Porta Romana

No Tav bloccano e vandalizzano treno a Porta Romana

Cinque persone col volto coperto da una mascherina hanno esposto uno striscione a sostegno dei No Tav sul Binario 2 della stazione ferroviaria di Porta Romana, a Milano, impedendo così la ripartenza di un treno di Trenord in sosta e diretto a Saronno. Lo striscione riportava la frase “Solidarietà con i resistenti No Tav”. I  carabinieri del Nucleo Radiomobile e della compagnia Porta Monforte sono intervenuti su segnalazione di agenti della Polfer. Prima del loro arrivo i 5 contestatori hanno imbrattato il vetro della motrice con spray nero, spruzzato anche addosso al macchinista, un ferroviere di 43 anni che era sceso per allontanarli. Le indagini sono affidate ai militari e alla Digos. A causa dell’episodio, hanno reso noto da Trenord esprimendo vicinanza al macchinista, la circolazione sulla linea S9 ha subito ritardi fino a 120 minuti e limitazioni di percorso. Si è trattato di una “ennesima aggressione” che mostra una “condizione di rischio non più accettabile” secondo i sindacati dei trasporti FILT CGIL, FIT CISL, UILT UIL, FAST, FAISA e UGL della Lombardia hanno indetto un’ora di sciopero del personale di Trenord dalle 17 alle 18. ANSA

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Porta Romana: al via il concorso internazionale per il masterplan

Al via il concorso internazionale per la redazione del masterplan di rigenerazione dello scalo di Porta Romana. COIMA SGR S.p.A. per conto del Fondo Porta Romana – Fondo comune di investimento alternativo immobiliare riservato, partecipato da COIMA ESG City impact fund, Covivio e Prada holding S.p.A. – in qualità di aggiudicatario della procedura competitiva pubblica indetta dal Gruppo FS italiane per l’acquisizione dello scalo di Porta Romana, ha perfezionato il contratto preliminare di acquisto dell’area – impegnandosi alla consegna del Villaggio olimpico così come previsto dagli accordi presi con Comune di Milano, Regione Lombardia e FS Sistemi urbani – e avviato l’iter del concorso internazionale per la redazione del masterplan che ridisegnerà l’area di 190mila metri quadrati. “Lo sviluppo di Porta Romana rappresenta una delle più grandi trasformazioni della Milano dei prossimi anni – dichiara l’assessore all’Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran-. Dal Villaggio Olimpico che dopo il 2026 sarà convertito in studentato universitario, al parco che occuperà almeno la metà dell’intera superficie, il masterplan avrà il compito di disegnare non solo servizi fondamentali, ma anche di rendere tutta l’area attorno allo scalo molto più accessibile anche attraverso il parziale interramento dei binari. Come per la progettazione di Farini, ci aspettiamo grandi risultati da questo concorso, in grado di conciliare sostenibilità ambientale, qualità progettuale e innovazione”. I team che aderiranno al concorso dovranno proporre soluzioni orientative in merito al sistema degli spazi pubblici, dei servizi e del verde, alla ricucitura e riconnessione delle parti di città ora separate dallo scalo grazie al disegno di una nuova accessibilità e permeabilità, all’assetto morfologico e insediativo generale, con particolare riguardo al rapporto con il contesto circostante, al progetto del Villaggio olimpico, all’identificazione orientativa di funzioni qualificanti i nuovi spazi pubblici e servizi al quartiere, alla definizione di una strategia generale per l’attivazione degli spazi pubblici e del vicinato. La partecipazione al concorso è aperta a gruppi multidisciplinari, con particolare riferimento alle competenze inerenti a urbanistica, paesaggio, mobilità, sostenibilità ambientale e progettazione infrastrutturale. La commissione giudicatrice sarà composta da 7 membri effettivi più 2 supplenti, di alto profilo (due Commissari effettivi e un supplente saranno scelti dal soggetto banditore sulla base di terne fornite dall’Ordine degli architetti PPC di Milano e dall’Ordine degli ingegneri della Provincia di Milano, e un commissario effettivo sarà espresso dall’Amministrazione comunale, vista la presenza di contenuti prioritari e strategici per il Comune di Milano. I restanti commissari saranno scelti dal soggetto banditore). Responsabile unico del concorso è l’arch. Leopoldo Freyrie, Presidente della Commissione sarà Gregg Jones, Design principal dello studio Pelli Clarke Pelli architects, già curatore del planivolumetrico di Porta Nuova. I componenti della commissione giudicatrice verranno resi pubblici entro la conclusione della prima fase del concorso. Il Concorso si inserisce nell’Accordo di programma sottoscritto nel 2017 da Comune di Milano, Regione Lombardia, Ferrovie dello Stato italiane (con Rete ferroviaria italiana e FS Sistemi urbani) per la riqualificazione dei sette scali ferroviari dismessi (Farini, Porta Romana, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo), che insieme coprono una superficie di 1 milione e 250 mila metri quadrati di cui circa 200 mila rimarranno a funzione ferroviaria. Si tratta del più grande piano di rigenerazione urbana che interesserà Milano nei prossimi 20 anni, uno dei più grandi progetti di ricucitura e valorizzazione del territorio in Italia e in Europa. Per scalo Romana sono definite in 164.000 mq di SL le aree edificabili, mentre il 50% dello scalo sarà dedicato ad aree a verde e spazi pubblici. La prima fase del concorso, che si svolgerà in forma palese, si chiuderà il 15 gennaio 2020 indicativamente con una selezione fino a 5 candidati. La seconda fase si chiuderà il 31 marzo 2020 con la scelta del progetto vincitore. Il masterplan selezionato al termine della seconda fase sarà oggetto di successiva modifica e integrazione, sulla base degli esiti del dibattito pubblico previsto dall’Accordo di programma e a valle di un’analisi tecnica delle osservazioni condotta congiuntamente dal soggetto banditore e dal Comune. Lo sviluppo del masterplan dovrà prevedere un grande parco, che si estenderà per circa 100.000 mq, attorno al quale sorgeranno residenze, uffici, social housing, student housing e servizi interconnessi a tutta l’area metropolitana tramite le stazioni della ferrovia e della metropolitana. All’interno dello scalo COIMA SGR svilupperà il Villaggio olimpico, che al termine delle competizioni sarà trasformato in student housing con circa 1.000 posti letto, la componente residenziale libera e agevolata; Covivio svilupperà funzioni a uso ufficio e servizi; Prada holding S.p.A., interessata soprattutto alla qualità del parco, realizzerà un edificio a uso laboratorio e uffici per estendere le sue attività già presenti nell’area. Intesa San Paolo supporterà COIMA SGR, Covivio e Prada holding S.p.A. nell’operazione e finanzierà lo sviluppo. Tutte le informazioni relative al concorso e alle sue modalità di partecipazione sono reperibili all’indirizzo https://www.coima.com/it/media/news/concorso-di-architettura-porta-romana-milano.

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Da sabato quattro itinerari alla scoperta di Porta Romana

Da sabato quattro itinerari alla scoperta di Porta Romana. Visite guidate gratuite fino a metà ottobre. Progetto con il sostegno di Confcommercio Milano e il contributo del Comune Quattro itinerari per 12 visite guidate (della durata di due ore ciascuna) che, a partire da sabato 12 settembre fino a metà ottobre, permetteranno gratuitamente a cittadini e turisti di potersi “immergere” a Milano nel quartiere di Porta Romana scoprendo i luoghi più belli e caratteristici e ascoltando, al contempo, i racconti delle realtà commerciali che hanno fatto la storia di Porta Romana e che contribuiscono – anche in questo momento difficile – a renderla viva ed attrattiva. E’ l’iniziativa promossa dall’Associazione commercianti PortaRomanaBella con la collaborazione delle guide turistiche di Gitec e il sostegno di Confcommercio Milano (a cui le associazioni aderiscono) con il contributo del Comune di Milano. “Già previsto in primavera, ma rinviato per l’emergenza Covid – spiega Sabrina Frigoli, presidente dell’Associazione commercianti PortaRomanaBella – finalmente ripartiamo con questo progetto che ha l’obiettivo di far conoscere e valorizzare il Distretto Urbano del Commercio Porta Romana: sono state realizzate Street Map che, oltre a illustrare la storia del quartiere, indicano a cittadini e turisti i monumenti, le chiese, i palazzi storici insieme alle eccellenze commerciali che caratterizzano l’area. Inoltre, per il secondo anno consecutivo, abbiamo creato un Calendario di quartiere con le attività commerciali presenti nel Distretto”. Street Map e calendari possono essere ritirati gratuitamente dai visitatori presso tutte le attività del DUC Porta Romana. Itinerari DUC Porta Romana (con le guide turistiche di Gitec)   1 -Tra romano e romanico: San Nazaro in Brolo e San Calimero Sabato 12 settembre alle 10; sabato 26 settembre alle 10; sabato 10 ottobre alle 10 Ritrovo presso Piazza San Nazaro in Brolo Un viaggio attraverso il tempo e i secoli, dalle origini della cristianità milanese, passando attraverso il romanico fino ad arrivare ai giorni nostri. Partendo dalla basilica di San Nazaro ci si addentra nella storia di uno dei monumenti più rappresentativi della zona, che il vescovo Ambrogio volle edificare lungo la trionfale via porticata verso Roma. Per poi passare alla chiesa di San Calimero, dove verrà approfondito il tema delle fondazioni di luoghi sacri in epoca tardo antica, raccontandone anche le trasformazioni attraverso i secoli.   2 – Seguendo un filo rosso: da San Giovanni in Conca alla Ca’ Granda, dai Romani al Rinascimento Sabato 12 settembre alle 15; sabato 26 settembre alle 15; sabato 10 ottobre alle 15 Ritrovo presso piazza San Nazaro in Brolo Quali sono l’origine e la storia dei resti dell’abside di mattoni rossi al centro di piazza Missori? Con quest’itinerario si scoprirà una delle chiese più antiche di Milano, San Giovanni in Conca, che nasconde una suggestiva cripta del V secolo. La chiesa era la cappella palatina del palazzo di Bernabò Visconti uno dei signori di Milano la cui figura è ancora velata di ombre e misteri. Il tragitto prosegue in via Sforza e si visiterà in via Festa del perdono la Ca’ Granda il primo ospedale pubblico d’Europa con le decorazioni e chiostri rinascimentali dell’architetto toscano Filarete.   3 – A passeggio per i giardini della Guastalla: Milano da scoprire Sabato 19 settembre alle 10; sabato 3 ottobre alle 10; sabato 17 ottobre alle 10 Ritrovo presso piazza San Nazaro in Brolo Il percorso vuole portare alla scoperta dei monumenti più significativi che circondano l’area verde dei Giardini della Guastalla. Là dove oggi sorgono edifici moderni che raccontano il passato più recente, come la Sinagoga e il Palazzo di Giustizia, nel 1500 avremmo passeggiato in un quartiere immerso nel verde, tra giardini, orti e chiostri e avremmo incontrato il Collegio della Guastalla, la Chiesa dei Santi Paolo e Barnaba, la chiesa di Santa Maria della Pace.   4 – All’ombra dei Bastioni: un salto nella Milano del passato Sabato 19 settembre alle 15; sabato 3 ottobre alle 15; sabato 17 ottobre alle 15 Ritrovo presso piazza Medaglie d’Oro (fronte negozio Mariposa) La zona di Porta Romana ha avuto grande notorietà durante il tardo ‘500 e il ‘600. Imponenti strutture e iconici scorci, come la zona di Piazza Medaglie d’Oro, ne ricordano il passato. Tra luoghi di preghiera e istituzioni culturali spicca la barocca chiesa di Santa Maria della Passione, legata anche alla tradizione del “Tredesin de marz”. Narrando tradizioni ed aneddoti si giungerà davanti alla “Casa del diavolo”! Cosa troveremo là?   Per partecipare alle visite guidate è necessario prenotare tramite il sito www.associazioneportaromanabella.it, oppure inviando un’email a ass.portaromanabella@gmail.com o telefonando a 02/55188328, indicando il proprio nominativo, l’itinerario, la data e l’orario prescelto.

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Due arresti per droga in viale Monza e Porta Romana

Ieri sera gli agenti delle volanti della Questura di Milano hanno arrestato in via Termopili un cittadino gambiano di 26 anni per detenzione e spaccio di droga. L’uomo, che aveva dei precedenti a carico, durante il controllo del territorio è stato trovato in possesso di 16,70 grammi di marijuana. Sempre ieri sera la volante del Commissariato Scalo Romana, invece, durante il servizio di controllo del territorio, ha notato un uomo che aveva acquistato della droga in un appartamento della zona. Dopo la perquisizione nell’abitazione, gli agenti hanno sequestrato 228 grammi di marijuana, 66 grammi di hashish, 3 bilancini di precisione e 1000 euro a carico di un cittadino italiano del ’72, motivo per il quale è stato arrestato per detenzione e spaccio di droga.

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Ludovico Acerbi. La storia del diavolo in Porta Romana

Quella di Ludovico Acerbi è una vicenda difficile da decifrare, in essa i confini che dividono storia e leggenda diventano evanescenti come le nebbie milanesi al punto di confondere anche i moderni storiografi: l’unica certezza è che il luogo dove vi si svolsero i fatti salienti, Palazzo Acerbi, è ancora lì nello stesso posto dove si trovava nel XVII secolo: corso di Porta Romana al civico tre. Ludovico Acerbi fu per secoli ricordato come “il diavolo di Porta Romana” e, andando a leggere i resoconti storici che lo riguardano, viene da pensare che, sia proprio il diavolo ci metterci lo zampino quando si cerca di ricostruire la sua storia. La pagina di Wikipedia a lui dedicata ne è un esempio lampante. Senza attribuirgli una data di nascita lo dà per morto nel 1522, forse intendendo dire 1622, visto che gli attribuisce la carica di viceré di Napoli nel 1595, di ritorno a Milano nel 1600, magistrato nel 1619 e costruttore di palazzo Acerbi nel 1620, quando doveva essere più che centenario in un epoca in cui l’aspettativa di vita era scesa (soprattutto a causa delle varie epidemie di peste) a trent’anni per il popolo e sessanta per la nobiltà. L’enciclopedia libera conclude poi con il dire che non poteva essere lui il personaggio di cui si narrano le gesta nel 1630 perché era morto cinquant’anni prima (1580 circa… quindi). Se non ci ha messo lo zampino il diavolo a rimescolare i dati forniti, proprio non sapremmo dirvi chi sia stato! Proviamo allora con una fonte più attendibile. Il “dizionario biografico degli italiani illustri” dell’enciclopedia Treccani. Secondo questo testo, Ludovico Acerbi nacque in data imprecisata nella seconda metà del XVI secolo, si laureò in legge (Addottoratosi in utroque iure) per poi iscriversi al collegio dei giureconsulti di Milano. Nel 1595 si recò a Napoli per rimanerci fino al 1598 ricoprendo la carica di reggente di Gran Corte della Vicaria. Tornato a Milano il sette novembre del 1600 fu prima nominato senatore e poi, nel 1619, mentre era in costruzione Palazzo Acerbi, divenne Presidente del Magistrato Ordinario. Morì il ventiquattro aprile del 1622 quando doveva avere fra i cinquanta e i sessant’anni.Dati sicuramente più attendibili e coerenti con i tempi, ma che non servono a risolvere il nostro mistero: se lui era già morto, chi era il Ludovico Acerbi soprannominato “il diavolo di Porta romana” che organizzò sontuose feste a palazzo Acerbi mentre in città infuriava la peste del 1630? Prima di continuare con le stranezze è meglio raccontarvi la storia, o la leggenda… Nel 1630 Milano fu colpita dalla più grave epidemia della sua storia,  la “calamitas calamitatum” che nel giro di pochi mesi più che dimezzò la popolazione della città riducendola da  130.000 a 65.000 unità. In quei giorni, mentre nel Lazzaretto non c’era più posto per ricoverare i malati e spesso i morti venivano lasciati nelle strade per giorni in attesa che i “monatti” passassero a ritirarli per dargli una rapida sepoltura, c’era un luogo dove sembrava che di quanto accadeva fuori non importasse nulla: Palazzo Acerbi per l’appunto! Per tutti i mesi in cui si protrasse la pestilenza, nonostante la città si andasse svuotando le finestre del palazzo restarono sempre illuminate. Il proprietario, al contrario di quanto fatto da molti altri nobili, non aveva nessuna intenzione di andarsene. Anzi, prese l’abitudine di organizzare feste a cui invitava tutta la nobiltà rimasta rendendole sempre più sfarzose mano a mano che l’epidemia diventava più virulenta. Immaginatevi quali pensieri potesse evocare un palazzo dove fervevano i festeggiamenti mentre intorno regnava la morte. La gente di allora non poté che rimanerne impressionata da questo atteggiamento stupendosi ancora più al termine della pestilenza nello scoprire che nessun dei residenti e dei partecipanti alle feste di Palazzo Acerbi fosse colpito o morisse di peste. Così, dalle dicerie dei sopravvissuti, sul Palazzo e il suo proprietario nacque ben presto la leggenda del “diavolo di Porta Romana”… ma chi era costui? Come abbiamo visto per motivi anagrafici non poteva essere lo stesso Ludovico Acerbi di cui abbiamo scritto sopra. Le cronache del tempo non ci sono di molto aiuto, come potete immaginare anche i giornalisti del tempo e la pubblica amministrazione furono duramente colpiti dai lutti che resero meno efficace il loro lavoro. Certo è che al catasto del tempo il palazzo risultava di proprietà di un tale Ludovico Acerbi… che si trattasse di un omonimo? Un anonimo cronista del tempo che abitando in zona ebbe occasione di incontrarlo più volte, lo descrisse così (probabilmente mentre era febbricitante): “Di anni cinquanta in circa con barba quadra et longa, né magro né grasso, né bianco né nero. Comparisce ogni giorno in carrozza superbissimo con sedici staffieri giovani, sbarbati, vestiti di livrea verde dorata et con assai copia di gioie e sei cavalli tirano la sua carrozza”. Da un contadino recatosi a fare dei lavori all’interno del palazzo abbiamo invece questa descrizione di quanto vi accadeva: “…vi erano larve sedute a congresso da un uomo con aspetto di principe ma con la fronte infuocata e occhio fiammeggiante”. Non saranno certo queste informazioni a farci trovare il bandolo della matassa, ma – come sempre accade in questi casi – una spiegazione c’è. A renderla complicata sono il caos che regnò durante la pestilenza, il poco personale a disposizione della pubblica amministrazione negli anni successivi che rende scarsi i documenti disponibili e, perché no, un po’ di pressapochismo da parte degli storici odierni che traendo conclusioni frettolosamente capita prendano fischi per fiaschi. Quello che è passato alla storia come “il diavolo di Porta Romana” era si un nobile di nome Ludovico Acerbi, ma non lo stesso citato da Wikipedia e dalla Treccani, bensì un marchese venuto da fuori! Non si trattava di quel milanese finito a Napoli a fare le veci del governatore, ma di un ferrarese arrivato in città nel 1615 su incarico del governo spagnolo. Un caso di omonimia che – nella confusione del tempo – causò dei comprensibili malintesi. Ludovico Acerbi Marchese di Cisterna, rampollo di una ricchissima

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Porta Romana in festa con PortaMi

In Porta Romana quarta edizione di PortaMi, la manifestazione promossa dall’Associazione commercianti PortaRomanaBella (aderente a Confcommercio Milano) “che quest’anno – spiega la presidente Sabrina Frigoli – dedichiamo ai 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci”.   Numerosi, domani, gli eventi dalle 9 alle 19: spettacoli, momenti live, d’arte e creatività da piazza San Nazaro in Brolo, in via San Calimero e sul corso di Porta Romana. PortaMi è organizzata con il patrocinio Regione Lombardia e Comune di Milano. Ci sarà la partecipazione straordinaria di Radio Hinterland 94.6 Fm che seguirà e commenterà in diretta tutto l’evento di Porta Romana.  Ecco tutti gli appuntamenti. Per tutta la giornata i Clerici Vagantes si esibiscono lungo il corso di Porta Romana con musicisti, giocolieri e alchimisti. Con la partecipazione dei gruppi di danza Il Lieto Passo di Binasco e il Biancofiore di Vigevano, si terranno danze in stile rinascimentale con costumi storici. Alle 11.30 partenza del corteo storico dell’Associazione Rioni di San Colombano al Lambro da piazza San Nazaro in Brolo lungo tutto il corso di Porta Romana. Degustazione di piatti tipici della cucina rinascimentale dalle 12.30 alle 18 in piazza San Nazaro in Brolo – preparati da Nettare dei Santi mescita e caffetteria (ristorante in via San Calimero) – con La Raspatura del Tipico Lodigiano, il salame delle cascine del territorio e il vino del Colle Benedetto per Uomini e Vigne di San Colombano. Per l’occasione la panetteria Rossi&Rossi (corso di Porta Romana) sforna il Pane alla Lavanda. Sempre in piazza San Nazaro in Brolo i bambini potranno giocare con “Il Cavallino” acrobatico di PaperFlò dalle 11.30 alle 17.30. A tema “Leonardo”, in piazza San Nazaro in Brolo, in via San Calimero fino a corso di Porta Romana 57 un’esposizione d’arte nelle vetrine dei negozi. Alle 18, in piazza San Nazaro in Brolo, con la presidente di PortaRomanaBella Sabrina Frigoli e la prevista partecipazione di Gabriel Meghnagi, presidente della rete associativa vie di Confcommercio Milano, verranno premiate le prime 5 opere fra quelle che erano state esposte in vetrina nei giorni precedenti, realizzate per l’occasione dagli artisti del Gruppo Culturale Artisti di via Bagutta, di Associazioni Libera Artisti e Associazione il Ponte degli Artisti. In programma anche visite guidate alla scoperta della Milano “Leonardesca”: da piazza San Nazaro in Brolo alle 11 e alle 15.  

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