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Guastoni e Fidanza (FdI): Certosa abbandonata fra degrado e carovane di nomadi

“Cosa potrebbe accadere se una città con un’amministrazione così proiettata al futuro, non dedicasse neanche un briciolo di attenzione ai monumenti che raccontano la  sua storia?” se lo chiedono il Consigliere di Municipio 8, Federico Guastoni e l’Europarlamentare  Carlo Fidanza, entrambi di FdI. “Potrebbe accadere, tra le tante cose – spiegano i due meloniani –  che ad un passo da un gioiello manierista quale è la Certosa di Milano, in via Alassio, vi sia una situazione di completo abbandono del territorio e degrado. Qui, infatti, vi è un camping abusivo di nomadi con camper e roulotte, panni stesi e spazzatura riversa a terra. Una zona che, anziché essere valorizzante, è degradante e caratterizzata da scarse condizioni igienico-sanitarie”. “Una situazione decisamente intollerabile – concludono Guastoni e Fidanza –  come lo è in tantissime aree sul territorio comunale in cui questi sostano impuniti. Cosa fa il Comune?”.

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L’omaggio di Romani ai Nomadi sabato allo Spazio 89

L’omaggio di Romani ai Nomadi sabato allo Spazio 89. Fa tappa allo Spazio Teatro 89 di Milano il nuovo tour del cantautore rock Graziano Romani, che sabato 13 novembre (inizio live ore 21.30; ingresso 10-13 euro) sul palco dell’auditorium di via Fratelli Zoia 89 presenterà l’album “Augusto, omaggio alla voce dei Nomadi”, dedicato ad Augusto Daolio, cantante e cofondatore dello storico gruppo emiliano. Insieme a Romani (voce e chitarre) si esibiranno Max Marmiroli (sax, flauto, armonica, percussioni, cori), Follon Brown (chitarra elettrica, cori), Lele Cavalli (basso, cori) e Nick Bertolani (batteria). Ad Augusto Daolio, scomparso nel 1992 a 45 anni per un tumore ai polmoni, Graziano Romani, originario di Casalgrande (Re), aveva già reso un toccante tributo con il brano “Augusto cantaci di noi”, composto intorno alla metà degli anni Novanta e poi incluso nel disco “Storie dalla Via Emilia”, il suo secondo album solista scritto in italiano. Ora Romani, che ha alle spalle importanti esperienze maturate in band quali Rocking Chairs e Megajam 5 e che ha registrato dischi in America con musicisti del calibro di Chris Spedding, Sonny Landreth, Robert Gordon, Elliott Murphy, Willie Nile e gli Uptown Horns (la sezione fiati dei Rolling Stones), presenta questa canzone in una nuova versione, insieme alle altre dodici composizioni scelte per “Augusto”. Nelle note introduttive del disco, il rocker emiliano ricorda così i Nomadi: «Da ragazzino riuscii a vederli dal vivo, sul palco di qualche festa dell’Unità o di piazza, del mio paese e della mia provincia, e non posso evitare di pensare che quella passione, quella condivisione, quelle emozioni sprigionate da quel grande palco e quella musica abbiano positivamente contribuito a far crescere in me il desiderio di diventare io stesso un musicista». Romani, definito dalla critica una delle voci più belle del panorama rock italiano, ha pescato nel repertorio dei Nomadi con una particolare attenzione per i primi lavori degli anni Sessanta e, in parte, degli anni Settanta, periodo in cui iniziava a crescere in lui il desiderio di fare musica: «Questo omaggio è dedicato alla figura di Augusto non solo come cantante – sottolinea – ma guarda anche al poeta, all’artista, al pittore e al narratore per immagini». Già, le immagini: Augusto Daolio amava visceralmente l’arte, inclusa quella del fumetto, una passione condivisa dallo stesso Romani, che ha da sempre un debole per personaggi quali Tex, Zagor e Diabolik, a cui ha dedicato alcuni album della sua ricca discografia. Spazio Teatro 89, via Fratelli Zoia 89, 20153 Milano. Tel. 0240914901; www.spazioteatro89.org; info@spazioteatro89.org Biglietti: 13 euro intero; 10 euro ridotto (under 25, over 65, convenzioni Arci, Feltrinelli, socio Coop, Touring Club Italia, IBS, Coop Degradi).

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De Corato (FdI): anarchici, autonomi, stranieri, nomadi, solo i milanesi stanno chiusi in casa

“I milanesi non ne possono più! Continuano imperterriti ed invano a segnalare tutte le situazioni di degrado e di mancato rispetto delle regole da parte di extracomunitari e nomadi che si verificano ogni giorno in città. Oggi ho ricevuto la segnalazione di un residente in zona Piazza Bottini, a Lambrate, che evidenziava come la situazione all’interno dell’area, nonostante la zona rossa, sia sempre la stessa: assembramenti di persone, principalmente extracomunitarie, che bevono, fumano e bivaccano ammassate sulle panchine della piazza. A questo si aggiungono altre segnalazioni inerenti i continui spostamenti di carovane nomadi sul territorio comunale come in via Medici del Vascello, via Palmanova, dove addirittura ieri i ‘villeggianti’ stavano grigliando in barba al regolamento di Palazzo Marino sulla qualità dell’aria che vieta, dal 1° ottobre al 31 marzo, i barbecue, e via De Gasperi, dove campeggiano indisturbate 11 roulotte tra panni stesi e sacchi della spazzatura. Ma le regole valgono solo per i milanesi? Dove sono i controlli? Verrebbe quasi da pensare che, dopo gli anarchici dei centri sociali, anche gli extracomunitari e i nomadi facciano parte dei fuorilegge tollerati dal Comune e dalle autorità”, lo dichiara il consigliere comunale di FDI a Milano, Riccardo De Corato,in merito alle segnalazioni dei cittadini su assembramenti di extracomunitari e carovane nomadi in città.

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De Corato (FdI): i nomadi abbattono palizzate per accendere la stufa

“Mentre il Comune di Milano riunisce la Commissione Sicurezza per parlare di discariche abusive, in particolar modo di quella di Vaiano Valle, i nomadi passano da “riciclatori” abusivi a taglialegna”, lo afferma Afferma così il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, in merito alla situazione di degrado di via Vaiano Valle, dove i nomadi hanno iniziato ad abbattere piante e palizzate per accendere fuochi per scaldarsi. “Nessuno vigila l’area – spiega De Corato – e per questo gli occupanti abusivi si sentono liberi di segare alberi e persino recinzioni per procurarsi legna da ardere. Il centrosinistra, come emerso in Commissione, pensa più all’aspetto dell’integrazione che allo sgombero dell’area. Non mi stupirei che, visto il freddo, qualcuno comprendesse il gesto. Ormai l’assenza delle istituzioni su quell’area è conclamata: non ci si può trincerare dietro alla giustificazione “c’è un’indagine in corso” e non intervenire sui reati che continuano a compiersi. Quella cascina ormai è il fortino dell’illegalità e non sono io a dirlo, ma la serie di reati che negli anni si sono verificati lì. Non solo reati ambientali, ma anche costruzioni abusive, ricettazione di merce rubata e falsa intestazione di veicoli usati poi per commettere crimini. Anche se il centrosinistra cerca di incolpare la proprietà per quanto accade, gli unici veri responsabili sono la Giunta Comunale e il Sindaco Sala che in cinque anni sono stati alla finestra a guardare pensando di cavarsela, come al solito, anche per Vaiano con una bella pista ciclabile”. “Chi doveva intervenire non è intervenuto. Perciò – conclude De Corato – presenterò un dossier in Procura per relazionare su quanto avviene in quell’area e su chi sarebbe dovuto intervenire in relazione alla casa abusiva, allo sversamento di rifiuti in tutta l’area e all’abbattimento di alberi non autorizzato, sempre da parte dei nomadi, per accendere fuochi per riscaldarsi”.

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Arrestata banda di svaligiatori nomadi

La Polizia di Stato di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano e dalla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Milano, nell’ambito di un’attività investigativa  nei confronti di un gruppo di persone dedite furti e rapine, nei giorni scorsi ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo disposto dai Pm titolari delle indagini nei confronti di due cittadini serbi, di cui un minore, e un cittadino romeno. Gli indagati, accusati di diversi furti in appartamento nelle zone del centro di Milano, sono stati arrestati dagli agenti della 2^ Sezione della Squadra Mobile della Questura di Milano, anche per la rapina in abitazione commessa lo scorso gennaio, con sequestro di persona, ai danni di un’anziana signora rimasta in balia dei malviventi per circa un’ora. I tre indagati, che dopo i colpi messi a segno erano soliti festeggiare in discoteca con champagne e cocktail, noleggiando costose limousine, sono stati rintracciati all’interno del campo nomadi di via Monte Bisbino.  

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Blitz dei Carabinieri nel campo nomadi di via Bonfadini

Blitz dei Carabinieri nel campo nomadi di via Bonfadini a Milano. Le operazioni sono iniziate alle 4 del mattino. Sul posto sono intervenuti circa 80 uomini e un elicottero. Sono stati controllati tutti gli appartamenti, ma solo nell’area comune è stata trovata una pistola, in cattivo stato di conservazione, e probabilmente rubata. Tra la refurtiva recuperata due macchine che sono state consegnate ai proprietari e 20 targhe di veicoli. I militari hanno anche scovato allacci abusivi. Non c’è stata nessuna denuncia né arresto, proprio perché il tutto è stato trovato nell’area comune ed è quindi complicato riuscire a capire chi sia il colpevole. Le operazioni si sono concluse alle 8 del mattino.  

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