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Operai salgono su un tetto per protesta

Quattro operai sono saliti sul tetto di un edificio in via Galileo Ferraris 1, alla periferia Nord di Milano, per protestare contro il mancato pagamento dello stipendio da parte della ditta subappaltatrice dei lavori. Sul posto sono arrivati polizia, vigili del fuoco e personale del 118. Ci sono volute ore perché i quattro egiziani scendessero. “Non ci pagano da mesi” hanno urlato più volte dalla cima dello stabile. Dopo alcuni tentativi di mediazione falliti, alle 14 gli operai hanno abbandonato la postazione occupata e resa ancora più pericolosa dalla pioggia battente. Per contenere i rischi di una eventuale caduta i vigili del fuoco hanno aperto il materasso gonfiabile in corrispondenza dei 4 uomini ma non è stato necessario utilizzarlo. Hanno deciso autonomamente di scendere dopo aver trovato un accordo di cui non si conoscono ancora i dettagli. ANSA

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Otto operai su una gru per ottenere lo stipendio

Questa mattina, otto operai sono saliti questa mattina su una gru del cantiere di via Tarvisio dove sono impiegati, per protestare contro il ritardo nel pagamento degli stipendi e ci sono rimasti alcune ore. La decisione di interrompere la loro protesta la loro protesta e scendere, è venuta dopo che hanno avuto assicurazioni riguardo gli stipendi arretrati. “Aspettiamo i soldi, non ci pagano da mesi – hanno detto -. Hanno preso il nostro sudore e non ci hanno pagano niente da ottobre. Stiamo aspettando i nostri soldi, non vogliamo altro“. ANSA  

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Occupanti abusivi aggrediscono operai A2a

A denunciarlo è il spiega il Presidente del Municipio 2 Samuele Piscina che spiega: “Stamane (ieri mattina ndr) A2a ha eseguito l’ennesimo distaccamento dell’allaccio abusivo della corrente elettrica realizzato dagli occupanti dello stabile di via Iglesias. Purtroppo però gli animi si sono subito scaldati e gli occupanti se la sono presa prima con gli operatori della rete elettrica e poi con i cittadini”. “Ringraziamo la Polizia di Stato – prosegue Piscina –  che era presente durante l’intervento e che ha arrestato l’occupante che ha minacciato il tecnico di A2a con un coltellino e ha provocato contusioni a un paio di agenti. In seguito all’intervento anche i cittadini sono stati nuovamente e pesantemente minacciati di ripercussioni sulla persona e sui loro beni se gli occupanti non fossero stati lasciati liberi di delinquere, nonostante fossero all’oscuro di quanto stava accadendo. Lo stabile privato, sede di una ex fabbrica in disuso da anni, è stato occupato abusivamente durante il mese di luglio 2018 dagli antagonisti del collettivo NOICISIAMO. Compie quindi ormai un anno l’occupazione abusiva in un quartiere tranquillo e residenziale come quello di Gorla che non merita di subire la prepotenza e l’illegalità di questi delinquenti. Bisogna porre immediatamente fine a questa occupazione che si aggiunge a quelle del Lambretta in via Edolo, del Leoncavallo e di via Esterle (di proprietà Comunale), per i quali continuiamo a chiedere lo sgombero“. “Il Municipio 2 in quanto occupazioni abusive e delinquenza ha già dato troppo!“, conclude Piscina “Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai cittadini, ai tecnici di A2a e agli agenti che sono costretti ogni giorno a subire questi soprusi e chiediamo ancora una vola al Comune di porre la questione all’interno del Comitato provinciale per la pubblica sicurezza, offrendo alloggi alternativi per le famiglie e sbloccando quindi la richiesta di sgombero, invece di fa finta di nulla come sta accadendo da 1 anno. La situazione si sta esasperando giorno dopo giorno. Se dovesse succedere qualcosa ai cittadini, l’inattività del Comune sarebbe imperdonabile!”.  

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