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Inizia l’organizzazione per accogliere gli ucraini

Inizia l’organizzazione per accogliere gli ucraini. Si è tenuta in serata una riunione presieduta dal Prefetto Renato Saccone per l’accoglienza dei profughi ucraini, alla quale hanno partecipato la Regione Lombardia, la Città Metropolitana, il Comune di Milano, la Presidente della Conferenza dei Sindaci e l’Ufficio Scolastico Regionale. Nel corso della riunione è stato chiesto alla Città Metropolitana e alla rete dei Sindaci dei distretti sociosanitari di svolgere un coordinamento attivo sui territori delle associazioni del terzo settore per reperire strutture dedicate a nuclei familiari di profughi ucraini. E’ evidente che in questo contesto, così come per quello afgano, la richiesta maggiore di accoglienza sarà per nuclei familiari e non per persone singole. Sarà possibile strutturare una convenzione tra la Prefettura e i comuni per l’erogazione dei servizi che normalmente sono offerti nei CAS governativi (vitto, alloggio, mediazione culturale, accompagnamento all’assistenza sanitaria). In questo modo potrà esserci un orientamento coerente per un’accoglienza diffusa, atteso che la comunità ucraina  a livello territoriale è piuttosto nutrita ed è rappresentata prevalentemente da donne, che presumibilmente potranno richiamare i familiari in fuga dall’Ucraina. Non appena verranno fornite ulteriori istruzioni di dettaglio dal Ministero dell’Interno, verranno diffuse, sempre attraverso la rete consolidata dei Sindaci. Il tavolo si riunirà per ogni necessità, anche a vista, nel frattempo la ricognizione delle strutture di accoglienza è pienamente avviata.

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Avviata la macchina organizzativa per le europee

Dall’allestimento dei seggi ai servizi informatici fino all’individuazione del personale impegnato nelle operazioni di voto, si è messa in moto la macchina organizzativa del Comune in vista dell’appuntamento del prossimo 26 maggio. Sono state approvate le linee di indirizzo per l’esecuzione degli interventi necessari a garantire il corretto svolgimento delle operazioni di voto per le elezioni europee 2019. Prevista una spesa complessiva di quattro milioni di euro, somma per la gran parte a carico dello Stato. Grazie all’azione di razionalizzazione dei servizi attuata – spiega il Comune – si è riusciti ad accorpare alcuni capitoli di spesa arrivando a un risparmio di 700mila euro rispetto a quanto preventivato in occasione delle elezioni europee del 2014. Circa 370mila euro serviranno per l’assunzione a tempo determinato di 75 impiegati (selezionati tramite bando pubblico) necessari a ‘rafforzare’ vari uffici comunali, dall’anagrafe sino ai servizi elettorali. Per gli emolumenti dei 4.992 scrutatori e i relativi 1.248 presidenti di seggio, la spesa prevista è di 760mila euro compreso l’allestimento dei 1.248 seggi in città cui si aggiungono 66 seggi speciali in ospedali, case di riposo e carceri. Per i segretari e gli scrutatori è prevista una retribuzione di 96 euro, per i presidenti di seggio 120. Si prevedono anche settanta seggi da istituire presso l’Ufficio elettorale circoscrizionale della Corte d’Appello per lo scrutino delle schede votate presso i consolati per l’elezione degli eurodeputati italiani. Allocati circa 490mila euro per le spese tecniche sia di software sia di hardware necessarie a garantire il corretto flusso dei dati, che comprendono anche le spese necessarie all’Unità Statistica per l’ufficializzazione dei dati presso l’Ufficio Centrale. Altri 396mila euro serviranno a garantire i servizi di facchinaggio, movimentazione e noleggio dei mezzi con e senza autisti, per l’allestimento, consegna e ritiro del materiale elettorale da e per i seggi, mentre 91.500 euro sono le spese previste per le attività di posa e rimozione dei tabelloni, per i quali è stata già attivata una procedura aperta a evidenza pubblica. Garantito il raggiungimento del seggio anche alle persone con disabilità grazie a un servizio di trasporto dedicato per un importo di 20mila euro. Infine sono stati stanziati 2,1 milioni per gli straordinari del personale già in organico del Comune tra impiegati, polizia locale e personale amministrativo.

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