preghiera

Monsignor Delpini pregherà per la pioggia

Contro la siccità che sta mettendo in difficoltà agricoltori e allevatori, scende in campo – con la preghiera – anche l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini. La diocesi spiega infatti che l’arcivescovo ha accolto “la preoccupazione dei coltivatori della terra, degli allevatori e delle loro famiglie” e che sabato prossimo sarà in tre chiese “a pregare il santo Rosario per il dono dell’acqua, per il saggio utilizzo di questo bene vitale, per quanti soffrono il dramma della mancanza di risorse idriche”. Delpini spiega che invocherà “la ‘Madonna della Bassa’ perché la provvidenza di Dio venga in aiuto alla nostra debolezza”.

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Delpini prega la Madonnina perché interceda per i milanesi

L’arcivescovo di Milano Mario Delpini, si è recato privatamente sulle terrazze del Duomo per rivolgere alla Madonnina una speciale preghiera di intercessione per i milanesi e tutta la Diocesi ambrosiana. “In questi giorni, in cui tutte le celebrazioni sono sospese, per evitare il diffondersi del contagio da Coronavirus, l’Arcivescovo Mario – fa sapere l’Arcediocesi –ha raccomandato ai fedeli di coltivare la preghiera personale recuperando il contatto con Dio, nonostante il digiuno eucaristico. Con questo momento d’intercessione l’Arcivescovo ha indicato una modalità con cui tenere viva la vita spirituale”. Ecco il testo integrale della preghiera A Maria: O mia bela Madunina che te dominet Milan, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. O mia bela Madunina che te dominet Milan, Mater dolorosa, consolatrix afflictorum, conforta con la tua presenza coloro che più soffrono nei nostri ospedali e nelle nostre case: invoca ancora per tutti il dono dello Spirito Consolatore che ti ha consolato. O mia bela Madunina che te dominet Milan, Maria, auxilium Christianorum, sostieni nella fatica i tuoi figli impegnati nella fatica logorante di curare i malati, dona loro forza, pazienza, bontà, salute, pace. O mia bela Madunina che te dominet Milan, Maria, mater amabilis, insegnaci l’arte di renderci amabili, nei momenti dell’apprensione suggerisci le parole buone che incoraggiano, nelle ore della solitudine ispira segni di sollecitudine per coloro che sono troppo afflitti, la delicatezza e il sorriso siano una seminagione di simpatia, nelle decisioni infondi sapienza, nessuno sia così preoccupato per se stesso da difendersi con l’indifferenza, nessuno si senta straniero, abbandonato. O mia bela Madunina che te dominet Milan, Maria, virgo fidelis, incoraggia la perseveranza nel servire, la costanza nel pregare, la fermezza nella fede, la nostra familiarità con Gesù ci aiuti a riconoscere Dio che è Padre, a rifiutare le immagini di un Dio lontano, indifferente, vendicativo, a credere nel Padre che dona il Suo Spirito per renderci figli nel Figlio, perché credendo abbiamo la vita, la vita eterna. O mia bela Madunina che te dominet Milan, Maria, refugium peccatorum, regina pacis, abbraccia tutti i tuoi figli tribolati, nessuno si senta dimenticato, non permettere che noi, in questo momento, ci dimentichiamo di coloro che soffrono vicino e lontano, per l’assurdità della guerra, l’ingiustizia insopportabile della miseria, lo scandalo delle malattie che si possono facilmente guarire, la schiavitù delle dipendenze che il vizio, cercato e indotto, rende invincibili, O mia bela Madunina che te dominet Milan, Maria, causa nostrae laetitiae, prepara i nostri cuori alla gioia, perché la benedizione di Dio ci aiuti a essere protagonisti, tutti insieme, da tutte le genti, con ogni lingua, dialetto, cultura e religione di una storia lieta, solidale, semplice, operosa, fiera, perché la nostra terra sia una terra in cui sia desiderabile abitare. O mia bela Madunina che te dominet Milan, prega, benedici, sorridi in questa città, in questa Chiesa Ambrosiana, in questa terra che si affida a te, ora e sempre. Amen

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Palazzo Marino: Rom e Sinti in preghiera per invitare i Consiglieri alla riflessione

Dal 18 al 25 novembre in tutta Europa si svolge una settimana di preghiera in tutte le religioni con rom e sinti per pace, giustizia e sicurezza. A Milano la preghiera, promossa dalla Pastorale Rom e Sinti della Diocesi, Mez-missione evangelica zigana, Alleanza romanì, Associazione Upre Roma, Consulta rom e sinti di Milano, si svolgerà domani, alle 16 in piazza San Fedele. “In questi ultimo tempi in Europa cresce il clima di insofferenza e intolleranza per chi viene vissuto come estraneo, sia esso un migrante, un musulmano oppure un rom – affermano gli organizzatori -. Nel nostro Paese questo clima viene alimentato da una propaganda politica che pensa che sicurezza per i cittadini sia chiusura agli altri, ruspe contro le fragilità sociali e non accoglienza e inclusione sociale”. “Con la nostra preghiera vogliamo stimolare le autorità, i pubblici amministratori perché il loro compito sia rivolto a garantire sicurezza a tutti i cittadini, non importa quale sia la loro provenienza, la loro religione, la loro etnia, il colore della loro pelle”. “Speriamo – aggiungono – che questa nostra preghiera collettiva, che si svolge contemporaneamente in tutti i Paesi d’Europa, dal Portogallo alla Bulgaria, possa mettere insieme persone e istituzioni contro le parole e gli atti di odio e che giustizia e sicurezza vengano garantite ai nostri fratelli rom e sinti”.

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Musulmani in preghiera sotto Palazzo Marino

A denunciarlo, allegando le foto dei musulmani in preghiera, è Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, che commenta “Un tempo i musulmani pregavano rivolgendosi alla Mecca. Oggi lo fanno in direzione dell’ufficio di Sala. Un motivo dovrà pur esserci“, per poi sarcasticamente continua “Chissà se lo fanno per rivolgergli la supplica di dare loro un luogo di preghiera dignitoso o perché riconoscono in lui la loro guida religiosa in terra milanese? L’Imam Salah!“. Quindi, al netto delle battute, De Chirico torna serio e afferma “due cose sono certe. Non può essere consentito loro di usare Piazza della Scala come fosse la spianata delle moschee e va immediatamente affrontata e risolta la questione che impedisce ai fedeli di religione musulmana di dotarsi di luoghi di preghiera regolari. Per questo chiederò al Comandante della Polizia Locale, Marco Ciacci, di invitare gli uomini al suo comando ad intervenire nel caso si ripetessero episodi del genere e contestualmente chiederò sia convocato un tavolo fra Comune, Regione e tutti i soggetti interessati per trovare una soluzione che consenta ai fedeli musulmani di pregare nel rispetto delle loro tradizioni e delle nostre leggi”.  Concludendo: “L’intento è di arrivare alla discussione del PGT e del piano delle attrezzature religiose con un solido accordo. Una città come Milano, che si distingue nel mondo e ogni giorno vanta questo o quel traguardo di civiltà raggiunto, non può permettersi di discriminare una comunità per motivi religiosi senza che la sua immagine ne sia pesantemente danneggiata”.

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