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Occupato il Liceo Albert Einstein

Questa volta è toccato alla maggioranza degli studenti del Liceo Albert Einstein vedere negatala la loro volontà di assistere alle lezioni da una minoranza di loro colleghi politicizzati, che pur non riuscendo a bloccare tutti hanno di fatto impedito il regolare svolgimento delle attività scolastiche. Gli occupanti, che hanno preso posizione davanti all’istituto intorno alle 8:00, non sono riusciti ad impedire nemmeno l’ingresso del personale amministrativo e di alcuni docenti. I ragazzi si sono poi riuniti in cortile per presentare le loro richieste, nel mentre sul posto sono giunte anche le Forze dell’Ordine per assicurarsi che non si verifichino disordini. Tutto è successo poco prima delle 8, come appreso da MilanoToday dallo stesso istituto. Il personale amministrativo e qualche docente è riuscito a entrare all’interno della scuola. Sul posto sono presenti anche le forze dell’ordine. Non è la prima occupazione per la scuola superiore, l’ultimo episodio risale al 2022 quando – durante l’ultima ondata di Covid – gli studenti presero possesso di una ventina di scuole di Milano. Gli occupanti hanno così spiegato la loro azione: “Le nostre scuole cadono a pezzi, valorizzano chi riesce a stare al passo con una società ultra competitiva tendendo a dimenticare chi invece ha delle difficoltà, favorendo il disagio psicologico. Noi studenti siamo stremati: essere schiacciati dalla scuola, che dovrebbe essere un luogo sereno e sicuro, non è qualcosa che accettiamo” accusando “Il Governo che avrebbe il compito di tutelare ed investire nel diritto allo studio, preferisce invece spendere soldi pubblici in armamenti. Inoltre coloro che esprimono il proprio dissenso, secondo i propri diritti, vengono repressi violentemente da parte delle Forze Dell’Ordine”.

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Il Preside dormirà nel suo ufficio per non lasciare il Parini in mano agli “antidemocratici”

“Ritengo che questa forma di occupazione sia anti-democratica” lo ha dichiarato ad ANSA Massimo Nunzio Barrella, Preside del Liceo Classico Parini di Milano, spiegando “Non ho condannato le persone ma il gesto Ai ragazzi ho detto: prima, sull’asfalto di via Goito, scrivete ‘Parini antifascista’ e poi vi comportate come delle squadracce: siete voi i fascisti che impedite a chi non la pensa come voi di entrare e fare lezione”. Il Preside ha poi annunciato che resterà nell’edificio scolastico durante tutta la protesta, anche di notte, e tornerà a casa solo per lavarsi e cambiarsi: “Gli studenti vogliono che l’occupazione duri fino a giovedì. Avranno la mia compagnia molto discreta”. Barrella, finito anche in un video sui social in cui si era definito un “prigioniero politico” ha precisato “L’ho fatto per catturare l’attenzione. Quando sono entrato non mi aspettavo questo picchetto. Mi hanno lasciato entrare nonostante qualche barricata. Avevo visto facce che non conoscevo, quindi mi sono chiuso a chiave in ufficio e mi sono detto che avrei dovuto mandare un messaggio per coloro che si sentono vittime di un’ingiustizia”.

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Studenti occupano il Parini, Prof li prende a ombrellate

E’ andata in scena oggi l’ennesima occupazione studentesca in un liceo milanese. Questa volta è toccato al Parini, uno degli istituti storici del centro città. I fatti si sono svolti con qualche legegro momento di tensione, con dei risvolti ridicoli. Infatti, uno dei professori a preso a ombrellate gli studenti che presidiavano l’ingresso della scuola. Il picchetto è stato organizzato da dei ragazzi che, dopo avere appeso striscione con la scritta “Ministero della repressione e del merito x” hanno impedito l’ingresso nella scuola a compagni e docenti ad esclusione del  Preside Massimo Nunzio che è riuscito a raggiungere il suo ufficio. All’occupazione è seguita un’assemblea al termine della quale la parte degli studenti che hanno aderito alla manifestazione hanno emesso un comunicato con cui hanno spiegato le ragioni della loro azione. Come prevedibile nulla che abbia a che fare con il diritto allo studio o alle strutture scolastiche, ma rivendicazioni politiche quali: “Prendiamo posizione contro gli abusi delle forze dell’ordine che ledono il diritto costituzionale di manifestare la propria opinione” e  “Mostriamo inoltre il nostro supporto ai 18 feriti, condannando le recenti parole della Presidente del Consiglio Meloni, secondo cui non devono scusarsi di niente”, criticando infine al Ministro Valditara di volere una “scuola individualista e competitiva”.

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Liceo Manzoni occupato per protesta

Per protestare contro la vittoria del centrodestra alle elezioni e il futuro governo guidato da Fratelli d’Italia, gli studenti del liceo classico Manzoni di Milano hanno deciso di occupare la scuola. Dopo organizzato un picchetto all’ingresso, gli studenti sono ora riuniti in palestra in assemblea per discutere dell’occupazione, decisa anche per protestare contro l’alternanza scuola-lavoro, dopo la morte di Giuliano De Seta che già li aveva portati a organizzare un corteo interno dieci giorni fa. L’intenzione dei ragazzi è occupare parte delle aule del piano terra per due giorni e quindi di rimanere a dormire stanotte all’interno dell’edificio di via Orazio, per poi riprendere regolarmente le lezioni mercoledì.

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Occupato il liceo scientifico Moreschi

Non si fermano le occupazioni delle scuole superiori a Milano, che hanno superato quota venticinque. Oggi è toccato all’istituto Moreschi, che riunisce liceo scientifico e istituto tecnico economico e, come hanno detto gli stessi studenti, si tratta della “prima volta in 20 anni!!!”. “Le rivendicazioni – spiegano sulla pagina instagram del coordinamento dei collettivi studenteschi – sono chiare: fermare il conflitto e disarmare gli eserciti!”. “La mobilitazione studentesca permanente va avanti e non si ferma!” proseguono chiedendo di “destinare immediatamente i soldi del riarmo alla scuola!” ANSA

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Occupato liceo Scientifico Russell

Non si fermano le occupazioni delle scuole a Milano. Questa mattina gli studenti hanno occupato il liceo scientifico, classico e delle risose umane Russell in zona Niguarda. Lo hanno comunicato loro stessi in un comunicato. “Oggi, 30 marzo 2022, gli studenti del Russell si sono ritrovati per decidere con un’assemblea generale l’occupazione dell’istituto, organizzando autonomamente attività di vario genere dedicate interamente agli studenti dagli studenti – si legge -. Siamo arrivati al limite della sopportazione di un sistema scolastico che nel post-pandemia come mai prima d’ora ha fatto sentire le proprie fallacità, che si sono ripercosse sul benessere psicologico della popolazione studentesca senza che nessuno si accorgesse, o volesse accorgersi, di cosa passava nella mente di noi ragazzi, catapultati in una dimensione estraniante di scuola che si occupa solo di impartirci ciò che viene richiesto dai piani ministeriali senza interpellarsi minimamente su quali effetti e quali necessità avessero causato in noi due anni di stato di emergenza”. Tra le richieste degli studenti c’è quella della possibilità costante di usufruire della psicologa della scuola e l’accesso anche da parte degli studenti minorenni senza la necessità del permesso dei genitori. Inoltre chiedono che venga data all’educazione sessuale “l’importanza che merita”. Gli studenti hanno poi ricordato nel loro comunicato Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, “vittime di un sistema di sfruttamento inaccettabile che li ha costretti a perdere la vita perché si trovavano dovunque tranne dove dovevano essere: in classe e non a lavorare gratuitamente in condizioni di sicurezza insufficienti”. Sono più di 20 le scuole occupate a Milano dall’inizio dell’anno. ANSA

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