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Fallimento Maxwork. Maullu: io estraneo ai fatti

“Ho letto su agenzie di stampa che sarei indagato per aver fornito false informazioni al Pm in un processo a carico di altri per fatti ai quali sono pacificamente estraneo come facilmente rilevabile dagli atti. Confido che al termine dell’indagine il Pm avrà tutti gli elementi per procedere all’archiviazione della mia posizione. Sono stato chiamato come ‘persona informata sui fatti’ dal Pm di Bergamo in merito ad un’unica circostanza risalente a ben sette anni fa su cui ho riferito tutto quanto ho potuto ricordare. Lo stesso Pm ha escluso il mio coinvolgimento per i reati per cui procede: se ha motivo di dubitare che io abbia riferito tutto ciò che era di mia memoria e conoscenza fa bene ad avviare e proseguire l’indagine, ma sono certo che sarà presto chiaro che ho fornito quanto era in mio potere”. Lo comunica con una nota in una nota, Stefano Maullu, Coordinatore Cittadino di Fratelli d’Italia ed ex assessore regionale lombardo ed ex europarlamentare di Forza Italia, in merito alle notizie su un suo coinvolgimento nell’inchiesta sul crac della Maxwork coordinata dal Pm di Bergamo, Paolo Mandurino.

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Maullu (FdI): manifestino contro il Governo. Sardone (Lega): spreco di denaro pubblico. Gelmini (FI): caccia alle streghe

“Majorino e i suoi sodali hanno sbagliato obiettivo”, commenta il neo Coordinatore Cittadino di Fratelli d’Italia “avrebbero dovuto manifestare davanti a Palazzo Chigi  – spiega –per ricordare a ‘Wiston’ Conte il ‘siamo prontissimi’ di gennaio e l’incapacità dei lunghi mesi di lockdown, con un governo immobile, non solo nel garantire le procedure di emergenza previste dal piano nazionale contro la pandemia in capo allo Stato, ma anche il più banale approvvigionamento di materiale sanitario”. “Strumentalizzare in maniera cinica la tragedia che ha colpito la nostra regione – conclude Maullu – dimostra semplicemente che a questa parte di sinistra, in mancanza di argomenti, non rimane che speculare sui lutti”. “Un autentico spreco di denaro pubblico per garantire la presenza di centinaia di uomini delle forze”, denuncia invece Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega.  Secondo la leghista, è stata militarizzata la città a causa “degli amici della giunta Sala: centri sociali, sindacati, anarchici, collettivi studenteschi”. Inoltre, aggiunge, “Il cartello Fontana Assassino, che replica i vari murales, è di una gravità inaudita”.  “Chi pagherà le spese di pulizia delle enormi scritte per terra sotto il palazzo della Regione?”, si chiede quindi la Sardone, sottolineando, “Ovviamente i contribuenti, così come successo per la statua di Montanelli vandalizzata dagli stessi antagonisti che erano in piazza a sbraitare falsità”. “Majorino, anziché speculare sui morti, perché oggi non parla di distanziamento sociale, mascherine e assembramenti?”, attacca quindi la Sardone, concludendo, “Qualcuno da sinistra condanni pesantemente i soliti insulti alla Polizia che l’ala più oltranzista della proposta ha fatto partire in piazzale Loreto: basta tolleranza verso questi sovversivi”. Sulle manifestazioni è intervenuta anche la parlamentare e Consigliere Comunale di Forza Italia, Mariastella Gelmini, dichiarando: “Prosegue senza sosta la caccia alle streghe di una sinistra senza idee, animata solo dalla cultura dell’aggressione all’avversario politico. Alla faccia degli appelli alla solidarietà e all’unità del Paese“, concludendo con l’esprimere solidarietà a Fontana, a Gallera e alla giunta, attaccati “dopo aver combattuto con determinazione il Covid-19 a sostenere l’economia e la salute dei lombardi“.

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Stefano Maullu è il nuovo Coordinatore Cittadino di Fratelli d’Italia

Dopo essere stata a lungo vacante, anche se coperta pro tempore, con impegno e profitto, da Riccardo Truppo ed Enrico Turato, è stata assegnata ieri la carica di Coordinatore Cittadino di Fratelli d’Italia, la ricoprirà Stefano Maullu. La nomina è arrivata direttamente dal Segretario del partito, Giorgia Meloni, su indicazione della Coordinatrice Regionale Daniela Santanchè. Stefano Maullu, classe 1962, di origini sarde che rivendica sempre convinzione, dopo un mandato come Consigliere di Zona, nel 1997 viene eletto Consigliere Comunale ricoprendo la carica di presidente della Commissione Urbanistica. Nel 2000, grazie a 9.435 preferenze, diventa Consigliere Regionale, venendo rieletto cinque anni dopo con 10.616 preferenze, andando a ricoprire la carica di Presidente della Commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile dalla quale coordinerà l’invio dei volontari lombardi nei territori abruzzesi colpiti dal terremoto. Nel 2010, viene nuovamente eletto con con 17.431 diventando Assessore al Commercio. Nelle Elezioni Europee del 2014 34.919 risultando il primo dei non eletti, diventando Europarlamentare l’anno successivo in seguito alle dimissioni di Giovanni Toti. Una carriera svolta nelle File di Forza Italia, fino a quando nel novembre del 2018 ha annunciato il passaggio a Fratelli d’Italia. Partito nel quale si è inserito con rispetto per i nuovi compagni di viaggio e per i valori che è andato a sposare, senza però rinnegare il proprio passato. Metodo che gli è valso l’apprezzamento della dirigenza, culminato nel vedersi affidare l’importante compito di guidare il partito verso le elezioni amministrative milanesi del 2021. A salutarne la nomina, la coordinatrice Regionale di Fratelli d’Italia, che ha dichiarato: “La sua esperienza politica potrà portare un contributo coordinando l’azione di rinnovamento e di crescita del partito anche in previsione dell’importante scadenza elettorale di Milano, a Riccardo Truppo e Enrico Turato un grazie per il prezioso lavoro svolto a favore del partito e per l’impegno che certamente continuerà”.  

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La manifestazione contro il DL Sicurezza accende lo scontro politico

Non si sono fatte attendere le reazioni all’annuncio dell’Assessore Majorino di una manifestazione contro il DL Sicurezza denominata “prima le persone”, che si svolgerà il due marzo. Secondo l’Europarlamentare Stefano Maullu (Fdi) “se l’assessore Majorino dedicasse agli italiani una minima parte dello zelo che riserva a stranieri, immigrati o richiedenti asilo, i problemi dei molti cittadini milanesi che vivono in condizioni di povertà assoluta verrebbero risolti con grande rapidità“. Maullo “inammissibile” che l’assessore minacci “di volersi opporre al decreto sicurezza“. “Majorino deve dimettersi subito” conclude Maullu “perché la città di Milano non può permettersi di avere un assessore che disobbedisce alle leggi dello Stato“. Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto, pensa invece che Majorino voglia candidarsi “a diventare il Mimmo Lucano di Milano, strafottente e al di sopra della legge“. Poi prosegue “il messaggio di Majorino è molto pericoloso, perché di fatto incita alla disobbedienza su un tema molto delicato come quello dell’immigrazione e di conseguenza della sicurezza“. Concludendo: “Mi auguro che il sindaco Sala non si faccia tirare per la giacchetta da Majorino e si attenga alle disposizioni di un decreto che – voglio sottolinearlo – è stato democraticamente votato dal Parlamento e firmato anche dal Capo dello Stato. Le leggi possono piacere o meno, ma se ci sono vanno rispettate“. Nel pomeriggio il Sindaco Giuseppe Sala, ha espresso il suo punto di vista diffondendolo in un post sulla sua pagina Facebook: “Due pensieri di inizio anno. Il primo. Ministro Salvini, ci ascolti e riveda il decreto sicurezza, così non va!”. “Da settimane noi Sindaci avevamo richiesto, anche attraverso l’Anci, di ascoltar la nostra opinione su alcuni punti critici, per esempio ampliando i casi speciali e garantendo la stessa tutela della protezione internazionale ai nuclei familiari vulnerabili, anche attraverso lo Sprar, oggi escluso dal decreto sicurezza per i richiedenti asilo” prosegue il sindaco. “Occorre inoltre valutare l’impatto sociale ed economico del decreto per le nostre città, già in difficoltà a causa di una legge di bilancio che ci ha tolto risorse nella parte corrente: più persone saranno per strada senza vitto e alloggio, più saranno i casi di cui noi Sindaci dovremo prenderci cura. Ministro, ci ripensi”. “Secondo – conclude nel suo post Sala -. Seguo con interesse la loro proposta di tagliare gli stipendi dei parlamentari. Ma chiedo alla coppia Di Maio – Di Battista: perché un parlamentare deve guadagnare più del Sindaco di Milano? Non penso lavori di più o gestisca una complessità maggiore o, ancora, si assuma più rischi. Cosa ne pensate? (Ah, per favore non giochiamo sui rimborsi, se volete fare una cosa vera, fatela fino in fondo)“. Poco convinto dalle dichiarazioni di Sala, Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia secondo cui “sul tema dell’immigrazione, ormai (Sala ndr) lascia che sia Majorino a dettare tutta la linea, alla quale poi lui si accoda senza battere ciglio“. Per l’ex vice-sindaco di Milano è oramai impossibile collaborare “con chi lascia che il suo assessore faccia il bullo” assumendo “prese di posizione indecenti” concludendo “ormai sembra che Sala abbia abdicato come Sindaco per fare il semplice supporter dell’ala sinistra meneghina guidata dal suo non più giovane rampollo“. Polemiche scaturite nonostante il tentativo di mettere un po’ d’ordine nella questione del Presidente di Anci Lombardia, Virginio Brivio, che in mattinata aveva emesso un comunicato in cui invitava i Sindaci a procedere per via istituzionale:  “Prendiamo atto che alcuni sindaci in questi giorni hanno messo in campo delle azioni per contestare apertamente le norme previste dal Decreto Sicurezza, tuttavia non possiamo che ribadire come l’opposizione ai contenuti di un provvedimento normativo può avvenire per via giuridica e non tramite la trasgressione degli obblighi di legge. Come Anci Lombardia parteciperemo alla imminente riunione della commissione nazionale Anci sull’immigrazione, che rappresenta il luogo appropriato dove valutare le conseguenze concrete del decreto e per condividere una linea comune tra tutti i sindaci da presentare al tavolo di confronto in sede ministeriale proposto dal Presidente Antonio Decaro, dove auspichiamo che la vicenda possa trovare una soluzione”. Così in una nota il presidente di Anci Lombardia, Virginio Brivio, in merito alla contestazione del decreto sicurezza da parte di alcuni sindaci“.

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Sala o Majorino al Global Compact. Maullu e Sardone: pensino a Milano!

Il sindaco Giuseppe Sala conferma la presenza della Città di Milano alla conferenza prevista il 10 e 11 dicembre a Marrakech per il Global Compact, il documento dell’ONU sull’immigrazione dicendosi “stupito dell’atteggiamento” del Governo di non parteciparvi più. “La nostra volontà è esserci laddove si affronta il problema – ha affermato Sala – . Voglio verificare un po’ le cose ma sono abbastanza stupito di questo atteggiamento del nostro Governo delle ultime ore, su quello che si stava facendo e su cui il Governo si era espresso positivamente. Vediamo un po’, ma non si può continuare a cambiare idea”. Quanto alla presenza di Milano, Sala ha spiegato: “Altri sindaci si stanno mettendo insieme per rappresentare le voci delle città. Tra questi due amici, il sindaco di San Francisco e il sindaco di Atene. Se riuscirò andrò io, ma non sara semplicissimo, altrimenti credo che ci andrà l’assessore Majorino”. Presenza confermata dall’assessore alle Politiche Sociali, Pierfrancesco Majorino“Si tratta di una grande occasione di confronto internazionale a cui prenderemo parte coerentemente con la scelta di dialogo tra le città del mondo che abbiamo operato in questi anni. L’assenza del governo rappresenta un ulteriore schiaffo alla credibilità del Paese”. “L’assessore Majorino, il campione dell’accoglienza senza freni che ha riempito centro e periferie di immigrati, fa sapere che Milano parteciperà al summit del Global Compact di Marrakech”commenta  Silvia Sardone, consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto “Non che sia una novità il fatto che Majorino e la sinistra milanese siaono a favore dell’immigrazione incontrollata senza distinzioni tra veri rifugiati e clandestini” concludendo “A Majorino consiglio però di mettersi al lavoro per migliorare Milano anziché fare gite propagandistiche in Marocco” pensando “di più ai tanti milanesi in difficoltà che si vedono puntualmente superare nelle gerarchie dagli extracomunitari”. Dello stesso tenore  l’intervento dell’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Stefano Maullu: “Mentre le periferie di Milano sono sempre più in preda a un degrado, con innumerevoli italiani in difficoltà e in balia dell’insicurezza, l’assessore Majorino ha confermato la partecipazione di Milano al summit marocchino sul Global Compact, dove si propaganderà l’accoglienza indiscriminata”. Maullo prosegue suggerendo a Majorino “di iniziare ad occuparsi seriamente anche degli italiani e degli innumerevoli milanesi in difficoltà” a causa “delle politiche pro-migranti della sinistra”. “C’è un’intera parte di Milano che chiede maggior sicurezza, più tutele contro la criminalità, lo spaccio e le occupazioni incontrollate – conclude Maullu – Per tutte queste persone, la partecipazione della città al summit sul Global Compact rappresenta un intollerabile insulto”.

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Nasce easy-europe, piattaforma gratuita per facilitare l’accesso ai bandi europei 

Easy-europe, una piattaforma digitale e non solo, interamente dedicata ai bandi europei e ideata con lo scopo di supportare imprenditori, professionisti e cittadini nella ricerca del bando perfetto per le proprie esigenze. È ciò a cui ha dato vita l’Europarlamentare milanese Stefano Maullu, che nella serata di venerdì 16 novembre a partire dalle 18.30 a Palazzo delle Stelline a Milano, in corso Magenta 61,  presenterà la piattaforma web Easy-Europe. All’interno del sito – www.easy-europe.com – è possibile registrarsi, effettuare ricerche e mantenersi aggiornati su tutte le ultime novità sui bandi europei, accedendo rapidamente ad ogni opportunità a disposizione di imprenditori, aziende e professionisti. In una fase successiva, in maniera del tutto gratuita, sarà possibile ricevere informazioni tecniche sui bandi, sulle tempistiche e sulle modalità di accesso. “Quando parliamo di bandi europei, la difficoltà è innanzitutto di natura tecnica – spiega l’eurodeputato Stefano Maullu –. Basti pensare che dei 76 miliardi dei fondi strutturali e di investimento pianificati per l’Italia per il periodo 2014 – 2020, ad oggi l’Italia ne deve ancora spendere 66 miliardi e ne ha intercettati solo 41. La difficoltà maggiore, da questo punto di vista, consiste nel trovarli e nell’individuare la procedura corretta per accedervi. Easy-Europe nasce proprio per questo, per accompagnare l’imprenditore nella ricerca dei bandi e dei finanziamenti, per aiutarlo nella selezione del progetto su mi per la propria attività”. “Con questa piattaforma – continua Maullu – metteremo a disposizione tutto il nostro know how e il network di conoscenze costruiti in questi anni al Parlamento Europeo, rendendolo accessibile al tessuto delle piccole e medie imprese. Non è un servizio di consulenza o europrogettazione – specifica Maullu – bensì un servizio di informazione totalmente gratuito con cui chiunque potrà cercare i bandi europei in base ai propri interessi oppure registrarsi e ricevere tutte le news con una semplice e-mail. Sono assolutamente convinto che le imprese, piccole e grandi, rappresentino il DNA del nostro territorio, la vera chiave per il successo e la competitività dei diversi territori, e che pertanto debbano essere sostenute con ogni mezzo. Imprenditori e aziende, con Easy-Europe, potranno avvicinarsi concretamente ai bandi europei, accedendo ai finanziamenti e a tutte le opportunità per sviluppare e accrescere il potenziale dell’impresa. Con EasyEurope, i bandi europei saranno a portata di click”. “L’obiettivo – conclude Maullu – è trasformare Easy-Europe in un vero punto di riferimento per le imprese, facendone una rete di condivisione di buone pratiche e confronto. Per questo, saremo sul territorio con appuntamenti specifici nei quali metteremo al centro il valore del nostro tessuto imprenditoriale, economico e produttivo nel quadro delle opportunità che l’Europa offre e che non possono essere sprecate”.

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