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A Milano parte la stagione termica: l’ordinanza del Comune su temperature consentite e orari di accensione degli impianti

A partire da domani, domenica 22 ottobre, sarà possibile accendere gli impianti di riscaldamento domestico, secondo le prescrizioni definite dal Comune di Milano con l’apposita ordinanza.In particolare la temperatura massima consentita per gli edifici residenziali sarà di 19°C + 2°C di tolleranza, ridotta di 1°C rispetto ai 20°C previsti per legge. Mentre, per quanto riguarda il funzionamento giornaliero degli impianti, l’ordinanza stabilisce un massimo di 13 ore (invece di 14), comprese tra le ore 5 e le ore 23. La stagione termica terminerà l’8 aprile 2024. Da queste prescrizioni restano escluse alcune categorie di edifici, tra cui quelli adibiti a ospedali, cliniche o case di riposo, le scuole dell’infanzia e gli asili nido. L’Amministrazione comunale invita cittadini e cittadine ad adottare sempre comportamenti responsabili e buone pratiche che riducano i consumi energetici a vantaggio dell’ambiente e delle bollette. Secondo il rilevamento effettuato da A2A, a Milano la stagione termica 2022-2023 (partita il 3 novembre 2022 e terminata il 7 aprile 2023) si è chiusa con una riduzione pari a -19,4% del consumo di gas rispetto alla stagione precedente.

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Emessa ordinanza per ridurre consumi d’acqua

Per far fronte all’emergenza siccità il sindaco Giuseppe Sala, ha firmato un’ordinanza per invitare “cittadine e cittadini a ridurre al minimo l’uso di acqua potabile sia di uso domestico che per irrigare prati, giardini privati e pulire terrazzi e cortili”. Lo ha spiegato lo stesso sindaco sulle sue pagine social aggiungendo che anche il Comune vuole fare la sua parte dopo che la Regione Lombardia ha decretato lo stato di emergenza idrica fino al 30 settembre. Oltre all’invito a ridurre al minimo l’uso di acqua potabile, il Comune di Milano ha adottato, per far fronte alla siccità, una serie di misure di emergenza come la chiusura di tutte le fontane. Lo ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala precisando che le eccezioni riguardano le fontane “dove sia presente fauna e flora e i laghetti/rogge dei parchi cittadini”. Decisa inoltre “la sospensione dell’irrigazione a spruzzo dei prati e delle aree verdi, eccetto l’irrigazione a goccia che interessa i nuovi impianti di alberi” che vanno preservati. Le fontanelle resteranno aperte “visto le temperature e l’arrivo di una nuova ondata di calore”.

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Firmata l’ordinanza sui nuovi orari della città

A seguito dell’ordinanza del Ministro della Salute che pone la Regione Lombardia in zona ‘arancione’ a partire da domenica 24 gennaio, il Comune di Milano dà attuazione al ‘Patto Milano per la scuola’ attraverso un’apposita ordinanza firmata oggi dal sindaco Giuseppe Sala. Il piano dei tempi della città, stabilito insieme alla Prefettura di Milano e condiviso da tutte le parti sociali, le istituzioni pubbliche, i gestori del trasporto, il commercio, le aziende e gli ordini professionali, è pensato per riorganizzare gli spostamenti tra le 7 e le 10 del mattino, la fascia oraria più congestionata del trasporto pubblico, come evidenziato da uno studio del Politecnico di Milano. Nel dettaglio l’ordinanza sindacale vieta, dalle ore 6 alle ore 10,15, l’esercizio di attività commerciali al dettaglio non alimentare in sede fissa, sia negli esercizi di vicinato sia nelle medie e grandi strutture di vendita, compresi quindi mercati coperti, centri commerciali, gallerie e parchi commerciali. Da questo divieto sono esclusi le edicole e i tabacchi, le farmacie e le parafarmacie. Per le attività afferenti ai servizi per la persona, il divieto va dalle 6 alle 9,30. Sempre a partire dalle 9,30 sarà consentita l’apertura degli uffici pubblici (che dovranno operare preferibilmente previo appuntamento). Gli uffici del Comune di Milano che svolgono attività di contatto con il pubblico apriranno a partire dalle 10. Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, agli enti e alle aziende che erogano servizi al pubblico (come quelli di tipo bancario, finanziario e assicurativo) la raccomandazione a organizzarne l’apertura a partire dalle ore 9,30 e preferibilmente previo appuntamento. Alle attività produttive di tipo manifatturiero si chiede l’impegno ad anticipare entro le ore 8 l’orario di inizio. Ai professionisti e ai consulenti si raccomanda di ricevere su appuntamento a partire dalle 10. A tutti i datori di lavoro si chiede di favorire lo smartworking, scaglionando gli ingressi del personale presente in servizio a partire dalle 9,30.

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Emessa ordinanza che impone l’obbligo della mascherina all’aperto

“Da domenica 5, e fino al prossimo 13 aprile, restano in vigore le misure restrittive già stabilite per l’intero territorio lombardo lo scorso 21 marzo con ordinanza regionale“. Lo comunica con una nota Regione Lombardia. “In particolare – prosegue la Nota – il documento regionale conferma la chiusura degli alberghi (con le eccezioni già in vigore), degli studi professionali, dei mercati e tutte le attività non essenziali. Inoltre, sarà possibile acquistare articoli di cartoleria all’interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari o beni di prima necessità, già aperti. Sarà anche possibile la vendita di fiori e piante solo con la consegna a domicilio“. “L’ordinanza del presidente della Regione – spiega la Nota – introduce anche l’obbligo, per chi esce dalla propria abitazione, di proteggere se stessi e gli altri coprendosi naso e bocca con mascherine o anche attraverso semplici foulard e sciarpe. Gli esercizi commerciali al dettaglio già autorizzati (di alimentari e di prima necessità) hanno l’obbligo di fornire i propri clienti di guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani”. “Infine, ai sensi del decreto legge del 25 marzo scorso, che vieta alla Regione di intervenire sulle attività produttive – conclude la Nota – è stato chiesto al Governo di confermare, con un Dpcm specifico, la chiusura dei cantieri edili e di permettere, invece, le attività legate alla filiera silvopastorale (come, ad esempio, il taglio della legna)”.  

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Sala firma l’ordinanza, da domani chiuse le scuole

Dopo la decisione della Conferenza dei rettori di chiudere le università lombarde fino al 2 marzo è arrivata anche la decisione del Sindaco Sala di chiudere le scuole milanesi per una settimana a partire da domani fino al 29 febbraio. L’ordinanza è stata disposta dal Sindaco durante un vertice in prefettura sull’emergenza per il coronavirus. Alle 12 si riunirà un tavolo operativo nella sede del Comune di Milano, dove sarà valutato dai sindaci dell’area metropolitana se verranno chiuse anche le scuole degli altri 133 comuni. “Anche a livello prudenziale – ha detto Sala – penso che le scuole vadano chiuse a Milano e proporrò al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, di allargare l’intervento a livello di Città metropolitana. È un intervento prudenziale – ha concluso Sala -. Ad oggi vediamo di farlo per una settimana e ritengo che sarà sufficiente“.  

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In vigore l’ordinanza che vieta bottiglie di vetro e aste per selfie in Darsena

E’ in vigore da ieri l’ordinanza che vieta di introdurre in Darsena bottiglie o contenitori in vetro, lattine, bottiglie di plastica con il tappo, aste per selfie e fuochi artificiali. Inibito anche l’esercizio del commercio itinerante, compreso il cosiddetto street food. La Darsena è un luogo di ritrovo dell’estate milanese molto frequentato, dove si registra quotidianamente una grande affluenza di persone. Questo comporta una ulteriore attenzione per garantire la sicurezza di tutti. L’abbandono di bottiglie, in particolare quelle rotte, costituisce un pericolo per l’incolumitùdi quanti vogliono godere la bellezza di quest’area. L’Amministrazione ha quindi deciso di rinnovare i divieti già previsti dalle ordinanze negli scorsi anni. Nel dettaglio l’ordinanza specifica che dalle 00.01 del 3 agosto alla mezzanotte di domenica 1 settembre nell’area della Darsena, compresa tra Piazza XXIV Maggio, viale Gorizia, via Codara, Piazzale Cantore e Viale Gabriele D’Annunzio, e’ vietato “introdurre, depositare al suolo, detenere, trasportare, cedere o ricevere a qualsiasi titolo bottiglie e contenitori di vetro, lattine di qualsiasi tipo, bottiglie di plastica chiuse con tappo e aste per selfie“. Lo stesso divieto è valido anche per fuochi artificiali, petardi, botti o razzi. E’ consentito agli esercizi pubblici la vendita di bevande, previa spillatura o mescita, in contenitori di carta e plastica. La consumazione di bevande in vetro è permessa solo all’interno dei pubblici esercizi per la ordinazioni al tavolo. L’ordinanza vieta inoltre l’esercizio del commercio in forma itinerante su area pubblica, compresi i cosiddetti street food. “Abbiamo deciso di replicare l’ordinanza anche quest’anno – spiega la vicesindaco Anna Scavuzzo con delega alla Sicurezza -, per assicurare a cittadini e turisti la possibilità di godere serenamente nelle serate estive della nostra splendida Darsena, limitando i problemi che la presenza di bottiglie di vetro, cocci e lattine può comportare”.

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