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Sei minorenni extracomunitari denunciati per aggressione

La polizia ha denunciato sei ragazzini tra i 13 e i 15 anni, per aver picchiato due 12enni nel mezzanino della metropolitana Duomo a Milano, nel tentativo di rubargli gli zaini. E’ successo intorno alle 10.25 di ieri mattina e la baby-gang è stata fermata poco minuti dopo perché le vittime sono riuscite a fuggire e a dare l’allarme alla Polmetro, prima di essere accompagnati al pronto soccorso della clinica De Marchi dove sono stati medicati e subito dimessi. Gli indagati per tentata rapina aggravata in concorso e lesioni sono tre 15enni di origine egiziana, marocchina e romena, e tre tunisini di 13, 14 e 15 anni residenti tra Lodi e Sant’Angelo Lodigiano. Sono tutti studenti e due di loro hanno precedenti specifici: la polizia li ha riconsegnati ai loro rispettivi genitori, tutti lavoratori incensurati. Askanews  

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Marocchino prende a sprangate tre minorenni

Un marocchino di 24 anni è stato fermato dalla polizia per il tentato omicidio di un 14enne e lesioni gravissime nei confronti di un altro 14enne e di un 15enne, picchiati con una spranga di ferro in strada a Milano. Il ragazzo più grave ha riportato la frattura del cranio e diversi ematomi interni ma, secondo quanto riferito dai medici dell’ospedale San Paolo, è fuori pericolo. Il 15enne ha riportato una prognosi di 40 giorni per la perdita di 3 denti, mentre l’altro 14enne ne è uscito con lievi escoriazioni. L’episodio è avvenuto alle 19 di ieri in piazzale Negrelli, dove i tre minorenni sono stati aggrediti dal marocchino e da un complice (che non è stato ancora individuato) dopo essersi dati appuntamento in rete per “chiarirsi”. Il 14enne più grave, infatti, nei giorni precedenti aveva litigato con il marocchino che lo aveva offeso e minacciato incontrandolo per strada. Ieri il nordafricano, irregolare, si è presentato con un amico e armato della spranga lunga un metro. Dopo il pestaggio è scappato ma la descrizione fornita dai feriti ha consentito ai poliziotti di rintracciarlo circa un’ora dopo in piazza Miani. Le cause della lite sono ancora da chiarire. ANSA

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Quattro minorenni nordafricani arrestati per tentato omicidio

La Polizia di Stato ha eseguito questa mattina a Milano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 minori ritenuti responsabili di un’aggressione compiuta lo scorso 11 gennaio 2020 quando un minorenne venne ferito con un’arma da taglio. In quell’occasione due gruppi di ragazzi si erano incontrati nel parchetto tra via Caduti di Marcinelle e via Rubattino per chiarirsi dopo un’accesa discussione sviluppatasi sui social. Dopo che i due gruppi si erano riappacificati e si stavano separando, un gruppetto di ragazzi si è diretto verso alcuni minori dell’altro gruppo e, con un pretesto, ha iniziato a percuoterli con cocci di bottiglia e un coltello. I poliziotti delle volanti del Commissariato di P.S. “Lambrate”, intervenuti immediatamente sul posto, hanno trovato in via Caduti in Missione di Pace due ragazzi con ferite lievi che si sono fatti medicare sul posto dal personale del 118 e un terzo minore che, invece, è stato ricoverato al San Raffaele a causa di una ferita d’arma da taglio alla schiena. Dalla ricostruzione dei fatti, operata dagli agenti dal Commissariato di P.S. “Lambrate” mediante una meticolosa attività, è emerso come l’episodio sia scaturito al termine di una lite per futili motivi tra i due gruppi di ragazzi. Tre ragazzi nordafricani, tutti diciassettenni, sono stati rintracciati dai poliziotti del Commissariato di P.S. “Lambrate” questa mattina presso i loro domicili milanesi e condotti presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Milano “Beccaria”; per il quarto ragazzo, un quindicenne tunisino, la notifica è stata effettuata direttamente presso il Carcere Minorile dove lo stesso è stato condotto due giorni fa dai poliziotti del Commissariato Garibaldi Venezia in quanto ritenuto responsabile di 7 rapine a minori in zona Porta Venezia commesse lo scorso inverno.

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Adescava minorenni, tre anni di cura obbligatoria

Sorveglianza speciale con tre anni di ingiunzione trattamentale per aver adescato più di una ventina di ragazze minorenni, residenti in varie regioni italiane, sul web principalmente su piattaforme di videogioco online ”multigiocatore”. La misura è stata accolta dal Tribunale di Milano, Sezione Misure di Prevenzione su proposta del Questore di Milano e applicata a un 28enne. L’uomo era solito instaurare con le vittime rapporti confidenziali al fine di guadagnare la loro fiducia, chiedendo l’invio di foto – anche in pose a sfondo sessuale – nonché richieste di incontri dal vivo, in alcuni casi andate a buon fine. Gli investigatori hanno accertato che sovente questi rapporti sono degenerati in una spirale manipolatoria e fortemente aggressiva, nell’ambito della quale l’uomo minacciava le giovani vittime – con un’età compresa dai tredici ai quindici anni – di gravi ritorsioni fisiche nei loro confronti, delle loro amiche e dei loro familiari, nel caso in cui non esaudissero le sue richieste o rivelassero ai genitori o agli insegnanti quanto stava accadendo. In un caso una ragazzina, stremata per le vessazioni subite, si è lanciata dalla sua camera da letto sita al terzo piano, riportando gravi lesioni, motivo per cui il soggetto in questione è stato indagato anche per istigazione al suicidio. Dopo essere stato arrestato per le condotte commesse, durante una perquisizione all’interno della sua camera di detenzione sono state rinvenute diverse fotografie a carattere pedo-pornografico che il prevenuto ha ”giustificato” affermando di utilizzarle come merce di scambio con altri detenuti per barattare generi alimentari. Anche per questo soggetto, tutt’ora ancora detenuto, all’atto della scarcerazione verrà applicata l’ingiunzione trattamentale al fine di consentirgli di ”prendere coscienza del forte disvalore sociale delle condotte commesse, in una prospettiva di contenimento delle sue pulsioni antisociali”.  

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Scritte omofobe, 3 minorenni denunciati

Tre studenti (un 16enne e due 17enni) sono stati denunciati dalla polizia per “deturpamento e imbrattamento di cose altrui con l’aggravante della discriminazione e odio etnico” per una serie di scritte minatorie, omofobe e dai contenuti riconducibili all’estrema destra. Il primo episodio si riferisce alla notte del 24 maggio scorso, quando uno dei 17enni ha scritto davanti all’istituto superiore Severi Correnti. Il secondo episodio è avvenuto il 9 giugno, quando lo stesso minorenne assieme a due complici, ha tracciato attorno al liceo Parini, diversi simboli di destra, tra cui svastiche, rune e croci celtiche. I tre hanno scritto anche offese contro i compagni e contro uno studente ebreo dell’istituto, il quale ha sporto querela in questura. La stessa notte i ragazzi sono tornati davanti al Correnti Severi per scrivere altre frasi omofobe sui muri, ma stavolta sono stati fermati e identificati da una volante di passaggio. Addosso avevano molti adesivi di Lotta Studentesca e Forza Nuova. ANSA  

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