parte civile

Sala: Comune parte civile contro molestatori

“Il Comune di Milano si costituirà parte civile”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala commentando al Tg1 gli sviluppi dell’inchiesta sul branco che ha molestato diverse ragazze la notte di Capodanno. Il sindaco ha inoltre chiesto scusa a nome suo e della città. “Non ho parlato fino ad oggi – ha spiegato il sindaco – perché sapevo dell’indagine in corso che seguivo con il questore di Milano”. “Hanno fatto una grande opera perché sono stati individuati in breve” i responsabili, ha aggiunto. “Gran parte del branco arriva da fuori Milano, però queste cose non posso accadere. Sono vicino alle ragazze. Mi scuso a nome mio e della città, e il Comune si costituirà parte civile nel processo, e spero in pene severe”. Quanto alla sicurezza, secondo Sala sono necessari più uomini e donne in campo e maggiore tecnologia. “Porterò in Giunta nei prossimi giorni una delibera per assumere 500 vigili, lo avevo promesso in campagna elettorale. E spero che lo stesso faccia la polizia di Stato. Serve più gente sul territorio”. Quanto alla tecnologia, “già quella che c’è aiuta, e infatti sono stati individuati rapidamente i colpevoli, ma serve qualcosa – ha concluso il sindaco – che al momento, non retroattivamente, faccia in modo che certi episodi non avvengano più”. ANSA

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Fondi Lega: Comune e LFC si costituiscono parte civile

Il Comune di Milano e Fondazione Lombardia Film Commission sono parti civili al processo con rito abbreviato nei confronti dei due revisori contabili della Lega Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, imputati per la vicenda della compravendita del capannone di Cormano, nel milanese, con la quale sarebbero stati drenati, per l’accusa, 800mila euro di fondi pubblici. Lo ha deciso il gup Guido Salvini che ha rigettato un’eccezione avanzata dal difensore, l’avvocato Piermaria Corso, sulla richiesta avanzata da Palazzo Marino. Da quanto si è saputo, il Comune nel suo atto di costituzione ha quantificato i danni in 117 mila euro (80 mila di risarcimento patrimoniale e 37 mila non patrimoniale), mentre Lfc li deve ancora quantificare ma comunque ammonterebbero a diverse centinaia di migliaia di euro. Il giudice ha poi rinviato al prossimo 4 maggio, giorno dedicato alle discussioni delle parti. Entro la fine del prossimo mese ci dovrebbe essere la sentenza. ANSA

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Il Comune parte civile nel processo Lombardia Film commission

Il Comune di Milano si costituirà parte civile nel processo a carico dei presunti responsabili – imputati di peculato, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e reati tributari – della procedura d’acquisto di un immobile in Cormano quale sede della Fondazione Lombardia Film commission. Il Comune è infatti socio fondatore della Fondazione Lombardia Film commission, nomina uno dei due componenti del Consiglio di Amministrazione ed eroga un contributo annuo a sostegno dell’attività. Secondo l’ipotesi accusatoria, gli imputati avrebbero pianificato una complessa operazione immobiliare di acquisizione di un edificio da adibire a sede dell’Ente (oggetto di finanziamento regionale), condizionandone illecitamente le modalità di scelta a favore di uno stabile in Cormano, e appropriandosi del prezzo di acquisto, importo successivamente retrocesso per oltre la metà ad alcuni di essi. La Giunta ha pertanto autorizzato oggi la richiesta di costituzione in giudizio del Comune di Milano nel procedimento penale avviato in quanto parte lesa dai reati, insieme alla Fondazione stessa e a Regione Lombardia, ai fini del risarcimento dei danni, anche all’immagine, subiti sia in qualità di socio che di Ente esponenziale della collettività e titolare di pubbliche funzioni in materia di promozione culturale, turistica e imprenditoriale del territorio milanese. L’udienza è fissata il prossimo 15 aprile avanti il Tribunale di Milano – sez. VII penale.

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Comune parte civile contro il complice dell’assassino del vigile Savarino

Il Comune di Milano è stato ammesso, presso la Corte d’Assise, come parte civile nel processo che vede imputato anche Milos Stizanin per l’uccisione dell’agente di Polizia Locale Nicolò Savarino avvenuta nel gennaio del 2012. Proprio la settimana scorsa l’Amministrazione aveva deliberato in Giunta la decisione di esercitare l’azione civile davanti al giudice nel nuovo processo. Milos Stizanin, il giovane che era in auto con Remi Nikolic quando travolse e uccise l’agente di Polizia Locale Nicolò Savarino, è stato arrestato nell’agosto 2012, dopo una fuga all’estero, ed estradato in Italia il 13 agosto dello stesso anno. Nel 2014 viene condannato a due anni e mezzo per favoreggiamento. Il Comune di Milano, insieme alla famiglia dell’agente di Polizia Locale e al procuratore Celletti, ha fatto ricorso alla Cassazione che, nel 2018, ha annullato la sentenza, rinviando per l’esame del merito alla Corte d’Appello, che ha poi stabilito che Milos Stizanin dovesse essere indagato per concorso in omicidio volontario. In vista dell’udienza fissata per oggi, l’Amministrazione ha deciso di costituirsi parte civile, insieme alla famiglia Savarino, proseguendo così l’attività difensiva finora svolta per chiedere la condanna dell’imputato e il risarcimento dei danni subìti dal Comune di Milano, anche sotto il profilo del turbamento arrecato al Corpo di Polizia Locale e all’intera comunità cittadina. “Questa vicenda – spiega il comandante della Polizia Locale Marco Ciacci – ha profondamente turbato il Corpo. Si è trattato di un omicidio feroce nei confronti di un Agente che stava svolgendo il suo lavoro quotidiano. La decisione di procedere con l’accusa di omicidio volontario era per noi tutti il segno della volontà di fare chiarezza e giustizia per il nostro collega e la sua famiglia”. “Ho ringraziato per l’impegno e la tenacia il sostituto procuratore e l’Avvocatura del Comune – dice la vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo – che in questi anni hanno seguito con grande dedizione e attenzione ogni udienza. La scelta dell’Amministrazione di costituirsi parte civile è in coerenza con l’impegno assunto e con la tenacia con la quale abbiamo scelto di rimanere al fianco della famiglia di Nicolò Savarino”.  

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LUME, il Comune non si costituì parte civile, De Chirico presenta un esposto

Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, dopo essersi chiarito con Mirko Mazzali, delegato per le periferie del Sindaco Sala, ieri lo ha ringraziato per avergli fornito alcune carte processuali sull’occupazione, da parte del collettivo LUME, del magazzino di via Vittorio Veneto di proprietà del Comune di Milano,  permettendogli di chiarirsi le idee in merito a quanto accaduto.Secondo De Chirico, l’assoluzione degli imputati perché “la condotta non ha rilevanza penale in quanto ha avuto scopo dimostrativo con la finalità di stimolare gli enti pubblici a una più proficua utilizzazione degli spazi per finalità connesse con il godimento della collettività e della cittadinanza” è  “un’evidente sentenza politica che rafforza ulteriormente il legame tra sinistra salottiera e centri sociali”. “Inizialmente credevo che Mazzali, – spiega l’azzurro – oltre a una palese inopportunità politica, fosse in conflitto d’interessi perché difensore di due imputati e allo stesso tempo rappresentante dell’amministrazione comunale vittima dell’occupazione abusiva. Devo chiedere pubblicamente scusa a Mirko Mazzali perché il Comune di Milano non si costituì parte civile nel processo penale“. “Ingenuamente, – prosegue – pensavo che alla denuncia presentata il 15/11/2017 contro ignoti per invasione di terreni o edifici ai sensi dell’art. 633 c.p. avesse fatto seguito l’iscrizione al processo come parte lesa. Figurarsi. Ringrazio Mazzali di avermi pungolato nella ricerca della verità e per questo motivo presenterò un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale. I giudici potranno anche dire che occupare non è un reato, – conclude De Chirico – ma lo è senz’altro il fatto che un’amministrazione pubblica non faccia nulla per tutelare il proprio patrimonio immobiliare”.  

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