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Piscine lombarde, ARISA: primo passo importante per evitare chiusure

Piscine lombarde, ARISA: primo passo importante per evitare chiusure. Ora acque più “calme” per le piscine lombarde alle prese con i limiti previsti con le linee guida per l’emergenza Covid. L’ordinanza di Regione Lombardia (la 604 del 10 settembre) ridefinisce le regole d’accesso agli impianti consentendo un maggior numero d’ingressi. La densità di affollamento in vasca è sempre calcolata con un indice di 7 metri quadrati di superficie di acqua a persona per le vasche (anche per sezioni) dove dimensioni, allestimento e regolamento dell’impianto consentono l’attività natatoria. Ma dove non è consentita l’attività natatoria l’indice scende a 4 metri quadrati di superficie di acqua a persona. E per attività motorie organizzate in acqua come acquagym ed acquabike (ecc.) il parametro da seguire è di 2 metri di distanza a persona. Le modifiche introdotte dalla Regione vengono incontro alla grande preoccupazione che era stata espressa in agosto da A.R.I.S.A. l’Associazione regionale imprese dello sport (aderente a Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza) sul rischio chiusura di molti impianti per l’impossibilità, con norme troppo rigide, di poter far fronte agli elevati costi di gestione a cui si sommano le procedure di sanificazione ed igienizzazione necessarie a garantire la sicurezza degli utenti nelle oltre mille piscine lombarde.  “Le novità dell’ordinanza regionale sono un primo passo importante per evitare chiusure di impianti – dichiara Angelo Gnerre, consigliere di A.R.I.S.A. – ora bisogna approfondire il confronto con le istituzioni, Comitato Tecnico Scientifico e Regione, anche attraverso ricerche e progetti pilota, per arrivare a nuovi parametri. La consolidata ‘letteratura’ mondiale sulla sicurezza dell’attività fisica e sportiva in piscina, vista la presenza costante di cloro attivo libero, ci consente, infatti, di guardare avanti”.

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Da lunedì 1° giugno riapriranno palestre, piscine e circoli culturali

Da lunedì 1° giugno riapriranno palestre, piscine, circoli culturali e ricreativi in Lombardia. Lo prevede la nuova ordinanza alla firma del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. L’attività fisica all’aperto potrà essere eseguita nel rispetto delle misure di distanziamento di 2 metri previste dal Dpcm vigente. Via libera anche all’accesso nei parchi tematici e di divertimento, oltre che nei parchi faunistici. Tutte queste attività dovranno rispettare le puntuali indicazioni contenute nelle ‘linee guida’ approvate dalla Conferenza delle Regioni. Dal 15 giugno è previsto anche l’inizio dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza (dai 3 ai 17 anni) e le attività di spettacolo. Fatta salva la possibilità di svolgere le prove in assenza di pubblico già a partire dal 1° giugno Sempre nel rispetto di quanto previsto delle regole delle ‘linee guida’ interregionali. L’ordinanza conferma, poi, l’obbligo su tutto il territorio regionale di portare la mascherina o altri indumenti utili a coprire le vie respiratorie anche all’aperto. Resta obbligatoria anche la misurazione della temperatura per il datore di lavoro e per i dipendenti; così come la stessa misura continua a valere anche per i clienti dei ristoranti. Permane, infine, il blocco delle slot machines nei locali pubblici. La nuova ordinanza della Lombardia sarà valida dal 1° al 14 giugno 2020. È possibile leggere la nuova ordinanza di Regione Lombardia qui.  

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Osnato (FdI), due stadi ma nessuna piscina

“Mentre Milano si arrovella – in parte giustamente – sul nuovo stadio e sul futuro di San Siro, nessuno, tanto meno il patinato Sala, si preoccupa del fatto che a Milano lo sport sia anche altro, per esempio che Milano abbia mandato a giocare la squadra femminile di pallanuoto A1 a Lodi e che le squadre di nuoto di Milano e della Città Metropolitana non trovano spazio acqua per allenare i propri atleti e per organizzare competizioni a livello internazionale“. Così marco Osnato, Deputato di Fratelli d’Italia. “Invece di continuare a parlare di sogni più o meno realizzabili – conclude Osnato – di cubature, di spazi commerciali ecc. ecc. perchè non si inserisce nella convenzione la costruzione di un palazzetto del nuoto con vasca olimpionica e vasca tuffi?“.  

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