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Provano le scarpe nei negozi e le comprano online per risparmiare

La pratica di provare le scarpe nei negozi e poi acquistarle online è comune, ma la legislazione fiscale può influenzare le scelte dei consumatori. Talvolta, politiche fiscali meno onerose per gli acquisti online favoriscono questo comportamento. Tuttavia, è importante considerare gli impatti sull’economia locale e quali conseguenze con il protrarsi di questo malcostume possa arrecare ai piccoli commercianti. Invertire questo trend potrebbe richiedere una combinazione di sforzi da parte del governo, dei consumatori e dei piccoli commercianti. Alcune possibili azioni includono: 1. Agevolazioni fiscali per i negozi locali: Introdurre incentivi fiscali o riduzioni di tasse per i piccoli negozi al fine di renderli più competitivi rispetto agli acquisti online. 2. Campagne di sensibilizzazione: Informare i consumatori sugli impatti positivi dell’acquisto locale, come il supporto all’economia locale, la creazione di posti di lavoro e una maggiore diversità di prodotti. 3. Programmi di fedeltà: I negozi locali potrebbero implementare programmi di fedeltà o offerte speciali per incentivare i clienti a fare acquisti in loco anziché online. 4. Collaborazioni locali: Creare collaborazioni tra i negozi locali per offrire pacchetti o sconti combinati, rendendo più conveniente l’acquisto presso più esercizi. 5. Migliorare l’esperienza d’acquisto: Fornire un servizio clienti eccellente, un ambiente piacevole e un’ampia gamma di prodotti possono incoraggiare i consumatori a preferire i negozi fisici. 6. Regolamentazioni sulle vendite online: Esaminare e regolamentare le pratiche di vendita online per garantire condizioni di concorrenza più equilibrate tra i vari tipi di commercio. Queste sono alcune delle possibili strategie applicabili, le soluzione potrebbero richiedere una o più combinazioni di approcci per avere un impatto significativo e proteggere la piccola imprenditoria italiana. Sarà il caso che il governo ci pensi prima che il danno economico diventi irreparabile.

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Online la mappa dei negozi che rilasciano certificati

Una nuova mappa georeferenziata che consente ai cittadini di visualizzare in maniera più agile e veloce le tredici sedi anagrafiche e gli operatori che offrono servizi in convenzione (edicole, tabaccai, cartolibrai) dislocati nei nove Municipi, con informazioni sugli orari di apertura e la visualizzazione delle linee metropolitane e del passante ferroviario più vicini. E’ online da oggi, sul sito del Comune di Milano, alla pagina dedicata ai Certificati anagrafici, cliccando sulla voce ‘Mappa Sportelli di Quartiere’. “Una piccola novità – afferma l’assessora ai Servizi civici e Generali Gaia Romani – che abbiamo voluto introdurre per agevolare cittadine e cittadini e dare anche maggiore visibilità agli operatori privati che supportano l’Amministrazione nell’offrire servizi essenziali. In questo modo si evidenzia la prossimità e si valorizza la dimensione di quartiere, nell’ottica della Milano a 15 minuti”. Risale all’estate del 2019 l’approvazione delle linee di indirizzo per la stipula di convenzioni con soggetti pubblici e privati, come edicole, tabaccai o sportelli delle partecipate, per l’erogazione dei certificati anagrafici, da quello di nascita al Certificato di residenza, lo Stato di famiglia, l’Iscrizione alle liste elettorali o il Certificato di matrimonio; e ancora, tra gli altri, la Convivenza di fatto, l’Unione civile e il Godimento dei diritti politici. Ad oggi, nella città di Milano, si contano 83 edicole, 56 tabaccai e 21 cartolibrai che offrono servizi ai cittadini diffusi sul territorio, che hanno evitato – in media – a 500 utenti al giorno di recarsi agli sportelli di via Larga o delle sedi decentrate. Nel 2021 sono state 59.830 le persone che si sono rivolte alle edicole, 5.497 alle tabaccherie e 330 alle cartolibrerie. “Numeri importanti e in costante crescita – aggiunge l’assessora Romani – che testimoniano una collaborazione virtuosa, anche in termini di soddisfazione espressa dagli operatori, e che è nostra volontà implementare. Questa convenzione ci consente, infatti, di perseguire un duplice obiettivo: da una parte valorizzare il ruolo di edicole e tabaccai che hanno evidenziato, specie durante questa pandemia, la loro presenza strategica di presidio sul territorio, e dall’altra parte supportare i cittadini offrendo loro la possibilità di fruire di servizi più rapidi all’interno dei loro quartieri. Perché, se è vero che la digitalizzazione è uno strumento fondamentale per garantire parità di accesso e opportunità a tutti, credo che in una città come Milano, nel periodo storico che stiamo attraversando, niente possa ripagare il valore di sentirsi parte di una comunità, potendo contare sui propri commercianti di riferimento. Ecco perché stiamo lavorando per aumentare i servizi che questi operatori potrebbero offrire, come aiutare i cittadini a prendere un appuntamento con l’Amministrazione”. L’elenco completo dei certificati anagrafici che gli operatori convenzionati possono erogare comprende: Contestuale (nascita, residenza, cittadinanza, esistenza in vita), Contestuale AIRE, Contestuale e stato di famiglia, Cittadinanza, Convivenza di fatto, Esistenza in vita, Godimento dei diritti politici, Iscrizione alle liste elettorali, Matrimonio, Morte, Nascita, Residenza, Stato di famiglia, Stato libero, Unione civile.

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Online il bando per gestire due palazzine in Ripa di Porta Ticinese

È online sul sito del Comune il bando per la gestione delle due palazzine di proprietà comunale, già riqualificate, in Ripa di Porta Ticinese 85/87, nel Municipio 6. Le dimensioni sono ampie: due piani fuori terra ciascuna per un totale di quasi 500 metri quadrati, oltre ad un’area esterna pertinenziale di 662 metri quadrati. Obiettivo dell’Amministrazione è che diventino sedi di attività ricreative, culturali, formative a vario titolo dedicate soprattutto ai giovani e insieme un valido presidio per il territorio, oltre che una risorsa per l’innesco di iniziative di trasformazione e di promozione dell’intero quartiere. Possono partecipare associazioni senza scopo di lucro, onlus, cooperative sociali, fondazioni con finalità sociali, culturali ed educative, associazioni sportive dilettantistiche. I candidati sono chiamati a presentare una proposta progettuale che dovrà contenere un piano di attività e di iniziative sociali, culturali, educative, formative, ricreative, di aggregazione nel campo del tempo libero. Le palazzine, per le quali sul piano contrattuale è prevista la concessione d’uso della durata di 12 anni, potranno essere destinate in parte (per non più del 25% dello spazio aperto e della superficie complessiva degli immobili) a funzioni complementari a reddito come aree conviviali, piccole attività commerciali e artigianali, spazi per la somministrazione, che contribuiscano alla sostenibilità economica dell’iniziativa. Quanto all’offerta economica, dovrà essere in aumento rispetto al canone annuo a base d’asta calcolato sulla base dei valori di mercato e abbattuto del 70%, trattandosi di soggetti no profit. “Sono due palazzine molto belle, di inizio ‘900, rimesse a nuovo dal Comune di recente – spiega l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. Insisto sul fatto che vengano dedicate ad attività e a servizi per ragazze e ragazzi, anche in considerazione della loro ubicazione, prossima alla Darsena e quindi a una delle zone più sollecitate dalla ‘movida’ giovanile. Potrebbero quindi contribuire utilmente a diversificare l’offerta di attività di intrattenimento della zona e ad alzare la qualità delle proposte di aggregazione presenti, anche attraverso la costruzione di reti di collaborazione con i servizi che già esistono negli immediati dintorni”. Il termine per la consegna delle proposte è fissato per le ore 12 del 10 settembre. L’assessore Rabaiotti, insieme al presidente del Municipio 6 Santo Minniti e ai referenti della direzione Demanio, presenterà i contenuti del bando venerdì prossimo, il 9 luglio, presso la sala Vitman dell’Acquario di viale Gadio a partire dalle ore 17. Chi volesse partecipare dovrà prenotarsi scrivendo all’indirizzo assessore.rabaiotti@comune.milano.it La sala può accogliere circa 40 persone nel rispetto delle regole anti Covid, a chi non potesse partecipare in presenza verrà inviato via posta elettronica il link per potersi collegare.

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Online la nuova piattaforma per accedere al bonus taxi

Da oggi è disponibile sul sito del Comune di Milano la nuova piattaforma che consente di iscriversi al Bonus Taxi 2021 per utilizzare il servizio di auto pubbliche con un’agevolazione fino al 50% dell’importo della corsa. Il servizio entrerà in funzione all’inizio di maggio con modalità di accesso semplificate. Il sistema, affidato a Telepass, per il cittadino beneficiario del servizio richiede semplicemente di essere in possesso della tessera sanitaria ovvero del numero di codice fiscale, e per i taxi di aver scaricato una app. Come previsto dal decreto ministeriale potranno beneficiare del bonus taxi 2021 cittadini residenti a Milano con mobilità fisica ridotta, con patologie accertate, anche temporanee, anche accompagnate; le persone affette da patologie accertate e persone soggette a terapie salvavita. Inoltre possono beneficiare del bonus persone appartenenti a nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica, per esempio dove uno dei componenti svolge attività lavorative appartenenti a codici ATECO soggette a limitazioni sul contenimento della diffusione del virus. Infine, tutti i cittadini in stato di bisogno, con un ISEE pari o inferiore a 28.000 euro e persone disoccupate o in cassa integrazione. Il nuovo buono taxi fa tesoro della positiva esperienza acquisita dall’Amministrazione con l’erogazione del bonus taxi 2020 che ha permesso di fare oltre 40mila corse in taxi a prezzo agevolato tra il 18 agosto e il 15 gennaio;  al momento ha una dotazione economica di circa 3 milioni di euro ed è utilizzabile, anche sui veicoli NCC (auto pubblica a noleggio con conducente), fino dicembre 2021, ogni buono copre il 50% del costo della singola corsa fino a un massimo di 20 euro a viaggio. Per accedere al nuovo bonus taxi il cittadino deve preiscriversi al servizio attraverso la piattaforma disponibile già da oggi all’indirizzo https://formshd4.comune.milano.it/pages/buoniviaggio/index.jsp, rilasciare i propri dati anagrafici e autocertificare la propria appartenenza alle categorie beneficiarie dell’agevolazione. Riceverà quindi una mail di attivazione e quando vorrà usare l’agevolazione sarà sufficiente mostrare la tessera sanitaria al tassista. Questi aprirà l’app già scaricata sul cellulare, inserirà il codice fiscale dell’utente per la verifica e a fine corsa inserirà il costo del viaggio. Il sistema calcolerà automaticamente la quota in carico al cittadino che procederà al pagamento immediato mentre la parte restante sarà accreditata direttamente al tassista dall’Amministrazione. “Il bonus taxi è molto apprezzato dai cittadini – dichiara l’assessore alla Mobilità Marco Granelli –, per questo siamo convinti che con questa modalità di accesso semplificata e protratta nel tempo potrà allargare la platea dei cittadini che lo useranno. Il bonus taxi ha una funzione importante per agevolare gli spostamenti di chi ha difficoltà oggettive a usare il trasporto pubblico o versa in difficoltà economiche”.

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Aperte le iscrizioni online ai nidi e alle scuole dell’infanzia

Sono aperte da ieri e fino alle 12 del 6 marzo le iscrizioni online ai nidi, alle sezioni Primavera e alle scuole dell’infanzia del Comune di Milano. La domanda si potrà presentare solo accedendo con il Sistema pubblico di identità digitale (SPID) alla pagina dedicata del sito del Comune di Milano. L’ordine cronologico di presentazione delle domande non costituirà in alcun modo diritto di priorità nelle graduatorie. Non possono utilizzare la normale procedura online le famiglie che sono prive di una iscrizione anagrafica  oppure hanno in itinere un trasferimento di residenza da altro Comune verso il Comune di Milano. In questi casi, i genitori dovranno contattare il numero 02.02.02, attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 20. L’operatore del contact center li guiderà attraverso una procedura dedicata. Procedura ah hoc, come di consueto, anche per le famiglie dei bambini non ancora nati e la cui nascita è prevista entro il 31 maggio: i genitori dovranno compilare e inviare entro il 6 marzo il modulo “raccolta dati per iscrizione nascituri” disponibile sul sito del Comune, nella pagina dedicata alle iscrizioni.  Gli uffici esamineranno la documentazione inviata e contatteranno i richiedenti per completare la domanda. Per scoprire le strutture più vicine alla propria residenza è sempre attivo il servizio Geoschool. Sul sito del Comune di Milano sono disponibili il comunicato 1/2021, i relativi allegati e ulteriori informazioni nelle aree tematiche di nidi e sezioni Primavera o in quelle dedicate alle scuole dell’infanzia.

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Online il nuovo bando per i buoni spesa alimentari

È online fino alle ore 13 dell’8 marzo sul sito del Comune il nuovo bando utile per ottenere i buoni per la spesa alimentare, rivolto alle persone bisognose e in particolare a quelle colpite dalla crisi socio-sanitaria dovuta alla pandemia da Covid 19. Si tratta di contributi da 300 euro nel caso di famiglie composte da un massimo di tre persone, o da 700 euro se più numerose. I contributi verranno erogati, come già accaduto con i precedenti analoghi bandi, attraverso carta prepagata oppure tramite applicazione per smartphone, a scelta del beneficiario. Nel complesso, il Comune stima di poter raggiungere circa 9mila famiglie. L’ordine di arrivo delle domande non costituirà in alcun modo elemento utile per la costituzione della graduatoria. La nuova tranche di buoni spesa può contare su un budget di 5,879 milioni, che rappresentano parte del fondo nazionale destinato agli aiuti alimentari istituito quale misura di contrasto all’emergenza sanitaria. L’ammontare complessivo della quota attribuita al Comune di Milano, come disposto dal DL del 23 novembre scorso, è di 7,279 milioni: di questi, 1,4 milioni sono stati destinati al nuovo Dispositivo di aiuto alimentare, basato sull’erogazione di contributi ad enti del Terzo settore per l’acquisto e la distribuzione di generi alimentari alle fasce più deboli della popolazione. Gli enti sono stati individuati tramite Avviso pubblico e il loro servizio è in procinto di prendere avvio. “Torniamo a impegnarci con gli aiuti alimentari – interviene l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – . Sappiamo che la crisi sanitaria sta aprendo ferite anche nel tessuto socio-economico, e che sono molte le persone che con l’emergenza hanno subìto una pesante caduta del reddito, diventando così più vulnerabili. Queste due operazioni, il bando per i buoni spesa e il Dispositivo di aiuto con gli enti del Terzo settore, sono complementari: con il Terzo settore contiamo di raggiungere tutti, senza particolari criteri selettivi, mentre con i buoni, il cui bando non può non presentare requisiti di accesso, abbiamo sempre cercato di intercettare una nuova domanda, prima sconosciuta, famiglie colpite specificatamente dalla crisi che hanno perso reddito negli ultimi mesi. Noi come Comune cerchiamo di esserci sempre: negli interventi gestiti direttamente da noi, quelli relativi ai buoni spesa, come in quelli per i quali chiediamo il sostegno del Terzo settore che ha sempre dimostrato la sua preziosa disponibilità”. Per fare domanda dei buoni spesa bisogna essere in possesso di Isee ordinario 2020 fino a 20mila euro o, in alternativa, di Isee corrente del nucleo familiare. È sempre possibile richiedere l’Isee corrente (che ha una validità di 6 mesi) quando si è verificata una delle due seguenti situazioni: una variazione dell’attività di lavoro autonomo o dipendente (o di trattamenti assistenziali, previdenziali o indennitari, anche esenti Irpef); oppure una variazione del reddito complessivo del nucleo familiare superiore al 25%. Le domande – è possibile presentarne una sola per nucleo familiare – dovranno venire compilate esclusivamente on line, collegandosi al sito del Comune (in caso di necessità si possono chiedere informazioni allo 020202), e sono tradotte anche in inglese, francese e spagnolo. L’Avviso vero e proprio, oltre che in queste tre lingue, è disponibile anche in cinese e in arabo. Sarà possibile ricevere informazioni e assistenza nella compilazione della domanda anche prendendo appuntamento presso gli spazi comunali WeMi a partire da domani, martedì 9 febbraio. Sulla base delle richieste pervenute, l’Amministrazione provvederà a effettuare le verifiche dei requisiti ammessi. In caso di richieste superiori alle disponibilità, per la composizione della graduatoria verrà tenuto conto di alcuni criteri, quali la presenza di minori all’interno del nucleo; quella di anziani oltre i 65 anni; quella di persone con disabilità; il non essere beneficiari di reddito di cittadinanza o di altri sostegni economici erogati dall’Amministrazione, compresi i buoni spesa assegnati nel corso del 2020. Un criterio, quest’ultimo, che ha permesso l’ampliamento della platea dei beneficiari di almeno un sussidio pubblico, secondo una logica di equilibrio distributivo delle risorse: nell’arco del 2020, infatti, sono state 775 le famiglie che, già destinatarie del reddito di cittadinanza e di servizi sociali a vario titolo, hanno ottenuto anche il contributo alimentare su un totale di 21.200 buoni spesa erogati con il bando lanciato in aprile, i cui termini erano poi stati riaperti a giugno grazie all’arrivo di nuove risorse. Nonostante la scadenza della loro spendibilità fosse stata prorogata una prima volta, a metà dicembre erano circa 800 i cittadini che risultavano avere più di 30 euro ancora da spendere (la metà di loro aveva un residuo superiore ai 250 euro). Dopo gli ultimi richiami fatti a dicembre in cui il Comune ha avvisato dell’ulteriore proroga dei termini al 15 febbraio 2021 per fare in modo che non ci fossero residui, l’avanzo risultava di circa 370mila euro. Questo nonostante i numerosi solleciti che, attraverso SMS e chiamate al telefono, hanno impegnato l’Amministrazione comunale e i gestori. Al termine delle verifiche e della composizione della graduatoria del nuovo bando, tutti coloro che risulteranno beneficiari verranno raggiunti da una comunicazione del Comune completa di tutte le informazioni utili per poter effettivamente spendere i buoni, la cui scadenza è fissata al 30 novembre. Una volta esaurita la graduatoria degli aventi diritto, nel caso dovessero residuare risorse economiche o arrivare nuovi finanziamenti, i termini del bando potranno essere riaperti per un ulteriore periodo. Link al Bando.

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