matteo salvini

Entro il 2026 completata la circonvallazione 90-91. Verri (Lega): merito di Salvini

Entro il 2026 saranno completati i tratti mancanti della corsia preferenziale destinata ai filobus 90 e 91. L’investimento totale sarà di 47 milioni di euro per 2,7 km di strada e i lavori prenderanno il via dal tratto  tra piazza Stuparich e piazza Zavattari e in seguito si proseguirà con il completamento o la realizzazione delle tratte di via Pergolesi, via Piccinni e viale Umbria, tra piazza Capelli e viale Muratori. Il completamento della circonvallazione permetterà la sperimentazione di veicoli con guida autonoma e saranno incrementate le piste ciclabili e aumentati gli spazi per pedoni e alberi con la realizzazione di  4 chilometri di ciclabili, 11.000 metri quadrati di spazi pedonali  e la messa a dimora di 378 nuovi alberi. “Dopo tanti troppi anni di attesa grazie al ministro Salvini Milano vedrà completato il progetto di completamento della linea 90 91″ è il commento alla notizia del Capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, Alessandro Verri. “Un intervento che darà a Milano una nuova viabilità e renderà meno congestionata una delle tratte più trafficate della città. Grazie al lavoro della Lega al governo portiamo visione e concretezza per la nostra città” ha poi concluso Verri.

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Coppini per Moratti e Fontana da Calenda e Salvini

Coppini per Moratti e Fontana da Calenda e Salvini. Con un rapidissimo uno-due entrambi i candidati di centrodestra hanno preso un coppino dai capi dei loro partiti di riferimento. Da una parte Moratti si è riscoperta anti liberalizzazione affermando che i tassisti hanno bisogno di più tutele per quanto concerne le licenze, cioè ha ripetuto il mantra di tassisti e balneari che pretendono di essere tutelati dal libero mercato che invece vale per tutti gli altri. E infatti subito Carlo Calenda e Niccolò Carretta di Azione hanno subito ricordato a Lady Moratti che lei sarebbe candidata per il Terzo Polo, cioè persone che vedono nel mercato delle licenze il male. Le licenze andrebbero gestite come in tutta Europa, cioè senza il mercato parallelo che ha resto molto benestanti generazioni e generazioni di tassisti. Primo coppino. Invece Fontana ha provato a tenersi un’infrastruttura prevista per le Olimpiadi invernali 2026, ma Salvini gli ha ricordato che le infrastrutture sportive a livello olimpionico costano e dunque se già esistono in Piemonte, va benissimo così. L’importante è che “qualcuno pattinerà”. Secondo coppino. Ecco dunque i coppini per Moratti e Fontana da Calenda e Salvini, Pierfrancesco Majorino invece è tranquillo, forse perché non c’è ancora il segretario del Partito democratico. Intanto è l’unico candidato a non aver preso coppini. Magari gli porterà bene.

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Il paradosso degli sconti che già esistono per le bollette e come ottenerli

Il paradosso degli sconti che già esistono per le bollette e come ottenerli. Già, perché mentre Carlo Calenda chiede di fermare la campagna elettorale per i costi energetici che salgono e gli altri leader politici sparano cifre sempre più grosse per calmierare le bollette (senza ammettere che i soldi non ci sono), migliaia di famiglie hanno già diritto ad avere sconti sulle bollette di luce e gas. Come spesso accade però, gli stessi che si candidano a gestire l’Amministrazione dello Stato manco la conoscono. Perché studiare la complessa macchina amministrativa è difficile, lungo e necessita di studio e approfondimento. E’ molto più semplice sparare dichiarazioni alla belino di segugio e sperare che ci caschi abbastanza gente così da guadagnarsi cinque anni di fancazzismo ben pagato. Così ci troviamo a dover scrivere noi del paradosso degli sconti che già esistono per le bollette e come ottenerli: l’autorità per l’energia reti e ambiente (ARERA) ha da dodici anni promuove i bonus sociali, cioè gli sconti in bollette per chi ha un ISEE basso. Per 11 anni e qualche mese solo una piccolissima parte di chi ha diritto agli sconti automatici ne ha fatto richiesta, perché spesso neanche lo sapeva di poterlo fare. Allora dopo anni di richieste l’ARERA ha ottenuto che con il decreto Ucraina bis gli sconti diventassero automatici presentando una dichiarazione sostitutiva unica, un documento semplice e grazie al quale migliaia di famiglie potrebbero superare con meno difficoltà lo choc energetico che stiamo vivendo. Come ottenere i bonus? Facile: compilate la DSU seguendo il link qui sotto, dopo di che sarà il Sistema Informativo Integrato a girare le informazioni ai gestori delle bollette di luce, gas e acqua e organizzarsi per avere lo sconto direttamente in bolletta. qui vi proponiamo il link dove compilare la dichiarazione sostitutiva unica LINK Noi proponiamo questa via già esistente anche per chi straparla di sconti senza nemmeno conoscere quelli che ci sono o avere di idea di come applicarli. Qui esiste già una procedura automatizzata che può essere implementata facilmente essendo integrata nel sistema statale. Magari come abbiamo suggerito in articoli precedenti con l’aiuto di qualche società costruita con i soldi pubblici.

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Ospedale Morelli, Mammì (M5S): “Sulla sanità lombarda Salvini taccia, bastano già i problemi che crea Fontana”

Ospedale Morelli, Mammì (M5S): “Sulla sanità lombarda Salvini taccia, bastano già i problemi che crea Fontana”. In queste ore i sindaci della provincia di Sondrio hanno scritto a Regione Lombardia, per chiedere chiarimenti in merito alle ultime dichiarazioni di Matteo Salvini sul futuro dell’Ospedale Morelli di Sondalo. “Le affermazioni del segretario leghista preoccupano gli amministratori locali, che in queste ore stanno cercando di capire come e se verrà applicata la nuova legge sanitaria regionale – afferma Gregorio Mammì, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e segretario della Commissione sanità – chiediamo a Salvini di tacere per una volta, quantomeno per rispetto dei lombardi. La pandemia da Sars-Cov-2 è una questione seria, così come sono serissime le mancanze a livello amministrativo dimostrate dalla Lega sia durante l’emergenza, che nella stesura della nuova legge sanitaria. I problemi organizzativi già sono tantissimi proprio a causa di queste carenze della classe dirigente leghista, che ha già svuotato abbastanza la sanità di montagna. Come Consiglio Regionale abbiamo affrontato più volte il tema, per chiedere il potenziamento dei nosocomi e una rete di emergenza/urgenza più funzionale. Avevamo anche ascoltato i comitati nati per la difesa dell’Ospedale Morelli, durante l’audizione svoltasi durante la seduta della Commissione sanità del 3 giugno 2020. Inoltre, come Movimento 5 Stelle avevamo presentato un Ordine del giorno a luglio 2020, per chiedere il ripristino dei servizi presenti nel presidio ospedaliero prima dell’emergenza Covid. Tutto inutile, abbiamo ottenuto solo insulti razzisti dai leghisti e nessuna iniziativa concreta a tutela del territorio. Come opposizione, dunque, è già difficile continuare a tappare le falle aperte da una dirigenza leghista evidentemente non all’altezza della situazione e che ha voluto approvare una non riforma del sistema sanitario lombardo – conclude Mammì – ci manca solo Salvini con le sue sparate fuori luogo e avventate ad aumentare la confusione. Per una volta il segretario della Lega taccia, quantomeno per rispetto dei lombardi che già subiscono la pochezza degli amministratori ai suoi ordini”. Scarica l’Ordine del giorno 1119 e il verbale dell’audizione di giugno 2020 al LINK

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Rasia ormai sta al Polo

Rasia ormai sta al Polo. Nel senso che il candidato a essere candidato avrebbe fatto in tempo a raggiungere il Polo Nord se avesse attribuito all’epressione “a breve” lo stesso significato di quello che paiono sposare gli alti gradi della politica. A Milano Giuseppe Sala prosegue in solitaria la corsa, mentre il centrodestra ha solo Rasia Dal Polo, un genovese volenteroso che si è messo a disposizione della coalizione. Ma nulla, qualche intervista, ma nessuna benedizione definitiva. Perché? Perché la decisione arriverà “a breve”, Salvini lo ripete da mesi. Per carità, la pazienza è una virtù. Ma davvero quanto vogliono abursarne ancora? Perché si rischia l’effetto Catilina, nel senso di candidare un altro di cui ci ricorderemo solo i difetti (come Stefano Parisi, di cui è rimasta solo una sconfitta). Intanto Rasia ormai sta al Polo, o forse ci andrà davvero perché a un certo punto si stuferà di aspettare. In fondo, come ha capito Sala, il lavoro di sindaco ha più oneri che onori. E’ un servizio e infatti quelli come Sala ci si trovano male perché sono abituati a essere serviti. Rasia Dal Polo si è guadagnato un posto di responsabilità in una solida azienda. Un monumento della Milano dove ce la si può fare con tanto lavoro. E invece sta imparando che bisogna anche avere a che fare con la stampa, gli avversari, gli alleati e ogni parola può incendiare gli animi. Se a furia di “a breve” si stancasse non si sa se esista un piano B. Si parla di Lupi, uno che nella sua zona l’ultima volta a Milano ha preso pochissimi voti. Ma sembra improbabile. Almeno lo speriamo noi dell’Osservatore.

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Salvini: “Se ci sono minacce alla mia famiglia non transigo”

Salvini: “Se ci sono minacce alla mia famiglia non transigo”. La dichiarazione arriva in un giorno in cui l’ex ministro dell’Interno si trova in tribunale nella veste di parte offesa: “Se ci sono minacce fisiche a me o alla mia famiglia non transigo, se uno poi chiede scusa o dà qualcosa in beneficenza va bene, ma se non ci sono le scuse vado avanti”. Lo ha spiegato il leader della Lega Matteo Salvini, testimoniando in aula a Milano nel processo a carico di un giovane antagonista, Valerio Ferrandi, accusato di avere diffamato e minacciato su Facebook il 25 aprile 2016 l’ex ministro dell’Interno. Ferrandi, usando un profilo ‘fake’, aveva risposto così in un commento a un post di Salvini: “Salvini, in nome della bellezza e dell’intelligenza. Fai un gesto nobile. Sparati in bocca. Ps: prima o poi verrai appeso a un lampione, ne sei consapevole?”. Dichiarazioni che avevano causato al “figlio d’arte” un procedimento che pare stia andando avanti e che offre a Matteo Salvini l’occasione di essere per una volta di fronte ai giudici come testimone e parte offesa invece che come imputato.

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