringrazio Giulio Gallera per quanto fatto fin qui, a Fabrizio e a tutti noi auguro buon lavoro!”. Dichiarazioni che sembrano di circostanza, soprattutto considerato che Giulio Gallera di recente è incappato in un errore politico per chi come lui ha una lunga esperienza: prima ha lasciato intendere a tutti, membri della sua numerosa e prospera corrente, di voler traslocare con armi bagagli e voti in Cambiamo, la formazione politica di Giovanni Toti. Poi, quando i suoi avevano iniziato a dichiararsi pubblicamente, ha compiuto un passo indietro. E’ stata una mossa politica calcolata o una mancanza di coraggio? Senza dubbio l’arrocco di Matteo Renzi lo ha messo in difficoltà: fino a che l’ex premier è diventato improvvisamente amico dei Cinque Stelle, Cambiamo aveva ottime probabilità di diventare la nuova Forza Italia o il nuovo Udc, cioè una formazione di moderati in una coalizione di centrodestra. Ma il governo a trazione salviniana si è suicidato e le carte in tavola hanno mutato colore. Gallera ha così cambiato idea su Cambiamo e Salini si è messo a costruire. Il coordinatore lombardo deve aver deciso di non passare sopra a quella che è stata vista da molti come una sbandata eccessiva: Gallera era stato chiaro sulle sue intenzioni, il rientro improvviso in Forza Italia non poteva che costargli qualcosa, almeno in termini di credibilità. Anche Forza Italia ha le sue ragioni: già il partito è in stato semi comatoso persino nelle zone dove è nato, difficile dunque pensare che potesse affidarsi a un capo delegazione che sembra con un piede sulla porta. A Gallera consigliamo di prendere il coraggio a quattro mani: ha ancora un assessorato di peso e un patrimonio di voti importante, ha il tempo per costruire consenso intorno a sé pure se cambia partito. Forza Italia ha chiarito la sua linea muovendosi per avviare “un cambio di passo” e parlando della necessità di muoversi “da squadra con obbiettivi comuni“. Gallera pare che sia ormai chiaro sta giocando la sua partita. E le occasioni non mancano: c’è Fratelli d’Italia, ma anche Cambiamo e Italia Viva, giusto per citare partiti che hanno più futuro di altri. Gallera è politicamente giovane, potrebbe ancora avere molto da dare alla politica. Difficilmente però potrà farlo in Forza Italia, sempre che Forza Italia regga ancora per molto visto che c’è pure il progetto Altra Italia. E’ il momento di concludere il passo Giulio, male non fare, paura non avere.

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