rapinatori

Rapinatori picchiano negozianti in pieno giorno

Violenta rapina ai danni di una coppia titolare di un negozio di antiquariato di via Bergamo, nella zona di Porta Romana. Due rapinatori hanno fatto irruzione e hanno colpito con il calcio di una pistola l’uomo di 66 anni alla testa e la donna di 62 con uno schiaffo. Hanno rubato un orologio Rolex, i telefoni cellulari e un borsello prima di fuggire. Il 66enne è stato trasportato al Policlinico ferito in modo lieve alla testa. Delle indagini si occupano gli agenti della Squadra mobile. ANSA

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Si fingono rapinati per fare una rapina

Mercoledì 26 maggio, nel pomeriggio, la Polizia ha arrestato un cittadino salvadoregno di 24 anni e un ecuadoriano 20enne per tentata rapina pluriaggravata in concorso. Gli agenti del commissariato Quarto Oggiaro erano impegnati in un servizio antidroga nei pressi della stazione Milano Certosa quando, in via Mambretti, tre sudamericani hanno aggredito, minacciandolo, un 27enne ecuadoriano nel tentativo di rapinarlo del borsello nel quale aveva il portafoglio e un telefono cellulare. La vittima è riuscita a scappare e a rifugiarsi all’interno di un cortile condominiale. I tre malviventi, uno dei quali in monopattino, hanno inseguito il 27enne fino all’ingresso del cortile e, non trovandolo, hanno chiesto indicazioni al portiere dello stabile facendogli credere che il ragazzo che si era rifugiato all’interno fosse un ladro. Il portinaio, quindi, ha lasciato passare il malvivente che, una volta trovato l’uomo che voleva derubare, l’ha ripetutamente colpito con una mazza di ferro trovata sul posto, mentre gli altri due aggressori sono rimasti all’esterno con la funzione di “palo”. Il portinaio, resosi conto della realtà delle cose, e altri condomini, nel frattempo accorsi, hanno dissuaso il rapinatore costringendolo ad andarsene. Diverse, seppur non gravi, le contusioni riportate a braccia, gambe e testa, dalla vittima accertate dai sanitari accorsi, nel frattempo, sul posto. Lo stesso portiere ha allertato la Centrale Operativa della Questura e gli agenti del commissariato Quarto Oggiaro hanno subito individuato i due arrestati in un parco nelle vicinanze: il 24enne salvadoregno, irregolare sul territorio nazionale, vestito di nero, che ha svolto, nella seconda aggressione, la funzione di palo e che è stato trovato anche con 2 coltelli; l’ecuadoriano di 20 anni, con numerosissimi precedenti penali e di polizia, che ha picchiato il giovane con la mazza di ferro. Proseguono le indagini dei poliziotti per individuare il terzo uomo in monopattino.

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Arrestati due rapinatori sui navigli

Sabato pomeriggio a Milano la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini stranieri di 21 anni e 22 anni per delle rapine consumate ai danni di ragazzi della stessa età. Per la stessa misura cautelare è attualmente ricercato un terzo cittadino di 28 anni. Le indagini della Squadra Investigativa del Commissariato di Porta Ticinese hanno portato i poliziotti ad individuare il gruppo composto da 5 ragazzi stranieri che, con un’efferata violenza, individuavano la vittima, l’accerchiavano, la minacciavano con un’arma e, dopo avergli sottratto il cellulare, auricolari e pochi soldi, la colpivano con calci e pugni per poi scappare. Il gruppo di ragazzi, tutti con precedenti penali specifici che agivano indossando un giubbotto bomber scuro, era composto anche da due minorenni. Gli agenti del Commissariato Porta Ticinese hanno ricostruito una prima rapina consumata poco dopo le 23:00 dell’8 gennaio 2020 all’interno del parco Baden Powell, quando il gruppo ha prima accerchiato un ragazzo italiano di 25 anni e, dopo averlo minacciato con una pistola giocattolo priva di tappo rosso, si è impossessato del suo smartphone, degli auricolari e 20 euro. Il gruppo di ragazzi, dopo aver colpito la vittima con calci e pugni, è poi scappato. La pistola è stata sequestrata dalla Polizia di Stato alcuni giorni dopo, nel corso di uno degli sgomberi eseguiti in via Gola a seguito dei disordini avvenuti a capodanno. Circa un mese dopo, alle 3.30 dell’11 febbraio in Ripa di Porta Ticinese, il gruppo ha, invece, minacciato un ragazzo italiano di 23 anni puntandogli un coltello alla gola, derubato del suo cellulare e dei documenti personali tra i quali una carta di credito utilizzata in seguito in maniera fraudolenta. Anche in questa occasione gli aggressori, prima di scappare, hanno colpito con calci e pugni la vittima. Le indagini degli investigatori del Commissariato di Porta Ticinese proseguono per accertare se il gruppo sia responsabile di altre rapine consumate nella stessa zona.

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Arrestati rapinatori di orologi preziosi

La Polizia di Stato ha eseguito a Napoli un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due rapinatori di origine partenopea, G.C. di 42 anni e D.T. di 32 anni, autori di una rapina consumata il 15 settembre scorso in viale Sarca a Milano. I due rapinatori, identificati nell’ambito dell’attività d’indagine svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Milano coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, PM Sostituto Procuratore dr Leonardo Lesti, sono stati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano, Dr.ssa Luigia Fioretta. I due uomini sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, della rapina avvenuta alle ore 18.30 circa del 15.09.2020 a Milano viale Sarca angolo via Rodi, in occasione della quale venne asportato alla vittima un orologio “Richard Mille”, serie limitata, del valore di circa 200mila euro, mentre percorreva quella via a bordo della sua Ferrari 488. Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Milano, hanno permesso di ricostruire i soggiorni dei due autori della rapina tra Milano e Reggio Emilia sia nel periodo della rapina sia nelle settimane successive, consentendo di individuare gli scooter in uso al gruppo e, attraverso servizi mirati, certificare le attività prodromiche alla consumazione di nuove rapine. La tecnica sempre la stessa già collaudata dalle “paranze” di rapinatori di orologi preziosi: percorrere su due scooter le strade più trafficate e, una volta individuata la vittima, urtare lo specchietto dell’autovettura presa di mira nel traffico, attendendo che la vittima abbassi il finestrino, strappando l’orologio prezioso dal polso.

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Arrestati due rapinatori egiziani

Nella notte di martedì due cittadini egiziani di 22 e 23 anni sono stati arrestati per rapina. I poliziotti della volante dell’Ufficio Prevenzione Generale, durante il servizio di perlustrazione in via Nazario Sauro, hanno visto i due ragazzi che si davano alla fuga. Appena sono stati bloccati dagli agenti, i due egiziani sono stati trovati in possesso di una borsa che era stata asportata poco prima alla vittima, un cittadino dello Sri Lanka, mentre si trovava alla fermata del bus. Restituita la refurtiva al malcapitato, i due ventenni sono stati arrestati per rapina in concorso.

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Aggressione in strada: arrestati due rapinatori

Giovedì mattina, gli agenti del Commissariato Lambrate, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari dott. Guido Salvini, su richiesta del Pubblico Ministero dott. Petruzzella, nei confronti di due cittadini italiani di 22 e 26 anni, ritenuti responsabili di rapina aggravata in concorso perpetrata ai danni di un 54enne cittadino italiano. I fatti risalgono alla sera 13 agosto 2020, quando alla centrale operativa della Questura giunsero diverse chiamate per una lite in corso in Piazza Vigili del Fuoco. I poliziotti, giunti sul posto, presero contatti con la vittima, la quale raccontò di essere stato aggredito fisicamente da un gruppo di persone per poi essere derubato della propria bicicletta. L’uomo provò a ripetere ai suoi aggressori di essere parzialmente disabile per le conseguenze di un ictus, ma costoro non si curarono della cosa continuando a colpirlo. Il 26enne è stato inoltre denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale in quanto, durante l’accompagnamento in questura per i rilievi foto-dattiloscopici, inveì con violenza fisica e offese nei confronti dei poliziotti che lo avevano arrestato.

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