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La memoria di Norma Cossetto coperta con il nastro adesivo

Succede nel Municipio 4 dove doveva essere innaugurato un giardinetto in memoria della giovane martire, ma all’ultimo momento una mano ignota ha coperto con del nastro adesivo il nome di Norma Cossetto, che era già stato stampato da tempo sui cartelli del Comune di Milano posti sul cancello d’ingresso del parchetto. Nonostante alcuni giorni fa sia stato inaugurato lo studentato del Politecnico, che ha realizzato anche il parchetto antistante, per il secondo il taglio del nastro è stato rimandato senza che da Palazzo Marino siano stati forniti chiarimenti in merito ai motivi del rinvio, comunicato al Municipio dallo stesso Politecnico, con una mail in cui si spiegava di avere provveduto a coprire la targa del giardino di via Einstein come indicato dal Comune. A quanto trapelato il problema sarebbe stato causato da un errore nell’iter burocratico seguito dal Municipio per ottenere l’intitolazione, una spiegazione che molti sospettano sia una delle solite scuse utilizzate dalla sinistra per creare problemi quando a essere ricordati sono gli infoibati e gli italiani costretti a fuggire da Istria, Fiume e Dalmazia. Francesco Rocca (FdI), Presidente Commissione Sicurezza e Verde del Municipio 4, raggiunto telefonicamente ci ha riferito che, “Le motivazioni che hanno bloccato l’inaugurazione del giardino dedicato a Norma Cossetto sono formalmente legate a una non corretta procedura“, sottolineando però che “invece la procedura, che è stata rispettata e concordata con gli uffici, è la stessa seguita in un altro Municipio per l’intitolazione di un altro giardino riqualificato dal Politecnico di Milano“. Nonostante tutto l’esponente del partito di Giorgia Meloni si augura che “l’intitolazione del giardino a nome della giovane studentessa universitaria istriana, Medaglia d’Oro al Merito Civile e alla Memoria, torturata, stuprata e gettata in una foiba dai comunisti jugoslavi, non venga ignobilmente ostacolata da intoppi ideologici e burocratici” concludendo “La storia di Norma Cossetto, donna e italiana, non può più essere ignorata“. Una questione che a già superarato i confini della città, grazie all’interessamento di Giorgia Meloni, che l’ha commentata su Facebook definendola, uno “Scandaloso smacco alla memoria di Norma Cossetto“, promettendo “Fratelli d’Italia andrà fino in fondo a questo scempio” per poi concludere con una domanda, “il Comune e la sinistra si vergognano forse di ricordare i martiri delle foibe?“.

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Messa in memoria di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego

Questa mattina presso la Chiesa di San Francesco da Paola a è stata celebrata la Santa Messa in memoria dei poliziotti deceduti in servizio lo scorso venerdì 4 ottobre in Questura a Trieste. Alla funzione religiosa, presieduta da Don Gianluca Bernardini cappellano della Polizia di Stato, hanno partecipato il Questore di Milano, i poliziotti e i cittadini milanesi in ricordo di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego.  

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Fratelli d’Italia candida Giorgio Squinzi per la Medaglia d’oro alla memoria

Fratelli d’Italia al Comune di Milano candida Giorgio Squinzi, imprenditore patron della Mapei ed ex presidente di Confindustria scomparso ieri, alla Medaglia d’oro alla Memoria, una delle massime onorificenze dell’amministrazione che viene consegnata il 7 dicembre nel corso della cerimonia degli Ambrogini d’oro. La proposta arriva dal consigliere del partito Andrea Mascaretti, che ha proposto la candidatura al presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolè. “Ho candidato Giorgio Squinzi alla Grande Medaglia d’oro alla memoria per tutto quello che ha fatto per Milano e perché era un milanese che ha dato grande lustro alla città – ha commentato-. Giorgio Squinzi era un amico, un grande imprenditore italiano, un mecenate generoso, uno sportivo vero, un uomo di saldi principi e grandi valori, un gigante. Una perdita enorme per il nostro Paese“.    

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Sarà apposta una targa in memoria Enzo Tortora

“Grazie al Consiglio Comunale che ha votato all’unanimità, 33 voti compresi quelli di Sollazzo e Rizzo”, sottolinea Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, nell’annunciare l’approvazione della “proposta di apporre una targa di fronte alla casa di Enzo Tortora in via dei Piatti 8. Ringrazio i firmatari dell’appello promosso dall’Associazione per l’Iniziativa Radicale ‘Myriam Cazzavillan’ che ha aiutato ad accelerare i tempi e in particolare Raffaele Della Valle, legale di Tortora e suo amico, Luigi Pagano, già Provveditore dell’Amministrazione penitenziaria della Lombardia, l’ex ministro guardasigilli Claudio Martelli e Gianni Rubagotti, membro del consiglio generale del Partito Radicale“. “Quella casa non è stata solo l’abitazione del presentatore di Portobello. – prosegue De Chirico – È stato il luogo di molte riunioni della Lega Italiana del divorzio (e molti giovani ignorano cosa significasse nell’Italia degli anni 60-70 lottare per il diritto ad avere una nuova famiglia). È stato il luogo dove Tortora ha condotto la sua campagna elettorale per le europee per il Partito Radicale ristretto agli arresti domiciliari. Ed è curioso che vicino a quella casa c’è il luogo di un’altra grande tragedia giudiziaria milanese, quello dove sorgeva la Colonna Infame, la cui storia è raccontata nel libro di Manzoni con prefazione di Sciascia che il presentatore ha voluto accanto alle sue ceneri“. “Sono passati decenni dalla morte di Enzo Tortora – ricorda De Chirico –  purtroppo il suo sacrificio non sembra aver sortito effetto. Le carceri italiane già condannate dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo sono sovraffollate nonostante la condanna per tortura del nostro paese con la sentenza Torreggiani, i processi hanno durata insopportabile (e lo saranno di più con la abolizione della prescrizione voluta dal ministro Bonafede) e per questo allontana gli investimenti esteri dall’Italia. La riforma della giustizia che Tortora ha chiesto vincendo anche il referendum del 1987 non è mai stata fatta. Spero che, come chiesto dalla sua compagna Francesca Scopelliti, si possa fare la cerimonia il prossimo 18 maggio, in occasione del 31simo anniversario della morte avvenuta proprio nel suo domicilio. Quella targa – conclude De Chirico –  servirà a ricordarci dei tanti Tortora di oggi che sono vittime di ingiustizia“.  

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Presentato il festival urbano dedicato ai luoghi della memoria

Inaugurato ieri, alla presenza della vicesindaco Anna Scavuzzo e di Andrea Rebaglio di Fondazione Cariplo, con l’installazione d’arte contemporanea a Palazzo Marino dedicata all’eccidio di sant’Anna di Stazzema, “MEMI FEST- Attiviamo la Memoria“, il primo festival urbano dedicato ai luoghi della Memoria. L’iniziativa, in programma dall’11 al 15 settembre, si terrà in 17 luoghi della memoria e coinvolgerà 11 artisti/compagnie/associazioni che proporranno visite guidate, itinerari urbani, performance e spettacoli utilizzando la loro arte ed esperienza per comunicare la memoria e trasmettere valori e storie. Obiettivo del festival è dare nuova vita ai luoghi della memoria raccontando le vicende e le storie che hanno caratterizzato il decennio 1938 – 1948 attraverso la partecipazione e il coinvolgimento attivo degli abitanti. L’ingresso a tutti gli eventi in programma è gratuito fino a esaurimento posti. Il progetto, realizzato dall’Associazione culturale Nuvolanove con il contributo di Fondazione Cariplo e il patrocinio del Comune di Milano e dell’Università Bocconi, nasce in partnership con il Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU), l’INSMLI – Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano e Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC. Gli eventi seguono tre filoni esperienziali, tre modalità di vivere il luogo e interagire con esso: LEARN / incontri pubblici, itinerari urbani e visite guidate in cui i partecipanti apprendono un sapere/una memoria; SHARE / performance urbane e installazioni in cui i partecipanti condividono un sapere/una memoria; PLAY / spettacoli e performance urbani in cui i partecipanti interpretano e mettono in scena un sapere/una memoria. Per cinque giorni i diversi luoghi della memoria storica della città coinvolti dal festival verranno animati attraverso una molteplicità di linguaggi artistici: dallo spettacolo teatrale messo in scena dal Teatro della Cooperativa alla Camera del Lavoro alla Compagnia Campoverde Ottolini che presso il Carcere di san Vittore coinvolgerà popolazione carceraria ed esterna al carcere in una performance ludica immersiva, dalla installazione d’arte contemporanea a Palazzo Marino dedicata all’eccidio di sant’Anna di Stazzema del giovane Gianni Moretti (come anteprima del festival dal 9 all’11 settembre) fino alla performance del noto artista Franco Mazzucchelli e Cramum al Parco Sempione, dalle visite guidate a cura delle associazioni Sui passi della Storia ed Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord alla performance itinerante di Nudo e Crudo Teatro, dalle pratiche di condivisione di memoria messe in atto dal duo Ravani & Urrazza in stazione Centrale e da Giovanni Rubino in Sinagoga alla dinamica sfida tra poeti del Poetry Slam al Politecnico di Milano, sino alla suggestiva installazione sonora di Chelidon Frame in Bocconi. Un modo per avvicinare a i cittadini alla storia della propria città attraverso l’arte contemporanea e i suoi linguaggi, un’opportunità amplificata anche dalla possibilità di navigare sulla mappa interattiva del sito dove è presente un approfondimento storico di tutti i luoghi attraversati dal festival. Il MEMI FEST è diretto da Lucilla Tempesti e Marco Dal Cin ed è organizzato da Nuvolanove, associazione non profit nata a Milano nel 2008 che si propone di attivare consapevolezza attraverso azioni ed esperienze creative. I dettagli del programma sono disponibili sul sito: http://www.me-mi.it/memi-fest/   

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