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Sanità, Giuliano (UGL): “Pronto Soccorso privati? Curarsi non può essere privilegio dei ricchi”

“Sta prendendo sempre più piede in Italia l’utilizzo, da parte dei cittadini, di strutture di prima emergenza private, visto il caos che regna nei pronto soccorso degli ospedali dove i tempi di attesa sono biblici. Una ennesima deriva della nostra sanità che andrebbe da subito frenata nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione pensato per offrire a tutti quanti cure adeguate, senza distinzioni di ceto. È un diritto assoluto, che non può dipendere dalla capacità economica del singolo individuo” dice in una nota il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “Il problema è conosciuto. Di fronte ad un infortunio o malattia lieve – prosegue il sindacalista – piuttosto che affrontare il caos che regna nei nostri pronto soccorso molte persone deviano su queste strutture private. Anche questo è lo specchio dell’assenza assoluta di quel cuscinetto che la medicina del territorio dovrebbe offrire. Invece non riesce a fare da diga tra le esigenze di assistenza di base dei cittadini e l’emergenza per eventi gravissimi che richiedono interventi immediati di specialisti con l’utilizzo delle apparecchiature diagnostiche. Lo ripetiamo, il diritto alle cure non può essere un privilegio dei ricchi e deve essere assicurato a tutti nello spirito di quella giustizia sociale per cui la UGL Salute combatte da sempre. Questo è un altro spunto di riflessione che porteremo al Ministro Schillaci non appena avremo modo di confrontarci” conclude Giuliano.

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Pubblicato il bando per sostenere il sistema educativo privato

È online l’avviso pubblico per l’assegnazione di risorse fino a 2,5 milioni di euro, provenienti dal Fondo di Mutuo Soccorso, a sostegno del sistema educativo integrato che ha subìto importanti perdite economiche a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del Coronavirus. I contributi saranno dedicati ai gestori privati di Centri Prima Infanzia, Micronidi, Nidi d’Infanzia, Nidi Famiglia, in possesso di regolare CPE (comunicazione preventiva di esercizio) o autorizzazione al funzionamento e alle Scuole dell’Infanzia paritarie private in possesso del relativo riconoscimento ministeriale. Le richieste di contributo potranno essere presentate online dalle ore 12 del 25 giugno fino alle ore 12 del 9 luglio. Verrà riconosciuto un massimo di 300 euro per ogni bambino frequentante alla data del 24 febbraio 2020 a tutti i gestori di servizi e attività dedicate ai bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, in possesso di una CPE. Mentre per le scuole dell’Infanzia paritarie il contributo massimo sarà di 50 euro per ogni bambino frequentante alla data della chiusura delle scuole. Qualora le richieste di contributo superino il budget complessivo previsto, i contributi saranno riparametrati sulla base delle richieste pervenute. Le risorse saranno erogate a parziale copertura dei danni economici subiti a causa della sospensione dell’attività educativa durante l’emergenza sanitaria. I soggetti beneficiari dovranno, però, aver operato una riduzione o un esonero delle rette di frequenza a favore delle famiglie dei bimbi frequentanti. L’entità del danno sarà determinata sulla base della differenza tra le spese sostenute (per esempio il canone d’affitto e le utenze) e le entrate incassate, per esempio, attraverso le rette di frequenza nel periodo tra il 24 febbraio e il 30 giugno. L’avviso è consultabile al link Sarà possibile seguire la presentazione a questo link

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