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Convegno violenza di genere, la Prefettura: un nuovo protocollo per i figli delle donne vittime di violenza di genere

Convegno violenza di genere, la Prefettura: un nuovo protocollo per i figli delle donne vittime di violenza di genere. Lo scoop è stato dato da Alessandra Tripodi, viceprefetto di Milano, durante il convegno “Contrastare la violenza di genere: normative e strumenti” tenutosi il 15 ottobre all’Istituto dei Ciechi di Milano. Il nuovissimo protocollo prevede la collaborazione di tutte le istituzioni territoriali, dalla Prefettura alla Regione, al Comune, agli enti scolastici e le strutture ospedaliere, per offrire una rete di protezione ai figli delle donne vittime di violenza di genere. Un caso unico in Italia, ha specificato Tripodi, non solo per il tema, ma per la vastità della collaborazione tra enti del territorio che rendono Milano un caso più unico che raro di fronte alle realtà di molte parti del Paese dove le sinergie sono molto difficili, se non impossibili, da fare. Ascolta la playlist degli interventi dei relatori Questo però è lo scoop. Durante il pomeriggio, mirabilmente moderato dalla giudice Jole Milanesi, si sono susseguiti incontri ricchi di contenuti sul tema. E per non lasciare spazio alle interpretazioni, vi riportiamo gli audio degli interventi. Gli organizzatori e i ringraziamenti Come ha scritto Camillo de Milato, il convegno è stato organizzato dall’Osservatorio Metropolitano di Milano, con il prezioso contributo del Tribunale, Prefettura e Questura di Milano, del Distretto Lions della Città Metropolitana di Milano, Associazione Amici dell’Osservatorio, Comitato Mi’mpegno, Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano, Istituto penitenziario. Moderato dalla magistrata Jole Milanesi, responsabile Giustizia dell’Osservatorio, relatori di eccezione hanno offerto il loro contributo di studio ed analisi. Grazie per la partecipazione/organizzazione a Fabio Roia, Diana De Marchi Bruno Dapei, Carla De Albertis, Avv. ROSSELLA Vitali, Rodolfo Masto, Carmelo Ferraro, Franz Sarno, Edilberto Giannini, Marilena Ganci, Salvatore Anania, Teresa Mazzotta, Alessandra Tripodi, Stefania Bartoccetti, Rachele Capristo. Contento della presenza degli amici Carolina Pellegrini, Alessandra Caricato, Fabio Di Venosa, PRINCIPIA BRUNA ROSCO, Ermanno Leo, Andrea D. Jarach, Annamaria Bernardini de Pace, Paolo Giovanni Del Nero, Anna Maria Cipolla, Massimo Ruggero, Michela Stassano, Michelangelo Bonessa, Miriam Dondi, Patrizia Bricchi Guccione Prata, Carmela Macchiarola, Doriana Martini, Maurizio Sordi, FRANCA BIFANO, Flavio Ramella, Donatella Vergari”.

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Craxi, sovranismo tra destra e socialismo

Craxi, sovranismo tra destra e socialismo. Il convegno tenutosi al Palazzo delle Stelline ieri ha provato a parlare di Bettino Craxi con la lucidità che i decenni passati dalla sua scomparsa politica permettono. Il punto del convegno organizzato da Fratelli d’Italia era proprio riuscire dove la sinistra ha fallito nelle scorse settimane: parlare di un ex presidente del Consiglio che ha nel bene e nel male segnato la storia d’Italia. Parlarne per mettere a fuoco cosa rimane di quel periodo e di un personaggio come l’ex leader socialista. Uno dei cardini dell’eredità di Craxi, ricordato da Alfredo Mantica, è il rispetto per gli avversari politici. Un rispetto per chi non la pensa come l’altro che si è perso. Oggi il dibattito pubblico e quello politico in particolare sono intrisi di un odio verbale che nella prima Repubblica non esisteva. Inoltre al leader socialista i presenti, tra cui l’organizzatore del convegno Marco Osnato, hanno riconosciuto una visione sul futuro che altri non hanno avuto: ad esempio sull’Europa come entità burocratica, un progetto che già allora manifestava tutti i limiti che hanno portato all’odierna Brexit. O la capacità di mettere la propria nazione prima degli interessi degli alleati americani, o degli amici dell’Unione Sovietica. Una visione sovranista confermata anche dall’ex sindaco Paolo Pillitteri che ha salutato le duecento persone presenti con un intervento che ha rimarcato le distanze tra la politica attuale e quella degli anni Ottanta del Novecento. Alcuni relatori, come Alessandro Colucci, hanno rilanciato la proposta di intitolare una via a Bettino Craxi. Altri invece si sono concentrati su quanto, pur nelle rispettive differenze, anche da sinistra (non quella comunista) ci sia stata una coscienza nazionale che ha facilitato la crescita dell’Italia, anche come sistema economico nazionale oggi smantellato dalle politiche anni Novanta. Al dibattito hanno partecipato anche Tommaso Foti, vice capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Stefano Maullu, membro del coordinamento nazionale dei meloniani, e Loris Zaffra, ex assessore proprio nella Milano da bere dell’epoca craxiana. A moderare l’incontro era presente Michelangelo Bonessa, direttore dell’Osservatore.

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