michele foggetta

Foggetta la prese benissimo

Foggetta la prese benissimo. Ci perdonerete se parliamo di un episodio piccolo piccolo, ma visto il clamore suscitato dalle ultime elezioni di Sesto San Giovanni ci hanno segnalato un episodio di apparente malanimo o certa carenza di eleganza. Non sarebbe rilevante se non fosse che il protagonista ha rischiato seriamente di diventare sindaco: pure essendo di quella che viene definita sinistra-sinistra (una volta impersonata da Rifondazione Comunista, oggi da tantissimi) Foggetta ha visto per il ballottaggio la mobilitazione persino delle parrocchie. I preti sono scesi in campo per aiutarlo e si è visto: la sfida si è chiusa con un margine inferiore a quello del primo turno. Dunque un suo intervento sui social è più rilevante di quanto si potrebbe valutare lo sfogo di un qualunque cittadino. Vi riportiamo direttamente l’immagine, perché non c’è molto da aggiungere: in un post del gruppo “Sesto allucinazioni” si riportavano i festeggiamenti dei sostenitori di Di Stefano, tra cui Davide Caparini, assessore al Bilancio di Regione Lombardia. Qualcuno in effetti si è chiesto cosa ci facesse lì, anche se non è un mistero che la Lega sia il partito di appartenenza di Di Stefano e della moglie Silvia Sardone. Dunque vista l’importanza della sfida di Sesto, non dovrebbe sembrare strana la partecipazione di un alto grado delle gerarchie leghiste. Eppure a qualcuno è sembrato strano, forse per le voci sulla vita privata della coppia Di Stefano – Sardone. Vita privata che però essendo una coppia di centrodestra a quanto pare non merita considerazione. Semmai gli insulti di chi è stato sconfitto nella competizione elettorale. Insomma Foggetta la prese benissimo.

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Perché è importante la sfida di Sesto San Giovanni tra Di Stefano e Foggetta

Perché è importante la sfida di Sesto San Giovanni tra Di Stefano e Foggetta. Si tratta della sfida più importante per le elezioni nella città metropolitana. Primo perché il centrodestra potrebbe segnare un punto importante nelle competizioni elettorali, sebbene nella parte più alta dell’ombra della Madonnina. E non è poco: da anni rimedia sconfitte se non disfatte come l’ultima elezione milanese in cui Beppe Sala poteva pure evitare di correre tanto avrebbe vinto lo stesso. Poi c’è un tema di numeri: al primo turno il vantaggio di Di Stefano era di dieci punti percentuali, se dovesse perdere sarebbe un vero disastro non solo per la dimensione locale: primo sarebbe la dimostrazione che la vittoria della destra a Sesto è stato un incidente di percorso, secondo le prospettive per le regionali del 2023 sarebbero ancora più nere per il centrodestra. Perché il rilancio della sinistra metropolitana potrebbe galvanizzare molto le truppe rosse e arancioni. In tutto questo scenario va aggiunto il non secondario tema della Lega: Matteo Salvini sta perdendo sempre le sfide importanti. La sua Lega va sempre bene come risultati matematici, anche perché il confronto con il 4 per cento a cui l’ha presa è in un certo senso favorevole a chi nasconde le debacle, ma non vince le competizioni importanti. Questa volta un suo uomo vincente sarebbe la conferma che la nuova Lega è la strada giusta: Di Stefano è infatti un esempio di un nuovo leghismo, molto meno legato alla tradizione di bossiana memoria. E Salvini così potrebbe prendere fiato nel mezzo di un partito in crisi interiore da anni. Ecco perché è importante la sfida di Sesto San Giovanni tra Di Stefano e Foggetta. Sarebbe già rilevante perché si tratta di una città grande per le dimensioni medie italiane, ma dietro al confronto c’è una serie di equilibri molto complessi che potrebbero aiutare anche a definire i pesi delle coalizioni per decidere chi sarà a correre per la presidenza di Palazzo Lombardia.

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Chi è Michele Foggetta

Chi è Michele Foggetta. Nato nel 1985 a Sesto San Giovanni, nel 2004 si diploma all’Istituto Erasmo da Rotterdam, Liceo delle Scienze Sociali. Frequenta l’Università telematica Pegaso con la quale nel 2021 consegue l’attestato di frequenza del Corso Intensivo di Qualificazione per l’Esercizio della Professione di Educatore Professionale Socio-Pedagogico (valido ai sensi della Legge 205/2017, commi 594-601). Dal 2007 al 2008 lavora per il Centro Studi Problemi Internazionali (CESPI) occupandosi di organizzazione di eventi e conferenze su problematiche internazionali, contemporaneamente alla collaborazione alla scrittura di libri, articoli e coordinamento dell’ufficio stampa. Poi Foggetta passa un anno presso CODESS Sociale come Educatore di sostegno per ragazzi portatori di disabilità. Dal giugno 2010 al giugno 2021 entra nella Cooperativa Lotta Contro l’ Emarginazione come Educatore professionale impiegato in numerosi progetti di inclusione sociale e cittadinanza attiva, rivolti a persone e famiglie con difficoltà di inserimento sociale, a giovani, a migranti e a vittime di tratta. In particolare, nel corso degli anni, mi sono specializzato in progetti di sostegno a persone a rischio di, oppure affette da, dipendenza e/o patologie sessualmente trasmissibili. Da novembre 2015 a oggi lavora invece per AIAS di Milano sempre come Educatore per ragazzi portatori di disabilità o con difficoltà sociali presso scuole materne, medie e superiori. Il mio compito è, in particolare, quello di creare percorsi educativi e relazionali attraverso il lavoro in rete con personale scolastico, sanitario e con le istituzioni e gli enti territoriali. Politicamente è sempre stato molto a sinistra, entrando in Consiglio comunale a Sesto per la prima volta nel 2012 diventando poi segretario della Federazione della sinistra italiana dal 2017 al 2022. Il suo successo più importante da segnalare al momento è aver potuto sfidare Roberto Di Stefano dopo aver battuto alle primarie il candidato sostenuto dal Partito democratico. Contatto Per la stampa ufficiostampa@milano.sinistraitaliana.si Vuoi essere Volontario? foggettasindaco@gmail.com

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