pietro tatarella

Torna in libertà l’ex Consigliere Comunale Pietro Tatarella

Termineranno mercoledì gli arresti domiciliari per l’ex Consigliere Comunale di Forza Italia Pietro Tatarella. Lo ha disposto il Gip di Milano Raffaella Mascarino con un provvedimento, notificato nei giorni scorsi, con cui ha rigettato la richiesta avanzata dalla Procura di sostituire con una misura meno afflittiva, come l’obbligo di dimora o di firma, la misura detentiva di cui ha, invece, dichiarato l’inefficacia, per scadenza termini, a partire dal prossimo 6 novembre. Il gip Mascarino ha dichiarato l’inefficacia della misura cautelare a partire da mercoledì prossimo  e ha rigettato, invece, l’istanza della Procura che chiedeva per lui, Caianiello, Tatarella e Tolbar, “un’altra misura cautelare coercitiva non custodiale“, come l’obbligo di dimora o firma, “idonea a garantire le esigenze cautelari“. Istanza respinta in quanto, rileva il giudice, “nella richiesta oggetto d’esame, non vengono esplicitate in alcun modo le esigenze cautelari che legittimerebbero l’adozione” di un provvedimento alternativo come quello proposto dai pm “quasi alla scadenza del termine” di custodia cautelare dei sei mesi e del quale mancherebbero i “presupposti“. Nell’ordinanza si legge inoltre che considerato “il tempo decorso rispetto al momento” in cui furono arrestati “e la puntuale osservanza degli obblighi (…) consente di ritenere che gli indagati abbiano tratto dall’esperienza giudiziale un sufficiente monito per astenersi, nel futuro, dal commettere altri reati della stessa specie” e quindi ritornano liberi.

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Domani Riesame per Pietro Tatarella, i politici contestano la lunga detenzione preventiva

E’ stata fissata per domani mattina, alle 10:30, l’udienza davanti al Tribunale del Riesame per Pietro Tatarella, l’ex Consigliere Comunale di Forza Italia finito in carcere il 7 maggio nel maxi blitz della Dda su un giro di tangenti, appalti e nomine pilotate e finanziamenti illeciti. In particolare, i legali Nadia Alecci e Luigi Giuliano, che lo difendono, puntano ad ottenere la scarcerazione con un ricorso contro una precedente ordinanza del gip Raffaella Mascarino che aveva bocciato a luglio un’istanza di revoca della misura cautelare, presentata dai difensori dopo un interrogatorio dell’arrestato davanti ai pm. Nell’udienza la difesa dell’ex consigliere milanese, accusato di associazione per delinquere, corruzione e finanziamento illecito, discuterà il ricorso contro la decisione del gip e poi i giudici si riserveranno e depositeranno il provvedimento nei prossimi giorni. Qualche settimana fa Tatarella aveva ricevuto la visita del deputato di FdI Marco Osnato che lo aveva definito “molto provato” dai tre mesi di carcere, di cui due in isolamento, riportandone il desiderio di ” tornare a casa da sua moglie e da suo figlio“. In seguito, anche da sinistra sono arrivati interventi a sostegno dell’ex Consigliere Comunale in carcere da oltre tre mesi. “E’ inaccettabile – ha detto il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati – perché sia che Tatarella sarà ritenuto colpevole che innocente si tratta di una detenzione preventiva senza che il processo sia nemmeno iniziato“. il Consigliere Comunale del PD Alessandro Giungi, ha scritto invece invece: “Dove siete garantisti a corrente alternata? Dove siete per le migliaia di persone detenute nelle stesse condizioni di Tatarella? Il carcere come strumento di pena preventiva a me fa orrore“. Intanto, dal 14 agosto Tatarella è nel carcere di Busto Arsizio, dopo essere stato per due mesi ad Opera. Un trasferimento che la difesa e i familiari del politico hanno critico per le modalità con le quali è avvenuto. Il Riesame già nei mesi scorsi aveva rigettato una richiesta di scarcerazione di Tatarella che davanti ai pm a fine giugno ha sostenuto di aver preso soldi dall’imprenditore Daniele D’Alfonso della Ecol-service non in cambio di una corsia preferenziale negli appalti, ma per la sua reale “attivita’ di consulenza” in campo ambientale, tecnologico e nel settore fieristico.  

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Europee, Tatarella: “Mettiamo al centro il lavoro”

In occasione delle prossime elezioni europee abbiamo intervistato Pietro Tatarella, candidato di Forza Italia, nel collegio del Nord-Ovest. Tatarella perché ha deciso di candidarsi? “Ho alle spalle una carriera politica, o come avrebbero detto gli antichi romani un: cursus honorum, che mi qualifica ad ambire di servire la mia città e il mio Paese da un’istituzione che offra maggiori opportunità di incidere in modo più concreto sul loro sviluppo. Un’ambizione che purtroppo non si è potuta concretizzare alle ultime elezioni politiche e che ora cercherò di realizzare grazie alle Elezioni Europee”. Quali saranno i temi su cui intende concentrare la sua azione politica? “Il lavoro, in particolare quello giovanile, cercando di favorirne lo sviluppo attraverso l’utilizzo delle molte risorse economiche messe a disposizione dalla Comunità Europea che spesso sono lasciate inutilizzate o sono sottoutilizzate dal nostro Paese”. Cosa pensa del sovranismo? “Se per sovranismo si intende la legittima aspirazione di conservare e difendere la storia e le tradizioni del nostro Paese governando i flussi migratori per mantenerli entro i limiti sostenibili per la nostra società non posso che essere d’accordo. Se invece si parla di chiuderci entro i nostri confini lasciando furi di essi tutte le opportunità che ci offre il resto del mondo, vivendo nel terrore dello straniero, decisamente non fa per me”. Lei è uno dei giovani in corsa, cosa le fa pensare di poter vincere? “Prima di tutto diciamo che non si parla di vincere, non mi sento in gara con nessun’altro, se non come me stesso e non ambisco a nessun premio, termine che certi detrattori della politica potrebbero male interpretare. Penso invece di poter essere eletto e cercherò di raggiungere questo risultato con l’unico sistema che conosco: il lavoro. Passero la campagna elettorale a, come piace dire ad alcuni, a macinare chilometri, per farmi conoscere da più gente possibile raccontando loro quello che ho fatto fino a oggi e cosa farò se mi daranno la possibilità di diventare Parlamentare Europeo. Contatto umano e concretezza, ecco il mio metodo”. Quale sarà la prima cosa che farà una volta eletto? “Ringraziare chi mi ha sostenuto e partecipare alle sedute del parlamento a differenza di chi si farà eleggere per poi non andare neanche un giorno“.  

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