riapertura

La nuova segnaletica di Atm per la riapertura

La nuova segnaletica di Atm per la riapertura. L’azienda di trasporti pubblici milanesi ha diffuso le immagini della nuova segnaletica che aiuterà i meneghini a capire come gestire la nuova fase dell’emergenza Covid19. Si riparte, ma a distanza. E anche i flussi dovranno essere regolari: alcuni accessi serviranno per entrare e altri per uscire. Noi iniziamo ad anticiparvi le immagini che Atm ha diffuso. Nella gallery vi proponiamo i primi rendering di come riscopriremo i mezzi pubblici una volta che cominceremo a uscire nuovamente di casa.  

La nuova segnaletica di Atm per la riapertura Leggi tutto »

Parte la sperimentazione per riaprire i mercati comunali scoperti

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato un’ordinanza che detta nuove direttive per l’apertura dei mercati scoperti di generi alimentari dal 29 aprile al 3 maggio 2020. Le amministrazioni comunali possono riaprire uno o più mercati scoperti presenti sul proprio territorio per la vendita di prodotti alimentari, a patto che facciano osservare le seguenti misure di prevenzione igienico-sanitaria e di sicurezza: definire la capienza massima delle persone presenti all’interno dell’area; assicurare la presenza di personale addetto per fornire assistenza e vigilare sul rispetto delle misure igienico-sanitarie e della distanza di sicurezza tra le persone; limitare il perimetro esterno dell’area di mercato in modo che vi sia un unico varco di accesso separato da quello di uscita, con presenza di segnaletica sia all’interno che all’esterno dell’area; accesso all’area di mercato consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per i minori di 14 anni, disabili o anziani; rilevazione della temperatura corporea dei clienti e degli operatori commerciali prima del loro accesso nell’area, con inibizione dell’accesso per coloro che presentano una temperatura uguale o superiore a 37,5° C; obbligo per gli operatori commerciali di utilizzare guanti e mascherina; obbligo per i clienti di utilizzare guanti e mascherina o, in alternativa, di qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca; distribuzione ai clienti di guanti “usa e getta” e soluzioni idroalcoliche per le mani prima di accedere all’area. Oltre alle indicazioni riportate nell’ordinanza, le amministrazioni comunali possono prevedere anche ulteriori misure di sicurezza e di prevenzione igienico-sanitaria.

Parte la sperimentazione per riaprire i mercati comunali scoperti Leggi tutto »

Mercati, Pellegrini: “Riaprire i mercati per generi di prima necessità”

Mercati, Pellegrini: “Riaprire i mercati per generi di prima necessità”. Il consigliere del Municipio 9 Andrea Pellegrini, Lega, interviene sul tema dei mercati settimanali e in particolare sulla proposta di riapertura per gli operatori di generi di prima necessità. Un’idea sostenuta in questi giorni anche dagli stessi operatori che ora si trovano a non capire più il governatore lombardo Attilio Fontana. “La Lombardia è l’unica Regione d’ Italia che ha negato agli operatori commerciali su piazza di generi di prima necessità ( prodotti alimentari) di commerciare alla pari dei loro colleghi negozianti e della Grande Distribuzione Organizzata. Da oramai più di 1 mese gli ambulanti di generi alimentari di Regione Lombardia sono impediti dal vendere ai loro clienti la loro merce in quanto Regione Lombardia ha sentenziato che i mercati scoperti sono luoghi pericolosi. Con la conseguenza che una incredibile quantità di persone affolla giorno e sera i supermercati delle proprie città per fare la spesa, file e code molto lunghe anche di alcune ore, costretti a pericolose esposizioni fuori e dentro i locali commerciali, queste situazioni aumentano vistosamente il rischio di contagio tra i clienti, in quanto gli spazi ridotti delle corsie l’elevato numero di clienti rende tutto molto più critico, ma pare che questa evidenza NON risulti un problema. Desidero fare alcune considerazioni in merito : – i contagi aumentano in Lombardia, i mercati scoperti non sono attivi, però i supermercati sempre affollatissimi. – Nelle altre Regioni del Paese, dove nei mercati possono operare i commercianti di soli generi alimentari le curve dei contagi pare NON presentino elementi di incremento simili a Milano e alla Lombardia. ( in queste REGIONI operano nei mercati, ripeto SOLO i commercianti di generi alimentari, come dispone il decreto governativo ) – i mercati di prodotti alimentari che commerciano frutta , verdura, salumi, formaggi e pollame potrebbero in qualche modo assumere un importante funzione di ” valvola di sfogo ” per alleggerire il quantitativo di spesa di molti clienti che prima di questo sospensione dei mercati scoperti si recavano al supermercato per fare spese più ridotte e quindi più veloci. – A mio modesto parere i reparti più a rischio dei SUPER MERCATI sono le corsie della frutta e verdura, dei prodotti alimentari a libero servizio e chiaramente la zona casse, qui i clienti si trovano molto spesso a meno di 1 metro ma toccato le merci con le mani per poi molto spesso rimetterla negli scaffali – trovandosi questi clienti in luoghi chiusi e stretti il rischio di contagio é molto più probabile che avvenga anziché all’aperto. Concludo dicendo che forse l’aumento dei contagi in Lombardia potrebbe essere anche causato da questa forzata “modalità” di fare la spesa che ha costretto tutti i clienti a recarsi solo in alcuni luoghi ( senza offrire alternativa) dove si ritrovano spesso ammassati, costretti a lunghe ed estenuati ( spesso anche per comperare solo pochi prodotti) dentro e fuori i locali commerciali – ebbene da analisi e studi fatti da ricercatori i SUPER MERCATI sarebbero i principali luoghi nei quale è più facile contrarre l’infezione, per tanto NON è ESCLUSO che il trend negativo dei contagi potrebbe anche derivare da questo modo di fare la spesa. Ecco perchè vale la pena, con tutti i crismi e le attenzioni possibili, attivare presidi commerciali all’aperto con spazi più ampi e sicuri , attuando tutti i PROTOCOLLI POSSIBILI. Ecco perchè credo che i mercati di soli prodotti alimentari vadano VELOCEMENTE riaperti”.

Mercati, Pellegrini: “Riaprire i mercati per generi di prima necessità” Leggi tutto »

Corteo contro la riapertura del CPR di via Corelli, Sala: non sarà un centro di detenzione

E’ partito da piazza Piola, il corteo contro l’apertura del Cpr, il Centro per il rimpatrio di via Corelli dove è terminata la marcia. Erano circa un migliaio le persone scese in strada per manifestare la propria opposizione al centro, che sulla pagina Facebook creata per l’evento, è descritto cosi’: “E’ un luogo di tortura, umiliazione e privazione della libertà personale di soggetti colpevoli solo di non avere un documento; un ulteriore porto franco dai diritti fondamentali, inaccessibile ad ogni verifica del rispetto delle garanzie minime di tutela della dignità umana“. Al corteo hanno partecipato militanti dei centri sociali, la confederazione unitaria di base, studenti, la Banda degli ottoni, varie sigle di contestazione, il comitato pro Palestina e la comunità curda di Milano, lungo il percorso sono stati accesi fumogeni e distribuiti volantini, all’altezza della sede Aler in via Alemagna è stato appeso uno striscione di contestazione e una volta sul cavalcavia Buccari i manifestanti hanno esposto la scritta: “Cpr: Minniti crea, Salvini costruisce e Lamorgese inaugura“. “Via Corelli non sara’ un centro di detenzione“, ha commentato il Sindaco Giuseppe Sala. “Domani incontrerò l’ex assessore alle Politiche Sociali, Pierfrancesco Majorino, e l’attuale assessore, Gabriele Rabaiotti, per capire un po’ cosa possiamo fare. Non ho ancora la soluzione ma certamente è qualcosa su cui dobbiamo intervenire perché è un tema anche simbolicamente importante per la città“.

Corteo contro la riapertura del CPR di via Corelli, Sala: non sarà un centro di detenzione Leggi tutto »

Il Municipio 2 boccia la riapertura dei Navigli, ma la Lega abbandona l’aula

“Ieri in Consiglio di Municipio 2, Forza Italia ha sostenuto con convinzione la mozione che esprimeva contrarietà in merito alla riapertura dei navigli in via Melchiorre Gioia, nonostante, come ben spiegato in fase di dichiarazione di voto dal nostro Antony Mammino, sia del tutto ininfluente sul piano pratico nel processo decisionale che porterà a realizzare o meno quest’opera. Serva come manifestazione della volontà dei residenti in zona“.  A comunicarlo è Otello Ruggeri, coordinatore di Forza Italia nel Municipio 2. “La Mozione – prosegue –  è stata approvata grazie ai nostri voti, a quelli di Fratelli d’Italia che l’hanno presentata e del Movimento cinque stelle che l’ha sostenuta pur con motivazioni diverse dalle nostre. Purtroppo, al momento del voto il Presidente Piscina è stato abbandonato dal suo partito che ha lasciato l’aula, risultando così l’unico leghista a votare contro la riapertura. Auspichiamo vi sia al più presto un chiarimento in seno ai nostri alleati in modo in futuro si possa remare tutti nella stessa direzione“.

Il Municipio 2 boccia la riapertura dei Navigli, ma la Lega abbandona l’aula Leggi tutto »

Fra mille distinguo il no della Regione ai fondi per i Navigli

Il Consiglio regionale dice ‘no’ allo stanziamento di 50 mln per il progetto di riapertura dei Navigli. In Aula è stato infatti bocciato un emendamento al bilancio di previsione, presentato da Michele Usuelli (+Europa) in cui si chiedeva lo stanziamento, da suddividere in tre annualità, con 10 mln per il 2019, 20 mln per il 2020 e altri 20 mln per il 2021, all’interno del macrocapitolo sulle risorse per le ‘Vie d’acqua lombarde’. A favore hanno votato +Europa, Pd e Lombardi Civici Europeisti. Contrari invece il M5S e di fatto tutta la maggioranza di centrodestra con Lega e Forza Italia. Con l’emendamento di +Europa per lo stanziamento di 50 mln di euro si proponeva “il pieno coinvolgimento di Regione Lombardia nel progetto di riapertura del tratto milanese del sistema dei navigli lombardi, attraverso un consistente stanziamento per la progettazione e la realizzazione delle opere“. L’impegno, veniva poi specificato nel testo “è correlato ad analoga iniziativa del Comune di Milano che ha previsto, nel bilancio di previsione in corso di approvazione, l’importo di 150 milioni di euro per il triennio“. I giorni scorsi proprio sulla riapertura dei Navigl ic’era stata la polemica tra il Comune e il ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli che aveva definito la riapertura dei Navigli “una sciocchezza“. A favore del ripristino delle vie d’acqua si era invece espresso il vice premier Matteo Salvini. Stamane in Aula al Pirellone il voto contrario invece anche del gruppo della Lega all’emendamento di +Europa per lo stanziamento dei fondi. Un no, spiega il Carroccio, non alla riapertura in generale ma dettato dal fatto che “si tratta di fondi che andrebbero a finanziare il progetto portato avanti dal sindaco Sala, per noi inaccettabile e limitato“. “E’un po’contraddittorio. Lo ripeto, io voglio andare avanti sul tema Navigli ma lo voglio fare con buon senso. Contavo molto sull’aiuto della Regione. Vediamo un po’ a Valle di questa bocciatura cosa si può fare. Ne parlerò con Fontana“. E stato il commento alla notizia della bocciatura del Sindaco Sindaco Giuseppe Sala, che ha poi osservato: “Mi pare che dicano chiediamo fondi europei. Ma quello lo stiamo già facendo anche noi da tempo. Ho parlato anche con la commissaria che si occupa di questi possibili finanziamenti, ma non è facile. Quindi non è una bella notizia. Ne parlerò con Fontana“.  Il capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul ha così commentato il voto: “La maggioranza di centrodestra in Regione ha dato uno schiaffo alla città di Milano, ma soprattutto ha smentito platealmente Salvini. – concludendo – La riapertura dei navigli è un grande progetto per Milano e Lega, Forza Italia e alleati hanno deciso di disimpegnare la Regione, seguendo più il ministro Bonisoli che il vicepremier. Quelle di Salvini erano parole, il voto di oggi è un fatto.” A chiarire il pensiero di Forza Italia ci ha invece pensato Gianluca Comazzi, capogruppo degli azzurri in Regione Lombardia  “Come abbiamo spiegato più volte durante il dibattito pubblico sulla riapertura dei Navigli, Forza Italia è contraria al progetto presentato dalla giunta Sala, che presenta numerose criticità; per questo motivo, oggi abbiamo espresso parere contrario all’emendamento presentato da +Europa in Consiglio regionale”, precisando “Difatti, la proposta di Usuelli era speculare a quella presentata dal Pd milanese, che troviamo palesemente inadeguata. Quel progetto, anziché riaprire i Navigli, riporterebbe a galla cinque vasche scollegate tra loro, causando enormi problemi di viabilità e un esborso ingente di risorse che potrebbero essere utilizzate in ben altra maniera”. Una posizione che non deve essere sembrata abbastanza netta ad Alessandro De Chirico, vice-capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, che ha tenuto a precisare “Per chiarire ogni equivoco che potrebbe generarsi leggendo i comunicati di alcuni miei colleghi in merito alla riapertura dei Navigli, sottolineo che Forza Italia è contraria sia alla riapertura parziale, sia a quella totale. Stiano tranquilli i cittadini – conclude De Chirico – su questo tema Forza Italia è convintamente dalla loro parte.“

Fra mille distinguo il no della Regione ai fondi per i Navigli Leggi tutto »