rapinatore

Rapinatore: datemi 5.000 euro per mantenere mio figlio

Era appena uscito dal carcere e quei soldi gli servivano per mantenere il figlio di 14 anni. Lo ha detto al direttore della filiale della banca popolare di Sondrio di via Farini, a Milano, quando gli ha chiesto cinquemila euro. Il direttore gliene ha dati tremila, spiegando di non poter prendere l’intera somma, e l’uomo, italiano e suoi 50 anni, se ne è andato afferrando anche una busta con delle monete per altri 54 euro. E’ accaduto ieri intorno alle 12.30: l’uomo, il volto coperto da una mascherina chirurgica, era entrato nella filiale dicendo di volere aprire un conto. Poi, una volta dentro l’ufficio del direttore, ha tirato fuori delle forbici e ha raccontato la sua storia, prima di fuggire lungo via Galli, in direzione via Valtellina. ANSA

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Rapinatore in bici si schianta contro una volante

Tenta di rapinare due ragazzi di 16 anni, suoi coetanei, ma la sua fuga in bicicletta finisce contro la portiera di una macchina della polizia che poi lo ha arrestato.  E’ accaduto in via Darwin nel primo pomeriggio. Attorno alle 14.15 una ragazzina e un ragazzino milanesi hanno chiamato la centrale operativa della Questura per segnalare che erano stati avvicinati da un tipo con un passamontagna in testa e in sella a una bici, il quale aveva tentato di strappare un marsupio a lui e chiesto a lei di consegnargli la borsa altrimenti avrebbe usato il coltellino che aveva in tasca. Di fronte alle resistenze dei due, il minorenne, anche lui italiano, è scappato pedalando a più non posso. Poco dopo è stato individuato dagli agenti delle volanti, nel frattempo intervenuti. E’ cominciato così un inseguimento che è terminato dopo una serie di zig-zag e con il ragazzo finito contro la loro macchina che ha riportato danni dalla portiera. Per questo il 16enne, illeso per l’incidente, oltre ad essere stato arrestato con l’accusa di tentata rapina, è indagato anche per danneggiamento aggravato. ANSA

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Arrestato rapinatore che ferì commessa

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha sottoposto a fermo di indiziato del delitto di tentata rapina aggravata e lesioni gravi e aggravate W. B., classe 1974, pluripregiudicato. L’11 febbraio scorso, un uomo armato di coltello era entrato nel negozio Yamamay della centralissima Piazza Cordusio e aveva tentato una rapina quando la commessa, una donna di 28 anni, si era opposta procurandosi una ferita da arma da taglio all’altezza dell’ascella per la quale aveva avuto una prognosi di 21 giorni. Nella colluttazione anche il rapinatore si era ferito alla mano, lasciando sul luogo del delitto numerose tracce ematiche dalle quali gli specialisti del reparto di Genetica della Polizia Scientifica avevano estrapolato un profilo genetico. Immediatamente i poliziotti della Squadra Mobile milanese hanno avviato l’indagine, coordinata dal Procuratore Aggiunto dr.ssa L. Pedio e dal Sostituto Procuratore dr.ssa R. Stagnaro, anche con la visione delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza del negozio e di tutta la zona del Centro città. Parallelamente, con la collaborazione dell’Ufficio Statistiche ed Analisi Criminale della Divisione Anticrimine della Questura di Milano, è stata svolta un’attenta attività di analisi dei possibili profili compatibili e sin da subito il profilo di B. W., per curriculum criminale e descrizioni fisiche, è stato giudicato compatibile. L’altro ieri gli agenti della Sesta Sezione Falchi hanno rintracciato l’uomo presso l’abitazione di un pregiudicato in zona Corvetto, ove aveva trovato nascondiglio di fortuna, e che, alla vista degli agenti, ha tentato di nascondersi sotto il letto. L’arrestato aveva una vistosa fasciatura, alla mano destra, riconducibile alle ferite riportate in occasione della tentata rapina: era stato medicato presso un ospedale fuori Milano dove aveva fornito al pronto soccorso le generalità di un’altra persona dicendo di essersi ferito accidentalmente spaccando una vetrata. All’interno dell’abitazione, i poliziotti della Squadra Mobile hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro alcuni indumenti indossati il giorno della rapina. Le indagini, inoltre, degli specialisti del settore Biologia del Gabinetto Regionale Polizia Scientifica hanno accertato che il sangue rinvenuto in sede di sopralluogo era quello di W.B. La persona arrestata è risultata altresì destinataria di un provvedimento di sospensione della misura dell’affidamento in prova al servizio sociale. Ormai da tempo aveva fatto perdere le proprie tracce rendendosi irreperibile all’indirizzo di residenza.

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Arrestato rapinatore di Rolex in trasferta

La Polizia di Stato ieri ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP dr.ssa Valori su richiesta del P.M Sostituto Procuratore dr. Lesti, nei confronti di un pregiudicato 29enne di origini napoletane e lì residente, rapinatore trasfertista noto agli investigatori. L’attività d’indagine condotta dagli agenti del Commissariato Centro è nata dalla rapina commessa lo scorso 8 ottobre 2020 quando, poco dopo le ore 18, due persone a bordo di uno scooter hanno rapinato un Rolex Daytona in via San Pio V a un cittadino italiano di 64 anni che è stato colpito con violenza. Mentre scendeva dall’auto per aprire il box, la vittima aveva notato, tra i cespugli lì presenti, un uomo che indossava un casco integrale, seduto sul muretto mentre consultava, con molta probabilità, un telefono cellulare. Nel momento in cui stava per salire a bordo della vettura, il 64enne è stato raggiunto alle spalle dalla persona che aveva appena notato, la quale, con gesti fulminei e di violenza inaudita, ha iniziato a sferrargli diversi pugni alla testa e al torace cercando, allo stesso tempo, di impossessarsi dell’orologio che la vittima aveva al polso. Rovinato a terra dopo aver sbattuto la testa sul paraurti dell’auto, la vittima ha cercato di fermare il rapinatore che, dopo una breve colluttazione, è scappato con l’orologio appena rubato verso il passo carraio dove lo attendava il complice sullo scooter che, nel frattempo, aveva tenuto aperto il cancello elettrico ponendosi  a ridosso della fotocellula, impedendone la chiusura automatica. Pochi metri più avanti, il rapinatore aveva recuperato un altro motoveicolo lì parcheggiato ed era fuggito col complice. Il 64enne rapinato aveva subito chiesto aiuto e, attirata l’attenzione di alcuni condomini, era giunta sul posto una volante della Questura e un’ambulanza per prestargli  soccorso. Raccolte le testimonianza e alcune descrizioni circa il modo di operare e l’abbigliamento dei rapinatori, i poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato Centro, grazie anche alle analisi delle telecamere cittadine, hanno identificato uno dei due rapinatori e, a Rozzano (MI), hanno individuato il luogo dove erano stati nascosti gli scooter subito dopo la rapina. Raccolti gravissimi indizi di reità sul princiale sospettato, un noto pregiudicato napoletano esperto trasfertista di Rolex, gli agenti del Commissariato Centro hanno richiesto e ottenuto dall’Autorità Giudiziaria l’emissione di un idoneo provvedimento restrittivo che è stato eseguito ieri a Napoli. Sono, tuttora, in corso ulteriori sviluppi investigativi per l’identificazione del complice e per la ricerca del prezioso orologio di valore.

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Marocchino arrestato per furto con destrezza

Ieri sera, in piazza Bottini, i poliziotti del Commissariato Lambrate hanno arrestato un cittadino marocchino di 26 anni per furto con destrezza in concorso. La vittima, di rientro dal lavoro, si era fermata a prendere una pizza d’asporto e, mentre era diretto verso casa per consumare la cena, due uomini, approfittando del fatto che l’uomo avesse le mani occupate, gli hanno sfilato il portafogli e sono scappati via. Accortosi del furto subito, la vittima ha inseguito i due uomini e contattato subito il 112NUE. I poliziotti sono riusciti a fermare e arrestare uno dei due malviventi.

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Arrestato rapinatore di automobilisti

Giovedì 12 la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano nei confronti di un cittadino brasiliano di 34 anni, irregolare sul territorio nazionale, indiziato per aver commesso tre rapine ai danni di automobilisti. Le indagini condotte dagli agenti del Commissariato Bonola sono nate dalle denunce di alcuni automobilisti che, tra maggio ed agosto scorsi, avevano dichiarato di essere stati avvicinati da un uomo, in abiti femminili, che improvvisamente era salito a bordo delle loro vetture per rapinarli con minacce. Il primo episodio segnalato ai poliziotti di via Falck si è consumato alle ore 03.30 del 24 maggio quando, mentre rientrava in macchina presso la propria abitazione, un 45enne italiano è stato avvicinato in zona QT8 dall’indagato che, salito a bordo della vettura minacciandolo con un coltello “ti buco le gomme”, si è fatto prima consegnare 50 euro e poi si è fatto portare in piazzale Zavattari dove ha rubato lo smartphone al conducente. Alle 10.30 del 31 luglio scorso, invece, dopo aver accompagnato un parente presso un istituto di ricovero, un 63enne italiano ha parcheggiato l’auto in attesa che il suo familiare terminasse la visita e ha cominciato a leggere un libro, all’interno della vettura, in via Capecelatro. Dopo pochi minuti l’indagato si è avvicinato per chiedere informazioni sul tipo di lettura e, avuta una risposta garbata dal 63enne, è salito a bordo dell’auto. Innervosito per la risposta del conducente che gli intimava di scendere immediatamente perché, in caso contrario, avrebbe chiamato la Polizia, il cittadino brasiliano ha estratto un coltello dalla borsa e si è fatto consegnare 120 euro prima di scendere e dileguarsi. L’ultimo episodio contestato, infine, è avvenuto lo scorso 22 agosto alle 00.40: un 51enne italiano è fermo allo stop in via Salmoiraghi quando l’indagato sale subito a bordo della vettura. L’automobilista lo invita immediatamente a scendere e, per tutta risposta, l’indagato gli urla “io non scendo, accompagnami in piazzale Loreto. Sono brasiliano, ho un coltello e non farmi arrabbiare”. Dopo essersi fatto portare nel luogo indicato, con la minaccia di un coltello, l’aggressore ha fatto scendere dall’auto il conducente e si è fatto consegnare 30 euro. I poliziotti del Commissariato Bonola giovedì lo hanno rintracciato nei pressi di piazzale Segesta e, dopo avergli notificato il provvedimento, lo hanno condotto a San Vittore.

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