molestie sessuali

Quello strano silenzio sul caso Venturini-Sangalli

Quello strano silenzio sul caso Venturini-Sangalli. Perché il Corriere l’11 agosto ha resuscitato una vicenda insabbiata dal passare del tempo e dal mutare delle emergenze: lo scandalo delle molestie che Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio ed ex vicepresidente di Fondazione Cariplo, avrebbe perpetrato ai danni della sua segretaria. Una sordida vicenda su cui si è espresso Giuseppe Guzzetti, potentissimo ex presidente della Fondazione Cariplo, in veste di testimone nell’ambito del processo in cui invece Sangalli sarebbe parte offesa. Perché in un primo momento Sangalli aveva dichiarato di essere completamente innocente, anzi era vittima di una macchinazione di Francesco Rivolta, suo ex direttore generale. E dunque aveva depositato una denuncia contro di lui da cui è scaturito il processo. E proprio in questa sede ecco che la testimonianza di Guzzetti getta pesanti ombre su Confcommercio, appesantite dalla storica amicizia di Guzzetti proprio con Sangalli che ne rende le parole al di sopra di ogni sospetto: secondo Guzzetti le molestie sono state ammesse dallo stesso Sangalli che gli avrebbe anche chiesto una mano per difendersi. Anzi, Sangalli ha pagato la bellezza di 216mila euro e promesso le proprie dimissioni pur di non veder depositata una denuncia contro di lui. Perché una denuncia ufficiale avrebbe messo in difficoltà lui, ma anche gli enti come Confcommercio e Fondazione Cariplo in cui riveste ruoli importanti. Ecco dunque che il teorema della macchinazione contro di lui crolla del tutto, perché già aveva ammesso “atti di intimità intorno al 2012-2013 consenzienti”. E ora la testimonianza di Guzzetti conferma che Sangalli ha in effetti molestato la segretaria, che essendo una donna in Italia è stata pure accusata di essere colpevole in quanto “procace”. Quindi molestata e insultata. Ma se Sangalli non ha più le forze per controllare i propri istinti si rassegni all’età che ha e si dimetta. Perché l’idea che arzilli vecchietti vadano in giro a molestare donne fa molto Novecento, ma siamo negli anni Venti del Duemila. Certi personaggi vanno consegnati alla storia. Le donne non sono più solo segretarie da sbattersi come lenzuoli sulla scrivania da dirigente, salvo poi farsi assolvere in chiesa la domenica. Eppure si sente Quello strano silenzio sul caso Venturini-Sangalli. Perché di personaggi da Novecento sopra le righe ce ne sono ancora parecchi in giro. Troppi per essere ignorati. Sono la vera riforma urgente. Sangalli ha pagato fior di soldi per evitare un denuncia, dunque viene da pensare che se fosse stato innocente, avrebbe invece affrontato a testa alta le accuse. Ma potrebbe esserci tanti motivi per ogni scelta: ciò che rimane da chiarire è se il caso Venturini sia isolato in Confcommercio. Oppure c’è il silenzio e non le dimissioni di Sangalli perché altre segretarie hanno subito lo stesso trattamento? Le donne che lavorano per Confcommercio e Fondazione Cariplo sono al sicuro? Il dubbio ci sia consentito perché se quello è il trattamento delle segretarie ai massimi livelli, cosa succede ai piani sotto?

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Stazione Centrale, tre giorni di rapine molestie sessuali e accoltellamenti

Ieri sera poco dopo le 23, in piazza Duca d’Aosta, un 26enne libico è stato ferito con un coltello mentre cercava di riprendersi il cellulare dall’uomo che glielo aveva appena sfilato dalla tasca dei pantaloni. Raggiunta da tre fendenti alla spalla e al fianco sferrati dal ladro poi fuggito, la vittima (senza fissa dimora) è stata soccorsa dai sanitari del 118 che lo hanno accompagnato in codice giallo all’ospedale Fatebenefratelli. Le sue condizioni non sarebbero gravi. Ai poliziotti che l’hanno ascoltato, il 26enne ha descritto l’aggressore come un uomo originario dell’Africa Centrale. L’accoltellamento è solo uno degli episodi di criminalità avvenuti in Stazione Centrale e nei suoi dintorni negli ultimi giorni. “Ormai c’è più di un’aggressione al giorno a danno di milanesi e turisti che visitano la città nel periodo estivo” è il commento di Riccardo De Corato, Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia che descrive la stazione come un luogo dove “si respira un clima di violenza ed insicurezza da far rabbrividire, come se ci fosse un’immensa zona franca dove possa accadere di tutti, senza regole“. “Ieri, – riassume De Corato – una quattordicenne americana è stata molestata sessualmente da un turco di 30 anni, davanti agli occhi inorriditi della madre, grazie alla quale il maniaco è stato identificato ed arrestato dalla Polfer. Poco dopo, è una turista tedesca a fare le spese del suo smartphone scippato da un marocchino che dopo verrà arrestato dagli agenti di Polizia presenti sul posto. Invece, nella notte in metropolitana, un turista equadoregno ha dovuto subire un furto da parte di due ragazzi, uno marocchino e l’altro libico, che lo avevano accerchiato alla fermata di San Donato Milanese. I carabinieri gli hanno presi dopo poco con la refurtiva ancora addosso, scoprendo che il 25enne libico aveva un mandato d’arresto alle spalle“. L’ex vice-sindaco incolpa della situazione una “vera e propria malavita straniera“, contenuta grazie “agli uomini e le donne di polizia e carabinieri“, poi si domanda cosa stia “facendo la Giunta di Beppe Sala per arginare questa emergenza” e conclude auspicando sia adottato al più presto “un piano, concordato con Prefetto e altre istituzioni, per mettere a punto una strategia che possa essere efficace su tutto ciò che riguarda la sicurezza ed il decoro urbano, contrastando questo insorgere di criminalità endemica“.  

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