mobilità elettrica

Dieci nuove aree per la mobilità elettrica

È operativo un nuovo tassello per l’offerta di mobilità sostenibile a Milano: dieci aree di mobilità installate da NHP ESCo, con il supporto di Comune di Milano e Amat (Agenzia mobilità, ambiente e territorio) nell’ambito del Progetto Sharing Cities – Horizon 2020. Un nuovo modo di muoversi in città, un nuovo concept urbano che aggrega servizi di mobilità elettrica e condivisa in un unico spazio fisico, accessibile e sostenibile, in grado di semplificare gli spostamenti nel capoluogo lombardo. Le Aree di Mobilità sono micro-hub di scambio intermodale che concentrano in un solo sito una gamma di servizi di mobilità integrati e gestiti da una innovativa piattaforma digitale: colonnine di ricarica per veicoli elettrici normal e fast charge, smart parking, car sharing con stalli dedicati alle flotte. “La mobilità elettrica è sempre più una realtà, – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità – a Milano sono operativi 500 punti di ricarica. Oltre alla collocazione a cura dei diversi operatori, con l’autunno è in programma la realizzazione di altre 40 aree di mobilità finanziate dal Comune di Milano e dai fondi europei Pon Metro. L’obiettivo è coprire progressivamente e in modo omogeneo tutta la città in modo coerente con lo sviluppo di questo tipo di veicoli”. “Oggi diamo avvio a una piccola rivoluzione nel complesso mondo della mobilità urbana e nel contempo ampliamo le azioni poste in essere dall’Amministrazione per migliorare la qualità della vita del quartiere Porta Romana Vettabbia, grazie al progetto europeo Sharing Cities avviato nel 2016 – aggiunge l’assessora alla Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Cristina Tajani -. Grazie a progetti come questo che vedono insieme soggetti pubblici e privati, dimostriamo come l’uso intelligente delle nuove tecnologie affiancato da una co-progettazione del basso, con l’ascolto diretto e la partecipazione dei residenti, sia la scelta migliore per lo sviluppo di Milano. Una città in cui sono gli abitanti a scegliere e individuare i servizi e i progetti più utili alla trasformazione e all’evoluzione del quartiere.” “Puntiamo ad affiancare ai punti di ricarica e parcheggio una vasta gamma di servizi innovativi di mobilità e non solo – afferma Valerio Siniscalco, CEO di NHP – Stiamo concentrando gli sforzi per alimentare le Aree di Mobilità con energia da fonti rinnovabili e relativo accumulo energetico, immaginando un domani fatto anche di integrazione energetica di quartiere, nell’ottica della filosofia di Sharing Cities”. Queste dieci aree si trovano nel quadrante sud-est di Milano, oltre a questa di corso Lodi 5, sono state installate in corso lodi 34, viale Col di Lana 2, via Bocconi 28, via Cassinis 79, piazzale Cantore 2, via Sile 31, piazza Caduti del Lavoro 5, via Laura Ciceri Visconti 2, via Pietrasanta, 8. I servizi di ricarica sono erogati tramite la piattaforma e le APP del service provider Queenergy, che garantirà la massima operatività del servizio e un’ottimale assistenza ai clienti.

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Mobilità elettrica. In arrivo la nuova flotta di LeasyGo!

Cresce la flotta della sharing mobility a Milano. Nelle prossime settimane infatti sarà operativa in città una nuova flotta completamente elettrica, quella di  LeasysGo!, che permetterà di noleggiare una delle quattrocento ‘500’ elettriche messe a disposizione. “In questo periodo difficile che stiamo vivendo, ci fa particolarmente piacere accogliere un nuovo operatore di car sharing, che porta a Milano una flotta di auto completamente elettriche – ha dichiarato Marco Granelli, assessore alla Mobilità –. La sharing mobility è una realtà consolidata che in questi anni ci ha permesso di contingentare il traffico e limitare l’utilizzo dei veicoli privati senza penalizzare il bisogno di muoversi dei cittadini. Ora puntiamo sull’elettrico grazie a queste Nuove 500 cui mettiamo a disposizione un’infrastruttura di ricarica in via di sviluppo ma già efficiente con cinquecento punti già presenti e altri 230 punti in via di approvazione e realizzazione. Inoltre, progressivamente, e massimo entro il 2023, come stabilito dal Regolamento per l’aria, tutti i punti di vendita di carburante si dovranno dotare di infrastrutture di ricarica”. Il lancio, atteso entro le prossime settimane, avverrà a un anno esatto dall’evento di presentazione a Milano della citycar elettrica del brand FIAT. La flotta LeasysGo! ha già debuttato a Torino, città di nascita della Nuova 500, dove, con un abbattimento giornaliero di 1 chilogrammo di CO2, grazie a una flotta di oltre 300 vetture, sono state evitate emissioni pari a 9 tonnellate (9.000 kg) su base mensile. Le 400 auto presto disponibili a Milano saranno free floating, potranno quindi essere utilizzate dai clienti all’interno dell’area di copertura senza alcuna limitazione e vincoli di parcheggio. Per la ricarica verrà utilizzata l’ampia rete di colonnine elettriche pubbliche presenti in città a cui si aggiungeranno 3 hub di ricarica Leasys dedicati alla flotta di nuove 500 elettriche.

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Il punto sulla mobilità elettrica di Repower

Il punto sulla mobilità elettrica di Repower. Repower, gruppo attivo nel settore energetico e della mobilità sostenibile, presenta la quarta edizione del White Paper “La mobilità sostenibile e veicoli elettrici” che fa il punto sullo scenario della mobilità sostenibile in Italia e nel mondo. Elaborato prima dello scoppio dell’emergenza Covid-19 con i numeri del 2019, dal documento si evince come la mobilità elettrica continui ad avanzare a discapito delle altre tecnologie, con una costante ascesa in tutto il mondo che sta contribuendo a ridisegnare le Smart City del futuro.  In questo contesto il diesel registra una diminuzione delle immatricolazioni a doppia cifra, -23% rispetto all’anno scorso, insieme a un calo delle vetture a benzina significativo (-3%). Fabio Bocchiola, AD Repower Italia: “Con la quarta edizione del White Paper abbiamo cercato come ogni anno di fare il punto sul settore con una prospettiva globale, riportando i dati, analizzando gli scenari e mettendo in evidenza i casi di maggior successo registrati negli ultimi mesi. Si tratta di una fotografia scattata poco prima dell’emergenza, utile come termine di paragone rispetto alla situazione attuale ma soprattutto piena di spunti su come l’innovazione tecnologica e culturale di questo settore possano rappresentare un driver essenziale per uscire prima e meglio da questa crisi. Abbiamo quindi deciso di pubblicarlo ora proprio per dare un contributo concreto al dibattito che oggi si è fatto ancora più forte su cosa vorrà dire muoversi e su come bisognerà focalizzarsi sulla mobilità elettrica”. Per quanto riguarda il mercato automotive in generale, nonostante gli incentivi, i valori di inizio 2020 restituiscono una condizione di stallo, in cui il crollo della domanda da parte dei privati riduce il numero delle immatricolazioni del 13,9%. La perdita, in termini di quota di mercato, si attesta sui 5,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La vera riscossa è la crescita dell’82% (gennaio 2020 rispetto allo stesso mese2019) del numero di immatricolazioni delle auto ibride intese nella totalità di gamma (HEV Hybrid Electric Vehicle + PHEV Plug-in Hybrid Electric Vehicle + REx Range Extender) che giungono a rappresentare il 10% del mercato (a gennaio 2019 si attestava sul 5,2%). Ancora meglio per le auto elettriche “pure”: +586,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con 1.943 unità (nel 2019 erano appena 283). Le immatricolazioni totali di veicoli elettrici registrate nel 2018 sono 4.496, un numero più che raddoppiato nel 2019 con circa 10.000 immatricolazioni (+ 123%, numeri gennaio su gennaio). I veicoli elettrici per il trasporto di persone hanno globalmente superato i 5 milioni di unità, con una quota di oltre 2 milioni di vendite annue, con mercati di riferimento Cina, Europa, Stati Uniti e Giappone che rappresentano oltre il 96% delle vendite. In particolare, la Svezia ha registrato un +50,8% (12.604 unità), la Francia un +31,7% (con 19.112 unità), il Regno Unito +64.1% (24.722 unità), i Paesi Bassi +182,4% (con 33.212 unità quasi la totalità delle nuove immatricolazioni sono full electric), con la Germania che fa la parte del leone nei numeri assoluti: ben 34.297 (+97%) auto elettriche immatricolate l’ultimo mese dell’anno. Per quanto riguarda il numero di punti di ricarica, lungo tutto lo Stivale sono stati installati fino ad oggi circa 8.200 punti di ricarica, un segnale prezioso, un numero che sta contribuendo a favorire quella crescente percezione di adeguatezza delle infrastrutture che è indispensabile per immaginare nel prossimo futuro una presenza dell’e-mobility sempre più diffusa su larga scala. Continua Fabio Bocchiola: “Nello scenario attuale la mobilità elettrica può diventare protagonista di una ripartenza che cominciamo a vedere in lontananza, in quella fase due di cui tanto si parla in queste ultime ore e che tanto stiamo aspettando per poter ridisegnare i confini del mondo che ricominceremo “ad abitare” nei prossimi mesi. Sappiamo che le regole saranno diverse, dovremo ripensare molto di quello che è il nostro quotidiano, dai piccoli gesti alle grandi azioni e quello della mobilità sarà un ambito che verrà fortemente toccato da questa rivoluzione copernicana.” Inoltre, si registra come l’offerta sharing nel nostro Paese prima dell’emergenza coronavirus sia stata nettamente in aumento arrivando a coinvolgere ormai oltre 5 milioni di italiani (1 milione in più in 2 anni) e i servizi attivi, tra car sharing, scooter sharing, car pooling, bike sharing, etc., superano le 360 unità, per ben 33 milioni di spostamenti, con una media di 60 al minuto. Il design è un acceleratore della smart city, sempre di più, che ci porta verso un’ibridazione delle competenze: è in atto un profondo cambiamento delle competenze di architetti e designer, urbanisti e ingegneri, che oggi si ritrovano a dover ridisegnare anche la nuova mobilità, lo smart landscape, lo scenario intelligente che coinvolge ambiti diversi, dalla sanità alla finanza ai beni culturali, al turismo fino alla mobilità. Allo stesso tempo emergono inediti profili professionali per i quali si rendono necessarie nuove competenze nel settore automotive stesso: per implementare l’Internet of Vehicles, o valorizzare i territori in chiave sostenibile. Un laboratorio di idee innovative e sperimentazioni che spaziano dalla guida aumentata alla personalizzazione delle auto. Il White Paper presenta inoltre un’overview sulle fake news che popolano il mondo della e-mobility con un’analisi delle principali riserve sulla mobilità elettrica. Sono cinque in particolare le “leggende metropolitane” che devono essere sfatate: dal costo troppo alto delle auto elettriche, al fatto che inquinino più del diesel, al ruolo delle batterie e della ricarica non sostenibile per l’ambiente fino all’insufficienza di infrastrutture di ricarica sul territorio italiano. Per consultare il Rapporto completo: https://www.repower.com/it/white-paper

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