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LloydsFarmacia dona 1.520 mascherine a Sacco e Protezione civile

LloydsFarmacia dona 1.520 mascherine a Sacco e Protezione civile. Si stanno concludendo in queste ore le operazioni di consegna, da parte di LloydsFarmacia, d’intesa con le istituzioni competenti, di un totale di 1.520 mascherine su Milano (di cui 1.020 mascherine filtranti FFP3 all’Ospedale Luigi Sacco e 500 mascherine FFP2 alla Protezione Civile di Milano). La mascherina FFP3 è il DPI-Dispositivo di Protezione Individuale monouso, di più alta protezione e di riferimento per gli operatori sanitari. L’emergenza COVID-19 e una serie di concomitanti fattori a cascata ne ha reso molto difficile, se non impossibile, la disponibilità anche negli ospedali, in prima linea contro l’epidemia. “Ci siamo mossi fin dalle prime fasi della crisi, per trovare e rendere disponibili le FFP3.” Commenta Domenico Laporta, amministratore delegato di Admenta Italia-LloydsFarmacia. “Ci siamo riusciti in questi giorni e – appena ne abbiamo avuto la certezza – abbiamo subito deciso di donare le mascherine agli ospedali di alcune delle città più colpite dal virus e in cui sono operative le nostre farmacie. Ci tengo a dire che è un gesto che avviene in nome e da parte dei Farmacisti, del personale operante nei Magazzini e dei Dipendenti tutti di LloydsFarmacia. È un messaggio di gratitudine. Si tratta di una riconoscenza che non esito a definire immensa, da parte di tutti noi, per gli operatori sanitari, in prima linea contro il virus, negli ospedali del territorio. Vogliamo sperare che si tratti anche di un segnale di sostegno, per persone che stanno dando, giorno per giorno, il meglio di sé in una sfida veramente difficile. Ce la faremo, grazie soprattutto a loro e a una responsabilità il più possibile condivisa.”

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Ospedale Sacco assediato dai nomadi

“La situazione in via G.B. Grassi a Roserio davanti all’Ospedale Sacco continua ad essere preoccupante. L’arrivo, nei giorni scorsi, di due pulmini con una ventina di nomadi armati di materassi e arredi ha messo in allarme i residenti” denuncia Riccardo De Corato, Assessore alla sicurezza di Regione Lombardia. L’ex vicesindaco di Milano aggiunge inoltre di avere “inviato una lettera dove denunciavo al Comandante della Polizia Locale di Milano, al Questore e al Comandante dell’arma dei Carabinieri la situazione di degrado creata nello stabile ex Fiar di via Grassi” e di avere “informato personalmente il Prefetto della vicenda“. “I residenti sono esasperati dalle continue molestie da parte di queste persone – spiega De Corato –  e sono preoccupati dei continui falò che vengono appiccati all’interno dell’area. Non si sa cosa brucino, ma dall’interno della struttura si alzano spesso colonne di fumo e nuvole nere” con l’aggravante che “nell’area ci sono bombole di gas a ridosso dell’autostrada“. “Le autorità devono subito intervenire, – conclude De Corato – non è possibile tollerare quanto succede in via Grassi e non è pensabile stare a guardare il numero sempre maggiore di nomadi che occupano l’area con comportamenti che mettono in pericolo l’incolumità dei cittadini“.  

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