mostra fotografica

I dati sugli incidenti a Milano: nel 2022 7.783 schianti con 44 vittime e quasi 10mila feriti

Più di venti schianti al giorno. Quasi un morto a settimana. A Milano nel 2022 – stando ai dati elaborati da Automobile club d’Italia e Istat – gli incidenti sono stati 7.783 con 44 morti e 9.865 feriti, rispetto alle 34 vittime e ai 9.286 feriti dei dodici mesi precedenti. Sotto la Madonnina e nell’hinterland si sono invece verificate 12.613 collisioni che hanno causato 100 morti e 16.101 feriti. Nei dodici mesi del 2022 in tutta la regione si sono registrati 28.786 incidenti stradali, che hanno provocato 37.912 feriti e 402 morti. “Le statistiche mostrano così un ritorno dell’incidentalità stradale ai livelli del 2019, prima della pandemia”, hanno sottolineato da Aci Milano in una nota. A livello nazionale nella provincia di Roma è stato registrato il più alto numero di pedoni morti, 56, seguita da Milano con 24, Napoli con 23 e Torino con 18. Nella provincia di Padova il più alto numero di ciclisti morti, 10, seguita da Udine con 9 e Milano, Venezia e Ravenna con 8. In Italia dei 16 morti su monopattino, 4 sono concentrati nella provincia di Milano, 3 nella provincia di Roma e 2 nella provincia di Torino. “Tra le cause principali degli incidenti stradali al primo posto c’è sempre la guida distratta e l’utilizzo del cellulare, la velocità e il mancato rispetto della segnaletica stradale”, ha rimarcato Geronimo la Russa, presidente di Automobile Club Milano, nella cui competenza rientrano anche le province di Monza-Brianza e Lodi. “Dopo avere analizzato questi dati è facile rendersi conto che dobbiamo percorrere ancora molta strada in termini di prevenzione e innalzamento dei livelli di sicurezza. Oltre ai devastanti drammi umani, questa situazione comporta enormi sprechi con elevati costi sociali per la collettività. Occorrono più formazione e informazione, più consapevolezza da parte di tutti gli utenti della strada, migliore gestione della circolazione e più controlli”, ha concluso.

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All’acquario la mostra fotografica: Una vita da scienziata

Apre da oggi al pubblico nelle sale dell’Acquario civico l’esposizione fotografica “Una vita da scienziata”, promossa dal Comune di Milano – Cultura e dall’Acquario civica stazione idrobiologica, ideata e curata da Fondazione Bracco. La mostra presenta volti e competenze di grandi scienziate italiane, protagoniste del progetto “#100esperte – 100 donne contro gli stereotipi”, nato per valorizzare l’expertise femminile in settori spesso ancora percepiti come di dominio maschile. Il percorso di ritratti, realizzato dal celebre fotografo, è stato ideato per contribuire al superamento di pregiudizi nella pratica scientifica ed è parte integrante del palinsesto “I talenti delle donne”, di cui Fondazione Bracco è Main Partner. Promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, il palinsesto multidisciplinare che intende promuovere la creatività femminile in tutti i campi, con proposte che si estenderanno fino ad aprile 2021. Anche la mostra “Una vita da scienziata” ha carattere multidisciplinare: le storie dei percorsi di vita e di carriera riguardano infatti diverse discipline STEM (Science, technology, engineering and mathematics). Biologhe, chimiche, farmacologhe, ingegnere, astrofisiche, matematiche, chirurghe, paleontologhe, informatiche: sono solo alcune delle professioni, condotte ai massimi livelli, delle scienziate fotografate. Osservare ogni ritratto è come attraversare una soglia, che dà accesso ad ambienti protetti, privati, a spazi di ricerca e pensiero. Sono i luoghi di lavoro delle esperte: laboratori, università, ambulatori, in cui ogni giorno donne e uomini si impegnano per spostare i confini della conoscenza. Obiettivo dell’esposizione è comunicare al grande pubblico le eccellenze femminili nella scienza, ispirando le giovani generazioni con role models avvicinabili e contribuendo al superamento degli stereotipi di genere che interessano ancora la pratica scientifica. Numerose ricerche sulla presenza femminile nell’informazione dimostrano infatti che le donne sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte. A spiegare e interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini: nell’82% dei casi secondo i risultati nazionali del Global media monitoring project 2015. Per contribuire al raggiungimento delle pari opportunità, in cui il merito sia il discrimine per carriera e visibilità, nel 2016 è nato il progetto “100 donne contro gli stereotipi”, ideato dall’Osservatorio di Pavia e dall’Associazione Gi.U.Li.A., sviluppato con Fondazione Bracco e con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Accanto alla banca dati online e a due volumi editi da Egea, in cui sono raccolti i profili eccellenti di esperte in vari settori del sapere, Fondazione Bracco propone, con la mostra “Una vita da scienziata”, una narrazione complementare, con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico al volto femminile della ricerca attraverso alcune delle più grandi scienziate italiane di oggi, e allo stesso tempo di rappresentare la scienza come bellezza, accessibilità e, perché no, divertimento. Una vita da scienziata. I volti del Progetto #100esperte La visita alla mostra è compresa nel biglietto d’ingresso all’Acquario. Per informazioni: 02 884 65750 – Biglietti: 5 euro intero, 3 euro ridotto. I talenti delle donne: tutti gli eventi del 2020 a Milano dedicati al tema donne

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