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Monumentale. torna la rassegna Museo a cielo aperto

Domenica 27 giugno il Cimitero Monumentale di Milano torna a essere il prezioso palcoscenico della rassegna “Museo a cielo aperto” e ospita per l’intera giornata, dalle ore 10 alle 17, un ricco palinsesto di appuntamenti gratuiti con teatro, musica, cinema, passeggiate e visite guidate. La giornata è promossa dal Comune di Milano e realizzata in collaborazione con Fondazione Milano, presente con diplomati e allievi della Civica scuola di musica Claudio Abbado, della Civica scuola di cinema Luchino Visconti e della Civica scuola di Teatro Paolo Grassi. L’intera giornata sarà scandita da numerose visite guidate per soddisfare la curiosità dei visitatori che si avvicinano per la prima volta al Cimitero Monumentale o che vogliono scoprire di più delle sue bellezze artistiche e del suo patrimonio di memorie storiche. Il punto di ritrovo per tutti i percorsi è al gazebo presso il piazzale centrale del Cimitero. Con le “Passeggiate tematiche in compagnia di protagonisti della Milano di oggi” il pubblico sarà guidato da personaggi milanesi contemporanei alla scoperta del passato: alle 10:40 lo scrittore Andrea Kerbaker, partendo dal giro del Monumentale che conclude il suo recente “Milano in 10 passeggiate”, accompagnerà il pubblico per i viali del cimitero soffermandosi sulle Urne dei forti, ma anche su tombe di sconosciuti che lo hanno attratto per pura curiosità; alle 11:40 la giornalista e critica teatrale Claudia Cannella racconterà una tappa importante del teatro italiano attraverso le figure di Luigi Bellotti Bon e Paolo Grassi. I volontari del Servizio civile guideranno, la mattina e il pomeriggio, diversi percorsi tematici alla scoperta del Monumentale: alle 10 e alle 15 Alba Chiara Usai guiderà il percorso “Il linguaggio del Monumentale”; alle 10:20 e alle 15:40 Sanjida Tonni porterà i visitatori alla scoperta del “Liberty – uno stile europeo a Milano”; alle 11 e alle 16:20 partirà il percorso “Adolfo Wildt – l’anima e la forma” a cura di Mirko Agliardi; alle 11:20 e alle 17 sarà la volta dei “Grandi editori – un’altra Milano da sfogliare” a cura di Cristian Andres Zoia. Alle 15:20, 16 e 16:40 sarà possibile seguire la Scuola di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Brera nella passeggiata al cantiere di restauro “Brera per Milano” dal titolo “Esperienze di didattica di restauro su manufatti lapidei e musivi”. Si entrerà dal cortile nel lato ovest del Cimitero per prendere parte al programma teatrale, al programma musicale e alle proiezioni. Per tutta la giornata, dalle 10 alle 17, in sala conferenze sarà proiettato il documentario “Quadri dalla quarantena” realizzato dagli allievi della Civica scuola di cinema Luchino Visconti, regia di Filippo Romanengo, che racconta l’esperienza del lockdown con gli occhi di quattro giovani studenti, dando forma a personaggi e rapporti che si muovono sullo sfondo “di ciò che abbiamo vissuto tutti”. Seguito da una selezione di cortometraggi di animazione e ripresa realizzati grazie ad un progetto di sperimentazione didattica e creativa svoltosi durante il confinamento. Lavori di Martina Zerpelloni, Chiara Pagliarin, Thea Ambrosini e Letizia Pallone. Alle 11 andrà in scena un corto teatrale, scritto ad hoc e interpretato da diplomati della Civica scuola di Teatro Paolo Grassi. Protagonista della breve pièce un personaggio celebre sepolto al Cimitero che, attraverso il rito del teatro, incontra i cittadini contemporanei: Walter Chiari. Ritira un premio alla carriera nella prima e unica edizione del Sarchiapone d’oro, il celebre attore comico, chiamato dall’aldilà apposta per l’occasione. Un premio ironico e inesistente proprio come l’animale inventato nella sua gag più famosa. L’attore, che già in vita ha vissuto tra paradiso e inferno, non perderà la possibilità di perdersi ancora, come solo lui può fare, nei meandri dei ringraziamenti pregni di storie e buffi aneddoti, fino a svelarci il segreto della nascita della risata, compreso solamente a cavallo tra la vita e la morte. Il Sarchiapone d’oro – l’eterna risata di Walter Chiari, è scritto da Luca Rodella, interpretato da Stefano Annoni con le musiche di Francesco Marchetti e viene proposto in occasione del 30° anniversario della morte di Walter Chiari. Alle 12:15 si terrà il concerto di musica classica “Intrecci a due Violini: Leclair, Reger, Bartok e Ligeti” a cura dei diplomati e allievi della Civica scuola di musica Claudio Abbado Martina Verna e Maurizio Ghezzi. Tutti gli eventi si svolgeranno nel rispetto dei protocolli di sicurezza. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria entro venerdì 25 giugno 2021. Informazioni e modalità di prenotazione sul consultabili sul sito https://monumentale.comune.milano.it/eventi/27-giugno-2021-museo-cielo-aperto.

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Domenica la Banda della Polizia locale al Monumentale

Riapre la stagione di eventi del Cimitero Monumentale. Domenica 20 giugno alle 10:30 la Banda musicale della Polizia locale si esibirà in concerto tra i viali alberati dello scrigno d’arte progettato dall’architetto Carlo Maciachini. Apre il programma dell’evento “Note di memoria” la marcia #tuttinsieme, arrangiata da Lorenzo Pusceddu: una fantasia di celebri brani del repertorio lirico italiano che si inserisce nel progetto “La musica riparte in sicurezza” avviato nel 2020 e sostenuto dal Ministero della Cultura per supportare le bande durante l’emergenza Covid-19. Il medley richiama celebri arie di opere liriche che hanno reso l’Italia famosa in tutto il mondo, composte da musicisti che rappresentano geograficamente l’intera Nazione. Fra gli altri, anche temi di Giuseppe Verdi, ricordato nel Famedio del cimitero con un busto in bronzo e per il quale Arturo Toscanini – sepolto a sua volta proprio al Monumentale – diresse l’orchestra della Scala e ottocento coristi nel “Va pensiero”, in occasione della traslazione presso la casa di riposo per musicisti delle spoglie del grande maestro che ha dato nome al Conservatorio di Milano. All’evento, con ingresso libero sino a esaurimento posti come da normativa vigente, parteciperà la Vicesindaca e assessora alla Sicurezza Anna Scavuzzo. Nel corso della giornata saranno proposti quattro percorsi tematici alla scoperta del ricco patrimonio artistico e culturale custodito al Monumentale: alle ore 12:00 “Il linguaggio del Monumentale“, a cura di Albachiara Usai, dedicato alla scoperta di simboli e simbologie nascosti nelle sculture funerarie; alle ore 12:20 “Liberty – uno stile europeo a Milano“, a cura di Sanjida Tonni, una visita alla scoperta delle principali opere artistiche legate al movimento Liberty; alle ore 16:10 “Grandi editori – un’altra Milano da sfogliare“, a cura di Zoia Cristian Andres, un percorso dedicato alla scoperta delle sepolture dei grandi editori presenti al Monumentale; alle 16:30, “Adolfo Wildt – l’anima e la forma“, a cura del dott. Mirko Agliardi, alla scoperta del grande scultore milanese. Il prossimo appuntamento è previsto per domenica 27 giugno con il ritorno della rassegna “Museo a cielo aperto” realizzata in collaborazione con Fondazione Milano. Ulteriori informazioni all’indirizzo https://monumentale.comune.milano.it/eventi/note-di-memoria.

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Monumentale: quattro edicole a bando e nuovi capolavori svelati

Scoperte artistiche, collaborazioni sempre più proficue, azioni a tutela del patrimonio culturale, attività di manutenzione e decoro del cimitero e cura del patrimonio arboreo. Tanti i progetti e le novità in questo inizio 2021 per il Cimitero Monumentale che, dal 2016, è al centro di un importante percorso di valorizzazione, promozione e tutela promosso dall’Amministrazione comunale. Cinque anni che hanno permesso il raggiungimento di importanti risultati, come l’installazione delle telecamere di sicurezza lungo il perimetro esterno, avvenuta nel 2017 grazie ad A2a, la decisione di istituire un curatore artistico affiancato da due catalogatrici specializzate, i progetti di recupero delle volte e le indagini di staticità del Famedio, le passeggiate tematiche e gli spettacoli per bambini e ragazzi, fino al lancio di un sito web dedicato nel 2010. Il 2021 si apre per il Monumentale con un bilancio positivo. “Con l’obiettivo di valorizzare, tutelare e promuovere questo luogo straordinario – dichiara l’assessora Roberta Cocco (Trasformazione digitale e Servizi civici) –, abbiamo avuto cinque anni di intensa attività, raggiungendo nel 2019 il traguardo dei 100mila visitatori. Avevamo tanti eventi in programma nel biennio 2020-2021 che purtroppo hanno subito un rallentamento a causa dell’emergenza sanitaria in corso, ma il lavoro interno non si è mai interrotto e, anzi, ci permette oggi di presentare due importanti novità. La prima riguarda quattro edicole tornate disponibili: stiamo valutando la possibilità di assegnarle con una procedura ad evidenza pubblica, come alternativa al metodo utilizzato sino a oggi, lo scorrimento delle liste d’attesa, salvaguardando comunque la posizione di chi è in graduatoria attraverso l’attribuzione di un diritto di prelazione. La seconda, le straordinarie scoperte avvenute durante la mappatura delle opere effettuata dal curatore artistico Sergio Rebora”. I quattro monumenti funerari (edicole) di altissimo pregio dichiarati decaduti e quindi nuovamente disponibili sono ex Valdani, ex Coulliaux, ex Bardelli ed ex Pozzi, il cui valore complessivo supera il milione e 400mila euro e che nei prossimi mesi potrebbero diventare per la prima volta protagoniste di un bando pubblico. Le ultime assegnazioni sono avvenute nel 2020 (edicola ex Fucigna) e nel 2018 (edicola Moretti) al valore record di 900mila euro. Le scoperte La mappatura generale delle sepolture effettuata dal curatore Sergio Rebora ha rivelato un’opera inedita di Leonardo Bistolfi, il più grande scultore italiano attivo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo successivo, presente al Monumentale con altre dieci opere tra cui “Il sogno” (1900), realizzato per la tomba di Erminia Vogt Cairati. L’opera ritrovata è stata eseguita per la nobildonna Elisa Friggieri Melato, madre dell’attrice di prosa Maria Melato, ritenuta dalla critica seconda solo a Eleonora Duse. Datato 1927, il monumento si compone di un grande bassorilievo in bronzo raffigurante la defunta a figura intera, in piedi, come se fosse un ritratto pittorico. Il lavoro svolto dalle due catalogatrici, invece, ha messo in luce sculture e dipinti non conosciuti o non più visibili da tempo, sfuggiti anche a precedenti cataloghi e inventari. Per esempio, l’edicola “Dall’Acqua”, situata all’interno della Necropoli, progettata da Carlo Maciachini. Come già noto nel 1886, all’interno dell’edificio venne traslato da Villa Milesi di Vanzago un monumento appartenente alla stessa famiglia, la celebre stele di Antonietta Milesi Gabrini, scolpita da Antonio Canova nel 1816. Non è invece mai stato menzionato un altro monumento significativo, quello dei bambini, originariamente collocato sul Rialzato di ponente nello stesso Monumentale. La delicata croce in marmo è opera dello scultore Lorenzo Vela, fratello di Vincenzo, autore – tra le altre opere – delle decorazioni del Salone della Commissione di beneficenza della Cassa di risparmio delle provincie lombarde, la Ca’ de Sass. Ma ritrovamenti importanti sono avvenuti anche in occasione di ricognizioni del curatore all’interno di spazi di deposito in cui sono state ubicate parti scultoree o di elementi decorativi di monumenti rimossi a suo tempo dalle loro posizioni originarie per ragioni diverse. Qui è stata rinvenuta una coppia di capolavori di Adolfo Wildt, uno degli autori più amati dai visitatori del Monumentale, che rappresenta l’autoritratto dell’artista e il ritratto di sua moglie Dina. Si tratta delle versioni in marmo in origine collocate sul monumento progettato da Giovanni Muzio per i coniugi Wildt, in seguito rimosse e sostituite da fusioni in bronzo, maggiormente resistenti alle intemperie e al degrado ambientale. Delle due sculture si conoscono altre versioni conservate in collezioni private. In attesa di poter riprendere a pieno l’attività di visite tematiche, passeggiate e iniziative rivolte a turisti e milanesi, è sempre possibile consultare il sito dedicato per scoprire tutte le bellezze racchiuse all’interno del Museo a cielo aperto.

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Egiziano prende a rastrellate due peruviani al Monumentale

Un egiziano di 44 anni, che lavora come manutentore al cimitero Monumentale di Milano, è stato denunciato per lesioni personali per aver ferito a colpi di rastrello due colleghi peruviani davanti all’ingresso del cimitero. E’ accaduto venerdì mattina. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, l’egiziano è in conflitto con i colleghi da almeno due anni e in più occasioni ci sono state liti e discussioni. Mai fino a ieri, però, si era arrivati alla violenza. Il dipendente, al termine dell’ennesimo confronto acceso, nell’area esterna del cimitero ha colpito i due peruviani di 30 e 34 anni, causando la frattura composta del braccio al primo (che ha riportato una prognosi di 35 giorni) e un trauma al volto al secondo (la prognosi è di 5 giorni).

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Memento: al Monumetale una semplice celebrazione funebre

Quella che avrebbe dovuto svolgersi domani al Cimitero Monumentale di Milano è “una normale celebrazione di carattere reducistico e militare“. A scriverlo, in una nota, e’ l’Associazione Memento, che aveva organizzato una commemorazione dei caduti della Repubblica Sociale Italiana. Commemorazione poi vietata dal prefetto di Milano. “A Campo 10 – si legge – non sfilano autorità, non ci sono emblemi di partito, nè rappresentanze politiche e non si ricava nessun tornaconto elettorale a partecipare. Si tratta, invece, di difendere il buon diritto che ha una parte della cittadinanza milanese a rendere omaggio ai propri Caduti militari e alle proprie radici storiche, nel giorno della Commemorazione dei Defunti. Tale diritto è perfettamente legale e costituzionale e non e’ mai stato negato, nemmeno nei drammatici giorni immediatamente successivi alla Guerra Civile“. E “in merito alle dichiarazioni del prefetto di Milano – aggiunge l’associazione – circa la necessità di non “politicizzare” le cerimonie in ricordo dei defunti, crediamo che esse siano un corretto e doveroso monito proprio nei confronti di coloro che, in questi giorni, hanno addirittura chiesto, per motivi ideologici e tornaconto politico, di vietare una normale celebrazione di carattere reducistico e militare“. L’associazione ricorda che “la commemorazione a Campo 10 si svolge ininterrottamente ormai da oltre 70 anni, ed è esclusivamente un momento di raccoglimento per ex-commilitoni, parenti e amici dei quasi 1.000 caduti italiani lì sepolti. Negli anni scorsi, prima delle recenti tensioni, ha sempre avuto anche un momento religioso con la celebrazione della S. Messa; domani verrà letto il brano di una lettera di un condannato a morte, chiesto un minuto di silenzio e chiamato il “Presente”, secondo il rito militare, essendo Campo 10 a tutti gli effetti un campo militare riconosciuto“. Infine viene rivendicato il fatto che “mai tali commemorazioni hanno generato problemi di ordine pubblico“.

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