rinnovato

Inaugurato il rinnovato Centro Giuriati

È stato inaugurato oggi pomeriggio, alla presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala e del Presidente del Coni Giovanni Malagò, il nuovo Giuriati sports center. Lo storico impianto sportivo nel cuore di Città studi, costruito nel 1929, ha cambiato volto grazie al restyling ad opera del Politecnico di Milano. L’ateneo, dopo aver ricevuto il centro in concessione dal Comune di Milano nel 2008, ha investito circa 6,5 milioni di euro per riqualificarlo e renderlo una struttura sportiva all’avanguardia, all’insegna dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità energetica. Il Giuriati sports center sorge su una superficie di 36mila mq e al suo interno si possono praticare ben 12 discipline sportive: dal padel al calcio a 5, dal calisthenics al basket fino all’atletica leggera. Molti di questi sport sono stati protagonisti degli allenamenti andati svolti durante l’inaugurazione. Tra le novità ci sono anche il nuovissimo Giuriati fit center e la nuova arena polifunzionale per basket, volley e calcio a 5 indoor, oltre alla riqualificazione sulla storica palazzina che ospita spalti e reception. Rimesse a nuovo anche le aree verdi con 50 nuovi alberi. “Lo sport è uno dei motori di Milano e sarà una delle leve della ripartenza – ha commentato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala –. Per questo motivo, oggi l’inaugurazione del nuovo Giuriati sports center suscita in me grande soddisfazione. Il rinnovato Giuriati è un centro polifunzionale e all’avanguardia sotto il profilo tecnologico e ambientale, in cui atleti, studenti e cittadini amanti dell’attività fisica potranno praticare numerose discipline e coltivare i valori di condivisione, uguaglianza e inclusione alla base di ogni sport. Grazie agli interventi di riqualificazione messi in atto dal Politecnico, oggi viene restituito alla città un impianto di cui Milano e i milanesi possono essere fieri”. “Investire nello sport significa molto per il Politecnico di Milano: lo sport è aggregazione, confronto e crescita – ha sottolineato il Rettore Ferruccio Resta –. Non solo per i nostri studenti, molti dei quali praticano attività agonistica ad altissimo livello, ma per l’intera città di Milano. L’università è sempre di più un luogo aperto al tessuto sociale e ai cittadini. Un’università moderna, al passo con le realtà straniere anche nella sua capacità di offrire servizi all’altezza della competizione internazionale. Questo a partire dal tempo libero e dal benessere, condizioni necessarie per rimettere la persona al centro delle nostre politiche di attrazione e di sviluppo”. “Non nascondo l’emozione, è la prima uscita ufficiale dopo la rielezione alla guida del CONI – ha detto Presidente del Coni Giovanni Malagò –. Non è casuale che l’assemblea elettiva si sia svolta in Lombardia e a Milano, perché parliamo di amministrazioni che ci hanno sempre garantito supporto, dimostrando totale vicinanza al nostro mondo. Sono particolarmente onorato di partecipare all’inaugurazione di questo Centro, faccio i complimenti al Rettore Resta per gli sforzi profusi nella realizzazione di un complesso che diventerà un punto di riferimento e un motivo di orgoglio per tutto il movimento”. “Ringrazio di cuore il Politecnico – ha dichiarato Roberta Guaineri, assessora allo Sport del Comune di Milano – per questa riqualificazione che ha reso lo storico Giuriati sports center un impianto all’avanguardia, un vero orgoglio per Milano. Un altro passo fondamentale nel percorso delineato da questa Amministrazione per diffondere sempre più la pratica sportiva nella nostra città e per creare la cosiddetta “Generazione 2026” in vista dei Giochi olimpici Invernali di Milano-Cortina: una città sostenibile in cui tutti i giovani pratichino regolarmente sport”.

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Questura: rinnovato il Protocollo Zeus

Rinnovato il ”Protocollo Zeus” tra la Questura di Milano e Cipm. Alle 11.45 in Questura, il Questore di Milano, Dott. Sergio Bracco ed il Professor Paolo Giulini, Presidente del Centro Italiano per la Promozione della Mediazione (Cipm) hanno siglato il rinnovo fino al 31 Dicembre 2022. Originariamente, il protocollo era stato sottoscritto il 4 aprile 2018 ed è stato il primo progetto sul territorio nazionale che ha focalizzato l’attenzione non solo sulle vittime di violenza di genere, ma anche sulle figure degli stalker, dei maltrattanti e dei cyber bulli minorenni, avviandoli, in seguito alla notifica di un ammonimento del Questore nei loro confronti, ad un percorso rieducativo trattamentale finalizzato ad apprendere le corrette modalità di gestione delle emozioni ed a comprendere pienamente il disvalore penale e sociale delle condotte sopra descritte. Nel corso dei quasi due anni in cui il Protocollo è stato in vigore, sono stati 210 i soggetti ammoniti dal Questore e poi invitati ad intraprendere il percorso al Cipm. Di questi, l’80% si è presentato ai colloqui con i professionisti del Cim (psicologi psicoterapeuti e criminologi clinici) ed ha avviato così un percorso di recupero. Si tratta di un risultato eccezionalmente positivo, se si considera che l’invito a prendere parte ai colloqui, non espressamente previsto da una norma di legge, è strettamente correlato all’efficace notifica dell’Ammonimento del Questore a cura della Divisione Anticrimine. La mancata presentazione dell’ammonito ai colloqui, sarà presa in considerazione per le valutazioni in tema di pericolosità sociale proprie dell’Autorità di Pubblica Sicurezza e per l’eventuale emissione di una misura di prevenzione a suo carico. Un’ulteriore indicazione dell’efficacia del Protocollo Zeus è data dal bassassimo valore di recidive riscontrato: solamente 12 (pari a circa il 6,7%) dei soggetti ammoniti dal Questore di Milano ed invitati a prendere parte ai colloqui del protocollo Zeus, hanno continuato a porre in essere condotte violente o persecutorie. Per loro, a seconda delle situazioni è scattato l’arresto in flagranza, oppure a seguito della denuncia della vittima è stata disposta una misura cautelare dall’Autorità Giudiziaria, quali ad esempio il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, gli arresti domiciliari o, nei casi più gravi, la custodia cautelare in carcere. Analizzando il solo anno 2019 poi, con il consolidamento delle buone prassi in tema di prevenzione della violenza di genere, la percentuale di ammoniti avviati al Protocollo Zeus è salita all’85 percento. Sempre nel corso dell’anno, il numero di ammonimenti per violenza domestica, emessi di iniziativa dal Questore in presenza dei primi atti riconducibili al reato di maltrattamenti in famiglia, ha per la prima volta superato il numero di ammonimenti per atti persecutori (i quali invece possono essere emessi solo su istanza di parte), a dimostrazione della sempre maggiore attenzione della Polizia di Stato nella lotta contro ogni forma di violenza di genere e della costante vicinanza alle vittime di questa gravissima tipologia di reato. Alla luce dei risultati ottenuti, analoghe iniziative ispirate al Protocollo Zeus stanno vedendo la luce in diverse Questure d’Italia, contribuendo alla costruzione di un ”sistema” di prevenzione basato su un efficace modello di rete, in cui le vittime di violenza possono rivolgersi con fiducia alla Polizia di Stato ed alle altre Istituzioni impegnate quotidianamente sul fronte della sicurezza.  

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