murales

Murales con Simpson palestinesi in via Padova. De Corato ne chiede la rimozione

Realizzato in via Padova a pochi metri dalla Casa della cultura Musulmana dell’artista Alexandro Palombo “Gaza” è un murales che ritrae i Simpson palestinesi. Vi sono ritratti Homer Simpson con la Kefiah al collo e la fascia della bandiera palestinese sulla fronte ha tra le sue braccia il cadavere di Bart e ai suoi piedi Marge, Lisa e Maggie. L’opera non è piaciuta al Senatore di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, che ne ha chiesto la rimozione. “Non mi stupisco che tale disegno sia stato fatto proprio in questo quartiere – sottolinea De Corato – quasi esclusivamente multietnico, spesso e volentieri alle cronache quotidiane per furti, abusivismo, spaccio, aggressioni, violenze e attività illecite di varia natura” fatti che a nostro parere non hanno nulla a che fare con il gesto artistico che, per quanto di parte, non minaccia ne impedisce a chi sta dalla parte di Israele di realizzarne una per sostenere la propria causa. Il meloniano chiede comunque “che il Comune rimuova al più presto e denunci l’autore (per quale reato? ndr) di questo disegno dove appaiono vistosamente sia la kefiah che la bandiera palestinese, in segno di rispetto e vicinanza verso il popolo israeliano, verso la comunità Ebraica e nei confronti di tutte le migliaia di persone che hanno perso la vita” conclude De Corato.

Murales con Simpson palestinesi in via Padova. De Corato ne chiede la rimozione Leggi tutto »

Quanto costeranno gli inutili murales di via Civitavecchia?

La campagna elettorale è quel magico momento in cui gente mai vista per cinque anni si presenta a casa tua con tutte le promesse del mondo. La campagna elettorale della sinistra a Milano è quel terrificante momento in cui gente mai vista per dieci anni si presenta alla tua porta con una frase deflagrante: “Abbiamo una grande idea per rilanciare il quartiere”. Ovviamente, dopo anni di assenza, del quartiere questi non sanno nulla. E, altrettanto ovviamente, nulla sapendone, credono di aver capito l’essenza dei problemi e invariabilmente hanno grandi progetti. Progetti, manco a dirlo, cui nessuno aveva mai pensato. Anche perché per toccare determinate vette di dadaismo politico ci vuole tutta l’inconsapevolezza di chi dalla realtà ha divorziato anni fa. Via Civitavecchia ne è un perfetto esempio: assediata, talvolta letteralmente, dal degrado era riuscita a ottenere un grande successo: la pittura degli esterni. Siccome a farla è stata la sinistra, però, le testate d’angolo di queste case all’inglese erano rimaste grigie. E siccome a governare città e municipio è sempre la stessa parte politica, l’assenza di controlli ha portato a tag e graffiti. Come risolvere questo problema? Certo non con maggiore presenza di forze dell’ordine o telecamere. Ma manco per niente. Facciamo dei murales! Oh, che grande idea! All’inizio a qualcuno era piaciuta anche. Poi, però, è iniziata a girare una voce. Il costo di queste opere d’arte sarebbe di 180mila euro. Inserendo questa geniale iniziativa nei libri dello spreco. Ovviamente i proponenti sono liberi di smentire questa voce e nessuno ne sarebbe dispiaciuto, anzi probabilmente ne gioirebbero. Per cui se qualcuno volesse farlo lo accoglierei volentieri in un articolo cui dare massimo risalto. In caso contrario è pronta una raccolta firme per fermare lo scempio da parte degli inquilini delle case. Senza alcun politico coinvolto. Da queste parti è così: gente forte, indipendente, abituata a difendersi da sola. E no, a nulla sono valse le scuse addotte da alcuni benintenzionati. I murales, infatti, a loro detta renderebbero questa zona meta turistica. Questa è una teoria abbastanza fantasiosa da meritare una considerazione a parte. Via Civitavecchia è immersa nel verde. Se questo verde fosse curato e non lasciato in balia del crimine sarebbe di per sé una attrazione turistica. Se la scuola professionale a fianco alle casette fosse tenuta decentemente e non sembrasse un rudere sovietico accrescerebbe lo charme di questo angolo di Milano. Che davvero ha molto da raccontare. È una comunità con 70 anni di vita alle spalle. Quando nascerà il coworking in bambù per panda hipster il tema “casa nel bosco” aumenterà di intensità. E loro cosa vanno a proporre? Dei murales, e pure costosi parrebbe. Così, de botto, senza senso. Invece di curare, proteggere e ripulire il parco interno e renderlo di nuovo fruibile ai bambini. Invece di pattugliare il Parco Lambro. Invece di risistemare la scuola. I murales. Come attrazione turistica. Ecco, questa è la cifra di Sala e della sua maggioranza. Invece di sistemare il degrado ci dipingono sopra, sperando che la gente sia così distratta dalla folgorante arte contemporanea da non notare le foreste incolte di piante fortemente allergeniche nei cortili attorno, le siringhe nel parco, i tag sulla scuola e la folla di ubriachi violenti che li circonda nei fine settimana. Tu chiamala, se vuoi, ossessione per le periferie.

Quanto costeranno gli inutili murales di via Civitavecchia? Leggi tutto »

De Corato (FdI): i murales non fermano gli scarichi abusivi

“I milanesi segnalano che in via Pesto continuano indisturbati, anche in pieno giorno, gli scarichi di rifiuti e mobilia sui marciapiedi e lungo la strada. È evidente che per risolvere le problematiche legate al degrado e all’illegalità non bastano di sicuro i murales realizzati lungo la via, come invece sembrerebbe credere il centrosinistra a Milano. Non è certo la prima volta che questa Amministrazione, insieme ai suoi Municipi, pensa di risolvere la situazione con un po’ di colore, basti pensare alle piazze tattiche dove ancor oggi, nonostante i pois gialli e blu, regna sovrano il degrado. In bilancio ho presentato un emendamento per un piano straordinario di videosorveglianza che, però, la maggioranza ha prontamente bocciato. Per evitare gli accampamenti estivi di carovane nomadi e le discariche come quella che i milanesi e i residenti segnalano oggi, sarebbe bastata una semplice telecamera che permettesse di controllare l’area e il parco limitrofo, dove si sussegue il via vai di balordi, funzionando anche da deterrente. È chiaro, invece, che chi utilizza la strada come fosse una discarica a cielo aperto è convinto di farla franca, tant’è che, come segnalano i cittadini sui social, quest’ultimo scarico è avvenuto alle 13.20 di ieri, in pieno giorno”, afferma così il Consigliere Comunale di FdI a Milano, Riccardo De Corato, già vice Sindaco del capoluogo lombardo ed assessore regionale in merito alla situazione di degrado di via Pesto a Milano.

De Corato (FdI): i murales non fermano gli scarichi abusivi Leggi tutto »

Nasce il distretto del fumetto con murales di Valentina e Diabolik

Un distretto che celebri la storia dei comics italiani, raccontando Milano con il linguaggio stilistico dei più grandi autori e autrici dei fumetti. E’ quello che si sta realizzando nel Municipio 6, a Milano, dove sono partiti i lavori per la riqualificazione artistica di Via Pesto, tra via Tolstoj e via San Cristoforo, per la realizzazione di un murale di 500 mq su Diabolik, a poca distanza dall’opera di oltre 400mq in Via San Cristoforo, dedicata a Guido Crepax e a Valentina, il suo personaggio più famoso. “Diabolik – commenta il direttore di Diabolik, Mario Gomboli – è apparso sul grande e piccolo schermo, su poster e magliette e gadget di ogni genere… gli mancavano solo i muri della città in cui è nato”. L’avvio di quest’opera è il risultato di un anno di lavori sviluppati in rete e in collaborazione tra il Municipio 6, la Casa Editrice Astorina, il condominio di Via Savona 27 (proprietario dei muri), il Museo delle Culture di Milano Mudec, gli sponsor tecnici NewLac, Consorzio Bramante e con il supporto di Vibrostop, azienda che ha sede proprio al di là del muro su cui i giovani artisti di We Run the Street sono chiamati di nuovo a fondere in modo equilibrato “la penna di grandi fumettisti e le loro bombolette spray”, così come dichiara il Prosa, writer milanese e Presidente dell’Associazione artistica. “I personaggi dei fumetti – dichiara Santo Minniti, presidente del Municipio 6 – sono stati capaci di uscire dalla carta stampata ed entrare nell’immaginario collettivo ed oggi, con la realizzazione di un distretto del fumetto, ci offrono l’occasione di rendere attrattivo un quartiere fino a pochi mesi fa degradato e inospitale”. ANSA

Nasce il distretto del fumetto con murales di Valentina e Diabolik Leggi tutto »

Femministe vandalizzano murale dedicato alle donne poliziotto

“Durante la manifestazione “Non una di meno” tenutasi in Piazza Duomo è stata vandalizzata l’opera realizzata il giorno prima in Via Tommaso Grossi “We Can Help You” dell’artista aleXsandro Palombo contro la violenza domestica e di genere, un importante tributo all’operato delle donne della Polizia e dell’arma dei Carabinieri”: la denuncia è dello stesso artista. In particolare “Lo slogan “We Can Help You” è stato eliminato e sostituito con “Mi aiuto da sola”, sui volti cancellati di Ariel e Bianca Neve appaiono le scritte “Mi aiutano le mie compagne”. Le stesse frasi si ripetono sui volti di Aurora Poliziotta e Cenerentola Carabiniera. Il numero 1522 anti violenza e stalking appare su tutte le opere vandalizzate”. E’ stata vandalizzata anche “la serie di tre opere “Prince Charming doesn’t exist” dedicata a Lady Diana che l’artista aveva realizzato un paio di settimane fa nello stesso luogo. ANSA

Femministe vandalizzano murale dedicato alle donne poliziotto Leggi tutto »

Imbrattati murales dedicati a medici

Nel Municipio 8 sono stati imbrattati questa notte dei murales dedicato a medici e infermieri del vicino ospedale Sacco. Lo denuncia sulla sua pagina Facebook il Municipio 8, postando delle foto dei murales imbrattati. “Questa notte qualche vigliacco ha vandalizzato i murales dedicati a medici ed infermieri dell’ospedale Sacco, realizzati dalle associazioni del territorio e sostenuti dal Municipio 8 – si legge nel post -. Prenderemo provvedimenti e presenteremo un esposto, chiedendo anche di visionare i filmati delle telecamere! Non c’è spazio per gli incivili”. ANSA

Imbrattati murales dedicati a medici Leggi tutto »