ospedale in fiera

Riapre l’ospedale in Fiera

Riaprirà venerdì prossimo l’ospedale in Fiera a Milano per i pazienti Covid. Regione Lombardia ha inviato la richiesta al Policlinico di Milano che coordina la struttura e che sarà presente con suo personale e con personale dell’ospedale Niguarda. Si tratta della terza riapertura dell’ospedale in fiera (dove finora sono stati ricoverati oltre 500 pazienti di terapia intensiva), dopo quella fra aprile e giugno 2020 per la prima ondata, e quella fra l’ottobre 2020 e giugno 2021. ANSA

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Torna operativo l’ospedale in Fiera

Regione Lombardia si è attivata per “preparare alcuni moduli dell’ospedale in Fiera, per renderli operativi in 24/48 ore se si manifestasse l’esigenza” lo ha spiegato il presidente della Lombardia Attilio Fontana invitando ad evitare allarmismi. “Niente allarmismi , ricordiamoci – ha aggiunto – che lo scorso anno in questo periodo, dopo un mese di zona rossa, avevamo 7.342 ricoverati nei reparti ordinari, oggi 887, e 876 ricoverati in terapia intensiva, oggi 108”. ANSA

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Ospedale in Fiera: Milano verso la dimissioni dell’ultimo paziente

Sta per essere dimesso l’ultimo paziente con Covid del Padiglione del Policlinico in Fiera di Milano, dove in totale da aprile 2020 a oggi sono stati gestiti 505 ricoveri di malati gravi, tutti intubati e ventilati artificialmente. I 157 posti di terapia intensiva allestiti alla Fiera tornano cosí in stand-by, grazie al miglioramento del numero dei ricoveri e la campagna vaccinale. Lo fa sapere il Policlinico di Milano in una nota. Il tasso di sopravvivenza medio per i pazienti ricoverati è stato del 70%, ma ha raggiunto picchi vicini all’80%. L’età media dei ricoverati, in prevalenza maschi, è stata di 64 anni; in 31 casi i pazienti avevano meno di 50 anni. La degenza media è stata di 22 giorni, mentre 70 pazienti sono rimasti ricoverati oltre un mese. La struttura ha potuto contare sul supporto di 18 ospedali pubblici e privati, di cui i capofila sono stati il Niguarda di Milano, il San Gerardo di Monza, l’Asst Sette Laghi, l’Asst Ovest Milanese, l’Asst Rhodense, il Policlinico San Donato e l’Istituto Humanitas. Il Padiglione con le terapie intensive non sarà chiuso, ma rimarrà ‘ibernato’ in attesa di capire l’andamento della pandemia nei prossimi mesi. “E’ necessario continuare ad essere prudenti – commenta Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano – l’andamento della pandemia in questo periodo è confortante e i dati sono in continuo miglioramento, ma non è ancora possibile abbassare la guardia. L’estate scorsa avevamo già sperimentato lo stand-by del Padiglione in Fiera, che ci ha permesso di ripartire immediatamente non appena i contagi sono tornati ad aumentare”. Il Padiglione del Policlinico in Fiera ha aperto ufficialmente il 6 aprile 2020 con l’esaurirsi della prima ondata, e dopo lo stand-by estivo ha riaperto il 23 ottobre 2020 per affrontare la seconda e terza ondata. Nel momento di massima emergenza ha attivato 80 posti letto in contemporanea, grazie al lavoro di oltre 90 medici e circa 200 infermieri. ANSA

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Acceso l’albero davanti all’ospedale in Fiera

Si cominciano a vedere i risultati delle misure restrittive. Il primo dato importante è che nei pronto soccorso non ci sono quegli affollamenti che ci disperavano. Il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva comincia a scendere, lentamente ma scende” – dice con soddisfazione Nino Stocchetti, direttore dell’ospedale Fiera Milano, all’accensione dell’albero di Natale realizzato dall’artista Massimo Uberti per rendere omaggio al personale sanitario, che si è tanto speso quest’anno per affrontare l’emergenza Covid-19. “Qui in Fiera il numero dei ricoverati oggi è attorno alla settantina, ancora tanti – continua Stocchetti -. In questo momento abbiamo tutto il personale necessario. Quello che ci proponiamo non è soltanto accogliere pazienti nuovi, ma anche quei malati che potrebbero essere trasferiti da ospedali che sono in sofferenza”. “Quest’albero è un piccolo riconoscimento ai nostri angeli custodi – sottolinea Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera Milano -. E’ ispirato all’idea di Leonardo che ogni cosa è interconnessa. è un invito a ricostruire il nostro futuro tutti insieme in un’ottica di sistema partendo dalla salute, partendo proprio da questo luogo”. ANSA

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Fontana: allargabile ospedale in Fiera

“Mi auguro proprio che non ci sia bisogno” di altre strutture come la terapia intensiva allestita all’interno dei padiglioni della Fiera di Milano. E’ l’auspicio del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che si è detto “convinto che l’ospedale in Fiera ha ancora delle possibilità di allargamento”. “Penso, spero, mi auguro e sono convinto che questo allargamento sarà sufficiente perché qualcosina potrà cominciare a migliorare nei prossimi giorni”, ha aggiunto Fontana al ‘drive through’ più grande d’Italia, attivo da oggi a Milano per effettuare tamponi rapidi e molecolari, in particolare a studenti e personale scolastico. ANSA

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Ospedale in Fiera. Stocchetti: ci hanno derisi, ma ora siamo qui

Nino Stocchetti, direttore del Padiglione del Policlinico della Fiera di Milano, è tornato sulle polemiche scoppiate in primavera sulla struttura. “Ci hanno deriso – ha detto – perché non era più necessario, ma come cittadino sono stato felicissimo che siano arrivati meno malati del previsto. Abbiamo scelto di non smantellarlo in estate, e quando è arrivata la seconda ondata siamo tornati e siamo riusciti a riaprire in tempo brevissimo”. Stocchetti ha poi rivelato che anche Annalisa Malara, la dottoressa che scoprì il primo paziente di Covid-19 in Italia, lavora da ieri all’ospedale della Fiera di Milano. aggiungendo che nessun “medico o infermiere è stato ‘deportato’ qui al Padiglione del Policlinico in Fiera, come si è sentito dire. Tutti coloro che sono venuti qui a lavorare, si sono offerti volontariamente, e la lista di chi si è proposto è lunga”. Il meccanismo scelto per far funzionare il Padiglione Fiera è quello del ‘mutuo soccorso’. In sostanza gli ospedali più piccoli mandano i loro medici ad aiutare quelli più grandi, che a loro volta mandano i loro rianimatori a far funzionare i moduli all’ospedale della Fiera. “Anche Lodi sta restituendo l’aiuto ricevuto in primavera. Ieri sono arrivati in Fiera 3 medici di Lodi, tra cui Annalisa Malara”.

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