Piazza Tricolore

Corteo lavoratori Fedex blocca Piazza Tricolore

Nuova tappa della lotta dei lavoratori del corriere internazionale Fedex-Tnt, sostenuta dal sindacato Si-Cobas: oggi era stato annunciato, nel pomeriggio, un presidio verso le 15 davanti alla Prefettura di Milano, in corso Monforte in centro città, che poi si è trasformato in un corteo con il blocco verso le 16.30 della vicina Piazza Tricolore con conseguenze per il traffico. I manifestanti hanno protestato per “i 300 licenziamenti” dell’azienda a Piacenza e hanno chiesto “atti concreti al Governo Draghi”. “La società agisce dovunque con le solite modalità – ha affermato un sindacalista – sradica il sindacato e poi procede a licenziamenti e precarizzazioni violando i diritti dei lavoratori”. “A una ventina di dipendenti della Fedex sono stati comminati fogli di via per il presidio della settimana scorsa davanti alla sede a Peschiera Borromeo, nel Milanese – ha reso noto il sindacato -. Noi riteniamo i provvedimenti lesivi del diritto di sciopero e ne chiediamo il ritiro”. ANSA

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Polemica sui barbieri di strada

Polemica sui barbieri di strada. A lanciarla è la Lega del Municipio 3 per bocca del suo capogruppo Gianluca Boari: “Si dice che i milanesi siano stati disciplinati in questi duri mesi e ne ne sono convinto. Si dice che siano molto disciplinati anche coloro che non possono ancora tornare a lavorare, i tanti titolari di partita iva a cui il Governo ha dato, e nemmeno a tutti, l’elemosina dei 600 euro. Accade che a Milano sotto gli occhi di tutti ci siano improvvisati parrucchieri che se ne fregano di rispettare le regole e le leggi di questo stato operando sotto gli occhi di tutti senza che la Polizia Locale intervenga. Ad aggravare la situazione il fatto che nessuno indossasse la mascherina e nessuna attenzione per le distanze. Per qualcuno, non sempre italiano, le regole non valgono mai nella tollerante Milano di Sala, il coraggioso sindaco che oggi ha redarguito in diretta facebook una decina di ragazzi perchè ieri ballavano in strada (Via Nino Bixio…sempre Municipio 3) con mascherine e distanze festeggiando la fine del lockdown. Sicuramente hanno sbagliato ma è facile prendersela con loro, costa più impegno e volontà controllare realmente la città. Peccato invece che Sala faccia finta di non vedere le cose che non rientrano nella sua narrazione di Milano”. Il paragone con i ragazzi che sono stati avvertiti dell’arrivo di una diffida a ballare, prodromica di interventi più pesanti, sottolinea come le istituzioni milanesi (e non solo) in questa fase siano esse stesse sotto choc. Si minacciano di sanzioni i ragazzi che ballano in strada, con le mascherine e a distanza, ma non si interviene in altre situazioni. Ad esempio la mai risolta questione degli stipendi dei dipendenti comunali su cui a parte sperare nell’aiuto di Roma non si sa cosa intenda fare Giuseppe Sala. Intanto regala ai salviniani questo assist della polemica sui barbieri di strada.

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Intitolato a Luigi Santucci il giardino di Piazza Tricolore

Si è svolta oggi, alla presenza dell’assessore comunale alla Cultura Filippo Del Corno, la cerimonia di intitolazione del giardino posto all’interno di piazza del Tricolore a Luigi Santucci, scrittore, poeta e commediografo, tra i più importanti narratori milanesi della seconda metà del Novecento. Nato a Milano nel 1918, laureato in Lettere moderne, insegna nelle scuole superiori di Gorizia e Milano fino al 1944, quando espatriò in Svizzera a causa della sua opposizione al regime fascista. Rientrato a Milano, Santucci partecipò alla fondazione del giornale clandestino “L’uomo” con Padre Turoldo e collaborò con autorevoli personaggi della cultura italiana, da Carlo Bo a Vittorio Sereni a Elio Vittorini. Tra gli incontri che lo influenzarono moltissimo Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo e Mario Luzi. Il suo capolavoro è l’opera “Il Velocifero”.

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