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De Corato: al Parco Lambro malviventi, spacciatori, abusivi e rave party illegali

«Un sentiero del Parco Lambro di Milano, in prossimità di via Feltre, già “sentiero urbano” del Club Alpino Italiano, è stato intitolato a Walter Bonatti, leggendaria figura dell’alpinismo mondiale. Prima di essere ribattezzato con il nome di un professionista di spicco internazionale, il Parco – oggi ricettacolo di malviventi, spacciatori e, di domenica, venditori abusivi, nonché sede di rave party illegali – doveva essere ripulito e riqualificato, in segno rispetto nei confronti dello sportivo» commenta l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, in merito alla notizia dell’intitolazione di un sentiero del Parco Lambro all’alpinista Bonatti. «Di notte, specialmente nei weekend, il Parco è frequentato da malviventi e spacciatori», continua l’assessore, «che abbandonano sull’erba rifiuti e sporcizia di ogni genere, rinvenuti la mattina dagli avventori. Inoltre, sono stati segnalati più casi di cani intossicati a causa dell’ingerimento di residui di droghe seminate in giro». «Nei fine settimana», prosegue De Corato, «il polmone verde a Nord Est di Milano è teatro di rave party abusivi: lì di frequente si radunano, generalmente nell’area cani, dove la visibilità è più scarsa, centinaia di giovani muniti di generatore a benzina, casse, consolle e luci, che disturbano la quiete pubblica fino alle prime ore del mattino». «Per finire, di domenica il giardino è utilizzato dai commercianti abusivi per esporre e vendere le proprie merci. Insomma, il Parco, per essere dedicato a personalità leggendarie della storia contemporanea e meritevoli di riconoscimenti onorevoli, dovrebbe essere sottoposto a un’operazione di riqualificazione, che smantelli i fenomeni dello spaccio, delle feste notturne illegali e della vendita abusiva di vestiti e oggetti di vario genere» conclude De Corato.

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Al Parco Lambro intitolato un sentiero a Walter Bonatti

Nel Parco Lambro di Milano da oggi c’è un sentiero intitolato a uno dei più grandi alpinisti italiani, Walter Bonatti. Già sentiero urbano del Cai di Milano si snoda sulla collina in prossimità di via Feltre. Alta 143 metri, la collina è la seconda ‘cima’ della città dopo il Monte Stella (alto 185 metri). Dalla sua sommità si possono scorgere le cime delle Grigne e del Resegone, palestre di roccia del giovane Bonatti, che per mantenersi era stato operaio della Falck di Sesto San Giovanni. Lombardo di nascita, Bonatti fu anche milanese d’adozione e, quando abbandonò l’attività dell’alpinismo estremo, si dedicò con grande professionalità al reportage esplorativo nelle terre più estreme del mondo. All’intitolazione del sentiero a Bonatti ha partecipato la leggenda vivente dell’alpinismo mondiale, Reinhold Messner, l’uomo che per primo al mondo ha scalato tutti gli Ottomila della terra. Proprio Messner è protagonista del film-documento ‘Fratelli si diventa’ di Alessandro Filippini e Fredo Valla, dedicato a Walter Bonatti. Messner in questa occasione ha ricevuto dal Comune di Milano un riconoscimento civico su pergamena, che recita: “A Reinhold Messner per le sue leggendarie imprese alpinistiche, per le sue tante esplorazioni moderne, per il suo impegno culturale per la promozione delle montagne unitamente alla instancabile dedizione alla salvaguardia dell’ambiente naturale alpino”. ANSA

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Rave Parco Lambro, Cagnolati (Fi): “Le richieste ci sono, le scuse scuse stanno a zero”

Rave Parco Lambro, Cagnolati (Fi): “Le richieste ci sono, le scuse scuse stanno a zero”. Questa la sintesi dell’esponente di Forza Italia che riportiamo per  intero: “Allego (Disturbo notturno Feltre – Parco Lambro), per correttezza ed informazione, la richiesta SCRITTA – Mozione – che ho presentato in Consiglio addirittura a NOVEMBRE 2021, in cui SOLLECITAVO e richiedevo interventi al Municipio 3 ed al Sindaco e agli Assessori competenti – Granelli in testa – in merito alla problematica dei RAVE al Parco Lambro perchè sapevo che di li a pochi mesi si sarebbe riproposto il problema – come accade proprio in questi giorni. Ecco, sento ora dire da alcuni consiglieri che assolutamente ci si sta lavorando, le commissioni sono al lavoro, si stanno cercando soluzioni, ecco da NOVEMBRE 2021 NON è stata ancora DISCUSSA questa richiesta, ne fornito un RISCONTRO in merito al sottoscritto proponente, i RISULTATI di questo “lavoro” sono sotto gli occhi di TUTTI, basta andare in giro per il parco o le zone limitrofe in queste sere. La cosa grave è che a qualcuno sembri “normale” quanto accade ed altri giustifichino queste situazioni INTOLLERABILI e su cui non può esserci alcuna giustificazione. Le richieste sono semplici, ho RIBADITO la necessità in collaborazione con le altre forze di Pubblica Sicurezza di fare in modo che la sera ed in orario notturno siano intensificati controlli all’interno del Parco, vengano identificate le persone responsabili dell’organizzazione di questi eventi – visto che si firmano e pubblicizzano soprattutto via social – e si proceda di conseguenza. Che si realizzino presidi in collaborazione con le altre Forze di Pubblica Sicurezza, si riattivi la collaborazione con il Ministero della Difesa e si riproponga l’operazione Strade Sicure nei pressi di tutte quelle zone segnalate come critiche in relazione a quanto sopra esposto intervenendo mediante sanzioni, SEQUESTRI di attrezzatura utilizzata reiteratamente per la realizzazione di tali eventi (casse, generatori e strumentazione varia). Su questo continuerò a sollecitare e non ho alcuna intenzione di mollare, la sicurezza, il diritto al riposo notturno sono questioni che NON possono e NON devono passare in secondo piano. Quanto bisognerà aspettare prima che vengano presi provvedimenti??? Altri 2 o 3 anni??”

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Due arresti per rapina al Parco Lambro

Lunedì 9 novembre verso le ore 18.30, la Polizia di Stato è intervenuta presso il Parco Lambro dove dei cittadini avevano segnalato una rapina. Giunti sul posto, i poliziotti del Commissariato Lambrate hanno individuato la vittima, un uomo di 43 anni, che ha riferito loro di esser stato aggredito da tre persone, con il volto coperto, mentre si trovava seduto su una panchina. Con evidenti segni sul volto e sul corpo, la vittima ha rifiutato il trasporto in ospedale per i rischi connessi all’emergenza epidemiologica in atto. Il 43enne, spaventato, aveva cercato di prendere le sue cose e scappare quando i tre, dopo averlo inseguito, lo hanno bloccato, scaraventarlo a terra e colpito violentemente più volte. Nonostante la vittima avesse cercato di proteggersi con le mani, i tre aggressori erano riusciti a colpirlo al volto, alla testa ed alle mani e, dopo essersi impossessati effetti personali del malcapitato, erano poi fuggiti. Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Lambrate, sentita la comunicazione via radio, si sono diretti presso il parco dove hanno notato i tre ragazzi che corrispondevano alle descrizioni che stavano correndo in direzione di Via Feltre. Durante la fuga, i tre avevano lasciato cadere alcuni oggetti (un telefono cellulare, le chiavi della macchina, le chiavi di casa e il portafoglio) che, recuperati dai poliziotti, sono stati restituiti alla vittima. Gli agenti sono riusciti a fermare due dei tre ragazzini in fuga, uno dei quali si presentava con le scarpe sporche di sangue, ed entrambi hanno subito ammesso di essere i responsabili della rapina. I due ragazzi, cittadini italiani del 2003, dopo essere stati affidati ai genitori esercenti la potestà genitoriale e sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza che si è tenuta in giovedì 12 presso il Tribunale per i Minorenni. Al termine dell’udienza un minore è stato associato in comunità e, per l’altro, è stata disposta la misura cautelare della permanenza presso l’abitazione familiare.

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Bando da 400mila euro per progetti in Corvetto, Barona, Selinunte, Comasina, Parco Lambro, Cimiano e Quarto Oggiaro

A partire da ieri è possibile partecipare al bando per realizzare progetti di promozione della coesione sociale nei quartieri Corvetto, Barona, Selinunte, Comasina, Parco Lambro Cimiano e Quarto Oggiaro. Le proposte dovranno riguardare uno solo dei quartieri e svolgersi dal 1° novembre 2019 fino al 31 ottobre 2021. L’avviso pubblico, consultabile sul sito del Comune di Milano, prevede  un bando da 400mila euro di contributi ad associazioni ed enti del Terzo settore. Le attività previste dovranno essere realizzate nell’ambito di specifici temi: coesione sociale con indirizzo culturale e aggregativo; promozione dello sport e degli stili di vita attivi; proposte ludico-culturali-ricreative; promozione del senso di appartenenza, dei legami di comunità e sviluppo delle reti territoriali; coinvolgimento delle fasce di fasce di popolazione maggiormente fragili e vulnerabili; valorizzazione dell’ambiente; progetti che affrontano il tema del disagio sociale derivante da solitudine e isolamento, difficoltà economiche e di mobilità fisica, differenze etnico-culturali. Tra i requisiti per la partecipazione è prevista un’esperienza di non meno di 12 mesi in attività nel contesto cittadino nell’ambito della coesione sociale ed è necessario che i progetti proposti intervengano su problematiche tipiche del quartiere scelto. Le iniziative potranno essere finanziate fino al 90% del valore complessivo del progetto. Avviso pubblico finalizzato alla concessione di contributi ad associazioni, enti ed istituzioni del terzo settore per la realizzazione di progetti di promozione della coesione sociale nei quartieri con particolare attenzione alle periferie.

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Sono due membri della Gang Barrio 18 gli assassini del Parco Lambro

Sono due i fermati per l’omicidio al Parco Lambro. Si tratta di due salvadoregni di 26 e 28 anni, entrambi affiliati alla gang “Barrio 18” e con precedenti per tentato omicidio. I due sono stati fermati per rapina e per omicidio. Secondo quanto ricostruito dalla Squadra mobile, il delitto non rientra in dinamiche di guerre tra bande: la vittima ha litigato con i due sconosciuti all’interno del parco dopo averli incontrati per caso mentre si allontanava da una grigliata con amici. La discussione sarebbe partita per futili motivi, Calderon Gonzales aveva bevuto molto alcol ed era ubriaco. I due salvadoregni lo hanno picchiato e gli hanno sottratto il cellulare prima di spingerlo, ormai privo di sensi, nelle acque del fiume. I due sono stati individuati durante la notte nei loro appartamenti in zona Stadera e Bovisa, a Milano. Il più giovane si è nascosto nel cassettone del divano su cui si sono seduti i suoi famigliari nella speranza che gli agenti non se ne accorgessero. Il 26enne, inoltre, tre giorni dopo l’omicidio è stato identificato dalla polizia per una rissa scoppiata nel parco della Martesana. Un episodio che non ha avuto seguiti. Gli investigatori hanno recuperato in casa anche gli abiti che i due presunti assassini hanno usato durante l’aggressione. “Li abbiamo individuati partendo dalle telecamere del parco che li hanno filmati mentre uscivano e salivano su una Toyota Yaris – ha spiegato Lorenzo Bucossi, capo della Squadra Mobile di Milano – Dopo aver analizzato migliaia di auto siamo riusciti a stringere il cerchio attorno al più giovane dei due fermati“. ANSA    

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