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Anche il Pac e il Mudec diventano luoghi cardio protetti

Dopo Palazzo Reale, Castello Sforzesco, Museo della Permanente anche il PAC, Padiglione di Arte Contemporanea, e il MUDEC – Museo delle Culture diventano luoghi cardio protetti, grazie ai defibrillatori donati dal progetto “In campo con il Cuore”. La posa dei DAE (Defibrillatore Automatico Esterno) è avvenuta alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolè e dei dirigenti dei musei interessati. “L’ottimo lavoro svolto con l’Associazione In campo con il cuore – ha detto il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé – prosegue rendendo sicuri e cardioprotetti i luoghi più importanti della cultura milanese. Sosteniamo da tempo e con convinzione questa iniziativa nella quale crediamo molto. Tutti sappiamo quanto sia importante il primo soccorso e quanto un defibrillatore possa risultare decisivo per salvare una vita”. In Italia le malattie cardiovascolari colpiscono mortalmente ogni anno circa 60.000 italiani. I fattori che incidono positivamente sulle probabilità̀ di sopravvivenza delle vittime sono strettamente dipendenti alla precocità̀ di intervento ed un rapido inizio delle manovre di rianimazione e l’uso di un DAE è una condizione necessaria per salvare la vita di una persona. Il progetto In campo con il cuore, organizzato in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Comunale di Milano ha come obiettivo quello di rendere Milano, la Città Metropolitana territorio cardio protetto e diffondere l’importanza tra cittadini e tra i giovani, in particolar modo con iniziative sportive. l’importanza della rianimazione e dell’uso del defibrillatore. “La cultura – ha detto Gianfranco Fasan, Presidente dell’Associazione In campo con il Cuore – deve essere un mezzo straordinario di aggregazione utile per sensibilizzare i visitatori e i cittadini tutti sull’importanza della prevenzione, per permettere la più ampia diffusione delle manovre di rianimazione e del defibrillatore che rimane un dispositivo essenziale per salvare una vita in caso di arresto cardiaco”. Dal 2014 a oggi l’Associazione In Campo con il Cuore, in collaborazione con il partner Iredeem, con Paolo Maldini e Ivan Capelli come testimonial, ha donato più di 32 defibrillatori sul territorio. Da Palazzo Reale al Parco Sempione, dal Castello Sforzesco ai Municipi di Milano e a tante scuole della città.

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Apertura straordinaria delle mostre di Palazzo Reale, PAC e Mudec

Il prossimo fine settimana è il primo weekend nel segno della riapertura dei luoghi d’arte in città, e i musei e gli spazi espositivi del Comune di Milano riprendono il loro dialogo con la comunità grazie a una serie di proposte, molte delle quali tornano a tessere il filo della programmazione dedicata a “I talenti delle donne”. In particolare, sabato 1° maggio, Festa dei lavoratori, rimarranno aperti al pubblico i principali istituti espositivi milanesi: Palazzo Reale, il Padiglione d’Arte contemporanea (PAC) e il Museo delle culture (Mudec). Tutte le mostre allestite nelle loro sale saranno accessibili nel weekend previa prenotazione da effettuarsi con le modalità indicate sul sito di ogni singola esposizione entro il giorno precedente la visita. Info su www.palazzorealemilano.it, www.pacmilano.it, www.mudec.it. I musei civici resteranno invece chiusi sabato 1° maggio in omaggio alla Festa dei lavoratori, per riaprire insieme a tutte le sedi espositive domenica 2, offrendo alla città non solo un viaggio tra le loro collezioni permanenti, ma anche la possibilità di ammirare orare tutte le esposizioni allestite nelle loro sale. Anche qui è necessaria la prenotazione, da effettuarsi su https://museicivicimilano.vivaticket.it entro il giorno precedente la visita.

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Al PAC con una mostra dedicata a Luisa Lambri

Il PAC Padiglione d’Arte contemporanea riapre al pubblico con una nuova mostra, “Luisa Lambri. Autoritratto”, prima ampia personale dell’artista in Italia che presenta una vasta selezione di opere realizzate tra il 1999 e 2017, alcune delle quali mai presentate prima in Italia. Concentrandosi principalmente sulla fotografia, il lavoro di Lambri è caratterizzato da un esteso spettro di soggetti che ruotano attorno alla condizione umana e al suo rapporto con lo spazio, come la politica della rappresentazione, l’architettura, la storia della fotografia astratta, il modernismo, il femminismo, l’identità e la memoria. L’installazione delle sue fotografie e lo spazio espositivo costituiscono parte integrante del suo lavoro: le opere di Lambri, infatti, non sono mai installate indipendentemente dalla struttura che le ospita, e nella mostra del PAC le sue fotografie diventano una vera estensione dello spazio. Cartella stampa mostra Luisa Lambri e foto. Prosegue al PAC anche il progetto “Il tempo delle farfalle. Dedicato a Patria, Minerva, Teresa Mirabal”, a cura di Elettra Stamboulis e realizzato in co-produzione con la Fondazione Brescia Musei, che inaugura la PAC Project Room con un focus sull’artista curda Zehra Doğan, giornalista, artista visiva e attivista che ha portato nuova attenzione all’arte nata in carcere. Il progetto è iniziato il 25 novembre 2020 con la pubblicazione sul sito del PAC della documentazione video di una performance dell’artista in occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, e si completa ora con l’esposizione di una selezione di opere realizzate dall’artista in carcere e una nuova performance pensata per il PAC, quest’ultima in data da definirsi. Giornalista, fondatrice insieme ad altre della prima agenzia di stampa interamente femminile, artista visiva e attivista, Zehra Doğan (Diyarbakır, 1989) ha inaugurato una nuova attenzione all’arte che nasce dietro i confini delle sbarre, grazie anche ad un processo artistico che mette insieme ascolto dell’altra, pratica femminista, condivisione, utilizzo di materiale estemporaneo e istantaneità dello sguardo. Il titolo del progetto al PAC, “Il tempo delle farfalle. Dedicato a Patria, Minerva, Teresa Mirabal” è un omaggio a Aida Patria Mercedes, Maria Argentina Minerva, Antonia Maria Teresa Mirabal, le tre sorelle che combatterono la dittatura (1930-1961) del dominicano Rafael Leónidas Trujillo con il nome di battaglia “Las Mariposas” (Le farfalle). Cartella stampa Project Room Il PAC è aperto martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10 alle 19:30, il giovedì dalle 10 alle 20:30. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. È consigliata la prenotazione.

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