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Approvato il progetto della nuova Biblioteca Lorenteggio

È stato approvato il 31 dicembre 2020 dalla Giunta il progetto definitivo della nuova Biblioteca Lorenteggio, progetto innovativo risultato dal Concorso Internazionale di Progettazione indetto nel novembre 2017 nell’ambito del Piano Periferie, che darà vita a una biblioteca di nuova concezione in grado di coniugare le tradizionali funzioni di supporto allo studio e alla lettura con una grande apertura al territorio, mettendo a disposizione laboratori e spazi di partecipazione attiva per tutto il quartiere. L’intervento, costituito da un corpo di fabbrica di due piani, si dispone in maniera ortogonale rispetto alla via Odazio, sulla quale si apre l’ingresso principale. Il volume si sviluppa nell’area verde comunale con una lunghezza totale di circa 81 metri, creando oltre 2000 mq di superficie, di cui 500 mq di esposizione, sale studio e sale lettura, 300 mq di aree per corsi di formazione e riunioni e 1300 mq di aree aperte di pertinenza. Al piano terra saranno realizzati una piazza coperta (400 mq) e una zona Forum, cioè uno spazio (circa 750 m2) suddiviso in aree funzionali mediante la disposizione di espositori realizzati ad hoc. Il primo piano è invece diviso in due aree programmatiche: l’area Lib (circa 500 mq) che ospiterà una grande sala lettura, con scaffali e tavoli per lo studio, e l’area Lab (circa 300 mq) è che caratterizzata dalla possibilità di modulare gli spazi attraverso lo scorrimento di tendaggi e pannelli mobili, garantendo una flessibilità di uso a seconda delle esigenze dell’utenza. L’intervento di realizzazione della nuova Biblioteca Lorenteggio s’inserisce nell’Accordo di Programma tra Regione Lombardia, Comune di Milano, Aler Milano, sottoscritto fra le parti il 3 maggio 2016, ed è finalizzato all’attuazione del progetto di sviluppo urbano sostenibile nel Comune di Milano – Quartiere Lorenteggio. L’importo del progetto, tra lavori e oneri esterni di sicurezza, ammonta a 4.250.000 euro e comprende anche l’acquisto di forniture ed arredi. “Con questo progetto vogliamo valorizzare il quartiere Lorenteggio offrendo ai cittadini una struttura di grande qualità architettonica che, grazie alle sue caratteristiche, diventerà un luogo di incontro per il quartiere, un centro polifunzionale di qualità per gli abitanti e la città – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Granelli -. Questo edificio rappresenta un nuovo concetto di biblioteca che unisce i servizi culturali alla partecipazione attiva dei cittadini, e nasce in un quartiere della città oggetto di forti cambiamenti, anche grazie alla nuova metropolitana M4. Ora – conclude l’assessore Granelli – si procederà alla redazione del progetto esecutivo e dunque ai lavori di realizzazione”.

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Al via il progetto: Connetti la scuola – Accendi il futuro

L’emergenza sanitaria in corso sta riscrivendo velocemente le regole dell’accesso alla didattica evidenziando che, senza adeguata connessione e senza dispositivi tecnologici in dotazione, il diritto all’istruzione è fortemente minacciato. Dalla volontà di garantire a tutti gli studenti milanesi la possibilità di accesso alla didattica a distanza (DaD) nasce la collaborazione tra Comune di Milano e Fondazione Banca Popolare di Milano per dar vita al progetto “Connetti la scuola – Accendi il futuro”, dedicato al rafforzamento della connettività delle scuole pubbliche milanesi. “Grazie a una straordinaria partnership tra pubblico e privato oggi presentiamo un progetto fondamentale per la città e soprattutto per studenti e insegnanti – ha dichiarato l’assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civici Roberta Cocco –. I nostri istituti potranno godere di un importante rinnovamento tecnologico che servirà a migliorare la connettività e garantire lo svolgimento della didattica a distanza e di tutte le attività e le opportunità possibili grazie a un adeguato supporto digitale. Come Amministrazione comunale seguiremo tutte le fasi del progetto con l’obiettivo di migliorare la connessione di tutte le scuole entro gennaio 2021”. “Sin dall’inizio di questa emergenza sanitaria – ha commentato l’assessora all’Educazione Laura Galimberti – la città ha dimostrato grande sensibilità al tema del diritto all’educazione, costruendo una rete di solidarietà che oggi ci permette di fornire una rete digitale a tutte le scuole, per supportarle nelle attività di didattica a distanza. Un intervento che ci farà trovare pronti di fronte alle nuove sfide del futuro, consapevoli che la relazione in presenza non può – soprattutto per i più piccoli – essere sostituita, ma senz’altro può e deve essere sviluppata utilizzando i supporti tecnologici a disposizione. Per questo ringraziamo Fondazione BPM per questa donazione che si aggiunge alla fornitura da parte di Banco BPM di 240 device per gli studenti milanesi conclusa quest’estate”. “In un momento così complesso, causato dall’emergenza sanitaria degli ultimi mesi – ha dichiarato Umberto Ambrosoli, Presidente della Fondazione Banca Popolare di Milano – la Fondazione, appena costituita, ha deciso di venire da subito incontro ad uno degli aspetti che la crisi ci ha chiesto di affrontare con la massima urgenza e sensibilità: permettere a tutti gli studenti, soprattutto i più piccoli, di poter continuare il proprio percorso educativo. Siamo orgogliosi di contribuire a rendere più agevole, oggi da casa, domani anche in classe, il rapporto tra gli studenti e la loro scuola. La nostra vocazione fondante è quella di andare incontro e supportare le fragilità del territorio. Partire dalla scuola ci è sembrato il miglior investimento per il futuro di tutti noi”. Grazie alla donazione di 255mila euro da parte di Fondazione Banca Popolare di Milano, l’Amministrazione comunale potrà garantire il rafforzamento dell’accesso a internet per 272 scuole di cui: 27 scuole dell’infanzia, 144 scuole primarie, 92 scuole secondarie di primo grado e 9 CPIA (centri professionali di istruzione per adulti). La realizzazione del potenziamento avverrà in stretta collaborazione con Città metropolitana che garantirà il collegamento con la propria rete al fine di aumentare la banda a disposizione delle scuole a 10Gbps. Il Comune di Milano si occuperà di raccogliere e profilare il traffico, controllarne i contenuti e “trasportarlo” alle scuole e di rinnovare e potenziare i dispositivi di rete presenti negli istituti per adeguarli al nuovo livello di flusso dati. Nei prossimi giorni partirà l’intervento di ampliamento banda nelle primi 15 istituti di Milano per arrivare alla copertura delle 272 scuole entro gennaio 2021. Progetto Connetti la scuola – Accendi il futuro!

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Dall’idea al progetto grazie al microfinanziamento, torna Bicocca Università del Crowdfunding

Dall’idea al progetto grazie al microfinanziamento, torna Bicocca Università del Crowdfunding. L’Università di Milano-Bicocca lancia la terza call del programma di finanza alternativa che permette a tutta la comunità accademica di confrontarsi con il mercato. Nove i progetti già sostenuti per una raccolta di quasi 70mila euro. Milano, 21 ottobre 2020 – Sostenere progetti e idee che nascono nei diversi ambiti disciplinari dell’Università. Con questo obiettivo è aperto da oggi il terzo bando indetto dall’Università di Milano-Bicocca nell’ambito dell’iniziativa Bicocca Università del Crowdfunding, il programma che permette a tutti i componenti della comunità di Ateneo di realizzare i propri progetti col finanziamento dal basso su Produzioni dal Basso – prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation. Fino ad oggi, in soli due anni dall’avvio del progetto, sono stati finanziati nove progetti per una raccolta complessiva che ha sfiorato i 70mila euro e che ha coinvolto quasi 900 donatori. #BiUniCrowd, questo l’hashtag scelto per i social e il web, è anche il primo programma di crowdfunding universitario che adotta le vere “regole del gioco” del finanziamento dal basso: campagne di raccolta con durata dai 45 ai 60 giorni, modalità di raccolta “tutto o niente”, ricompense per i sostenitori delle campagne. Tra le novità di questa edizione, l’obiettivo massimo di raccolta fissato per tutti i progetti a 10mila euro: una spinta iniziale offerta a quanti vogliono mettere alla prova le proprie idee e misurarsi con il mercato. C’è tempo fino al 21 dicembre 2020 per presentare il proprio progetto. In seguito, una commissione nominata dall’università ne selezionerà fino a un massimo di 5. Anche questa edizione è sostenuta da Corepla, il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, che si impegna a cofinanziare – qualora fosse candidato e selezionato – un progetto sul riutilizzo degli imballaggi di plastica. Prosegue anche la partnership inaugurata l’anno scorso con Fondazione di Comunità Milano che cofinanzierà un progetto tra quelli selezionati che dovesse avere come tema la cura e rigenerazione di beni comuni in ambito sociale, culturale e ambientale. Non manca l’impegno dell’Ateneo che già nelle prime due edizioni ha stanziato fondi per il cofinanziamento di alcuni dei progetti selezionati e approdati alla fase di crowdfunding. La formula è quella del 50 per cento: il sostegno scatta nel momento i cui la campagna di raccolta arriva almeno alla metà dell’obiettivo. L’Università, in collaborazione con Produzioni dal Basso, organizza anche un workshop dedicato ai meccanismi di funzionamento del crowdfunding, della raccolta fondi e alle modalità di candidatura dei progetti al bando. L’incontro si terrà in streaming giovedì 29 ottobre, alle 10.30, presso l’edificio U4 dell’Ateneo. I progettisti potranno contare su alcune collaborazioni anche sul fronte delle attività formative. Lo sportello “iHelp” di “iBicocca” sarà a disposizione per fornire indicazioni su come impostare al meglio un progetto. La preparazione di un business plan efficace sarà il tema del webinar “Presentare un progetto vincente”, organizzato in collaborazione con Assolombarda: l’appuntamento è il 17 novembre, alle ore 10.30.  Il “Programma Virgilio” del Distretto milanese del Rotary, invece, metterà a disposizione dei progettisti i propri esperti e consulenti per offrire gratuitamente sostegno e consulenza su tematiche quali lo sviluppo di nuove idee di business e il lancio di una startup. «La risposta molto positiva della nostra comunità ci sprona a portare avanti con entusiasmo questo modello innovativo di raccolta fondi – afferma la rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni – 41 proposte progettuali sono arrivate nel corso della prima call e 47 nella seconda, con una grande partecipazione di studenti e ex studenti. Quest’anno, come nelle edizioni passate, i progetti selezionati saranno cinque all’insegna della multidisciplinarietà e della connessione fra ambiti diversi». «Fino ad oggi tutte le campagne attivate hanno raggiunto l’obiettivo economico fissato in fase di candidatura – afferma il prorettore alla Valorizzazione della ricerca, Salvatore Torrisi – questa volta proviamo a spingerci oltre con l’obiettivo comune a tutti progetti pari a 10mila euro e come sempre tutti i progettisti potranno contare sul supporto a 360 gradi fornito dal network di collaborazioni di BiUniCrowd». Per maggiori informazioni: https://www.produzionidalbasso.com/network/di/bicocca-universita-del-crowdfunding#bicocca-universita-del-crowdfunding-initiative

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Approvato il progetto per la riqualificazione di Corso Sempione

Il Comune ha approvato in questi giorni il progetto esecutivo per la riqualificazione di corso Sempione e MM pubblicherà nei prossimi giorni la gara per affidare i lavori entro la fine del 2020 e aprire il cantiere a inizio 2021. “La riqualificazione di corso Sempione è un intervento che la città chiede da tempo – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità e Lavori pubblici – e ha un forte impatto non solo sul quartiere ma su tutta la città, essendo uno dei principali accessi a Milano. La strada oggi è fortemente squilibrata a favore della mobilità a motore ma soprattutto ha grossi problemi di sosta selvaggia e degrado: non è degna di una Milano europea e sostenibile. Ma non possiamo permettere che l’arteria versi ancora a lungo in questo stato e che per i cittadini sia impossibile godere delle aree verdi perché occupate dalla sosta irregolare, così abbiamo deciso di anticipare parte del progetto attraverso un intervento sul modello di ‘Strade aperte’ e lavoreremo subito sulla sosta, per la tutela del verde e sulla ciclabilità, completando l’itinerario ciclabile in direzione centro-nord che collegherà l’Arco della pace, piazza Firenze, Cascina Merlata e il distretto Mind”. Entro la fine di settembre saranno disegnati gli stalli per la sosta al posto di una corsia della strada per senso di marcia lungo il viale alberato e allo stesso tempo verranno messi provvisoriamente alcuni dissuasori per impedire l’accesso dei veicoli all’area verde, tutelando alberature e panchine per facilitare il mantenimento del decoro. Verrà anche definito il limite di velocità a 30 km/h nei controviali laterali completando così il lungo percorso ciclabile che dall’Arco della Pace, percorrendo i controviali di corso Sempione, quelli di piazza Firenze e viale Certosa, già posti a 30 km/h negli scorsi giorni, arriverà fino al Cimitero Maggiore e da qui, lungo la ciclabile esistente di via Gallarate, raggiungerà Cascina Merlata. Il progetto di riqualificazione di corso Sempione era stato presentato nel 2019 ai cittadini e prevede lo sviluppo del verde e corsie dedicate alla ciclabilità e ai pedoni, più sicurezza agli incroci, eliminazione del degrado e della sosta selvaggia ma anche più spazi regolari per i residenti. Il corso passerà da essere un vialone urbano a quattro corsie per senso di marcia a viale alberato con un controviale per ogni direzione, due parterre verdi alberati con all’interno una corsia da due metri di larghezza per ciascuno riservata alle le biciclette e ai pedoni e due corsie per senso di marcia per i veicoli, riequilibrando gli spazi. Saranno riordinate le aree libere e verdi, oggi spesso utilizzate per la sosta selvaggia. La riqualificazione consentirà di ridisegnare gli spazi della sosta regolare destinata soprattutto ai residenti, che passeranno da circa 700 a 966 posti. L’investimento è di 4 milioni di euro provenienti dai fondi europei Pon Metro. L’affidamento dei lavori avverrà nel 2020, per aprire i cantieri all’inizio del 2021.

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12 milioni di euro per il progetto Food Trails

Undici città, tre Università e cinque importanti partner del sistema alimentare coinvolti e coordinati dal Comune di Milano si sono aggiudicati 12 milioni di euro per portare avanti il progetto ‘Food Trails’, vincitore tra 20 diverse proposte del più grande bando europeo – Horizon 2020 – vinto dal Comune di Milano come capofila. Fornire a tutti i cittadini alimenti convenienti, sicuri e nutrienti e creare sistemi alimentari regionali più sani e sostenibili grazie a politiche alimentari urbane integrate sono gli obiettivi primari di ‘Food Trails’, che sarà composto da diversi progetti pilota, per i quali ora sarà avviata la co-progettazione e che saranno messi in atto a partire da ottobre 2020 (fino a settembre 2023). Al Comune di Milano, in particolare, sarà assegnato 1 milione 640mila euro, di cui 450mila euro dedicati a Milano Ristorazione per l’attuazione di un’azione pilota nelle mense delle scuole della città. “Siamo orgogliosi di un risultato – commenta la Vicesindaco con delega alla Food Policy Anna Scavuzzo –, che si inserisce in un quadro di successi e che premia un grande lavoro di squadra dentro e fuori dal Comune: vince un progetto serio e innovativo, che porta un rilevante contributo economico per avviare nuove progettualità e un riconoscimento a livello internazionale che premia anni di lavoro concreto e incessante sui temi della Food Policy. A Milano viene riconosciuta l’esperienza maturata in questi anni sulle politiche alimentari: eredità di Expo2015 è anche il Milan Urban Food Policy Pact, che oggi può contare sulla partecipazione e sullo scambio di buone pratiche per oltre 200 città in tutto il mondo, che si impegnano per promuovere sistemi alimentari urbani sostenibili. E andiamo avanti”. Altri attori milanesi coinvolti sono Fondazione Cariplo e Fondazione Politecnico di Milano, mentre le città che partecipano al partenariato sono Copenaghen, Varsavia, Birmingham, Bordeaux, Bergamo, Funchal, Salonicco, Groningen, Grenoble, Sofia e Tirana. Coinvolti anche Eurocities, gli uffici di Brussels di Slow Food International, l’EAT Forum norvegese e le Università di Cardiff, Wageningen e Roskilde. Il progetto sarà seguito anche da altre 21 città in tutto il mondo (“fellows cities”, senza budget): Toronto, Sao Paulo, Buenos Aires, Lima, La Paz, Mérida, Rio de Janeiro, Guangzhou, Seoul, Cape Town, Melbourne, New Haven, Tel Aviv, Baltimore, Washington DC, Mezitli, Kazan, Praia, Quelimane, Curitiba, Guadalajara. ‘Food Trails’ parte dal presupposto che in un sistema alimentare globalizzato fatto di vulnerabilità e disuguaglianze sociali, ambientali ed economiche, le città sono gli attori chiave per re-immaginare, attuare e impegnarsi in innovazioni delle politiche alimentari partecipative. L’obiettivo generale è dunque quello di fornire all’UE, ai governi delle città e a tutti gli attori coinvolti nel cambiamento esempi concreti di azioni da poter mettere in campo, co-progettate e verificate, per supportare lo sviluppo e il consolidamento di politiche utili e praticabili. La partecipazione di città di diverse dimensioni, con diverse tipologie di governance del cibo e situate nelle più svariate aree geografiche d’Europa consentirà a ‘Food Trails’ di identificare e testare una vasta gamma di strategie. Di recente, infine, un altro progetto di Food Policy del Comune di Milano è stato scelto dalla Commissione Europea, vincendo un finanziamento di 7,5 milioni di euro. Si tratta di “Food Wave-Empowering Urban Youth for Climate Action”, che ha l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sui temi del cambiamento climatico.  

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Ecco come sarà il nuovo edificio di Human Technopole

Ecco come sarà il nuovo edificio di Human Technopole. Il progetto vincitore è stato presentato in questi giorni in cui non si parla d’altro che di Covid19. Un progetto avveniristico così descritto dal comunicato di Arexpo: dieci piani di altezza, oltre 16.500 metri quadri esclusivamente dedicati a laboratori per la ricerca scientifica e 3.000 metri quadri di terrazze e coperture verdi: sono alcune delle caratteristiche del progetto del nuovo edificio di Human Technopole, l’istituto italiano di ricerca per le scienze della vita, situato a Milano nel cuore di MIND Milano Innovation District -. La costruzione, tanto avanzata nelle sue caratteristiche quanto accogliente per chi vi lavorerà, sarà la sede principale dei suoi laboratori scientifici e sarà al centro del Campus Human Technopole, cioè l’intera area del centro di ricerca, area in cui il nuovo edificio rappresenterà il nucleo centrale. Il nome del progettista che ha vinto il concorso internazionale per l’ideazione dell’edificio e del Campus è stato annunciato oggi da Fondazione Human Technopole e Arexpo: si tratta dello studio di architettura Piuarch, realtà che ha contribuito a numerosi grandi interventi di riqualificazione sul territorio milanese in aree quali il Mecenate District e Porta Nuova. Per la costruzione dell’opera è previsto un investimento sino a 94,5 milioni di euro. Il Campus Human Technopole, che comprende anche i fabbricati oggi già presenti, cioè Palazzo Italia, edificio iconico di Expo Milano 2015, il Padiglione Nord e il Padiglione Sud, avrà una superficie di oltre 11.000 mq. Il progetto definisce come verranno sviluppate le zone di connessione, le pertinenze del nuovo building e i collegamenti con le aree esterne. Al suo interno sorgerà l’edificio, che si prevede di realizzare in massimo 1.100 giorni consecutivi pari a circa tre anni. Avrà una superficie complessiva di 35.000 metri quadrati e sarà alto nel suo punto più elevato 61 metri. Vi troveranno posto laboratori di biochimica e biologia molecolare, strumentazioni scientifiche d’avanguardia tra cui microscopi ottici, spazio per un ampliamento della facility di microscopia crio-elettronica e fino a 800 postazioni di lavoro per ricercatori. In aggiunta saranno disponibili ampi spazi comuni, sale riunioni e aule per eventi e corsi di formazione. Nell’ambito del concorso internazionale di progettazione Human Technopole è stato il committente delle prestazioni di progettazione mentre Arexpo ha svolto la funzione di stazione appaltante su delega. Sottolinea il presidente della Fondazione Human Technopole Marco Simoni: “In queste settimane ognuno di noi è chiamato a fare il proprio dovere, chi impegnandosi in prima linea e chi rimanendo a casa. Abbiamo imparato quanto sia fondamentale mettere scienziati e ricercatori nelle condizioni di poter fare il proprio meglio anche in questi giorni di lavoro da remoto. Per questo oggi vogliamo provare a guardare al futuro. Il nuovo palazzo HT rappresenta un investimento fondamentale per il benessere e la salute dei cittadini e un modo concreto per rafforzare la comunità scientifica in Italia e preparala alle sfide future”. Ha aggiunto il direttore dello Human Technopole Iain Mattaj: “Lo spirito di HT è già visibile nell’approccio adottato in questi giorni per fronteggiare la crisi sanitaria globale: agevolare la condivisione di dati e la collaborazione tra istituti. Il nuovo edificio rappresenterà il cuore dell’attività scientifica di HT. Qui verrà formata la prossima generazione di ricercatori. Sarà la principale sede dei nostri laboratori in cui lavoreranno scienziati con expertise e competenze diverse. Ospiterà strumenti e tecnologie all’avanguardia che verranno messi a disposizione della comunità scientifica per promuovere progetti di ricerca condivisi e collaborazioni con istituti europei ed internazionali“. Il presidente di Arexpo Giovanni Azzone dichiara “Ricerca e innovazione sono le fondamenta del nostro futuro e mai come in questo periodo ne siamo consapevoli. Il grande palazzo dei ricercatori di Human Technopole rappresenterà una eccellenza per la ricerca italiana proprio nel cuore di MIND, l’ecosistema dell’innovazione che si sta realizzando nell’area di Arexpo. Laboratori e tecnologie all’avanguardia si fondono con bellezza e funzionalità per un luogo destinato a diventare un punto di riferimento anche a livello internazionale”. Dichiara lo studio Piuarch: “In un momento particolare come questo, siamo fieri di contribuire a dar vita a una nuova struttura per la ricerca scientifica e il benessere dell’uomo, tematiche che richiedono la nostra massima attenzione e impegno, oggi più che mai. La persona è il fulcro del nostro progetto, destinataria e protagonista di un luogo di scambio del sapere e del dialogo, uno spazio che immaginiamo come parte fondamentale della rinascita di Milano. La nuova sede di Human Technopole è stata progettata innanzitutto come luogo d’incontro, grazie all’architettura in grado di interconnettere funzioni pubbliche e di ricerca, e dalla cui sequenza spaziale continua, scaturisce un paesaggio fluido e fortemente iconico, funzionale e adattabile, sostenibile e d’avanguardia“. Il design del nuovo edificio e il campus di Human Technopole L’area del Campus è stata pensata per mantenere una continuità con gli spazi circostanti del Decumano e del Cardo e preservare al contempo il rapporto visivo con Palazzo Italia, che diventa così parte integrante dello spazio pubblico. Il nuovo edificio sarà costituito da due volumi funzionali e flessibili, che si svilupperanno intorno al Common Ground, il punto focale da cui si genera l’intera costruzione, uno spazio centrale che sarà il cuore dell’edificio sia per la sua collocazione che per la sua funzione. Sarà infatti centro di snodo delle attività attorno al quale si distribuiscono i laboratori e gli uffici in due diversi volumi funzionali e flessibili e sarà caratterizzato da un piano terra in parte aperto e in parte vetrato. Partendo da terra, lo spazio comune si snoderà all’interno fra i dieci piani creando un unicum interconnesso che arriva fino al tetto, dando vita a nuovi spazi di aggregazione e relax. I piani dal primo al nono saranno dedicati ai laboratori e agli uffici amministrativi mentre all’ultimo piano saranno ospitate zone ristoro, aule per attività formativa, sale riunioni di rappresentanza, uffici dirigenziali e le terrazze con diretto accesso alla copertura verde accessibile. Questa ultima rappresenta l’elemento iconico dell’edificio: è composta da falde asimmetriche e da una sequenza di terrazze verdi esposte a sud con vista verso la città di Milano. Il sistema di copertura, inoltre, permette un corretto controllo delle acque e contribuisce alla

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