ostaggio

Osnato (FdI): decine di dipendenti ATM ostaggio di un albero come i milanesi lo sono di Sala

“L’elenco delle inadempienze dell’amministrazione Sala, evidenziate dalla nevicata di ieri, si allunga ogni ora che passa. Alla sciagurata gestione della viabilità d’emergenza va sicuramente sommata la mancata manutenzione delle alberature cittadine, con decine di alberi crollati per il peso di pochi centimetri di neve. Mancanze che solo la fortuna ha voluto creassero disagi, ma non feriti, o ancora peggio vittime”, commenta l’Onorevole Marco Osnato di Fratelli d’Italia. “Fra le situazioni più paradossali – spiega Osnato – cui, a 24 ore di distanza, gli uffici comunali non hanno ancora saputo porre rimedio, vi è sicuramente quella che vede coinvolta la rimessa ATM di Baggio, bloccata da ieri a causa della caduta di un albero che si è schiantato su un tram proprio davanti all’ingresso/uscita dei mezzi. Da quel momento nessuno è intervenuto, i tram sono bloccati all’interno, insieme ai manovratori, con il risultato che un centinaio di persone svolgono il loro turno rimanendo in rimessa a spese della comunità”. “Lo denunciano gli stessi dipendenti ATM, che in questa situazione sono vittime – sottolinea l’Onorevole – quanto i cittadini che vengono privati dei loro servigi e  a quanto pare il tutto avviene perché a Palazzo Marino si vuole prendere la responsabilità di firmare la richiesta per fare rimuovere l’albero. Insomma – conclude Osnato – decine di dipendenti ATM sono tenuti in ostaggio da un albero, come i Milanesi lo sono del Sindaco Sala e della sua incapacità di gestire la città”.

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De Chirico (FI): anziani ostaggio del ghiaccio

“Ci sono sindaci che si scusano per i disagi arrecati, come Dario Allevi primocittadino di Monza, e altri che in maniera arrogante sui social rispondono piccati ai cittadini, come Sala sindaco di #Milanononsiferma”, commenta Alessandro De Chirico Consigliere Comunale di Forza Italia, aggiungendo, “A più di 24 ore dalla copiosa nevicata, prevista e prevedibile visto che siamo in pieno inverno, nei quartieri periferici non si è vista nemmeno l’ombra di uno degli 800 spalatori promessi da Granelli”.  “Da Bonola a Quarto Cagnino, da Niguarda a Chiesa Rossa, – elenca il Forzista – passando da Gratosoglio per arrivare a Quarto Oggiaro, ma anche in zone centrali come piazza Gramsci, piazza Diocleziano e via Pier della Francesca, i marciapiedi restano inagibili. Le persone sono costrette a camminare in mezzo alla strada poiché i marciapiedi, in assenza di un condominio, non sono stati puliti. Per gli anziani prosegue la reclusione da zona rossa perché il rischio di scivolare su lastre di ghiaccio è in agguato. Anche spostare l’auto è un problema perché i mezzi spazzaneve hanno ammucchiato la neve ai bordi della carreggiata in corrispondenza delle auto parcheggiate. Anche oggi ho ricevuto tantissime segnalazioni di rami crollati sotto il peso della neve perché nessuno d’estate ha pensato di potare gli alberi”. “I milanesi sono imbufaliti per l’impreparazione di questa amministrazione. L’ironia per l’ossessione di Beppe per le periferie si spreca – conclude De Chirico – D’altronde non siamo ancora in campagna elettorale e per le promesse di Sala c’è ancora tempo”.

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Ostaggio in Duomo il sequestratore resta in carcere

Solo farneticazioni davanti al gip da parte di Mahmoud Elhosary, il 26enne egiziano che due giorni fa ha tenuto in ostaggio con un coltello un vigilante nel Duomo di Milano. Interrogato a San Vittore ha iniziato a pronunciare frasi sconclusionate come “mi hanno drogato” e gli è stato consigliato, anche dal suo legale, l’avvocato Costanza Pedrotti, di avvalersi della facoltà di non rispondere. Nelle indagini condotte dalla Digos e coordinate dal capo del pool antiterrorismo Alberto Nobili, presente all’interrogatorio, sarà necessaria una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere del giovane. E’ emerso che il 26enne, dopo un arresto nel 2016 per una tentata rapina all’aeroporto di Malpensa, era tornato in Egitto dove aveva seguito un percorso di cure per ansie, psicosi e depressione, ma poi, rientrato in Italia, non ha voluto più essere curato. Il GIP Raffaella Mascarino, che ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare come chiesto dal pool antiterrorismo guidato dal pm Alberto Nobili, ha quindi deciso che dovrà restare in carcere. “Sono musulmano, ma non vado in moschea e dei terroristi, dell’Isis non so proprio nulla“, ha detto in sostanza il giovane che oggi è stato sentito a San Vittore e formalmente si è avvalso della facoltà di non rispondere. “Stavo meglio quando venivo curato“, ha detto ancora il 26enne, che per un anno aveva seguito un percorso terapeutico per problemi psichici in Egitto. Dagli atti delle indagini emerge anche che almeno dal 25 luglio l’egiziano dormiva in strada dopo che tra giugno e luglio era stato ospitato da alcuni conoscenti e dallo zio. La custodia in carcere è stata decisa in particolare per il pericolo di reiterazione del reato (il giovane non avrebbe nemmeno una casa dove stare ai domiciliari). A San Vittore verrà seguito dal punto di vista psichiatrico e poi, sulla base delle relazioni del carcere, verrà disposta una perizia psichiatrica sulla capacità di intendere e di volere.

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Magrebino prende in ostaggio vigilante nel Duomo

Un uomo ha preso in ostaggio una guardia giurata, intorno alle 13, dopo essersi introdotto nel Duomo di Milano. Secondo le prime informazioni diffuse dalla Questura lo avrebbe tenuto per alcuni minuti sotto la minaccia di un coltello. Subito sono intervenuti gli agenti di guardia e poco dopo, a seguito della mediazione di un funzionario di Polizia, ha abbandonato l’arma e lasciato l’ostaggio facendosi arrestare. Ora l’uomo, uno straniero di cui non si conoscono ancora le generalità, si trova in questura. E’ stato disarmato in un momento di distrazione, durante le delicate fasi in cui parlamentava con vari funzionari della Questura. L’uomo, avvicinato dal vigilante nei pressi dell’altare, ha estratto un coltello, glielo ha puntato alla gola e lo ha fatto inginocchiare. ll tutto è durato presumibilmente pochi minuti. L’uomo infatti era proprio un attimo prima fuggito a un controllo sulle scale della cattedrale. Al momento non c’è alcun elemento concreto che possa far ipotizzare un gesto terroristico, secondo quanto emerge dalle prime indagini condotte dalla Digos e coordinate dal capo del pool antiterrorismo Alberto Nobili. L’uomo, che dice di essere di origine egiziana (sono ancora in corso accertamenti sulle generalità di questa persona), è stato arrestato per sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di coltello. Il sequestro della guardia è durato circa 8 minuti. ANSA

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