sanzionati

Festa in un B&B: 14 studenti sanzionati

Avevano preso in affitto un appartamento di lusso in piazza Santo Stefano, nel pieno centro di Milano, poco distante dall’università Statale e ieri sera hanno organizzato una festa con musica ad alto volume. Per questo 14 studenti universitari ventenni sono stati identificati e multati dai carabinieri allertati dai vicini per gli schiamazzi. L’appartamento era stato affittato da un 19enne e da una 18enne. ANSA  

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Sanzionati in cinque a pranzo in un ristorante

Sanzionati in cinque a pranzo in un ristorante. Nel primissimo pomeriggio di domenica la polizia ha sorpreso cinque clienti che stavano pranzando nel ristorante “Lo Stacco” di via Noto, in zona Vigentino a Milano. Lo ha riferito la questura spiegando che gli avventori, il dipendente e il proprietario italiano sono stati sanzionati per il mancato rispetto delle norme per il contenimento del Covid-19 e che sarà valutata la chiusura per cinque giorni del locale.

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Sanzionati 10 bocconiani per festa abusiva

Dieci studenti dell’Università Bocconi sono stati sanzionati la notte scorsa per aver violato le norme anticovid dai carabinieri del Nucleo Radiomobile che sono intervenuti in uno stabile di via De Amicis a Milano in quanto erano stati segnalati al 112 schiamazzi da un appartamento. I militari sono riusciti a farsi aprire la posta di casa solo dopo reiterati inviti. All’interno, dieci ragazzi, ricostruiscono i carabinieri, tutti studenti dell’Università Bocconi di Milano, che stavano tenendo una festa privata. Nel corso dell’identificazione, un ragazzo ed una ragazza entrambi ventenni hanno opposto resistenza, rifiutando di fornire le generalità, minacciando e strattonando i militari, senza però che nessuno rimanesse ferito. I due sono quindi stati denunciati per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità e tutti i presenti sanzionati amministrativamente per la violazione della normativa anti-Covid. ANSA

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Dieci locali e 200 avventori sanzionati per #IOAPRO1501

Venerdì sera, in occasione dell’iniziativa lanciata in rete dal titolo “#IOAPRO1501” in segno di protesta contro le restrizioni imposte dalla vigente normativa in tema di emergenza sanitaria, la Polizia di Stato ha effettuato dei controlli presso gli esercizi di ristorazione in città. Gli agenti dei Commissariati cittadini hanno riscontrato che i gestori di circa 20 esercizi (tra bar, ristoranti e bistrot), situati prevalentemente nelle zone ubicati Centro, Sempione, Garibaldi Venezia, Monforte Vittoria e Porta Genova, aderendo all’ iniziativa, somministravano agli avventori cibi e bevande, sia all’esterno che all’interno dei propri locali. I titolari e gli avventori dei locali controllati, per un totale di circa 200 persone, sono stati identificati dalla Polizia di Stato e nei loro confronti saranno emesse le sanzioni amministrative previste dalla vigente normativa anti-contagio. In alcune altre circostanze, a seguito del controllo da parte della Polizia di Stato, gli identificati hanno lasciato il locale e i titolari hanno chiuso l’esercizio. I controlli di polizia sono proseguiti anche sabato 16 e domenica 17, riscontrando che alcuni esercizi hanno continuato la somministrazione in dispregio dei divieti. Sono al vaglio le posizioni dei gestori di una decina di questi esercizi, oltre che per la irrogazione della prevista sanzione amministrativa pecuniaria, per la segnalazione alla Prefettura per l’eventuale irrogazione della sanzione accessoria della chiusura provvisoria dell’attività (incluso asporto e delivery). Nei casi di reiterata violazione, la normativa vigente prevede, oltre al raddoppio della sanzione amministrativa pecuniaria, che la sanzione accessoria della chiusura avvenga nella misura massima di 30 giorni.

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Protesta dei ristoratori sanzionata dalla Polizia, il centrodestra li difende

Circa una cinquantina di ristoratori e gestori di bar, in rappresentanza di 2 mila attività, hanno protestato all’Arco della Pace posando a terra decine e decine di sedie vuote a simboleggiare i loro locali che ancora non possono accogliere persone. “Abbiamo incassi ridotti del 70% e rischiamo di non riaprire più – ha detto il ristoratore Alfredo Zini che fa da portavoce alla protesta -. Non basta dire che alla riapertura dovremo usare il plexiglas per dividere i tavoli, vogliamo regole chiare perché viviamo di convivialità“, sottolineando che con il delivery o l’asporto “non si può fare stare in piedi un’azienda e poi può entrare un cliente alla volta. Così possiamo pagare qualche utenza mensile o qualcuno paga la cassa integrazione ai dipendenti visto che ancora non è arrivata“. A peggiorare ulteriormente la loro situazione economica è intervenuta la Polizia li ha multati di 400 euro ciascuno per aver violato le prescrizioni per il contenimento del Covid costituendo un assembramento. Un’azione repressiva che non è piaciuta agli esponenti del centrodestra milanese. Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza italia ha sottolineato che, prima dell’intervento delle Forze dell’Ordine, i commercianti stavano “manifestando pacificamente, distanziati tra di loro e indossando mascherine“, quando “i loro diritti di libertà di pensiero sono stati imbavagliati in diretta TV (a “L’aria che tira”)“. Un’intervento che De Chirico ha definito, “paradossale” e “inaccettabile”, soprattutto se paragonato al trattamento riservato dal Sindaco a “chi occupa gli stabili demaniali viene osannato per l’impegno sociale o chi improvvisa flash mob in mezzo alla via viene solo ripreso verbalmente“. L’azzurro ha concluso manifestando  “sdegno e solidarietà per imprenditori in difficoltà” e auspicando “che i verbali vengano annullati oggi stesso dal Prefetto”. Anche l’ex vicesindaco Riccardo De Corato si è detto “basito” per quanto accaduto. L’esponente di Fratelli d’Italia ha poi sottolineato che “in questo periodo di lockdown se ne sono viste di tutti i colori: manifestazioni di anarchici sotto San Vittore, Centri sociali in piazza il 25 aprile così come gli antagonisti, con tanto di fumogeni, il 1 maggio, Cobas sotto la regione con striscioni offensivi. Eppure di denunce non si è vista nemmeno l’ombra“. “Uno stato forte con i deboli ,senza le protezioni giallo rosse, e debole con i forti” ha aggiunto, spiegando, “Non voglio certo giustificare manifestazioni non autorizzate, ma mi chiedo per quale motivo si utilizzino due pesi e due misure“, per poi concludere, “Mi auguro che il ministro Lamorgese, che ben conosce la situazione e l’onestà dei ristoratori milanesi, possa intercedere e rivedere le sanzioni emanate oggi“. Anche Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale a Milano della Lega, ha definito “pazzesco” quanto accaduto e “assurdo che in un momento di tale difficoltà per queste categorie ci si accanisca anche con pesanti sanzioni amministrative“, invitando il Sindaco Sala a “intervenire assolutamente affinché vengano ritirate“, per poi concludere, “il Governo con questi interventi sta veramente dimostrando di essere lontanissimo dalle esigenze dei cittadini in questa fase di drammatica emergenza economica“.  

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Sanzionati transessuali che si prostituivano davanti a una scuola

“Un ringraziamento è doveroso per lo splendido lavoro svolto dai ragazzi della Polizia di Stato del Commissariato Villa San Giovanni” a rivolgerlo loro è il Presidente del Municipio 2, Samuele Piscina, per la “grande professionalità e senso del dovere” con cui “guidati dal Vice Questore Catenaro hanno fermato i transessuali che si prostituivano nel bar di fronte alla scuola I.C. Giacosa che ha sede nel parco Trotter”. Il giro di prostituzione era stato segnalato da alcuni cittadini Piscina che ha prontamente contattato le Forze dell’Ordine, dopo che nei giorni scorsi la questione era stata evidenziata alla stampa anche dal Consigliere Regionale Massimiliano Bastoni (Lega). “I 3 transessuali, dopo un attento lavoro di indagini, sono stati fermati e sanzionati 2 volte.- riferisce Piscina –  La prima sanzione è stata corrisposta a tutti e 3 i soggetti in data 5 novembre per un ammontare di 6666,66€ e la seconda durante la giornata di ieri nei confronti di un solo individuo che si era ripresentato in loco per svolgere la sua attività nonostante l’ordine di allontanamento, arrivando a una sanzione complessiva di 12.000€“. “Ci auguriamo – conclude Piscina –  che i il Prefetto firmi gli ordini di daspo urbano per i 3 transessuali, contrastando così il giro di prostituzione davanti a un plesso scolastico che comprende materne, elementari e medie. Non bisogna però abbassare la guardia in via Padova; tutti sono consapevoli che ci sia ancora molto lavoro da fare per contrastare l’illegalità presente. Per questo motivo continuiamo a ribadire la necessità che il Comando di zona 2 della Polizia Locale, oggi sito nel territorio del Municipio 3 in via Settala, venga trasferito lungo l’asse di via Padova, così da dare una mano alle orze di Polizia. Sono anni che attendiamo una risposta dal Sindaco e dall’Assessore Scavuzzo, ormai la misura è colma!”.  

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