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No green pass: almeno mille manifestanti

Saranno i non vaccinati a salvare l’umanità” ha detto dal palco il premio Nobel Luc Montagnier, noto per le sue posizioni ‘no vax’. “Sui vaccini – ha aggiunto – c’è stato un enorme errore di strategia: contrariamente a quanto è stato detto inizialmente, questi vaccini non proteggono assolutamente e sta venendo fuori piano piano. Lo stanno scoprendo gli scienziati e gli stessi malati che il vaccino non funziona e invece di proteggere può favorire altre infezioni. All’interno di questi vaccini è contenta una proteina tossica”. E’ intervenuto anche l’ex campione di motociclismo Marco Melandri, il quale in una intervista ha spiegato di essersi contagiato apposta per ricevere il green pass senza vaccino. “Ho sempre inseguito il mio sogno, tutti i giorni, stando in mezzo alla gente, dobbiamo riprenderci la libertà. Dobbiamo dare la libertà ai ragazzi di fare sport, non possiamo negarglielo, voglio guardare mia figlia in faccia” ha detto Melandri dal palco.    Prima di concludere il suo discorso, invece, Gianluigi Paragone aveva invitato la Rai ad “accogliere nelle sue trasmissioni anche tesi diverse, come quelle del professor Montagnier, rispetto a quelle di virologi finanziati dall’industria farmaceutica”. ANSA

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No green pass: 2 denunciati e 257 identificati

Per il diciottesimo sabato di proteste contro il green pass la Polizia di Stato ha identificato 257 persone e indagato in stato di libertà due milanesi: un 57enne per la resistenza a pubblico ufficiale e un 62enne per resistenza e per aver rifiutato di fornire le proprie generalità. Sono state, inoltre, comminate 49 sanzioni amministrative per occupazione di aree urbane, emessi 31 ordini di allontanamento e avviato il procedimento per l’emissione di due Daspo urbani da parte del questore. ANSA

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No green pass verso il Duomo attimi di tensione

Attimi di tensione si stanno verificando in centro a Milano, tra piazza Fontana e piazza del Duomo, dove improvvisamente un paio di centinaia di manifestanti no Green pass si sono palesati correndo verso piazza del Duomo, bloccati in extremis, all’altezza dell’Arengario, dalle forze dell’ordine. Del resto i No Vax avevano avvisato, definendo “cruciale”, la giornata in piazza, a Milano. “Oggi bisogna dimostrare che non molliamo – scrivono – dopo che lo scorso sabato la pioggia e una concomitante manifestazione hanno diviso la piazza”. E sull’ipotesi di manifestare in altri luoghi, ventilata nei giorni scorsi, più di un organizzatore precisa “non ora”, “non è il momento”. Dal canto suo la Questura ricorda che non essendo state in alcun modo preavvisate, le manifestazioni di oggi ricadono nell’ordinanza prefettizia che le permette solo in forma di presidio, e non in piazza Duomo essendo un giorno prefestivo. Ancora tensione – ma nessun episodio con feriti o contusi – in piazza Duomo a Milano, dove gruppetti di decine di attivisti no green pass, in tutto svariate centinaia di persone, stanno mettendo a dura prova lo schieramento delle forze dell’ordine. Un manifestante bloccato dagli agenti in borghese all’altezza dell’Arengario ha provocato la reazione dei manifestanti, con spintoni e urla, il tutto ripreso da decine di fotografi, giornalisti e tv. Al momento gli attivisti bloccati sono almeno tre. Siparietto tra una manifestante e la polizia. Un’attivista No green pass che stava manifestando in piazza del Duomo, a Milano, ha inseguito in bici un poliziotto in borghese che le aveva strappato un cartello, o forse un indumento, con una scritta di protesta. La donna, con casco e bici al seguito, lo ha rincorso fino al cordone di polizia dietro il quale era sparito gridando “al ladro”. Polizia e carabinieri le hanno tentato di spiegare che era stato sequestrato non rubato ma lei ha insistito dicendo di volerlo denunciare alla polizia. “Signora ma siamo noi la polizia”, ha replicato un funzionario della Questura. ANSA

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Corteo no Green Pass: 11 denunciati e 115 identificati

Sono 11 le persone denunciate dalla Polizia per il corteo no Green pass, il sedicesimo, del sabato a Milano e 115 sono quelle identificate in vista dell’apertura di un’indagine della Procura. Le accuse a vario titolo sono manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio, violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria e vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate. Alla fine della manifestazione, le forze dell’ordine hanno bloccato fra via Anfossi e via Sciesa gli irriducibili, ai quali è stato consentito di andarsene solo dopo esser stati identificati. Tra i denunciati e, quindi a breve indagati, oltre a due sorelle di 47 e 54 anni, ci sono un 21enne sardo per il porto di un coltellino e per danneggiamento aggravato dopo che aveva imbrattato un veicolo della Polizia. E poi due 23enni gemelli, ritenuti responsabili di una delle tre aggressioni, quella in piazza Fontana, al cronista di Fanpage: uno per il porto di un coltello e resistenza a pubblico ufficiale l’uno e l’altro per violenza privata. E ancora, un 29enne per manifestazione non preavvisata interruzione di pubblico servizio – reati questi contestati a gran parte dei no Green pass – , violenza privata e accensione pericolosa di un fumogeno. Tra gli altri, sono finiti nei guai anche tre uomini, un 24enne bergamasco, un 26enne e un 34enne lecchesi: accanto alla denuncia, nei loro confronti il Questore ha emesso il foglio di via obbligatorio dal comune di Milano per un anno. ANSA

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Niente accordo sul percorso del corteo no Green Pass

Nulla di fatto: dopo l’incontro di questa mattina in Questura con gli organizzatori, non si è arrivati a un accordo sul percorso del corteo no green pass in programma sabato a Milano. “L’impossibilità di giungere ad un percorso condiviso – spiegano da via Fatebenefratelli – ha indotto il questore ad emettere un provvedimento di prescrizione, imponendo che, dopo il concentramento in piazza Fontana, l’eventuale iniziativa si svolga dalle ore 17 alle ore 21, in forma di corteo” ma con un percorso che pur toccando piazza Duomo e corso Buenos Aires, una delle principali vie dello shopping, eviti però luoghi sensibili come la sede della Camera del lavoro. Ieri i manifestanti con un comunicato avevano accusato di “scorrettezza” la Questura spiegando che c’erano per loro passaggi irrinunciabili con la presenza di almeno due obiettivi sensibili tra Libero, Università Statale e Regione Lombardia. “Dichiarazioni opinabili” secondo la stessa questura dove i promotori del corteo si sono presentati “soltanto questa mattina, dopo ripetuti inviti”. La polizia ha proposto loro un “percorso plausibile che manteneva il passaggio nei pressi di alcuni punti indicati dai manifestanti, oltre che il transito attraverso piazza Duomo. L’obiettivo – spiegano da via Fatebenefratelli – era quello di dare alla manifestazione una adeguata visibilità, salvaguardando, allo stesso tempo, gli obiettivi sensibili e mitigando i pesanti disagi che, per 15 sabati consecutivi, hanno afflitto cittadini e commercianti milanesi. Disagi che hanno peraltro provocato numerose prese di posizione da parte di enti, associazioni ed istituzioni”. Ma dai manifestanti c’è stata una “ferma opposizione” dimostrando “un maggiore interesse alla contrapposizione fine a se stessa che la ricerca di una ipotesi volta a garantire il diritto di manifestare”. ANSA

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No Green Pass: gravi minacce a Sala. Indaga la DIGOS

“Da alcune ore su Telegram si è scatenato il mondo dei no Green pass, ci sono i miei numeri di telefono, la mia email, si parla di decapitazione”. Lo ha reso noto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un video sulle sue pagine social dove ha raccontato come le sue parole su come gestire le manifestazioni del sabato pomeriggio dei ‘No Green pass’ siano state travisati da alcuni giornali e questo avrebbe portato alle minacce in rete.  Sala ha spiegato di avere partecipato alcuni giorni fa ad una trasmissione televisiva ‘L’Aria che tira’ su La7 dove gli è stato chiesto dei disagi che ogni sabato interessano Milano per la manifestazione dei no Green pass. “Io ho risposto che la polizia potrebbe fare solo una cosa, caricarli, cosa che ovviamente io capisco, il prefetto non intende fare – ha spiegato Sala – . Andando avanti poi dico che servirebbero più uomini e donne della polizia sul campo per contenerli posto che l’opzione carica non esiste”. Il giorno dopo “guardate cosa titolano due quotidiani. La Verità, ‘Sala, la Polizia carichi i no Green pass’, Il Giornale ‘Sala, giusto caricare i cortei no Green pass’. Prima di tutto querelerò i due giornali, poi cercherò di stare tranquillo. Ma voglio dire a tutti che in questo momento non si scherza con il fuoco”, ha concluso. Gli investigatori della Digos e della Polizia postale, coordinati dal capo del pool antiterrorismo milanese, il pm Alberto Nobili, stanno indagando sui messaggi di minacce contro il sindaco di Milano Giuseppe Sala che sono comparsi sul gruppo Telegram ‘Basta dittatura!-proteste’, nel quale sono iscritti oltre 8mila No vax e No Green pass. In particolare, gli investigatori, anche in vista di un’informativa che porterà all’apertura di un fascicolo in Procura, stanno analizzando in queste ore i post più ‘violenti’ di una quarantina di persone.

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