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Mille assunzioni per migliorare i servizi ai cittadini

Mille assunzioni per  investire su formazione, sicurezza e competenze tecniche per far crescere la qualità dei servizi offerti. Questo l’obiettivo del piano occupazionale approvato lo scorso venerdì dalla Giunta, che prevede mille nuove assunzioni che consentiranno di avere una macchina comunale sempre più efficiente e attenta ai bisogni del cittadino, grazie a più educatrici nelle scuole e più vigili per incrementare il controllo della città, per un investimento complessivo di oltre trenta milioni di euro da parte dell’Amministrazione. “Grazie al lavoro virtuoso dell’Amministrazione, siamo riusciti ad utilizzare al massimo le facoltà occupazionali consentite dall’attuale quadro normativo per le pubbliche amministrazioni, prevedendo mille nuovi assunti nel 2019″. Cosi l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Risorse Umane Cristina Tajani, che prosegue: “Fondamentale in questo piano anche l’attenzione alla valorizzazione del personale interno tramite le progressioni verticali: 87 posizioni per favorire lo sviluppo e la crescita professionale dei civil servant milanesi. Le mille nuove posizioni, tra scorrimento di graduatorie e nuovi concorsi, si saldano alle 1.400 assunzioni già effettuate dall’inizio del mandato rendendo il Comune sempre più protagonista delle politiche occupazionali sul territorio“. Un piano assunzioni condiviso anche dai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali che risponde a pieno alle esigenze dell’Amministrazione e capace di coprire le diverse necessità organizzative. Delle oltre mille nove assunzioni, circa trecento riguarderanno impiegati amministrativi per snellire in tutti gli uffici il rapporto con i cittadini, potenziando front e back office; 98 operai per garantire la tempestività e la qualità degli interventi manutentivi su scuole, edifici e spazi pubblici oltre a 71 geometri, 69 tra architetti e ingegneri per far fronte al grande cambiamento urbanistico che sta vivendo la città. Sono 66 le nuove educatrici che andranno a implementare l’organico al fine di garantire la copertura dei posti per scuole, nidi e scuole dell’infanzia, che da sempre si distinguono per la qualità del servizio offerto ai milanesi. Spiccata attenzione anche sul fronte della sicurezza e del presidio del territorio. Vestiranno la divisa della Polizia Municipale 15 ufficiali e 108 nuovi agenti, a cui si aggiungeranno circa cento assunzioni ulteriori anche grazie al ricorso alle risorse straordinarie disponibili sul decreto sicurezza. Nei prossimi mesi verranno annunciati i nuovi concorsi per la selezione delle nuove figure professionali che entreranno nell’organico dell’Amministrazione Comunale. Comune di Milano  

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Mille preferenze per Tatarella, respinta la richiesta di scarcerazione

Ha ottenuto poco meno di mille preferenze alle europee Pietro Tatarella, ex consigliere comunale di Milano finito in carcere lo scorso sette maggio in una inchiesta della Procura su un giro di tangenti. Tatarella si è candidato nel Nord Ovest con Forza Italia e ha ottenuto 996 voti, 465 a Milano probabilmente dati in segno di solidarietà da amici e parenti. Oggi però per lui è arrivata la doccia fredda della notizia che dovrà rimanere in carcere. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Milano che ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare avanzata da Tatarella coinvolto nella maxi inchiesta della Dda milanese. Sono state respinte anche le richieste di revoca di altri due indagati. In particolare, il Riesame col dispositivo della decisione (le motivazioni tra 45 giorni) ha confermato l’impianto accusatorio dei pm Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri, coordinati dall’aggiunto Alessandra Dolci, per il politico di Forza Italia, accusato di associazione per delinquere, corruzione e finanziamento illecito nella maxi indagine con al centro un sistema di mazzette, appalti e nomine pilotate e finanziamenti illeciti guidato, secondo le indagini, dal presunto ‘burattinaio’ Nino Caianiello. Un’inchiesta che vede oltre 100 indagati, tra cui anche Lara Comi, accusata di finanziamento illecito e corruzione.  

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