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Il Palasharp diventerà proprietà del Comune

Il Palasharp rientrerà a tutti gli effetti nel patrimonio comunale e ospiterà le gare di Hockey femminile e Parahockey ai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026, come previsto nel dossier di candidatura di Milano Cortina. Lo ha stabilito oggi la Giunta, attraverso una delibera che passerà successivamente in Consiglio Comunale e che di fatto supera l’ipotesi di demolizione del 2013. Il Palasharp, rinominato negli anni PalaTrussardi e PalaVobis, fu realizzato in via Sant’Elia nel 1986 in seguito al crollo del Palazzetto dello Sport ed è stato attivo fino al 2011. La sua storia è stata caratterizzata da una serie di contenziosi con la proprietà dell’area limitrofa, legati alla natura temporanea del manufatto; questo ha portato nel 2013 a propendere per la demolizione. Con questa delibera l’Amministrazione procede invece alla piena acquisizione della struttura al patrimonio comunale, in conformità con gli standard urbanistici previsti nel Piano di Governo del Territorio vigente e con quello approvato il 14 ottobre 2019 che entrerà in vigore a fine anno. Il palazzetto, infatti, insiste su terreno comunale ma ad oggi è ancora privo di titolo, essendo stato inizialmente concepito con funzione temporanea. “Questa delibera – dichiara l’assessore allo sport Roberta Guaineri – si è resa necessaria per le vicissitudini amministrative che hanno interessato il Palasharp negli ultimi anni e per sancire la volontà del Comune di riqualificare la struttura e restituirla rinnovata alla comunità. Il fatto poi che l’impianto sia inserito nelle sedi di gara di Milano Cortina 2026 darà ulteriore energia e impulso a procedere celermente con i lavori”. “L’ex Palasharp – dichiara l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran – è stato per anni uno dei luoghi più critici della città anche a causa delle occupazioni abusive e dell’assenza di progetti. Ora finalmente c’è un cambio di marcia. Nei mesi scorsi il palazzetto è stato messo in sicurezza e grazie al volano delle Olimpiadi tornerà ad essere un luogo dello sport e della musica per tutti i milanesi”.  

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Il Palasharp trasformato in dormitorio per immigrati

A denunciarlo è Silvia Sardone, consigliere comunale e regionale del Gruppo Misto, che questa mattina vi ha svolto un sopralluogo: “ all’interno dell’area del Palasharp ho potuto constatare la massiccia presenza di immigrati che hanno trasformato l’ex tempio di concerti ed eventi in un vero e proprio dormitorio. Altri extracomunitari hanno preso possesso anche del tendone usato dalla comunità musulmana per la preghiera del venerdì: al suo interno è pieno di materassi e addirittura tende dove vivono decine di persone. E’ incredibile che un luogo simbolo di Milano sia abbandonato e ridotto in queste condizioni”. “E’ scandaloso che il Comune lasci a marcire il Palasharp” accusa la Sardone, ricordando “gli anni d’oro con le esibizioni di Frank Sinatra, Elton John, Nirvana e molti altri“. “Ora all’interno della struttura – continua l’ex azzurra – troviamo dei mini appartamenti che contano anche la presenza di alcuni bambini in condizioni igienico-sanitarie davvero pessime. Anche in cima ai gradoni delle tribune si possono trovare altri rifugi di immigrati. A preoccupare c’è anche la situazione del tendone adiacente che tutti i giorni tranne il venerdì di preghiera si trasforma in un dormitorio abusivo di nordafricani“. Sardone si domanda “perché il Comune non metta in sicurezza l’accesso di via Padre Carlo Salerio dove gli immigrati entrano ed escono in tutta tranquillità perché il cancello è stato divelto” concludendo “Il Palasharp è uno dei tanti buchi neri sparsi per la città dove può succedere di tutto senza che il Comune ne sia a conoscenza: il fatto che così tanti immigrati trovino riparo in una struttura come questa testimonia una volta di più l’incapacità della sinistra di gestire l’accoglienza a Milano“.

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