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Nuovo murales per la Piscina Procida

Dopo il Lido di Milano e diversi interventi di riqualificazione urbana svolti nel mese di settembre, l’associazione di volontari di Retake Milano si occupa della cura di un altro bene comune: il centro sportivo Procida, collocato vicino al velodromo Vigorelli e nelle vicinanze di City life. Con questo progetto si ufficializza il connubio tra l’associazione e il promettente giovane street artist Vincenzo Magno, in arte Vim, autore dell’enorme murales che ritrae una coppia di megattere sulla facciata laterale del centro sportivo. “Due balene come simbolo di rinascita, depositaria della memoria del pianeta e, fin dall’antichità, emblema del principio di tutte le cose – spiega l’artista, riconosciuto spesso nell’ambiente per i suoi disegni di squali molto realistici. “La collaborazione tra Milanosport, Comune, Municipio 8 e una realtà consolidata di cittadinanza attiva come Retake Milano – hanno dichiarato gli assessori Roberta Guaineri (Sport) e Lorenzo Lipparini (Partecipazione e Cittadinanza attiva) – ci consegna oggi un intervento di riqualificazione presso uno spazio pubblico destinato all’attività fisica e sportiva e quindi al benessere dei cittadini. Una nuova opera di street-art che si aggiunge alle molte che stanno rendendo più bella la nostra città. Promuoveremo un patto di collaborazione per ampliare e rendere ancora più di impatto questo intervento con il coinvolgimento della scuola vicina e dei cittadini del quartiere. Un ringraziamento particolare anche allo sponsor Nextdoor che garantisce la sostenibilità di queste realizzazioni”. Il soggetto marino è stato concordato con Milanosport, che ha concesso lo spazio all’associazione per la realizzazione dell’opera muraria: “Milanosport e Retake già da un po’ lavorano insieme per valorizzare i nostri luoghi, che sono speciali, molto belli, spesso di altissimo valore architettonico. Non possiamo che ringraziarli ancora per questa magnifica opera donata al Centro sportivo Procida e alla città, un messaggio di bellezza, di ottimismo e di rispetto per gli edifici pubblici che ci aiuta ad andare avanti in questo momento difficile – ha detto la Presidente di Milanosport, Chiara Bisconti. L’opera è stata realizzata grazie al contributo di Nextdoor che, a due anni dal lancio della prima e più utilizzata app per vicini di casa, ha creduto nel messaggio condiviso di Comune di Milano, Milanosport, Municipio 8 e Volontariato civico:  “La scelta di portare avanti un’attività di riqualificazione simboleggia un cambiamento positivo per la vita di quartiere, obiettivo a cui Nextdoor ambisce mettendo a disposizione una piattaforma sulla quale fare affidamento nei momenti di bisogno, propri della realtà quotidiana – ha commentato Amedeo Galano, Head of Nextdoor Italia. Un’opera di quasi duecento metri quadrati che vuole attrarre le persone ad avvicinarsi, ad ascoltare una storia, un messaggio che si rivolge alla comunità, rappresentato dalla frase che accompagna l’immagine della coppia di megattere: “Il quartiere è il tuo habitat naturale – I vicini sono le onde della tua città”. È questa la frase presente nell’area verde recintata della struttura sportiva, posta a fianco del murales. “Abbiamo immaginato di animare il murales con una dicitura, posta a fianco dell’opera, che richiamasse l’attenzione sul messaggio che più ci appartiene: creare relazioni, far parte di un territorio e prendersene cura, trovando nei residenti gli elementi naturali per una reazione al degrado – commenta il Presidente di Retake Milano, Andrea Amato –. Un messaggio che, come un canto magnetico, il cetaceo più adulto trasmette al proprio cucciolo e dal quale noi uomini dovremmo ispirarci per superare uniti i momenti più oscuri”.

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Murales su Fontana, anche a sinistra c’è chi si indigna

Murales su Fontana, anche a sinistra c’è chi si indigna. E come è capitato altre volte, ci complimentiamo volentieri anche con chi sta a sinistra. Sinistra sinistra in questo caso, perché le parole assolutamente condivisibili arrivano da Paolo Limonta. Ha tante cariche pubbliche e a partire dal ruolo di maestro di scuola, ma il motivo per cui è noto è che era il collegamento ufficiale tra l’ex sindaco Giuliano Pisapia e la galassia dei “centri sociali”. Insomma: sinistra estrema. Eppure proprio lui con senso delle istituzioni e della misura ha contestato l’idea di chi ha voluto attaccare il governatore lombardo in maniera così dura e vile. “Gli avversari politici si contrastano con la forza delle idee e delle proposte. La scritta “Fontana assassino” comparsa questa mattina su un muro di Crescenzago è quanto di più lontano ci possa essere dal mio modo di pensare e di agire. Il contrasto quotidiano all’odio e al rancore deve essere il tratto distintivo di chiunque lotti e si impegni per cambiare questa società. Piena solidarietà quindi al Presidente della Regione Lombardia. Perché la stupidità è sempre controproducente. Anche in politica…”. Chiaro, netto, condivisibile. In altri termini: giusto. Una posizione di civiltà che distingue Limonta da altri della sua parte politica che hanno invece trovato il modo di condannare il gesto aggiungendoci “ma” “però” “sebbene” eccetera. Una posizione molto comoda, perché non si condanna la violenza delle parole o dei gesti e basta. La si condanna con delle riserve, lasciando di fatto una porta aperta. Per questo motivo ringraziamo Limonta e i tanti di sinistra che la pensano come lui. Non serve scendere a certi livelli per scontrarsi sul piano politico, un discorso che vale per la sinistra tanto quanto per la destra: le battaglie possono essere altrettanto dure anche senza manifestazioni scomposte, insulti e minacce. Per carità, nello scontro possono capitare, ma poi bisogna essere saggi come Limonta per rimediare. Anche solo per tornare a litigare con più forza di prima.

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Piscina (Lega): Sala condanni e faccia cancellare il murales di Via Vittorelli

“Quando la sinistra governativa, a Milano come al governo nazionale, chiede alla Lega di fare un’opposizione responsabile, di collaborare in un momento così difficile, di evitare gli scontri politici per il bene collettivo, a cosa fa riferimento con precisione?”, si chiede Samuele Piscina, Presidente del Municipio 2 di Milano in seguito al rinvenimento delle ingiuriose scritte contro il Governatore Fontana. “Questo becero murales, apparso con il favore delle tenebre in Via Vittorelli a Milano, dimostra con evidenza quanto siano pericolosi e stupidi gli estremismi, partendo dai simboli, come quello rappresentato sul muro, che hanno ispirato, nel corso dei tempi, sventure e morti in ogni parte del mondo. Gli artisti in questione sono gli stessi che, lo scorso 25 Aprile, hanno manifestato senza autorizzazioni e precauzioni in barba ai DPCM anti Covid-19, scontrandosi in via Padova con le Forze dell’Ordine“. “Chiedo al Sindaco Sala“, conclude il Presidente leghista, “di condannare l’accaduto immediatamente, in modo fermo e inequivocabile, oltre a far rimuovere le scritte ingiuriose in tempi rapidi“.

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Sardone: 38.000 euro per un murales pro-migranti

“Il murales di via Sammartini, presentato a inizio giugno in pompa magna dall’amministrazione comunale con la solita retorica buonista e multiculturalista, è costato ai milanesi la bellezza di 38.000 euro” denuncia Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega,  “come ho potuto apprendere – spiega – dalla risposta del Comune alla mia interrogazione: 16.000 euro prelevati dai fondi della Direzione Area Giovani Università e Alta formazione, 8.000 dai fondi della Direzione Politiche Sociali Area Emergenze sociali, diritti e inclusione e 8.000 dai fondi della Dirczione Cultura Area Valorizzazione patrimonio artistico. Inoltre, sono stati spesi altri 6.000 euro per l’ospitalità dei quattro artisti che hanno pernottato a spese dell’amministrazione in un ostello della città. Si tratta del progetto Lasciare il segno 2, realizzato dal Comune di Milano insieme all’Associazione BJCEM – Biennale des jeunes Createurs de l’Europe et de la Mediterranee, di cui il Comune è tra i soci fondatori”. “È assurdo – continua la Sardone –  che la sinistra faccia propaganda immigrazionista a due passi dalle distese di clandestini che popolano la zona della stazione Centrale: nel sottopasso Mortirolo ci sono decine di profughi senza documenti, in piazza Duca d’Aosta spadroneggiano i pusher extracomunitari e l’amministrazione si permette di gettare al vento 38.000 euro solo per lavarsi la coscienza di un’accoglienza sfrenata che non sa gestire”.  “In questo progetto sono stati coinvolti anche 29 ragazzi dei licei che hanno incontrato mediatori culturali e hanno visitato un centro d’accoglienza: ma è possibile che la sinistra sia sempre in prima linea per fare politica a senso unico persino nelle scuole? Per loro l’immigrazione indiscriminata resta sempre una priorità – conclude la Sardone – nonostante il parere opposto dei cittadini che a ogni tornata elettorale bocciano le politiche di Pd e compagni. Politiche che a Milano continuano a rivelarsi dannose senza che il sindaco Sala e i suoi assessori se ne accorgano minimamente”.  

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Nuovo murales all’Ortica, Sardone lo contesta

Si chiama ‘Human’ ed è dedicato “a chi è emigrato, a chi migra, a chi migrerà”. E’ l’ultimo tassello del progetto ORME Ortica Memoria che ha realizzato una serie di murales nello storico quartiere milanese. Human sarà inaugurato sabato prossimo. Il progetto vuole esprimere “un messaggio di puro amore gandhiano, di un uomo tra gli uomini” come ha sintetizzato la critica d’arte Mirella Crimi davanti al bozzetto del disegno di Orticanoodles, parlando di un “espressionismo silenzioso”. L’opera è stata contestata da Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto che l’ha definita “la solita ridicola propaganda di sinistra che vuole inculcare a tutti i costi la bontà dell’accoglienza senza freni”, accusando i promotori del progetto di dimenticarsi dei danni causti “delle politiche immigrazioniste delle porte aperte causate dalle migliaia di clandestini che Milano ha accolto negli ultimi anni“, per poi concludere sottolinenado che nel Municipio 3 “continuano le occupazioni dei rom sotto il cavalcavia della tangenziale a Rubattino e si ripresentano puntuali le carovane di nomadi in via Caduti di Marcinelle. Non ci stupiremmo affatto se dopo il murales pro migranti ne spuntasse uno a favore dell’accoglienza dei ‘fratelli rom’ tanto coccolati dalla sinistra“.  

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Corteo degli antagonisti e nuovo murales in memoria di Dax

“La lotta non si arresta. Contro carcere e capitale, complici e solidali” e il volto di Dax: è il nuovo murales che in Darsena, ricorda Davide Cesare, il militante di sinistra ucciso nella notte tra il 16 e il 17 marzo del 2003 davanti al centro sociale O.r.so da Federico, Mattia e Giorgio Morbi, simpatizzanti di estrema destra. E proprio da piazza XXIV maggio è partito il corteo di quasi un migliaio di persone, secondo gli organizzatori, tra militanti del coordinamento Memoria Antifascista e centri sociali. Il murale è stato concluso mentre gli antagonisti sfilavano lungo corso di Porta Ticinese, per raggiungere via Brioschi, dove c’è la targa che ricorda Dax, per poi chiudere il corteo in via Gola, dove abitava il giovane. In corteo anche Rosa, mamma di Davide: “Chi ha un’ideologia diversa sarebbe felice se tutto cadesse nel dimenticatoio. Davide credeva fino in fondo in quello che faceva e i giovani di oggi, quando racconto la sua storia, mi ringraziano: non è vero che sono disinteressati, hanno una coscienza antifascista“.

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