MM

Confsal suona a Sala la sveglia su MM

Inutile nasconderselo, il Comune fa acqua. Persino quando si parla di acquedotto. Almeno, questo è l’opinione di Confsal che ha segnalato una serie di problemi non da poco riguardanti MM, Cap (il gestore dell’acquedotto) e alcune condotte antisindacali che, se messe in atto dai compagni, improvvisamente non scandalizzano più nessuno. Qui il comunicato: “In ragione del mutato scenario intervenute a seguito di vicende aziendali ed in particolare a seguito della Delibera ATO concernente l’incorporazione di MM in Cap holding, preoccupati legittimamente del futuro dei tanti iscritti alla Confsal Fenac Lombardia , benché più’ volte la Confsal Fensac Lombardia ha chiesto un incontro con la Direzione di Metropolitana Milanese Spa , la Dirigenza di Mm non ha MAI risposto e Mai ha voluto confrontarsi con la Confsal Fenac Lombardia Noi consideriamo che la richieste di incontro più volte inviate alla Dirigenza di Mm siano nell’alveo delle procedura di confronto sindacale necessario a recepire un quadro generale e prospettico in cui intende muoversi l’Azienda , nonché tutti i dettagli rispetto al piano di riorganizzazione con i riflessi che ciò comporterà anche in termini di professionalità, ruoli e mansioni dei lavoratori iscritti alla Confsal Fenac e Unilavoro coinvolti, le modifiche dell’organizzazione del lavoro ed interventi di reskilling (riqualificazione professionale) ed upskilling (miglioramento delle competenze) professionali future. E inoltre Contestiamo fermamente il licenziamento del nostro iscritto che consideriamo “strumentale” e “opaco” nei confronti di chi ha avuto il coraggio di DENUNCIARE ABUSI, FURTI e MINACCIE .” Commenta la vicenda il sempre presente Franco Vassallo, delegato sindacale Confsal oltre che Consigliere di Municipio: “La radice di tutti i problemi che riguardano MM è la visione padronale della sinistra. Sì, dico proprio padronale. Perché qui è peggio delle ferriere ottocentesche: non si accetta il dissenso, non si tollera il sindacato (indipendente) e si colpisce il lavoratore che denuncia i misfatti. Il tutto in un clima pesantissimo di sospetto e con sempre meno attenzione all’utenza. Mari di preziose energie vengono sprecati per garantire la pace interna coprendo gli scandali e facendo capire che parlare non è nell’interesse di nessuno. Soprattutto di fronte a fusioni di questo genere. Quando non è chiaro il futuro di migliaia di famiglie. E l’azienda rifiuta i confronti liberi e franchi, preferendo la versione addomesticata in cui hanno tutti ragione e i problemi si risolvono in trattoria. Non si gestisce una grande azienda come se fosse una sede di partito. Vogliamo, chiediamo e pretendiamo non solo per i lavoratori, ma nell’interesse dei cittadini, trasparenza e confronto. Altrimenti a rimetterci saranno sia i proprietari, ovvero i cittadini, che i lavoratori. E a guadagnarci, come da molti anni a questa parte, saranno solo i gestori. Che talvolta dimenticano che si parla di beni comuni e pensano di essere padroni a casa propria.”

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Nuovo record di MM in via Rizzoli: sei mesi per riparare l’impianto di aspirazione

Nuovo record di MM in via Rizzoli: sei mesi per riparare l’impianto di aspirazione Nella continua rincorsa all’efficienza MM in via Rizzoli ha perso un’altra gara. L’ennesima. Partiamo dai fatti. A dicembre i condomini di via Rizzoli, civici dal 73 all’87, in particolare ai piani alti del 77 e del 79, ma si avvertiva ancora all’81, hanno cominciato a non dormire più la notte. Nel silenzio del coprifuoco le ventole che assicurano l’aspirazione dell’aria dei bagni facevano il tipico rumore del bombardiere che decolla. In queste condizioni, per evitare crisi di nervi e crolli psicologici, si è presa una durissima decisione. “Spegniamo, tanto a breve si risolve tutto”. Le ultime parole famose. Sei mesi dopo, ovviamente, nulla è stato risolto. In compenso un’aria pesante, incrocio tra fogna e palude, aleggia sulle case dei poveri condomini. Che, comprensibilmente, non ne possono più. In primis, non ne possono più di queste scelte impossibili. Come si fa a scegliere tra rumore insopportabile di notte e odore intollerabile tutto il giorno? Il tutto senza mai uno straccio di scadenza, eternamente appesi ad un centralino che nelle migliori delle ipotesi ti lascia un numero di pratica. Che non serve pressoché a nulla. Nella peggiore ti dice che ci stanno lavorando. Già, ma a cosa stanno lavorando? I pezzi della ventola ci sono. L’appalto anche. La burocrazia è stata sbrigata. Cosa aspettano quindi, per Giove? L’imbragatura. L’imbragatura per l’elettricista, perché possa operare in sicurezza. Non si pensi, ovviamente a delle bretelle di cuoio. È molto più complessa di così, il luogo da raggiungere è alto e la struttura non si trova su Ikea a 9,90 euro con brugole incluse. Ma non sembra nemmeno una di quelle cose mai create da mano umana che devono essere temprate nel sangue di una vergine al plenilunio sotto stelle aliene. Possibile che in sei mesi non siano riusciti a procurarsela? Purtroppo la risposta è sì, è possibile. E così gli inquilini sono costretti a vivere in un costante miasma per aver sbagliato risposta a dicembre, cosa di cui alcuni ancora si pentono. Che poi, sbagliato è un parolone. Se avessero scelto il rumore magari avrebbero sofferto per il rumore due mesi in più e poi si sarebbero rotte lo stesso le ventole. Quello che è certo è che la capitale dell’efficienza pensa a come far tornare il turismo e non a come rendere la vita tollerabile alle periferie. Una costante che ormai marchia il decimo anno consecutivo di gestione sinistra della città.

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Il Comune affida la manutenzione dei sottopassi a MM

Il Comune di Milano affida per i prossimi quattro anni la gestione, la manutenzione e la pulizia delle acque nei 29 sottopassi veicolari e ciclo-pedonali nonché delle relative stazioni di pompaggio e vasche di raccolta delle acque presenti in città a MM Servizi Idrici Integrati. Si completa così l’affidamento a MM di tutta la rete di drenaggio urbano che comprende anche le acque reflue, la depurazione, il reticolo idrico (rogge e canali), il sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche nelle strade con anche le caditoie, per avere un maggiore controllo di tutto il sistema, un pronto intervento più tempestivo e una maggiore efficienza e sicurezza per i cittadini. “Le piogge torrenziali e discontinue sono una realtà evidente e dobbiamo adeguare il sistema di gestione di queste acque in città – dichiara Marco Granelli, assessore ai Lavori pubblici –. Abbiamo approfondito, sperimentato nell’ultimo anno e ora deciso di avere un sistema integrato unico, attivo ‘h24’ e internalizzato in una società del Comune di Milano che già gestisce il tema delle acque e il sistema del Seveso. Dalla sperimentazione abbiamo già acquisito positivi cambiamenti, ora la scelta complessiva e strategica che ci permetterà di dare più sicurezza ai cittadini e di affrontare il tema delle piogge torrenziali con maggiore efficacia”. “Con questa attività – dichiara Stefano Cetti, Direttore Generale di MM – affidataci dal Comune, il ruolo di MM quale gestore di impianti e infrastrutture collegate all’acqua di Milano si amplia ulteriormente, aggiungendo un nuovo fondamentale tassello. La gestione degli effetti dei cambiamenti climatici richiede la messa in campo di competenze e professionalità che la nostra Azienda ha da tempo affinato, sviluppando l’utilizzo di tecnologie innovative che garantiscono monitoraggio in tempo reale, pronto intervento e manutenzione predittiva degli apparati installati nei sottopassi: tecnologia evoluta ed esperienza pluriennale delle nostre risorse a garanzia del buon funzionamento di queste infrastrutture e della sicurezza dei cittadini”. L’andamento delle piogge degli ultimi anni si è fortemente modificato, le precipitazioni hanno spesso carattere temporalesco, violento, improvviso, con cadute d’acqua molto abbondanti concentrate in brevi periodi, e questo costituisce un grande ‘stress test’ per il sistema delle 140mila caditoie stradali, già gestite da MM, e per le 29 stazioni di sollevamento del sottopasso stradale. Si rende pertanto necessaria una modalità di approccio innovativa per garantire ai cittadini l’accesso in sicurezza a tali strutture. Per esempio, nel 2020 a Milano si sono registrati 69 giorni di pioggia con un consuntivo annuale accumulato di circa 950 mm (dato in linea con gli anni precedenti). Ma l’andamento pluviometrico è stato discontinuo, caratterizzato da mesi (come gennaio, febbraio, aprile e novembre) durante i quali si sono registrate pochissime precipitazioni e mesi (tra i quali spiccano maggio, giugno e luglio) molto più piovosi della norma. Il mese più piovoso è stato maggio che ha fatto registrare circa 174 mm di pioggia, di cui oltre 90 mm caduti tra la sera del 14 ed il mattino del 15 determinando un nubifragio che ha creato allagamenti e disagi in tutta la città di Milano. Il giorno più piovoso dell’anno è stato il 24 luglio con circa 64 mm di pioggia, anch’esso caratterizzato da un nubifragio con conseguenti ripercussioni sulla viabilità stradale. MM garantirà una rete di monitoraggio in tempo reale del reticolo fognario e della falda nonché il Sistema Informativo Geografico che già raccoglie tutte le reti del servizio idrico ed il reticolo idrico minore. Nel 2020 MM ha presidiato sperimentalmente, con risultati già evidenti, un primo lotto di stazioni di pompaggio, fra cui i sottopassi di via Rubicone e via Astesani, oltre che per la gestione del Seveso, ed ha attuato interventi sulla rete di raccolta in via Fulvio Testi e via Feltre. È stato implementato un sistema di telecontrollo da remoto con telecamere e sensori, attivo 24 ore su 24, che permette il monitoraggio permanente degli impianti per garantire un’attivazione tempestiva anche delle squadre operative in caso di guasto nonché di supportare la Protezione Civile Comunale in caso di condizioni meteo avverse. Il sistema di telecontrollo sarà esteso a tutti i sottopassi e permette da remoto e in tempo reale il monitoraggio dei parametri elettrici delle pompe (intensità di corrente, tensione, potenza, intervento delle protezioni, blackout, mancati avviamenti), la registrazione dei trend di livello in vasca e relativa percentuale di volume utile nelle vasche. MM centralizza in modo organico il controllo, il funzionamento e la manutenzione continua di tutti i sistemi che regolamentano l’attività dei sottopassi, le apparecchiature elettromeccaniche, elettriche e idrauliche; la verifica dello stato di pulizia della vasca e di funzionalità delle pompe, della pulizia e dello spurgo per ogni stazione di pompaggio e, infine, della gestione delle allerte meteo 24 ore su 24. Si coordinerà con Polizia Locale e Protezione Civile per gli eventuali interventi di emergenza dovuti a guasti o malfunzionamento delle stazioni di pompaggio.

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Assegnata a MM la manutenzione del reticolo idrico minore

Per i prossimi due anni MM Spa, la partecipata comunale che si occupa del Servizio Idrico Integrato, sarà chiamata a gestire anche la manutenzione dei corsi d’acqua e di tutte le strutture del Reticolo Idrico Minore di Milano. Lo ha deciso la Giunta con l’intento di affidare ad un unico interlocutore le attività che afferiscono al reticolo idrografico di competenza comunale, migliorando così la qualità dei servizi e dei risultati. Il Reticolo Idrico Minore, situato nel territorio comunale, si estende per circa 516 chilometri, di cui 332 sono corsi d’acqua scoperti e circa 184 tombinati. Tra caditoie e bocche di lupo, sono presenti circa 137mila strutture. La manutenzione ordinaria e il pronto intervento su caditoie stradali e pozzi irrigui rappresentano un tassello fondamentale per la salvaguardia idraulica del territorio. Insieme ai grandi interventi in corso lungo il fiume Seveso, la corretta gestione delle infrastrutture cittadine contribuisce al drenaggio delle acque e al contenimento delle piene ed è indispensabile per evitare gravi disagi ai quartieri in occasione di importanti eventi atmosferici. Il cambiamento climatico, infatti, sta cambiando anche le piogge con episodi sempre più intensi che richiedono sistemi adeguati. Nel corso di oltre vent’anni, MM Spa ha acquisito una comprovata competenza e una conoscenza specifica del ciclo dell’acqua e della sua gestione, con un know-how esclusivo sulle caratteristiche del reticolo milanese che deriva proprio dall’essere gestore del Servizio idrico della città.

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Prolungamento MM. Di stefano diffida Milano. Granelli: se la paghi lui

“Dopo le ennesime promesse non mantenute, abbiamo deciso di diffidare Comune di Milano e Mm per il blocco del cantiere per il prolungamento della M1 fino a Monza. Da ormai nove anni i cittadini e i commercianti del quartiere Restellone sono costretti a fare i conti con la chiusura di viale Gramsci e questo non è più sostenibile“, lo rende noto Roberto Di Stefano Sindaco leghista di Sesto San Giovanni. Un’azione intrapresa per tutelare gli interessi di Sesto spiega, aggiungendo, “vediamo come si comporteranno il sindaco Sala e il Comune di Milano: vorranno finalmente rispettare gli accordi contrattuali presi o preferiranno proseguire il discorso in tribunale?”. “Sala fa tanto l’ambientalista – continua Di Stefano – tra ciclabili e lotta alle auto, e poi non fa nulla per sbloccare il prolungamento della M1 che significherebbe più mobilità sostenibile, meno traffico e meno inquinamento – sottolineando – abbiamo anche versato quasi un milione di euro al Comune di Milano per il completamento delle opere di superficie nel quartiere Restellone. Eppure – conclude – in cambio, abbiamo ricevuto solo promesse puntualmente disattese“. A stretto giro di posta, anzi, di post, gli ha risposto l’assessore del Comune di Milano Marco Granelli, sottolineando: ” il suo Comune siede al tavolo dell’accordo di programma che guida i lavori. E quindi sa bene che si sta sottoscrivendo in questi giorni un accordo specifico, con testo già condiviso, per le sistemazioni superficiali di Sesto S.Giovanni e che farà ripartire i lavori il 15 gennaio 2021 che è domani. – chiedendosi – E proprio ora diffida? Così quando partiranno i lavori fra 10 giorni dirà è stato merito suo? O perchè vuole far saltare tutto l’accordo?“. “E’ vero su quest’opera ci sono stati numerosi problemi con gli operatori e abbiamo lavorato assiduamente per trovare soluzioni e insieme abbiamo anche trovato risorse aggiuntive dal Governo in due occasioni, facendo in modo che non ci siano costi aggiuntivi per i Comuni” precisa quindi Granelli, asupicando che “il Sindaco di Sesto S.Giovanni invece di diffidare Milano continui a collaborare per giungere al risultato. E se non gli va bene – conclude – esca dal tavolo e d’ora in poi i soldi che servono li tirerà fuori lui, invece di usarli per pagare gli avvocati“.

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Il Comune chiede a MM uno studio per la gestione del verde

Valorizzare le infrastrutture verdi in linea con le politiche sulla transizione ambientale, assicurare un efficientamento della gestione e della manutenzione del verde pubblico ottimizzando i costi, perseguire una più efficiente ed efficace attività di presidio e controllo dei servizi erogati. Con questi obiettivi il Comune di Milano, attraverso una delibera di Giunta, ha affidato a MM S.p.A. l’incarico di verificare le condizioni di fattibilità per gestire ‘in house’ il patrimonio verde cittadino. Entro febbraio MM dovrà presentare una proposta tecnico-economica per la cura di 18.385.454 m² di aree verdi pubbliche presenti sul territorio comunale, comprensive di parchi di grandi dimensioni, giardini, aiuole, aiuole spartitraffico, alberi, 360 aree cani e 912 aree gioco. Come avviene oggi, il servizio di manutenzione dovrà comprendere non solo il verde in senso stretto ma anche la manutenzione delle attrezzature sportive, delle aree gioco, delle aree cani, dei percorsi, delle pavimentazioni, delle panchine, degli impianti di irrigazione e recinzioni. L’offerta dovrà assicurare un miglioramento della gestione delle operazioni colturali nonché garantire un mantenimento degli standard manutentivi, un’idonea dotazione dell’attrezzatura e dei mezzi operativi per lo svolgimento del servizio, la programmazione su base pluriennale e annuale degli interventi. Dovranno inoltre essere garantiti la gestione delle emergenze, l’utilizzo di un sistema informativo implementato e contenente tutte le informazioni sul patrimonio verde cittadino di proprietà dell’Amministrazione e una struttura operativa per lo svolgimento del servizio professionalmente qualificata. La gestione del patrimonio a verde dovrà infine essere ispirata a criteri innovativi e di sostenibilità, garantendo che le attività siano realizzate minimizzando gli impatti sull’ambiente. Nell’ipotesi di positiva verifica delle condizioni di fattibilità dell’affidamento ad MM S.p.A. della gestione del patrimonio a verde, la proposta sarà sottoposta all’esame del Consiglio Comunale.

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