moschee

Moschee. Sardone (Lega): Comune ammette abusi edilizi, ma non interviene

“Mentre il sindaco Sala rilancia la creazione di una moschea negli ex bagni pubblici di via Esterle attualmente occupati abusivamente da antagonisti e clandestini, dal Comune ho ricevuto due risposte ad altrettante interrogazioni con cui l’amministrazione ammette che in via Cavalcanti persiste un reato di violazione edilizia, mai sanato, dal 2015″, lo rende noto Silvia Sardone, Europarlamentare e Consigliere Comunale della Lega. “Il Comune non è in grado di fare rispettare leggi chiare e precise e scarica sulla Questura le responsabilità sulla sicurezza che invece dovrebbero anche essere sue. – continua la Sardone – Da settembre a oggi, inoltre, nonostante le preghiere siano andate avanti, il Comune non ha fatto nessun controllo in via Cavalcanti. Inoltre, la sinistra ammette anche che in più rispetto alle moschee abusive già note c’è anche quella di via Ricciarelli 43, nel cuore della Molenbeek milanese di San Siro, dove ci sono bambini che studiano il Corano e persone che pregano: il solito escamotage adottato dalle comunità musulmane che si spacciano per associazioni culturali per aggirare la legge. “Ora, però, il sindaco Sala e la sua giunta devono prendere una decisione e dichiararla pubblicamente – incalza la Sardone – intendono proseguire su questa strada, tollerando abusi e reati, oppure vogliono anteporre la sicurezza dei milanesi e il rispetto delle leggi? Ricordo alla sinistra che nelle scorse settimane sono stata oggetto di pesanti insulti e minacce da parte di moltissimi islamici semplicemente per aver espresso le mie opinioni ed essermi opposta alla costruzione di una nuova moschea: è con questi interlocutori che il Comune di Milano vuole confrontarsi? Lo dicano chiaramente a tutti i milanesi” conclude la leghista.

Moschee. Sardone (Lega): Comune ammette abusi edilizi, ma non interviene Leggi tutto »

Delpini: spero ci saranno luoghi di culto per i musulmani

“Una città e una regione che si lascia cambiare dalla pandemia sarà una città e un regione che permetterà anche a voi quella libertà di avere luoghi per pregare e crescere assieme“. Lo ha detto l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, nel messaggio inviato alle comunità islamiche presenti in Diocesi in occasione della fine del Ramadan. “I provvedimenti adottati per contrastare la diffusione della pandemia hanno obbligato anche voi, com’è accaduto a noi cristiani, a una disciplina di preghiera e digiuno nelle case, senza potersi ritrovare in spazi e momenti comuni di riflessione e preghiera – spiega l’Arcivescovo -. Questa mancanza, immagino, abbia segnato anche voi e ci porta tutti a interrogarci sulla bellezza della preghiera comune, sull’importanza di ritrovarci insieme per ascoltare le parole di Dio“. A partire da questa riflessione, Delpini formula l’augurio affinché i musulmani presenti nel territorio della Diocesi ambrosiana possano disporre di luoghi di culto “come il diritto alla libertà religiosa impone ad ogni società“. ANSA  

Delpini: spero ci saranno luoghi di culto per i musulmani Leggi tutto »

Fratelli d’Italia: parliamo di moschee, ma per tutelare i milanesi dall’islam

“Con le osservazioni che ho scritto e il mio intervento in articolo 21, proverò a inserire nel PGT il tema delle moschee, sapendo di farlo mentre cerco un improbabile equilibrio, fra la mia ferma volontà di difendere la libertà di professare la propria religione concessa a tutti dalla nostra Costituzione e il proposito di pretendere reciprocità da quel mondo musulmano che difficilmente ce la concederà“. Ha spiegato Andrea Mascaretti, Capogruppo di Fratelli d’Italia, dopo il suo intervento in Consiglio Comunale. “Secondo il rapporto annuale dell’ONG Porte Aperte – ha elencato Mascaretti – sono 245 milioni i cristiani perseguitati per la propria fede nei 150 paesi posti sotto osservazioni, in 73 dei quali a un livello definito: molto alto o estremo. Famiglia cristiana scrive che tra i cristiani nel mondo c’è una vittima ogni 5 minuti e la libertà religiosa è a rischio nel 60% del pianeta, compresa l’Europa dove gli esempi di violenza legati all’interpretazione intollerante dell’Islam sono frequenti, come lo sono stati i casi di attentati in cui fanatici islamisti hanno seminato morte e panico nelle nostre città“. “Un atteggiamento : violento, illiberale, oppressivo e intollerante verso chi professa una religione diversa, o è laico, che si manifesta frequentemente in buona parte del mondo – ha continuato Mascaretti – imponendoci il dovere di tutelare i nostri concittadini dalla volontà del Sindaco Sala e la giunta milanese di far costruire delle Moschee a Milano, senza prima avere chiarito con quale Islam dialogano e vogliono riconoscere concedendo terreni e strutture che appartengono ai cittadini milanesi. Che garanzie possono darci che non stiano aprendo le porte e riconoscendo chi altrove perseguita, tortura e uccide coloro che professano religioni diverse dall’Islam? Quali controlli intendono attuare per evitare che queste moschee diventino il catalizzatore e l’icona di enclave musulmane in terra italiana, dove si applica la legge della sharia come sta accadendo in altri paesi europei?“, si chiede Mascaretti. “Parliamone allora, ma prima di tutto per tutelare i cittadini milanesi – conclude Mascaretti – perché fino a quando non avremo di fronte un Islam che possa garantire in maniera durevole il rispetto delle altre religioni, delle istituzioni laiche e democratiche sulle quali è costruito il mondo occidentale in cui viviamo, non potremo considerare la concessione di spazi per le moschee prive di rischi le libertà e la sicurezza dei nostri concittadini”.

Fratelli d’Italia: parliamo di moschee, ma per tutelare i milanesi dall’islam Leggi tutto »

La regione vigilerà affinche i comuni non sanino le moschee abusive

A dare il via allo scontro slla questione “moschee abusive”, ieri mattina,  era stata Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto che ha annunciato di avere “presentato 57 emendamenti al Pgt in discussione oggi in Consiglio comunale, di cui 22 relativi al Piano delle attrezzature religiose che punta a regolarizzare quattro moschee tuttora abusive” poiché convinta che “Milano non abbia bisogno di luoghi di culto islamici e che debbano anche essere chiusi tutti i sedicenti centri culturali che fungono illegalmente da moschee“, concludendo con lo spiegare che alcuni emendamenti prevedono che  nel caso di regolarizzazione e costruzione “i luoghi di culto islamici debbano essere dotati di telecamere, i testi usati per la preghiera controllati preventivamente, che sia presente un albo degli imam, che siano trasparenti i finanziamenti, che le prediche siano in italiano e che tutto questo avvenga in presenza di una legge nazionale chiara in materia”. Nel pomeriggio invece la questione si è spostata nel consiglio regionale lombardo, dove è stato approvato un Ordine del Giorno inserito nell’atto di integrazione del Piano territoriale regionale (Ptr), che impegna la Regione a vigilare sui pgt dei Comuni per evitare che vengano ‘sanati’ luoghi di culto abusivi. L’ ordine del giorno nel dettaglio, “impegna la Giunta a verificare che nei pgt dei Comuni lombardi siano escluse eventuali sanatorie dei luoghi di culto e a verificare che nei pgt dei Comuni lombardi siano rispettati i criteri stabiliti dalla legge regionale 2/2015 per l’individuazione e le modalità di realizzazione dei luoghi di culto“. “Visto che ci sono Pgt che consentono abusivismo e visto che al comune Milano sappiamo che si sta cercando di sanare luoghi abusivi, noi chiediamo alla Giunta di controllare perché le regole devono valere per tutti“, ha spiegato il capogruppo di FI Gianluca Comazzi presentando il documento, mentre per il leghista Massimiliano Bastoni “l’obiettivo è impedire che vengano sanate moschee come quella di via Maderna a Milano che non hanno nessun tipo di autorizzazione“. La consigliera Pd Carmela Rozza ha invece spiegato l’astensione del suo gruppo affermando che “bisogna rispettare le regole“. “Noi rispettiamo le leggi anche se non ci piacciono al contrario di qualcuno che sta al Governo e le rispetta solo quando gli piacciono“, ha aggiunto definendo però “strumentale” da parte della maggioranza la presentazione e la formulazione dell’odg.  

La regione vigilerà affinche i comuni non sanino le moschee abusive Leggi tutto »