osservazioni

Avanti con le osservazioni dei cittadini per il Piano Aria e clima

Continua la consultazione popolare sul Piano Aria e clima (PAC). Sono circa 138 i contributi (111 osservazioni e 27 commenti) giunti sulla piattaforma Milano Partecipa del Comune di Milano, la prima in Italia che permette ai cittadini, attraverso il proprio identificativo SPID, di partecipare direttamente e concretamente alla modifica delle azioni di un Piano deliberato dal Consiglio comunale. Il testo sottoposto all’attenzione dei cittadini e dei portatori di interesse della città è stato deliberato dalla Giunta comunale lo scorso ottobre e ha ottenuto il via libera del Consiglio comunale il 21 dicembre. Tornerà in Aula per l’approvazione finale, riveduto alla luce delle osservazioni pervenute e ritenute idonee, nel prossimo mese di marzo. Alle osservazioni comunicate tramite la piattaforma Milano Partecipa si uniranno quelle scaturite dal lavoro del gruppo dei cittadini estratti a sorte, sulla base di un campione rappresentativo della popolazione milanese, che da inizio febbraio stanno esaminando e fornendo contributi sul PAC. I loro contributi, con la registrazione degli incontri, sono già stati in parte pubblicati sul sito internet del Comune, pagina della Partecipazione. “Questa fase di consultazione sul Piano Aria e clima – afferma l’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e open data, Lorenzo Lipparini – rappresenta anche per noi un nuovo e ulteriore tassello che si unisce ai tanti strumenti di ascolto già attivati a Milano. La piattaforma collaborativa digitale Milano Partecipa viene usata per la prima volta da un comune italiano, dopo averla integrata con il sistema SPID che consente l’accesso ai servizi online di tutta la pubblica amministrazione. Abbiamo scelto questo standard per garantire qualità, sicurezza e autenticità per un percorso partecipativo di tale importanza per il futuro della città e abbiamo già raccolto un buon numero di adesioni, tutte consultabili online. Le osservazioni diventeranno infatti parte integrante della discussione in vista del voto finale in Consiglio comunale. Per questo rinnovo l’invito ai milanesi, ma anche ai city users, a essere parte di questo grande progetto, consultare la documentazione ed esprimere il proprio punto di vista”. La consultazione rimarrà aperta sino al 25 febbraio e per rendere questo strumento noto e soprattutto accessibile, con la collaborazione di Fondazione Rete civica, è stato realizzato un tutorial da oggi visibile sul canale YouTube. Tutte le osservazioni saranno raccolte e portate all’attenzione del Consiglio comunale che nel mese di marzo si riunirà per l’approvazione definitiva del Piano. Piano Aria clima – Primo incontro del Tavolo dei Cittadini Come presentare osservazioni ai testi normativi e ai programmi presentati dal Comune?  

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PGT più verde dopo le osservazioni dei cittadini

Dopo l’adozione da parte del Consiglio comunale del nuovo Piano di Governo del Territorio per Milano 2030, avvenuta il 5 marzo scorso, la deliberazione – comprendente il nuovo Documento di Piano, la variante del Piano dei Servizi, comprensivo del Piano per le Attrezzature Religiose e la variante del Piano delle Regole – è stata pubblicata e messa a disposizione dei cittadini per 30 giorni per la fase di raccolta delle osservazioni. Il termine è scaduto il 15 luglio scorso e l’Amministrazione comunale ha ricevuto 840 osservazioni, alcune delle quali articolate in più tematiche per un totale di 1.623 osservazioni. Ieri in Giunta è stata quindi varata la delibera che controdeduce le osservazioni dei cittadini, apportando diverse novità, tra cui le più importanti sul fronte dell’incremento delle politiche green. “Quella dell’ambiente, insieme al diritto alla casa – spiega l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran – è la vera sfida delle città del mondo dei prossimi anni e quindi è giusto fare ulteriori passi avanti anche nel PGT che già prevede 20 nuovi parchi in città e riduzione del consumo di suolo del 4%“. Queste le principali novità. Tutte le nuove costruzioni (anche i casi di demolizione e ricostruzione) devono essere a ZeroCO2 (come, a titolo di esempio, sarà lo Scalo di Greco, il primo quartiere in housing sociale a impatto zero, vincitore del bando Reinventing Cities). La regola sulla permeabilità dei suoli negli interventi urbanistici cambia e, accogliendo la proposta del WWF e dell’Associazione Cittadini  per l’Aria vengono reinterpretate le norme sul Biotope Area Factor (BAF) che già si è data Berlino (e Segrate, primo caso in Italia): gli interventi dovranno raggiungere un indice che somma il suolo depavimentato con pareti e tetti verdi (che valgono un punteggio minore ma sono importantissime per le isole di calore) anche attraverso interventi di compensazione al di fuori del lotto. Qualora non si riuscisse a raggiungere questi obiettivi, si può monetizzare la differenza e il Comune ha un vincolo di uso negli investimenti per il Parco Metropolitano e per il piano che vuole piantare 3 milioni di alberi nella Città Metropolitana entro il 2030. A tal proposito è in via di redazione anche una mappa della rete ecologica con le aree da depavimentare ed alberare a Milano. Cambiano le regole per la Piazza d’Armi di Baggio, grazie al percorso impostato col Consiglio comunale e con la proprietà. Vengono infatti accolte due osservazioni: una dei proprietari che si auto-aumentano la quota minima di verde dal 50% al 70% dell’area (che è sostanzialmente quasi tutta quella non già edificata); un’altra che identifica il futuro parco quale Grande Funzione Urbana della Piazza d’Armi. “Sebbene resti ancora da risolvere il tema della procedura avviata dal Mibac – aggiunge l’assessore Maran – sono fiducioso che riusciremo ad arrivare all’obiettivo che ci poniamo da mesi: un grande parco di oltre 30 ettari, uno dei più grandi di Milano, e invece dei magazzini abbandonati, gli uffici pubblici statali che vogliono insediarsi in quella zona e che contribuirebbero a ravvivare il quartiere di Baggio”. La delibera viene ora mandata ai Municipi che nelle prossime settimane esprimeranno un parere. Anche i loro pareri verranno controdedotti e poi la delibera approderà in Consiglio comunale dove entro metà ottobre andrà approvata.  

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Via libera al PGT, ora è aperto alle osservazioni dei cittadini

Via libera dal Consiglio comunale all’adozione del nuovo Pgt. L’Aula di Palazzo Marino ha votato il provvedimento con i voti della sola maggioranza di centrosinistra (38 presenti, 26 sì e 12 no). Il Pgt sarà ora aperto alle osservazioni dei cittadini per poi tornare in Aula nei prossimi mesi per l’approvazione finale. “Il Pgt traccia una via e delimita i confini, poi sarà quello che succederà nei prossimi anni a dire se abbiamo fatto un lavoro o no. La cosa importante però è che c’è una visione della Milano del 2030, che si basa su sviluppi urbanistici, verde e sistemi di mobilità“: è stato il commento sul documento del Sindaco Giuseppe Sala, che poi ha aggiunto “E’ giusto che chi fa opposizione ci aspetti sulla prova dei fatti, ma io sono convinto che Milano continuerà a migliorare“per poi concludere “è un piano che mostra una grande coerenza e questa è la cosa che mi soddisfa di più“. Soddisfatto anche l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran secondo cui”Questo piano dà a Milano una direzione chiara verso il 2030 e porta sviluppo, specie fuori dal centro, nuovo verde e case in affitto. Si pone degli obiettivi ambiziosi per la rigenerazione urbana e per recuperare o abbattere gli edifici abbandonati“. Critico Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia che  vistosi bocciare alcuni emendamenti che riteneva strategici   ha commentato “Consiglio comunale ha dimostrato di avere poco coraggio e assoluta mancanza d’indipendenza rispetto ai diktat di Sala che evidentemente deve ancora ingoiare il boccone amaro della subordinazione istituzionale rispetto ad Attilio Fontana, governatore della regione più importante d’Italia“. Gianluca Comazzi, Consigliere Comunale di Forza Italia ha invece affermato “Nella composizione del Pgt, Forza Italia ha dato un contributo importante per migliorare questo importante documento, tutelando gli abitanti delle periferie, creando nuove strutture di servizio in città e mirando alla conservazione di più parcheggi possibile, dopo i tagli selvaggi della giunta Sala”. “Il nuovo PGT è migliore del precedente ma è ancora un freno alla sviluppo di Milano” è invece l’opinione del capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Fabrizio De Pasquale,che ha poi spiegato “Siamo contrari alla prevista sanatoria delle moschee, mancano incentivi per riqualificare i quartieri popolari, e per a aumentare la residenza universitaria , non sono previsti parcheggi di corrispondenza ne aree logistiche, con la scusa dell’ambiente si aggiunge ulteriore burocrazia“. “Un Pgt che non ci piace, che non accenna alle periferie e che manca di coraggio” è il giudizio del Consigliere Comunale della Lega Massimiliano Bastoni che ha così motivato il voto contrario del Carroccio, aggiungendo”Il Pgt è il documento forse più importante assieme al bilancio e per questo abbiamo cercato di miglioralo con i nostri emendamenti” ma “manca di coraggio“.

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