piano straordinario

Sgomberi a San Siro. De Chirico (FI): bene ma serve un piano straordinario

“Questa mattina la Polizia di Stato ha sventato tre occupazioni abusive, di cui due nel quartiere di San Siro”. Lo rende noto  il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico. “Agli agenti va il ringraziamento di tutti i cittadini perbene – continua l’azzurro – che purtroppo sono costantemente in scacco da delinquenza e dal racket delle occupazioni. La prepotenza di questo tipo di criminalità organizzata è sempre più sfacciata. Oltre ai barbecue e alle piscine installate negli spazi comuni, rimosse dalla sicurezza interna di ALER grazie alle mie segnalazioni , ci sono veri e propri fortini dello spaccio e della prostituzione”. “Mi auguro che venga quanto prima ripreso il programma del prefetto Saccone per dare un po’ di serenità ai quartieri popolari – aggiunge il forzista – Auspico che quanto prima le Istituzioni e i gestori del patrimonio immobiliare pubblico si siedano a un tavolo e, con il sostegno di fondi privati, elaborino un grande piano di recupero dell’ERP che da, un lato, possa riqualificare interi quartieri progettati negli anni ’30 del Novecento e, dall’altro lato, consenta di riportare ordine nei quartieri periferici della città”. Concludendo, “Deve essere questa la vera sfida del prossimo sindaco di Milano”.

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Fontana annuncia tre miliardi di investimenti

Fontana annuncia tre miliardi di investimenti. Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana annuncia che avrebbe portato in giunta “una proposta di legge rivoluzionaria” per dare “una risposta concreta alla nostra economia e per la ripresa metteremo a disposizione 3 miliardi, cifre utili per un piano di investimenti”. Per il 2020, ha precisato dopo il governatore, saranno 400 milioni destinati specificatamente ai Comuni per avviare opere pubbliche. Una sorta di piano Marshall lombardo dunque, o una formula New Deal, programmare cioè grandi piani di opere pubbliche per riavviare i cicli economici come avvenuto durante la Grande Depressione del Novecento. Come e dove prenderanno questi soldi lo spiegherà presumibilmente nei prossimi giorni la giunta lombarda, o almeno si spera perché si parla di una cifra equivalente a circa il 10 per cento del bilancio totale della Regione. Bilancio che è impegnato per circa il 90 per cento proprio dalla spese per la sanità. Però Fontana annuncia tre miliardi di investimenti, per lui e la classe dirigente lombarda è il caso che sia un piano serio perché la sinistra ha la bava alla bocca pensando all’occasione storica di ribaltare un sistema invincibile da decenni: se le prossime mosse del centro destra dovessero rivelarsi dei boomerang la forza di chi come Majorino punta a commissariare la sanità lombarda per smantellare il sistema organizzato dai tempi di Formigoni. Anche perchè nel frattempo Vito Crimi, portavoce dei portavoce a 5 Stelle, ha già annunciato che non succederà subito, ma il commissariamento della Regione sarà inevitabile. E Crimi rappresenta il partito di maggioranza del governo Conte, non è un Fassina qualsiasi. Per la Lombardia si apre dunque una fase molto difficile, perché la sinistra di governo è alle porte. E le porte scricchiolano.

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