rapinato

Noto youtuber rapinato da tre marocchini

Amedeo Preziosi, 25 anni, youtuber tra i più noti in Italia (ha aperto il suo canale nel 2010 e ora ha oltre due milioni di iscritti) è stato rapinato questa mattina in via Senato a Milano da tre ragazzi che sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia Milano Duomo. Si tratta di tre marocchini tra i 18 e i 20 anni, senza fissa dimora che hanno preso con violenza il portafogli a Preziosi che era per strada con alcuni amici. Dopo averlo abbracciato per ostacolarne i movimenti, lo hanno spintonato e gli hanno preso il portafogli con 55 euro, due carte di credito e alcuni documenti personali. I militari sono subito intervenuti in seguito alla chiamata al 112 da parte della vittima e, sulla scorta delle descrizioni raccolte, hanno individuato e rintracciato i tre rapinatori in via Vittor Pisani. Li hanno bloccati dopo un breve inseguimento, recuperando parte della refurtiva, che è stata restituita al proprietario. Preziosi era anche stato invitato al matrimonio tra Chiara Ferragni e Fedez ed è noto soprattutto per video umoristici, alcuni dei quali riguardano il tema della scuola. Ha anche realizzato brani e video musicali. ANSA

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Figlio di un esponente di FdI aggredito e rapinato in Brera

La Milano dove l’insicurezza è solo percezione non finisce di regalare episodi di violenza gratuita sui giovani. Quello che segue è il racconto di M.G., aggredito senza apparente motivo a capodanno. “Ci trovavamo in Brera per festeggiare capodanno, eravamo in quattro ragazzi, per le 2:45/3 decidiamo di tornare a casa, così ci spostiamo verso largo Treves, vicino alla panchina/edicola. Stavamo facendo un po’ di baldoria tra di noi per divertirci, e ci sediamo per un attimo sulla panchina. Si avvicina a quel punto un gruppo di 4/5 ragazzi che cercava solamente un pretesto per attaccare rissa. Hanno usato il vecchio trucco di chiederci una sigaretta . Da lì ‘parte l’aggressione: un mio amico schiva un gancio e immediatamente iniziamo ad allontanarci. Ma non basta. Io vengo accerchiato e mi viene chiesto insistentemente il portafoglio. Non ce l’ho. Allora tentano di prendermi a forza la giacca, spintonandomi. Non riuscendo a sfilarmela mi tirano un pugno in faccia. Gliel’ho dovuta consegnare. Ma non bastava ancora. Hanno preteso le scarpe. Le hanno prese e sono scappate. E così da solo, al freddo e scalzo sono arrivato alla stazione di polizia vicino alla stazione di polizia vicino alla Fabbrica del Vapore. Dopo aver sporto denuncia gli agenti mi hanno riaccompagnato a casa. Erano quasi le cinque. I miei amici intanto erano tornati sul luogo dell’aggressione e hanno recuperato cellulare e chiavi di casa. Ringrazio davvero le forze dell’ordine che si sono tanto spese per me.” Commenta l’episodio la madre, Deborah dell’Acqua, esponente di Fratelli d’Italia: “Da tempo denuncio le aggressioni e le violenze che dilagano durante le serate milanesi. Questa volta è successo a mio figlio. In zona Brera è stato aggredito e derubato di giacca e scarpe, tornando a casa con il labbro tumefatto che vedete in foto. Ringrazio gli agenti per il lavoro impeccabile riportando a casa Matteo e accertandosi che stesse bene, ma pretendo che il sindaco Beppe Sala si prenda le sue responsabilità. Non è possibile vedere i propri figli uscire la sera non sapendo in che condizioni torneranno. Una vergogna per una città come Milano, dove ormai i criminali fanno il bello e il cattivo tempo. Servono più Forze dell’Ordine nelle strade, più controlli, più sicurezza!” Inizia un 2022 che, sul fronte sicurezza, pare un 2021 ancora più cattivo. E ancora non si sa cosa intenda fare il Sindaco per risolvere il problema.

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Arrestato dopo che aveva rapinato un anziano

Giovedì pomeriggio, in via Sapri, sono intervenuti gli agenti delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale dopo che era stata segnalata una rapina ai danni di un anziano. Poco prima, cinque ragazzi avevano intercettato le urla di un anziano signore che chiedeva aiuto, notando al contempo un ragazzo che fuggiva in direzione dell’autobus della linea 40. Compreso che il 20enne in fuga avesse appena strappato una collanina d’oro dal collo dell’82enne, hanno così evitato che il mezzo pubblico ripartisse, bloccando il malvivente e chiamando la Polizia. Giunti sul posto gli agenti hanno così arrestato per rapina aggravata il ragazzo, già con precedenti specifici.  

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Castillejo rapinato si chiede: Ma a Milano tutto a posto?

L’attaccante spagnolo del Milan, Samu Castillejo, è stato rapinato ieri pomeriggio a Milano da due malviventi che gli hanno puntato una pistola in faccia, intimandogli di consegnare loro l’orologio che aveva al polso. Castillejo non ha riportato ferite ma è rimasto scosso per quanto accaduto e lo ha reso noto attraverso una story sul suo profilo Instagram, domandandosi perplesso “Ma a Milano tutto a posto?“. Sono in corso accertamenti di Polizia su quanto denunciato pubblicamente dal calciatore.  

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Acquirente rapinato da pusher

Alle 2.30 di ieri notte si era diretto in via Gola insieme a un altro giovane, di cui poi ha detto di non conoscere il nome, per comprare della cocaina. Ma quando il suo compagno è scappato con una dose appena presa dalle mani dello spacciatore, il pusher, italiano 53enne, lo ha minacciato con un coltello. A quel punto il giovane, ucraino di 25 anni, è riuscito a convincere lo spacciatore a farsi riconsegnare il cellulare che l’uomo gli aveva sottratto e poi, una volta allontanatosi, ha chiamato la Polizia. Il 53enne è stato arrestato.

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Lele Mora rapinato in un campo rom

Lele Mora si è recato in un campo nomadi insieme a un pluripregiudicato con 40 mila euro in contanti per acquistare una partita di champagne ed è stato rapinato. E’ accaduto lo scorso maggio a Milano, e la vicenda è riportata oggi dal Corriere. A fornire la somma era stato un pregiudicato, ‘committente’ dell’affare, che poi ha cominciato a tormentarlo per avere indietro i soldi. Ne è nata un’indagine per estorsione nella quale Mora è vittima, durante la quale la Procura di Milano ha individuato e indagato il presunto estorsore in una complessa vicenda che ha coinvolto anche un amico di Mora. Lele Mora, 63 anni, ex agente dello spettacolo, condannato a sei anni e un mese per evasione fiscale, bancarotta e favoreggiamento della prostituzione, ha scontato la pena nella comunità Exodus di Don Mazzi.

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