otello ruggeri

Nolo e la difesa dell’urbanistica tattica

Nolo e la difesa dell’urbanistica tattica. Non sono le sciure marie a sostenere che sia una buona idea cambiare l’immagine e la viabilità di via Rovereto, ma il popolo di Nolo nello storytelling che descrive la periferia milanese come un luogo di creatività e aziende innovative. Barbe lunghe, lavori spesso incomprensibili alle vecchie generazioni e la predilezione per un certo tipo di raffinatezza. Secondo noi però, in realtà il miracolo al contrario della zona tra viale Monza e via Padova è proprio quello di non aver cambiato davvero pelle nonostante l’arrivo della metropolitana: lungo l’asse della linea Rossa, si trovano ancora quartieri popolari con veri rappresentanti del popolo. Si incontrano marocchini che cercano di vendere set di coltelli (il prezzo? Un affarone assicurano), piccoli fruttivendoli cingalesi in cui la merce costa poco, congregazioni religiose a metà tra il Vaticano e Scientology, bar e attività in cui ancora non c’è il servizio di ricarica per le postepay, bancomat che funzionano a settimane alterne, stampatori di panette di droga (gli ultimi noti sono stati arrestati) e tanto altro. Il vecchio quartiere, come lo avrebbe descritto Pennac parlando di Belleville, che secondo i nolers con la barba da hipster necessita di vasi e panchine di legno. Il segmento sociale in questione gode di ottima stampa, ma non sembra rappresentativo della maggioranza degli abitanti della zona. Persone a cui piace poter vivere con serenità le proprie vie, senza bisogno di chiamarle street. Neanche la la ferrovia cittadina ha davvero cambiato questa fetta di città, magari povera ma con un suo fascino. Qui la taverna dei terroni si chiama davvero Taverna dei Terroni, con tanto di illustrazioni di uomini in canotta e la scritta “qui si mangia così”. Un luogo per persone semplici ancora non rastrellate dall’ennesimo processo di gentrificazione. Ai nolers però mancano le panchine. Il confronto con i residenti su via Rovereto però sembra inevitabile e pare che sia già stato avviato l’iter per un incontro pubblico con rappresentanti politici di Forza Italia e della Lega.  

Nolo e la difesa dell’urbanistica tattica Leggi tutto »

Lega o non Lega? In Forza Italia si accende il dibattito

Lega o non Lega? In Forza Italia si accende il dibattito. Dopo l’ultimo intervento di una parte di Forza Italia del Municipio 4, Otello Ruggeri, coordinatore degli azzurri nel Municipio 2, ha contestato duramente la presa di posizione. Ora gli risponde Oscar Strano, presidente del Consiglio di Municipio 4: “Fa piacere che si stia aprendo il dibattito. Leggo con attenzione le parole del militante Ruggeri, che però ha evidentemente frainteso: se di endorsement si può parlare, quest’ultimo è rivolto a uno spazio politico – quello di centrodestra – creato da Berlusconi e che in tutti gli impegni elettorali, anche recenti, è stato confermato e rinnovato da tutti gli alleati. Si pensi al Piemonte che ha appena eletto un ottimo governatore, Alberto Cirio, in quota Forza Italia. Nessuno sente l’esigenza di “difendere” la Lega. Difendere da cosa, poi? Ruggeri inoltre dice una cosa sacrosanta: fu la Lega di Bossi a rompere nel ’95. Malgrado quella rottura, temporanea, la saggezza del Presidente Berlusconi e dell’allora classe dirigente del partito, ha preservato un’alleanza di governo che in tutti questi anni ha anche creato una vera e proprio cultura di centrodestra. Ciò che affermiamo, senza spauracchi di abbandoni, è che tale linea non può essere messa in discussione. Per noi il centrodestra esiste, oggi più spostato a destra, ma esiste e va preservato. Se qualcuno crede il contrario è bene che lo dica. Il confronto è il sale della democrazia e noi abbiamo voluto dare un contributo”. Per gli azzurri è senz’altro una buona notizia che sia iniziata una discussione, soprattutto perché è dal basso. Proprio da dove volevano ripartire anche i big del partito rimasti fuori dalla stanza dei bottoni negli ultimi anni. I forzisti hanno quanto mai bisogno di ritrovare un senso di comunità di cui si poteva fare a meno quando il partito era tanto vasto da avere spazi per tutti. Oggi la guida è indebolita anche da tante scelte sbagliate o sfortunate e ora deve riorganizzare le truppe con un vecchio amico che costringe a porsi un interrogativo: Lega o non Lega?

Lega o non Lega? In Forza Italia si accende il dibattito Leggi tutto »

Forza Italia scossa dalla tentazione leghista

Forza Italia scossa dalla tentazione leghista. Questa elezione ha sancito il cambiamento definitivo: senza tv, senza radio o giornali a sostegno (eccetto Libero) la Lega pesa infinitamente di più di Forza Italia. Il partito una volta maggioritario nel centro destra si ritrova nelle condizioni dell’Udc della Seconda Repubblica. Oggi gli scossoni si sentono: Giovanni Toti di fatto è uscito da Forza Italia convocando un’assemblea nazionale a Roma per un nuovo soggetto politico che attira l’unico leghista scontento: Roberto Maroni. E intanto a Milano Forza Italia è scossa dalla tentazione leghista. Nel Municipio 4, già a trazione leghista, alcuni forzisti hanno pubblicamente rilanciato il loro rapporto con la Lega, ma da altri Municipi simili non l’hanno presa bene. Gli azzurri sono nel mezzo di una crisi che ancora non si sa dove porterà, anche Giulio Gallera poco tempo fa aveva dato un aut aut al partito. Adesso è il coordinatore del Municipio 2 Otello Ruggeri a contestare la scelta dei colleghi nel Municipio 4 che sembra quasi un primo passo verso la mossa in stile Sardone: “Con tutto il rispetto per le diverse posizioni che possono esserci all’interno di un partito liberale e pur condividendo il fastidio per il poco coinvolgimento della base da parte della dirigenza di Forza Italia, trovo del tutto inadeguato l’endorsement alla Lega fatto dai colleghi del Municipio 4 – ha dichiarato Otello Ruggeri Coordinatore di Forza Italia nel Municipio 2 – Lo trovo inadeguato perché quando parlano di “un’alleanza che ha sempre dimostrato di funzionare” si dimenticano che fin da subito fu segnata da un tradimento: il “ribaltone” del 95 che interruppe sul nascere una stagione riformista che tanto bene poteva fare al nostro paese. Lo trovo inadeguato perché non si contano le volte che Matteo Salvini e i leader che lo hanno preceduto hanno pronunciato la fatidica frase “Mai più con Berlusconi”. Infine, lo trovo inadeguato perché, nell’ultimo anno e nel corso di questa campagna elettorale, chi ha insultato, in modo nemmeno troppo velato, cercando di mettere l’altro nell’angolo è stata sicuramente la Lega, che ha tentato di ridurre Forza Italia alla marginalità, dimostrando di non avere nessuna gratitudine per quando noi, pur vedendoli ridotti al 4%, non facemmo nulla per dargli il colpo di grazia, bensì l’esatto contrario. Quindi – conclude Ruggeri – pur nel rispetto per patti e alleanze che il nostro partito a sempre dimostrato di avere, sarebbe meglio che gli amici azzurri  si dedicassero al loro mandato e al lavoro di ricostruzione della formazione in cui militano, magari anche scontrandosi con la dirigenza, ma non certo facendo i difensori d’ufficio di un altro partito. La Lega si difende benissimo da sé“.  

Forza Italia scossa dalla tentazione leghista Leggi tutto »