Paola Pollini (M5S)

Treni a idrogeno mozione in Consiglio regionale, Pollini (M5S): “Serve trasparenza, la Giunta renda pubblici gli atti”

Il Consiglio regionale della Lombardia discuterà domani una mozione nell’ambito del progetto H2iseO, che tratterà investimenti sulla rete per un reale beneficio ambientale e sociale. Paola Pollini (Consigliera regionale M5S): “Servono chiarezza e trasparenza, di modo che i cittadini possano essere coinvolti nell’ambito della realizzazione di un progetto che li riguarderà molto da vicino. Mi auguro che domani il centrodestra sia in grado in Aula, di dare quelle risposte che finora ha negato. Da maggio una mia richiesta di accesso agli atti indirizzata a Ferrovie Nord giace inevasa, mentre mi vengono fornite da Regione Lombardia risposte parziali alla richiesta di documentazione completa relativa all’istanza di accesso al PNRR. Perché tutta questa mancata trasparenza, nell’ambito di un progetto che ha una valenza di carattere pubblico e generale perché riguarda un servizio pubblico essenziale, perché realizzato da una società dove Regione Lombardia detiene la maggioranza delle quote e perché impiegherà risorse pubbliche del PNRR ovvero soldi di tutti gli italiani? Per questi semplici motivi, tutta la documentazione dovrebbe stare su un sito web a disposizione di chiunque. Il tutto mentre Regione, Governo e FNM insieme ad ALMSTOM presentano in pompa magna i nuovi treni a idrogeno, rigorosamente senza fornire la benché minima informazione tecnica. Questo atteggiamento non può far altro che alimentari dubbi, su di un progetto che di dubbi non dovrebbe alimentarne affatto”.

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Depuratore del Garda, Paola Pollini (M5S): “La risposta del Governo a FdI è la pietra tombale sulla possibilità di correggere la rotta”

Il Governo, attraverso il Sottosegretario al ministero dell’Ambiente, ha risposto ad un’interrogazione parlamentare di Fratelli d’Italia, in merito al depuratore del Garda. Paola Pollini (Consigliera regionale M5S Lombardia): “Affermare che lo studio eco fluviale, commissionato da Regione Lombardia sul fiume Chiese, sarà decisivo ai fini dell’ubicazione dei nuovi depuratori del Garda, significa prendere in giro i cittadini e i molti che ancora speravano in una soluzione giusta e sostenibile della vicenda. Cosa ha detto in realtà il Governo? In merito agli studi sullo stato ecologico, idrologico e morfologico del fiume chiese – che ricordiamo sono il frutto di un emendamento del M5S in Regione Lombardia – il Governo ha affermato che essi saranno sì fondamentali e propedeutici alla progettazione, ma non del nuovo sistema di collettamento e depurazione dei comuni del Lago, ma solo ad un “eventuale progetto integrato di riqualificazione del bacino del fiume Chiese”. In altre parole, gli studi non serviranno, come da noi richiesto, a stabilire se il Chiese è idoneo ad accogliere le acque depurate dei comuni gardesani, ma solo a mettere in atto le misure compensative per sopperire all’eventuale danno arrecato dagli stessi. Quello che afferma la deputata Almici, con fare compiaciuto e soddisfatto, è un’errata interpretazione della realtà. Le parole del sottosegretario sono state chiare: nessun passo indietro, si prosegue con l’attuale progetto e al più, ai Sindaci dell’asta del Chiese, si fornirà un contentino per attenuare o compensare eventuali e non certe noie che i depuratori potrebbero generare. Se a questo aggiungiamo il fatto che il Governo continui a non prendere posizione in merito alla rimozione del Commissario Straordinario, e alla stortura istituzionale creatasi con il commissariamento di fatto della Provincia, si chiude il cerchio attorno alle reali intenzioni del centrodestra: proseguire con il disegno originario sostenuto da tutti i partiti, tranne che dal M5S. Cade così definitivamente la maschera di chi in questi primi dodici mesi di governo ha solo preso in giro i cittadini» conclude Pollini.

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