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Mercati, Pellegrini: “Riaprire i mercati per generi di prima necessità”

Mercati, Pellegrini: “Riaprire i mercati per generi di prima necessità”. Il consigliere del Municipio 9 Andrea Pellegrini, Lega, interviene sul tema dei mercati settimanali e in particolare sulla proposta di riapertura per gli operatori di generi di prima necessità. Un’idea sostenuta in questi giorni anche dagli stessi operatori che ora si trovano a non capire più il governatore lombardo Attilio Fontana. “La Lombardia è l’unica Regione d’ Italia che ha negato agli operatori commerciali su piazza di generi di prima necessità ( prodotti alimentari) di commerciare alla pari dei loro colleghi negozianti e della Grande Distribuzione Organizzata. Da oramai più di 1 mese gli ambulanti di generi alimentari di Regione Lombardia sono impediti dal vendere ai loro clienti la loro merce in quanto Regione Lombardia ha sentenziato che i mercati scoperti sono luoghi pericolosi. Con la conseguenza che una incredibile quantità di persone affolla giorno e sera i supermercati delle proprie città per fare la spesa, file e code molto lunghe anche di alcune ore, costretti a pericolose esposizioni fuori e dentro i locali commerciali, queste situazioni aumentano vistosamente il rischio di contagio tra i clienti, in quanto gli spazi ridotti delle corsie l’elevato numero di clienti rende tutto molto più critico, ma pare che questa evidenza NON risulti un problema. Desidero fare alcune considerazioni in merito : – i contagi aumentano in Lombardia, i mercati scoperti non sono attivi, però i supermercati sempre affollatissimi. – Nelle altre Regioni del Paese, dove nei mercati possono operare i commercianti di soli generi alimentari le curve dei contagi pare NON presentino elementi di incremento simili a Milano e alla Lombardia. ( in queste REGIONI operano nei mercati, ripeto SOLO i commercianti di generi alimentari, come dispone il decreto governativo ) – i mercati di prodotti alimentari che commerciano frutta , verdura, salumi, formaggi e pollame potrebbero in qualche modo assumere un importante funzione di ” valvola di sfogo ” per alleggerire il quantitativo di spesa di molti clienti che prima di questo sospensione dei mercati scoperti si recavano al supermercato per fare spese più ridotte e quindi più veloci. – A mio modesto parere i reparti più a rischio dei SUPER MERCATI sono le corsie della frutta e verdura, dei prodotti alimentari a libero servizio e chiaramente la zona casse, qui i clienti si trovano molto spesso a meno di 1 metro ma toccato le merci con le mani per poi molto spesso rimetterla negli scaffali – trovandosi questi clienti in luoghi chiusi e stretti il rischio di contagio é molto più probabile che avvenga anziché all’aperto. Concludo dicendo che forse l’aumento dei contagi in Lombardia potrebbe essere anche causato da questa forzata “modalità” di fare la spesa che ha costretto tutti i clienti a recarsi solo in alcuni luoghi ( senza offrire alternativa) dove si ritrovano spesso ammassati, costretti a lunghe ed estenuati ( spesso anche per comperare solo pochi prodotti) dentro e fuori i locali commerciali – ebbene da analisi e studi fatti da ricercatori i SUPER MERCATI sarebbero i principali luoghi nei quale è più facile contrarre l’infezione, per tanto NON è ESCLUSO che il trend negativo dei contagi potrebbe anche derivare da questo modo di fare la spesa. Ecco perchè vale la pena, con tutti i crismi e le attenzioni possibili, attivare presidi commerciali all’aperto con spazi più ampi e sicuri , attuando tutti i PROTOCOLLI POSSIBILI. Ecco perchè credo che i mercati di soli prodotti alimentari vadano VELOCEMENTE riaperti”.

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E’ davvero impossibile riaprire i mercati settimanali?

E’ davvero impossibile riaprire i mercati settimanali? La domanda che si pongono in tanti in questi giorni è stata rilanciata da Andrea Pellegrini, consigliere ed ex assessore di Municipio 9. Il tema non è la semplice autorizzazione a riavviare lo stesso tipo di mercato, ma permettere almeno l’organizzazione di un mercato di strada con le bancarelle che si occupano di alimentari. Quindi sapere se è davvero impossibile riaprire i mercati settimanali. Il mercato ha infatti la possibilità di intercettare una clientela diversa da quella dei supermercati, composta spesso di chi cerca cibo di qualità ma a un prezzo più abbordabile. Anziani, immigrati, insomma proprio le categorie più colpite dalla crisi attuale. Riaprire i mercati con uno schema come quello proposto da Pellegrini potrebbe essere possibile, magari con la stessa logica della spesa di quartiere, intanto il politico salviniano lancia una proposta al sindaco Sala: La grave situazione sanitaria causata dal pericolo coronavirus ha stravolto lo svolgimento di moltissime attività lavorative e non della nostra città che L’ordinanza sindacale ha sospeso fino al termine dell’emergenza molte attività commerciali tra le quali le licenze commerciali operanti nei mercati comunali rionali scoperti. Le attività non generano reddito e hanno subito e subiranno perdite ingenti di fatturato con la possibilità di non disporre di liquidità per affrontare le spese correnti quali acquisto di cibo e spese di prima necessità; alcune delle quali dedite alla vendita di prodotti alimentari, vedranno deperire /scadere i prodotti di generi alimentari, bloccati nei loro magazzini. Gli aiuti economici promessi, gli sgravi o gli annullamenti di imposte o tasse non sono ancora stati definiti. Si chiede al Sindaco di Milano e alla Giunta di deliberare un provvedimento che annulli per l’anno 2020 il pagamento di tutte le imposte comunali dovute dai commercianti e dai titolati di attività sospesi dallo svolgere il proprio lavoro causa ordinanza comunale e indichi una diaria giornaliera come minimo indennizzo per le mancate entrate economiche, e per affrontare le spese correnti fino al termine della emergenza sanitaria.

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