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Green pass. Prefetto: pattuglie miste per controlli mezzi

Il piano emerso dal Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza di Milano in vista delle nuove norme per contenere la diffusione del coronavirus , tra cui il Green pass rafforzato, prevede “un’estensione di controlli già in corso in un piano centrato sulla prevenzione”. “Partiremo con un piano che prevede di verificare il rispetto del controllo da parte dei datori di lavoro – ha spiegato il prefetto Renato Saccone -. Sarà un piano di controllo coordinato che non distoglie forze dal territorio e che prevede il contributo di Polizia, Carabinieri, Polizia locale e Guardia di Finanza nell’ambito delle rispettive competenze”. Per i mezzi pubblici sono previste “squadre affiancate” di incaricati di pubblico ufficio (personale delle aziende) e forze dell’ordine all’ingresso dei mezzi. Controlli – ha sottolineato Saccone – che non devono avere conseguenze sul servizio. Non è escluso vi siano controlli all’uscita e, in questo caso, se vi saranno irregolarità saranno erogate sanzioni. “Non è un rapporto controllato-controllore ma basato sulla fiducia la quale ha consentito che in questi mesi la Lombardia rimanesse in zona bianca”, ha concluso il prefetto. ANSA

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De Corato (FdI): Area C va sospesa per evitare assembramenti sui mezzi

“La situazione pandemica, aggravandosi, sta richiedendo misure più restrittive come la zona arancione, da oggi rafforzata, che prevede, tra le altre cose, la riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico. Le immagini che ritraggono la M3 oggi affollata di persone senza alcun distanziamento sono allarmanti. Sicuramente a questa situazione contribuisce anche Area C”, lo scrive in una nota Riccardo De Corato, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, in merito ad Area C e agli affollamenti che si verificano sui mezzi pubblici. “Non si capisce l’utilità di questa misura – continua De Corato – oltre al fatto che con l’arancione rafforzato, che prevede anche la chiusura delle scuole, la circolazione delle auto diminuirà (come abbiamo già visto accadere in passato), sarebbe bene che Sala cercasse di alleggerire il trasporto pubblico, sospendendo il pagamento di Area C. Invece il sindaco non cede e continua imperterrito a tenerla attiva. Anziché pensare a far cassa – conclude – questo dovrebbe essere il momento di pensare alla sicurezza dei cittadini”.  

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Balordo cerca di dirottare Tram. De Corato: nessuna sicurezza sui mezzi

Un 39enne è stato bloccato per aver aggredito il conducente di un tram a Milano, in zona Gratosoglio, e aver guidato il mezzo per alcuni metri. E’ accaduto al capolinea del mezzo, nella zona di in via Dei Missaglia. Gli agenti della stradale di Milano Ovest e una pattuglia dei carabinieri hanno notato la scena e lo hanno subito fermato. Non sono noti i motivi del gesto, ma pare soffra di disturbi mentali. Era ricercato da questa mattina, quando all’uscita Binasco sull’autostrada A7, ha litigato con la madre costringendola a lasciargli l’auto su cui è scappato. L’uomo, che è stato portato all’ospedale San Paolo per un controllo psichiatrico, verrà deferito in stato di libertà per attentato alla sicurezza dei trasporti. Al momento del tentativo di dirottamento, fallito dopo pochi metri anche perché il conducente è riuscito ad avvisare la centrale che ha subito tolto l’energia elettrica sulla linea, sul tram c’erano due passeggeri. “Quanto è accaduto questa mattina riconferma che ormai il livello di sicurezza sui mezzi pubblici e nelle periferie della città, che proprio ieri il sindaco di Milano Sala ha lodato, è pari a zero. Siamo arrivati al punto in cui uno sbandato può aggredire il conducente di un tram e impadronirsi del mezzo. Fortunatamente, grazie alla prontezza della centrale operativa di Atm, che ricevuto l’allarme ha tolto l’alimentazione elettrica alla rete tranviaria della zona, si è potuto evitare il peggio”, è stato il commento dell’episodio dell’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato.

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Sospeso l’obbligo d’indossare i guanti su mezzi pubblici

Dal 22 giugno, in Lombardia,  cade l’obbligo di indossare i guanti sui mezzi pubblici. Lo prevede l’ordinanza 569 firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, “Rincuorato dai pareri scientifici – spiega il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – e dalle nuove raccomandazioni dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), ho assunto la decisione di togliere,  l’obbligo dell’uso dei guanti sui mezzi pubblici. Invito comunque i lombardi a lavare e disinfettare sempre le mani”. “Ci apprestiamo a tornare alla normalità, con piccoli passi, evitando – prosegue il governatore – condotte che potrebbero inficiare gli enormi sacrifici di questi ultimi mesi”.

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Come usare i mezzi Atm da domani

Come usare i mezzi Atm da domani. In questi giorni abbiamo poche certezze, una è che per circa 4 milioni di lavoratori si riprenderà col tran tran di tram e metro, ma come usarle in tempi di distanziamento sociale? L’azienda ha diramato una nota per specificare come usare i mezzi Atm da domani: In vista della ripresa graduale delle attività produttive prevista dal 4 maggio prossimo, Atm informa sulle nuove modalità di trasporto. Per usare i mezzi pubblici sarà necessario indossare mascherina e guanti e rispettare il distanziamento di 1 metro, che comporta una riduzione drastica della capacità di trasporto: i mezzi potranno garantire circa il 25% della normale capacità di carico. Queste limitazioni, definite dalle Autorità, avranno un impatto notevolissimo. Potrà essere necessario attendere in coda alle stazioni e alle fermate di bus e tram prima di poter salire a bordo. Inevitabilmente, i tempi di viaggio saranno maggiori. La collaborazione di tutti i passeggeri sarà fondamentale: cambia completamente il modo di muoversi, il viaggio sarà scandito da nuovi tempi e nuove regole. Rispettare i requisiti richiesti dalle Autorità sarà il primo passo per viaggiare in sicurezza. Atm ripartirà con il servizio a pieno regime. Da lunedì 4 maggio, la programmazione sull’intera rete (frequenze e orari) sarà quella di un normale giorno lavorativo al 100%. Atm metterà in campo tutto il personale disponibile nelle principali stazioni e fermate dei mezzi di superficie per supportare e indirizzare i passeggeri. In metropolitana, per regolamentare il flusso dei viaggiatori nelle stazioni, Atm procederà alla chiusura dei tornelli, in funzione del numero di utenti che già si troveranno all’interno delle banchine e dei treni. Specifici annunci informeranno sulla situazione e comunicheranno la necessità di attendere, suggerendo di mantenere la fila sempre rispettando le distanze. In superficie, su bus, tram e filobus non è previsto un sistema di controllo specifico. Pertanto i passeggeri sono invitati a salire a bordo solo se lo spazio all’interno del mezzo consente il distanziamento necessario. La porta anteriore dei mezzi di superficie continuerà a non sarà utilizzabile. In caso di affollamento, il conducente e la sala operativa valuteranno le azioni da intraprendere, coinvolgendo eventualmente le Forze dell’Ordine. Atm ricorda che il rispetto dell’uso delle mascherine, dei guanti e del distanziamento da parte dei passeggeri è demandato alla collaborazione e al senso di responsabilità di ogni cittadino. Viste le limitazioni imposte, Atm invita la clientela a pianificare i propri spostamenti, cercando di evitare gli orari di maggior affluenza, vale a dire le tradizionali ore di punta del primo mattino (7.00-9.00) e del pomeriggio (17.00-19.00). Per favorire i corretti comportamenti da parte dei passeggeri, Atm ha studiato una specifica segnaletica e una campagna di informazione dedicata, con marker a terra e sui sedili, sui mezzi e alle fermate. Nelle principali stazioni della metropolitana, percorsi obbligati guideranno i passeggeri grazie ad un’apposita segnaletica, già presente in alcune fermate della metro e che progressivamente verrà estesa sulla rete. Atm ha realizzato inoltre una campagna di sensibilizzazione con le disposizioni da rispettare per utilizzare i mezzi pubblici.

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Anarchici rivendicano l’incendio dei mezzi della Locale

“La rivendicazione dell’incendio alla scuola della polizia locale che ha distrutto alcuni mezzi parcheggiati da parte dei gruppi anarchici è di una gravità inaudita” commenta il Consigliere Comunale ed europarlamentare della Lega Silvia Sardone. “Milano è ostaggio di gruppi antagonisti disposti ad attaccare le forze dell’ordine senza alcun problema – continua la leghista – questo a causa del lassismo della sinistra che da sempre tollera centri sociali e abusivi vari in prima linea nelle occupazioni. Il rogo di via Boeri rappresenta un punto di non ritorno perché certifica, ancora una volta, la violenza e la spregiudicatezza dei delinquenti di estrema sinistra. Rispondere a uno sgombero, in questo caso di Casa Brancaleone, dando fuoco ai mezzi dei vigili corrisponde a un’intimidazione di stampo mafioso che non può essere sottovalutata“. “Ora il Comune si dia una svegliata e corra ai ripari – conclude la Sardone – non servono mediazioni né tanto meno trattative, l’unica via percorribile è quella degli sgomberi a ripetizione. Non può e non deve passare il messaggio che i centri sociali siano al di sopra della legge”. Ecco il testo della rivendicazione: Incendio doloso nella scuola della Locale di Milano: spunta la rivendicazione degli anarchici tempo di mettere in soffitta l’immagine romantica del “ghisa” che dirige il traffico. Da anni ormai i “localini” hanno quasi gli stessi poteri delle altre forze repressive, pattugliando il territorio ed eseguendo indagini ed arresti. Per questo nella notte tra il 22 e il 23 gennaio, abbiamo dato fuoco ai mezzi della polizia locale all’interno della loro scuola di Milano, sita in via Boeri, danneggiando parzialmente anche alcune strutture interne. Azioni come questa mostrano come sia ancora possibile attaccare il potere, nonostante mezzi tecnologici di controllo sempre più evoluti e numerosi ed un pattugliamento asfissiante delle città. Forze armate e tutori dell’ordine non sono obiettivi simbolici, ma artefici concreti e quotidiani di un sistema mortifero fondato sullo sfruttamento e sullo sterminio sistematico degli ultimi. Il loro zelante esercizio dell’autorità consiste nell’imporre agli individui il rispetto delle leggi volute dai potenti. Questa abietta scelta non può rimanere senza conseguenze e turbare la loro tranquillità è quello che bisogna fare. Nell’agire oggi, il nostro pensiero va a tutt* i/le compagn* anarchici e antiautoritari rinchiusi nelle galere in ogni parte del mondo e a chi, inseguito dalla forza pubblica, ha scelto e sceglie di darsi alla macchia. A loro va la nostra solidarietà, ma ancora di più il nostro sostegno attivo. Le loro lotte sono le nostre lotte, le loro azioni le nostre azioni. Per la rivolta e l’anarchia.  

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